Albero passante o appoggiato in coperta? - Versione stampabile +- I Forum di Amici della Vela (https://forum.amicidellavela.it) +-- Forum: TECNICA E MANUTENZIONE (/forumdisplay.php?fid=12) +--- Forum: Sails Rigging e Racing (/forumdisplay.php?fid=14) +--- Discussione: Albero passante o appoggiato in coperta? (/showthread.php?tid=50778) |
Albero passante o appoggiato in coperta? - tiger86 - 02-12-2010 06:21 Citazione:zankipal ha scritto:Zanki ti chiedo, ma anche se hai il piede fisso il prebend all'albero non glielo dai coi cunei di mastra? La regolazione del piede non è più utile per dare rake? O non ho seguito bene il filo Albero passante o appoggiato in coperta? - bullo - 02-12-2010 07:25 Che cos'è una mastra inclinata? grazie!Vedi per me il collare è un cerchio mettallico fissato ad un'asta ( albero, boma, tangome) che porta più golfari per attacarci delle manovre, si trova sulle barche d'epoca. L'importante sarebbe capirsi e farsi capire. Io questi trucchi della mastra inclinata non li conosco. forse si riferiscono all'albero che ha la scassa in coperta? Vado per tentativi, non conosco il gergo dei rigger, spesso usate termini Inglesi che cerco d'intuire. Faccio un esempio: prebanding, penso voglia dire : preflesso; Rake: inclinazione verso poppa? La terminologia è un'oppppinione Albero passante o appoggiato in coperta? - zankipal - 02-12-2010 07:31 Citazione:tiger86 ha scritto:Si lo puoi dare anche con i cunei....se ci sono, ma è meglio lasciare l'albero al centro del collare e lavorare sul piede Il rake lo dai con il piede in avanti se vuoi un albero senza prebanding, altrimenti lavori con le alte e lo strallo di prua. Vince ho letto quello che hai scritto e condivido, ma altri mi sembra che vogliano far passare come la soluzione migliore l'albero in coperta, che invece è una soluzione validissima su barche da crocera o che non ricercano un profilo ottimale per la bolina vedi barche oceaniche. la regolazione delle sartie è un altra cosa, anzi curvando l'albero con il piede invece che cazzando alla morte le alte per far spingere le crocette, si riesce a raddrizzare l'albero quando sei in poppa mollando paterazzo e cazzando la drizza genova. Albero passante o appoggiato in coperta? - bullo - 02-12-2010 15:56 Nessuno mi risponde, deduco che nessuno sa cos'è una mastra inclinata! La cortesia non è un'oppppppinione. Albero passante o appoggiato in coperta? - zankipal - 02-12-2010 17:17 Citazione:bullo ha scritto:la scassa è la parte del piede fissa sulla barca, la mastra è quella fissa nell'albero, che sia passante o in coperta, il collare è l'anello dove passa l'abero passante. le mastre in coperta possono essere fatte in modo diverso, in alcune l'albero di immaschia sulla scassa senza possibilita di snodo, in alcuni la mastra ha una superfice a mezzaluna in modo da distribuire i carichi sul profilo in modo omogeneo su tutta la sezione (essendo l'albero inclinato non è mai perpendicolare alla coperta) scassa, mastra e collare sono realizzati da gli alberai e possono essere diversi come concetto costruttivo e soluzioni, una mastra libera di variare l'unclinazione è la soluzione migliore per non sollecitare lo scafo ma richiede una maggire inerzia alla sezione del profilo albero essendo di fatto una cerniera e non un incastro, vincolando l'inclinazione o regolandola, si simula l'albero passante, esempio inclinando il piede verso prua e forzando la testa verso poppa si preflette l'abero come fosse passante....in teoria, in pratica si creano grossisime sollecitazioni sia sullo scafo che sopratutto sulla base del profilo. Albero passante o appoggiato in coperta? - tiger86 - 02-12-2010 19:20 Citazione:zankipal ha scritto:appunto. Albero passante o appoggiato in coperta? - bullo - 02-12-2010 20:50 Credo di aver, quasi, capito, facendo un grande sforzo d' immagginazione. Sono vecchio e ho sempre usato una terminologia diversa. Ringrazio per la spiegazione. L'albero è un'opppppinione. Albero passante o appoggiato in coperta? - aleufo - 03-12-2010 01:02 Zanki, come ho detto dall'inizio in una barca regata/regata, meglio