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Luce di fonda accesa durante la navigazione a vela - Versione stampabile

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RE: Luce di fonda accesa durante la navigazione a vela - rob - 16-05-2025 15:33

Altre conseguenze dirette spesso sconosciute dell'assenza di ''precedenze o diritti di rotta'': il fatto di essere una barca a vela non autorizza assolutamente a fare quel che si vuole quando si incrocia una barca a motore, ''diritto di rotta'' sui motoscafi, se c'e' un incrocio con rischio di collisione, quando il motoscafo manovra per evitarmi non e' che io possa virare o modificare la rotta come mi pare ''perche' vado a vela e lui a motore'', anche qui devo tenere rotta/velocita' costante fino a quando il motoscafo se ne va e scompare il rischio di collisione. Quindi prima di mettersi a virare in continuazione davanti alle barche a motore farci un pensierino.
Altro caso, quando si e' raggiunti da un'altra barca poco importa vela o motore: se io sono davanti e quello dietro ha cominciato a manovrare per sorpassarmi, io non posso modificare la rotta fino a quando l'altro non mi ha passato (chiaro o accostare dall'altra parte), vela o motore stessa solfa; caso classico fuori dai porti la gente che hop gira per mettersi filo a vento e issare/ammainare le vele, se uno ci sta sorpassando bisogna prima lasciarlo passare, poi si manovra (o si gira dall'altra parte).


RE: Luce di fonda accesa durante la navigazione a vela - jacques-2 - 16-05-2025 16:21

In un sinistro che ho in qualche modo "seguito", una barca a vela e un piccolo peschereccio si sono presi, prua del peschereccio contro fiancata di dritta della barca a vela (che andava a motore).
Piena visibilità, bassa velocità.
A "onta" delle c.d. "precedenze" (il motopesca veniva da dritta) la CP ha dato il 50%, per evidente mancata vigilanza di entrambi i rinco.


RE: Luce di fonda accesa durante la navigazione a vela - Najapico - 16-05-2025 18:11

La CP può decidere qualunque cosa bisogna vedere cosa dice un giudice ! Anni addietro la CP aveva fatto un verbale ad un amico perché chi era al timone non aveva la patente, ovviamente il giudice ha annullato il verbale.


RE: Luce di fonda accesa durante la navigazione a vela - rob - 16-05-2025 18:41

Oltre a eventuali incidenti e loro conseguenze almeno per me c'e' anche la consapevolezza (e anche soddisfazione) di navigare seguendo regole come sono seguite da tutto il comparto professionale, poi vedere che la stragrande maggioranza delle navi ti trattano come chiunque altro anche se si e' una moschina nei loro schermi. Fa' altrettanto piacere quando anche altre vele incrociate si comportano nello stesso modo. Pensare a tutte le interpretazioni individuali fantasiose che ci sono nel diporto...
Ieri ho incrociato tipo venti mini650, in trasferimento erano tutti in due tre a bordo, rotte a 180gradi io mure a dritta loro tutti mure a sinistra, ce n'e' stato UNO che guardava dietro le vele ogni tanto (un giapponese) ed ha manovrato, con tutti gli altri ho sempre dovuto manovrare io, poi dopo l incrocio quando apparivo a qualche decina di metri facevano anche ciaociao con la manina.


RE: Luce di fonda accesa durante la navigazione a vela - Lupo Grigio - 16-05-2025 20:54

(16-05-2025 18:11)Najapico Ha scritto:  ...[] bisogna vedere cosa dice un giudice ! ...[]

Najapico, anche questo commento denuncia, mi scusi, una conoscenza veramente scarsa di come vanno le cose per i "sinistri marittimi". Ritengo che ciò che riferiva jacques-2, fosse l'esito di quella che si chiama "Inchiesta Formale", che le Direzioni Marittime fanno dopo l'Inchiesta Sommaria a seguito del sinistro (fatta dalla Guardia Costiera competente per territorio), e che serve appunto a:
- ottenere una ricostruzione completa del sinistro, ai fini di contribuire ad evitare che casi simili si ripetano,
- a stabilire come le cause sono da ricondursi a quali fattori oggettivi,
- stabilire se ci siano stati comportamenti errati e capire se dovuti a colpa o dolo,
- infine attribuire (se del caso) le responsabilità, e se in concorso tra diverse parti, con quale ripartizione percentuale.
In caso di collisione, una conclusione che attribuisca ad una sola delle parti in causa la completa responsabilità del fatto (100%) è evento veramente raro (io non l'ho mai visto succedere, in anni ed anni di attività professionale proprio in questo ambito). Per attribuire una colpa al 100% ad una sola delle parti in causa, bisogna che si verifichi proprio un caso limite, come nave ormeggiata (in zona autorizzata, e con tutte le condizioni ed i segnalamenti di regola, e con oggettiva impossibilità a muoversi, ecc...) e l'altro gli va addosso, oppure una nave piccola e senza complicazioni di manovra e l'altra grande in corsia di traffico obbligatoria e fondali non agibili al di fuori, e traffico complicato negli immediati dintorni, ed altri casi del genere, altrimenti, "la colpa" viene quasi sempre ripartita tra le due "navi" che collidono, con diverse percentuali. Altra notazione rilevante (e che lei evidentemente non conosce) è che i risultati (esito) dell'Inchiesta Formale ha, per legge, valore di "fatto accertato" in tribunale, in eventuali cause successive connesse con quel sinistro, a meno di dimostrazione contraria in corso di processo (mai visto succedere). Ciò di cui qui si sta parlando è cosa ben diversa dal "verbale" redatto in estate dal gommone della CdP al turista fermato per caso.
Nel caso citato da jacques-2, quasi certamente fu addebitato ad entrambe le parti il mancato rispetto (tra le altre) della Regola 5 delle Colreg 72/81: obbligo del "Servizio di vedetta" (un "classico" intramontabile).


