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Le manovre per la regolazione della randa - Versione stampabile

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Le manovre per la regolazione della randa - Scott - 29-12-2010 02:48

Hai ragione, neppure io sono un fisico quindi non sono in grado di giudicare. Sapevo che la particella accelerava perché all'uscita dell'ala ci fosse la continuità di flusso, altrimenti vi sarebbe stato il vuoto e ciò “non poteva essere”. Poi la legge di Bernulli sul discorso velocità-pressione e li tutto OK.
Certo che, quando ho letto che le particelle non uscivano simultaneamente, mi è crollato un concetto di fisica molto ben radicato nella memoria sul quale ho spesso basato diversi ragionamenti. Ok, aspettiamo qualcuno che mangia fisica a pranzo e cena che ci darà la versione corretta.
Comunque, la spiegazione che mi sono dato è che la particella accelera per ricongiungersi all'uscita, senza esito, anzi, esce prima perché troppo veloce. Einstein ne aveva accennato parlando ( post 23.12 h 16.02) della condizione di Kutta che non viene rispettata dalle particelle nell'intradosso del fiocco, nel canale, che hanno una velocità superiore del 30% rispetto alla velocità del vento libero e quindi, credo, superiore anche a quelle dell’estradosso.
Certo che, in questo caso, mi aspettavo esattamente il contrario cioè che le particelle dell’estradosso avessero una velocità maggiore del 30%.
Sentiamo Claudio.


Le manovre per la regolazione della randa - tiger86 - 29-12-2010 02:55

Attenti che vi state ubriacando di fisica...Smile


Le manovre per la regolazione della randa - Brunoc - 29-12-2010 03:33

Citazione:Scott ha scritto:
Hai ragione, neppure io sono un fisico quindi non sono in grado di giudicare. Sapevo che la particella accelerava perché all'uscita dell'ala ci fosse la continuità di flusso, altrimenti vi sarebbe stato il vuoto e ciò “non poteva essere”. Poi la legge di Bernulli sul discorso velocità-pressione e li tutto OK.
Certo che, quando ho letto che le particelle non uscivano simultaneamente, mi è crollato un concetto di fisica molto ben radicato nella memoria sul quale ho spesso basato diversi ragionamenti. Ok, aspettiamo qualcuno che mangia fisica a pranzo e cena che ci darà la versione corretta.
Comunque, la spiegazione che mi sono dato è che la particella accelera per ricongiungersi all'uscita, senza esito, anzi, esce prima perché troppo veloce. Einstein ne aveva accennato parlando ( post 23.12 h 16.02) della condizione di Kutta che non viene rispettata dalle particelle nell'intradosso del fiocco, nel canale, che hanno una velocità superiore del 30% rispetto alla velocità del vento libero e quindi, credo, superiore anche a quelle dell’estradosso.
Certo che, in questo caso, mi aspettavo esattamente il contrario cioè che le particelle dell’estradosso avessero una velocità maggiore del 30%.
Sentiamo Claudio.
Acc... Carlo.. sei in astinenza di Wuna; ti stai preparando per la prossima regatina!!Smile
Non so se l'hai nella tua biblioteca 'Le Vele' di B. Cheret; è un libro che parte da lontano, ha giusto l'approccio fisico. Forse un po pesante in alcune parti però insostituibile; ovviamente poi la teoria va sperimentata in mare.
b.v.


Le manovre per la regolazione della randa - einstein - 29-12-2010 04:54

Tralasciando altri discorsi sul moto circolatorio e quant'altro e tornando al mondo pratico (così accontentiamo zanki e tiger), possiamo dire che la velocità del flusso sull'estradosso (dovuta al potente bisogno di riempire lo spazio dietro la linea di ristagno) dipende dall'angolo di incidenza, che a sua volta dipende anche dalla regolazione della randa (vedi effetto upwash); è come un gatto che si morde la coda, solo una corretta interazione tra le due vele determinerà la velocità ottimale del flusso in uscita, da soddisfare così la condizione di Kutta.
Circa l'interessante link postato sopra, direi che esiste una 'discreta' differenza di velocità espressa dai due mezzi, e di conseguenza del flusso che investe l'ala di un aereo e la vela di una barca. Wink

Buona notte


Le manovre per la regolazione della randa - ale07 - 29-12-2010 17:02

la fisica è importante ma, siamo sicuri che occorra essere dei fisici per regolare una randa e far correrre al meglio la barca

carlo te lo dico io ...Big Grin EFFETTIVAMENTE è un problema ''FISICO'' e di raduni enogastronimoci
e.... no hai più il fisico !! Big Grin
bv


Le manovre per la regolazione della randa - einstein - 29-12-2010 17:26

Citazione:zankipal ha scritto:
allora perchè l'aria dell'estradosso dovrebbe aumentare la sua velocità? chi glie lo fa fare?

Glielo fa fare la strozzatura che si crea tra la parte convessa della vela e la linea di flusso libero posto ad una certa distanza, dove le molecole non sono deviate dal loro percorso in linea retta; fenomeno da associarsi all'effetto Venturi.
ciao


Le manovre per la regolazione della randa - tiger86 - 29-12-2010 19:22

Ma non c'è dubbio sul fatto che Einstein stia esponendo concetti corretti ed interessanti.
Solo che ripeto si rischia un po di ubriacarsiSmile


Le manovre per la regolazione della randa - italpa - 29-12-2010 19:47

Citazione:tiger86 ha scritto:
Ma non c'è dubbio sul fatto che Einstein stia esponendo concetti corretti ed interessanti.
Solo che ripeto si rischia un po di ubriacarsiSmile
[:134][:129] Ma no...hic!


