Staccare la terra della 220... - Versione stampabile +- I Forum di Amici della Vela (https://forum.amicidellavela.it) +-- Forum: TECNICA E MANUTENZIONE (/forumdisplay.php?fid=12) +--- Forum: Elettricita' ed Elettronica (/forumdisplay.php?fid=15) +--- Discussione: Staccare la terra della 220... (/showthread.php?tid=67963) |
Staccare la terra della 220... - Giorgio - 31-01-2012 02:24 Citazione:AndreaC ha scritto:Intanto non devi confondere la massa con la terra perche' senno'innestiamo un casino. La terra non va collegata a massa. Se la tua serpentina si e' usurata si chiude l'anello e si cortocircuita e salta il magnetotermico.....non ha nulla a che vedere con la terra. Se tu prendi in mano la fase e sei collegato fisicamente a terra salta il differenziale..... quindi non c'entra nulla la terra ne caso della serepntina. Il atto stesso che devi toccare l'acqua vuol dire che in arca non hai la terra. Un conto e' un cortocircuito un conto e'il salvavita o differenziale Staccare la terra della 220... - megalodon - 31-01-2012 02:25 dico la mia, sono perito elettrotecnico, giusto quanto dice Giorgio, la mia barca è isolata, ma non è del tutto vero, infatti ogni barca ha degli elementi metallici che finiscono in acqua (piede, asse,ecc), internamente sono apparentemente isolati ma di fatto basta un po' di umidità, condensa, salsedine o altre impurità e si crea la circolazione elettrica con eventuali corrosioni. veniamo al problema sicurezza, se per qualche guasto entriamo in contatto con una fase come diceva qualcuno, su una barca isolata in genere non succede niente perchè se non c'è circolazione, i paglioli sono isolati, non succede nulla, il corpo si eleva alla tensione di contatto ma non c'è circolazione. in conclusione è preferibile staccare la terra o come ho fatto io utilizzare un isolatore galvanico o zincsaver. Vanni Staccare la terra della 220... - Giorgio - 31-01-2012 02:26 Citazione:Gof ha scritto:Ingegnere mio ti stavo aspettando....ci passi il verbo che sia comprensibile a me povero ignorante.....daiiiiiiiiiiiiiiii....non fare il timido....ahhahahahhahahah Staccare la terra della 220... - Edolo - 31-01-2012 02:35 Citazione:Giorgio ha scritto:Giorgio mi segui? E' chiaro che la terra non riguarda i paglioli e la barca, ma gli utilizzatori del 220 quali boiler, frigo230v, piastra elettrica per cucinare esclusi come abbiamo detto quelli a doppio isolamento. Provo con un'altro esempio. Vai a verificare l'asse, alzi i dovuti paglioli sotto la cuccetta, lì ti infili e per comodità appoggi un braccio sul boiler mentre con l'altra mano afferri l'asse dell'elica per verificare se ha gioco. Mi dici se il tuo amico avrà ancora modo di venire a prendere il caffè da te? (tocco balle mentre lo scrivo eh!!) Ti sembra una possibilità così remota? Altro esempio: pentola a pressione sul fornello elettrico. E' ora di mettere la pentola sotto l'acqua fresca un attimo, ma ti viene in mente che hai la presa a mare chiusa. Mantenendo una mano sulla maniglia della perntola ti abbassi, aprendo la presa a mare tocchi il bronzo della stessa. Sei sicuro di non beccare nemmeno una scoppola? Ovvio che si presuma che gli apparati in quel momento abbiano una dispersione verso la carcassa che normalmente non dovrebbe essere in tensione. Tu dirai: eh ma che sfiga!! Ed io ti dirò: non avvengon mai per posteriore gli incidenti Ciao Staccare la terra della 220... - IanSolo - 31-01-2012 02:50 Maximo dice : --------- ....Non vedo parlare nei requisiti di messa a terra dell'impianto elettrico.... --------- ma, forse, non ha avuto il tempo di leggere la 'UNI EN ISO 13297' che e' citata nella porzione di documento che ha riportato. In questa si puo' leggere (http://www.earlhill.de/files/ISO_13297_Small_Craft_Electrical_Systems_Alternating_current_installations.pdf) al punto '4' e nel suo richiamo punto '8.2' quanto segue (tradotto) : ... 4 Requisiti generali 4.1 L'isolamento del conduttore di protezione deve essere di colore verde o verde con una striscia gialla. Il colore non deve essere utilizzato per gli altri conduttori. NOTA Anche il conduttore equipotenziale dell'impianto elettrico d.c. (vedi ISO 10133) utilizza il verde o verde con una striscia gialla ed è collegato a varie parti conduttrici esposte di apparecchi elettrici in corrente continua o altre parti conduttrici quali il negativo massa/terra del circuito d.c. . 4.2 Il conduttore di protezione deve essere collegato al negativo d.c. massa della barca (terra) il più vicino possibile al terminale negativo della batteria. NOTA Se e' installato un RCD (vedi punto 8.2 - sistema di protezione a corrente residua sull'intero battello) o un trasformatore di isolamento nel circuito di alimentazione principale in corrente alternata, il terminale di terra negativo della d.c. non necessita di essere collegato alla linea di terra della presa di corrente alternata (Conduttore di protezione). 