RE: Luce di fonda accesa durante la navigazione a vela - Najapico - 17-05-2025 08:38

Lupo le tue sono supposizioni che il post di Jacques non contiene. La CP è un organo di polizia per cui accerta i fatti (come la Polizia per i sinistri stradali) e commina sanzioni per quello che ha accertato. Se si ricorre in giudizio sarà il giudice a definire le sanzioni in relazione alle norme, questo è il nostro ordinamento, e mi piacerebbe sapere come si è espresso il giudice nel caso citato da Jacques. Il concorso di colpa ormai lo danno per qualunque cosa, ho letto che lo hanno dato ad un tizio a cui sono entrati i ladri in casa e l'assicurazione non voleva riconoscere il risarcimento del danno perché non aveva chiuso la porta con le classiche mandate di sicurezza, il giudice ha comunque riconosciuto un concorso di colpa al derubato.


RE: Luce di fonda accesa durante la navigazione a vela - jacques-2 - 17-05-2025 09:01

Non c’è stato ricorso in giudizio, le parti (assicurazioni) si sono adeguate al verbale di CP


RE: Luce di fonda accesa durante la navigazione a vela - Lupo Grigio - 17-05-2025 17:39

Niente. Non ce la possiamo fare: il "richiamo della foresta" automobilistico è troppo forte. Najapico continua a confondere due piani (perché nulla sa del Codice della navigazione, mi dico): la multa elevata dal gommone della CdP (uguale rispetto alla multa della Polizia stradale), contro le "Commissioni di Inchiesta Formale" stabilite (e funzionanti) in ogni Direzione Marittima. A queste ultime, in conseguenza dei "sinistri marittimi", la legge affida le funzioni che già avevo ricordato. Completata ogni inchiesta con la relazione finale, viene stabilita (eventualmente) la ripartizione della responsabilità tra le navi che avessero colliso (per esempio) e quel dato diventa "fatto accertato". Se poi si va in tribunale (civile) per guerreggiare sui soldi (danni conseguenti, assicurazioni, armatori, comandanti, manutentori, cantieri, ecc... che litigano sul conquibus), oppure in sede penale (pene da irrogare a chi non ha svolto o assicurato il servizio di vedetta, chi non ha rispettato le Colreg 72/81 ed ha causato ferimento, o morte di altri, chi ha certificato cose false, ecc...), si ripartirà dalle conclusioni della Commissione di inchiesta formale, che ha ricostruito come sono andate le cose, quel giorno, per mare. La multa non centra niente. Uno dei problemi che affliggono la nostra giustizia è pure nel fatto che troppo spesso le Procure procedono in ambito penale prima che l'Autorità Marittima abbia svolto le sue funzioni completando il lavoro che il Cod. della Nav. le assegna, e quindi (per così dire) i tribunali "scappano in avanti" e decidono affidandosi a "ricostruzioni" non fatte da gente del mestiere (gente di mare, come sono i membri delle Commissioni di Inchiesta Formale: Comandanti, Direttori di macchina, esperti di navigazione, Piloti di porto, ecc...). Anche questo complica la vita di chi deve contribuire a stabilire i fatti e collocarli nella corretta cornice di condizioni al contorno. Questo è il nostro ordinamento, egregio Najapico: la CdP fa multe; le Direzioni Marittime fanno inchieste e decidono in relazione a responsabilità nelle collisioni o sinistri marittimi in genere. Eventualmente (se qualcuno promuove una causa civile, o se una Procura iscrive qualcuno nel registro indagati, cose che non avvengono tutte le volte) un giudice stabilirà risarcimenti o pene (conseguenti a quelle ripartizioni di responsabilità).