Le manovre per la regolazione della randa - Klaus - 29-12-2010 23:49

Citazione:italpa ha scritto:
Citazione:tiger86 ha scritto:
Ma non c'è dubbio sul fatto che Einstein stia esponendo concetti corretti ed interessanti.
Solo che ripeto si rischia un po di ubriacarsiSmile
[:134][:129] Ma no...hic!
In questo periodo, poi...
[hide][Immagine: 2010122916420_Ubriaco con bottiglia.gif][/hide]
Secondo me, fondamentalmente, dopo averci ragionato un pò su bisogna...
[hide]

[/hide]


Le manovre per la regolazione della randa - shabrumi - 31-12-2010 17:05

Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:zankipal ha scritto:
allora perchè l'aria dell'estradosso dovrebbe aumentare la sua velocità? chi glie lo fa fare?

Glielo fa fare la strozzatura che si crea tra la parte convessa della vela e la linea di flusso libero posto ad una certa distanza, dove le molecole non sono deviate dal loro percorso in linea retta; fenomeno da associarsi all'effetto Venturi.
ciao

Due disegnini, uno relativo ad un flusso idrico (corrente intorno ad un'isola) e l'altro relativo a un flusso aereo (vento intorno ad una vela), per dare una visibilità grafica a quella che Ein ha già descritto chiaramente: la frontiera del flusso asintotico.



[hide][Immagine: 2010123110350_asi1.png][/hide]




[hide][Immagine: 2010123110423_asi2.png][/hide]


Le manovre per la regolazione della randa - einstein - 31-12-2010 18:42

WinkSmiley14Wink

ciao


Le manovre per la regolazione della randa - shabrumi - 31-12-2010 23:05

Citazione:einstein ha scritto:
WinkSmiley14Wink

ciao

Ciao anche a te e...buon anno!Wink


Le manovre per la regolazione della randa - William MX - 11-01-2011 23:44

Scusate l'intromissione.
Volevo chiedervi, se possibile, di indicare una cosa fin troppo elementare per voi, ma non per me sulla regolazione della randa.
Potete dirmi i gradi dell'angolo del boma rispetto allo scafo.
Ad esempio: se vado di bolina stretta sui 45°, il boma deve stare praticamente a 180° ripetto allo scafo, diciamo perpendicolare alla poppa (almeno così penso).
Se invece vado al traverso, cioè ho il vento a 90°, il boma a quanto deve stare per avere la maggior portanza ?
Grazie.


Le manovre per la regolazione della randa - einstein - 12-01-2011 02:18

Citazione:William MX ha scritto:
Scusate l'intromissione.
Volevo chiedervi, se possibile, di indicare una cosa fin troppo elementare per voi, ma non per me sulla regolazione della randa.
Potete dirmi i gradi dell'angolo del boma rispetto al vento.
Ad esempio: se vado di bolina stretta sui 45°, il boma deve stare praticamente a 180° ripetto al vento, diciamo perpendicolare alla poppa (almeno così penso).
Se invece vado al traverso, cioè ho il vento a 90°, il boma a quanto deve stare per avere la maggior portanza ?
Grazie.
Mentre sul genoa (o fiocco) devi tenere d'occhio i filetti in ingresso, sulla randa devi controllare quelli in uscita (in balumina) che, per una regolazione di base, devono essere tutti orizzontali.
Premesso questo, non è detto che la posizione del boma, in bolina, debba essere sempre in mezzeria, dipenderà dall'intensità del vento e dalle condizioni del mare; potrà essere leggermente sopravvento come sottovento per uno svergolamento accentuato o ridotto.
Nel caso di vento al traverso, anche qui vale la regola dei segnavento in balumina tutti orizzontali, la posizione del boma verrà di conseguenza e, se sei nel dubbio, ricordati che è sempre meglio lascare che cazzare, in pratica dovresti tenere la parte anteriore della vela (quella vicina all'albero) al limite del rifiuto.
ciao


Le manovre per la regolazione della randa - William MX - 12-01-2011 04:47

Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:William MX ha scritto:
Scusate l'intromissione.
Volevo chiedervi, se possibile, di indicare una cosa fin troppo elementare per voi, ma non per me sulla regolazione della randa.
Potete dirmi i gradi dell'angolo del boma rispetto al vento.
Ad esempio: se vado di bolina stretta sui 45°, il boma deve stare praticamente a 180° ripetto al vento, diciamo perpendicolare alla poppa (almeno così penso).
Se invece vado al traverso, cioè ho il vento a 90°, il boma a quanto deve stare per avere la maggior portanza ?
Grazie.
Mentre sul genoa (o fiocco) devi tenere d'occhio i filetti in ingresso, sulla randa devi controllare quelli in uscita (in balumina) che, per una regolazione di base, devono essere tutti orizzontali.
Premesso questo, non è detto che la posizione del boma, in bolina, debba essere sempre in mezzeria, dipenderà dall'intensità del vento e dalle condizioni del mare; potrà essere leggermente sopravvento come sottovento per uno svergolamento accentuato o ridotto.
Nel caso di vento al traverso, anche qui vale la regola dei segnavento in balumina tutti orizzontali, la posizione del boma verrà di conseguenza e, se sei nel dubbio, ricordati che è sempre meglio lascare che cazzare, in pratica dovresti tenere la parte anteriore della vela (quella vicina all'albero) al limite del rifiuto.
ciao
Grazie.
Appena riesco, provo.