l'albero passante e qua sono d'accordo con te, ma sul discorso peso costruzione dell'albero in carbonio, come oppinione, io direi qualcosa di diverso...direi più strade diverse e coerenti. Per esempio nel nostro caso abbiamo fatto questo genere di ragionamento. poichè per la rigidità, robustezza del palo di carbonio conta più il diametro, che la stratificazione ( con riguardo ), vista la rigidità dello scafo e delle vele abbiamo deciso per un profilo lungo e stretto (ellissi allungata) leggero, rigido, con poco prebending tanto la barca vuole sempre vele molto magre...poi poichè la barca è fondamentalmente un crociera abbiamo aumentato la robustezza. Anche in questo caso uno degli aspetti importanti è la coerenza.Barca rigida, vele rigide e magre..albero rigido .. Albero passante o appoggiato in coperta? - tiger86 - 03-12-2010 01:57 Bullo van ben le opppinioni ma ora pure le immaggginazioni. Albero passante o appoggiato in coperta? - tiger86 - 03-12-2010 02:00 Citazione:aleufo ha scritto: Scusa in che senso? Poco bend =randa grassa Tanto bend =randa magra Albero passante o appoggiato in coperta? - albert - 03-12-2010 02:21 Citazione:tiger86 ha scritto: E' per mettersi in pari con il prebanding !!!!!! Per quanto riguarda in discorso bend/grasso della randa, premesso che la vela va progettata con la forma in base al prebend, il concetto è questo: se una randa è grassa di progetto, occorre una grande variazione della flessione dell'albero per ottenere una sensibile variazione del profilo della vela; se la vela è 'piatta' con piccole variazioni della flessione si ottengono grossi cambiamenti in percentuale sul profilo della vela. Dunque ad una vela magra di progetto si accoppia bene un albero rigido (e viceversa), ad una vela grassa un albero flessibile, in modo da poterla appiattire quando necessario. Ritengo che aleufo si riferisse sinteticamente a questo. Ovviamente ci vuole anche la barca adatta sotto . Ciao Albero passante o appoggiato in coperta? - aleufo - 03-12-2010 02:25 Grazie Albert.proprio così. Albero passante o appoggiato in coperta? - tiger86 - 03-12-2010 02:32 Certo, giustamente. Aggiungo: fermiamoci quì senò vien fuori una storia come l'uovo e la gallina (chi è nato prima). Albero passante o appoggiato in coperta? - tiger86 - 03-12-2010 02:52 Citazione:albert ha scritto:Ragazzi...per me Bullo è un grande Albero passante o appoggiato in coperta? - Rossano - 03-12-2010 03:00 Citazione:tiger86 ha scritto: Il pulcino Albero passante o appoggiato in coperta? - Andel - 03-12-2010 05:12 Scusate aggiustiamo la terminologia altrimenti non ci capiamo: Scassa: punto di appoggio dell'albero in chiglia. Mastra: foro in coperta attraverso cui passa l'albero. Nei leudi (piccoli velieri)la mastra poteva essere un semicerchio su un baglio 'maestro' (da cui il nome mastra) rinforzato fissato poi con anelli di ferro o cime. Collare: Ghiera a protezione della mastra. Nell'albero in coperta il piede d'albero viene fissato su una scassa (e non mastra) il cui sottostante puntello 'scarica' il carico in chiglia. Albero passante o appoggiato in coperta? - zankipal - 03-12-2010 05:15 Io sta storia della barca rigida che vuole l'albero rigido non l'ho mica capita! Con 3 nodi a me piace la randa grassa, se poi si alza il vento la voglio appiattire come mi pare per poi ritornare a ingrassarla di poppa, più flessione più regolazione, poi è vero che oggi si tende a semplificare il più possibile perchè la maggior parte degli utenti non è in grado di gestire troppe regolazioni ma se ho sotto le chiappe uno scafo 'leggero e ben costruito' lo voglio spremere come un limone e ottenere le massime prestazioni, le semplificazioni le vedo meglio su un plasticone per portare a spasso la famiglia, se no è come avere una ferrari con il motore della panda. Ale la tua barca nasce senza il trasto, con un arco che pesa tre volte quello che peserebbe un normale puntello fatto nello stesso materiale, tutto per fare del design e basta, ammirevole da un certo punto di vista stilistico ma non certo da un punto di vista tecnico/ingeneristico, prova a fare una barca con le stesse tecniche costruttive ma realizzata in funzione dell'ottimizzazione delle prestazioni, senza dover stupire a tutti i costi e vedrai che missile esce fuori. scusami se sono diretto, non voglio fare polemiche ma se opti per un albero rigido allora fallo orientabile come quello di un catamarano, altrimenti che scopo ha? l'albero in carbonio è già più rigido di uno in alluminio e 'pompa' meno sull'onda ma più è lungo un profilo più turbolenza innesca visto che è investito da un vento a 30° a meno che sia orientabile. Alluminio o carbonio le regole son le stesse, + sezione = + rigidita, + spessore = + carico di compressione, la differenza, a parte il peso, è che l'alluminio è omogeneo, il carbonio dipende dalla stratificazione e dal metodo di costruzione. Albero passante o appoggiato in coperta? - aleufo - 03-12-2010 15:18 Zankipal: per favore mi puoi spiegare questa? .... Ale la tua barca nasce senza il trasto, con un arco che pesa tre volte quello che peserebbe un normale puntello fatto nello stesso materiale, tutto per fare del design e basta, ammirevole da un certo punto di vista stilistico ma non certo da un punto di vista tecnico/ingeneristico, prova a fare una barca con le stesse tecniche costruttive ma realizzata in funzione dell'ottimizzazione delle prestazioni, senza dover stupire a tutti i costi e vedrai che missile esce fuori. ..... Cerco di spiegare la mia filosofia, che pur con molti differenze ha alcuni punti in comune con la tua. Allora prima di tutto se si parla di regata regata regata allora pensiamo ad un TP 52 con albero passante e fin qua siamo d'accordo. Su barche più umane e fruibili la vedo così. Barca rigida albero rigido: uno scafo costruito con le tecniche normali è comunque uno scafo non rigidissimo, l'albero in carbonio richiede oer dare il meglio di se tensioni e carichi molto alti, per questo vedo bene un buon albero in alluminio nel primo caso, carbonio nel secondo. Grasso/magro---io con due /tre nodi di vento reale, tengo le vele magre (anche quando avevo gli alberini stecchini e flessibili degli IOR, Paperini HalfTon, UFO, Balanzone armato a 3/4) perchè il poco vento che c'è fa fatica a seguire il profilo molto rotondo di una vela grassa intorno all'albero. Quando ci sono 5/7 kn di vento la barca veloce fa già 5/5,5kn quindi l'apparente già sopra i 10kn, quindi su barche medioleggere va già bene un profilo magro. Nelle andature portanti come dice anche Albert con pochi cm di regolazioni si hanno profili diversi. Intendiamoci quando dico albero rigido non intendo un palo che non ha nemmeno un cm di regoòazione. L'albero alare è stato usato già su tre barche V, ma e qua concordo con te sul rapporto, complicazioni/equipaggio, è stato sostituito con uno normale perchè i vantaggi erano legati troppo ad una continua corretta regolazione dell'angolo di rotazione. Questo mi porta a concordare con te sul fatto che il numero di regolazioni deve essere coerente con le capacità dell'equipaggio. Alluminio/ carbonio, lo vedo un bel vantaggio il fatto di poter adattare con la stratificazione spessori e carichi nei vari punti. Quando avrò chiaro cosa intendi con quel tuo discorso su puntone trave, punto fisso ti darò la mia idea. Albero passante o appoggiato in coperta? - bullo - 04-12-2010 02:31 Andel, anch'io chiamo le cose come te, siamo in due. La terminologia è un'oppppinione. Albero passante o appoggiato in coperta? - zankipal - 04-12-2010 06:24 Citazione:aleufo ha scritto:Certo che l'albero in carbonio è meglio sopratutto perchè si riesce a fare profili su misura con pochi stampi, il problema non è l'albero di carbonio ma di alcuni alberai che studiano troppo e vanno troppo poco in mare Non capisco perchè uno scafo rigido deve avere per forza una regolazione con carichi elevati, anzi, secondo me è il contrario. Il grasso nelle vele di nuova generazione si ottiene principalmente con il giro d'albero, una vela in laminato puoi farla diventare una lastra oppure dargli potenza a seconda delle esigenze ma devi poter modificare la flessione altrimenti o è grassa o è magra. |