4.3 Per le imbarcazioni con sistemi d.c. completamente isolati (vedi ISO 10133), il conduttore di protezione della corrente alternata deve essere collegato allo scafo della nave se metallico o alla piastra di massa esterna (terra) o alla piastra di terra per protezione contro i fulmini se montate. ... ... 8.2 L'imbarcazione è dotata di protezione differenziale nel circuito di alimentazione principale quando provvista di a) un differenziale bipolare RCD con una sensibilità massima di intervento nominale di 30 mA e tempo massimo di intervento di 100 ms (in accordo con il punto 7.2.2) b) ogni presa situata in cucina, servizi igienici, locale macchine o ponte esposto protetta da un interruttore (differenziale - RCD) con una sensibilità massima di 10 mA. ... Questo significa che il collegamento di terra deve esserci nella linea ma puo' non congiungersi alle masse metalliche del circuito a corrente continua solo e solamente nel caso sia presente un trasformatore di isolamento o, in alternativa, sia presente una protezione integrale con un sistema differenziale bipolare (non tutti i differenziali lo sono, alcuni hanno il 'sensing' solo sulla fase) molto sensibile. Non ho la certezza che gli impianti delle nostre barche siano cosi' ben fatti. In aggiunta anche la lettura del punto '4.3' deve far riflettere. Staccare la terra della 220... - Giorgio - 31-01-2012 03:00 Citazione:Edolo ha scritto:Dunque...frigor a 230....a me pare un'idiozia cronica di progetto Boiler nel vano motore???????????ma che barche frequenti?cmq se capita salta quello della colonnina....oppure non ti fidi?perche'se deve saltare quello in barca a maggior ragione deve saltare quello sulla colonnina....o no?Me la spieghi? Lo stesso per la pentola a pressione che tra l'altro e' isolata sul vetro della piastra quindi cosa c'entra? Vedi se tu mi avessi detto che hai i paglioli laminati n rame ti darei assolutamente ragione...ma cosi' non e' Tra l'altro con l'acqua hai una terra diversa che non e' detto chiuda il circuito con quella della colonnina??? Che ne dici? dai fammi cambiare idea.... Staccare la terra della 220... - Diecicentouno - 31-01-2012 04:52 AAAAAAALLLLLLLTTTTTTTT!!!! Fermi tutti!!! Propongo una giornata dedicata, magari nel prossimo incontro 'tecnico'... Non ci sto capendo più niente!!!!!! Staccare la terra della 220... - Edolo - 31-01-2012 05:31 Citazione:Giorgio ha scritto:Dunque...frigor a 230....a me pare un'idiozia cronica di progetto Boiler nel vano motore???????????ma che barche frequenti?cmq se capita salta quello della colonnina....oppure non ti fidi?perche'se deve saltare quello in barca a maggior ragione deve saltare quello sulla colonnina....o no?Me la spieghi? Lo stesso per la pentola a pressione che tra l'altro e' isolata sul vetro della piastra quindi cosa c'entra? Vedi se tu mi avessi detto che hai i paglioli laminati n rame ti darei assolutamente ragione...ma cosi' non e' Tra l'altro con l'acqua hai una terra diversa che non e' detto chiuda il circuito con quella della colonnina??? Che ne dici? dai fammi cambiare idea.... [/quote] Mi pare che Fausto abbia il frigo a 220 e non è l'unico. Per il resto mi arrendo. La prossima vota che zompo in barca la prima cosa che faccio sarà quella di staccare la terra Staccare la terra della 220... - maximo - 31-01-2012 05:44 Citazione:IanSolo ha scritto: E io lo ripeto, che cos'è questa iso 13297? E' la normativa a cui fa riferimento la legislazione italiana? Se si me ne posso pure stare zitto ma se così non è allora facciamo chiarezza. Sempre per la cronaca il cavo della corrente attaccato in banchina che io sappia non è vietato almeno dove sto io. Visto che pago un servizio e pure caro, esigo di conseguenza che mi venga dato. Se poi i vigili del fuoco daranno lo stop all'attacco in banchina bene risolveremo tutti i problemi e magari pagheremo pure qualcosa in meno. Ma avrei ancora più paura dei rischi di incendio da parte di un impianto in cc a 12V piuttosto che da uno ac 230V. Se poi vogliamo continuare a dire terra si terra no io continuo a dire siamo sicuri dei valori che abbiamo in banchina? Perchè scusatemi a cosa mi serve la terra se non per chiudere il circuito di scarica che viene letto dall'interruttore differenziale ed allora lo stesso non avviene con l'acqua di mare? Se prendo una fase e la butto sul tubo del boiler se non ho la messa a terra certo che sarà vacante sul boiler e su tutto ciò che di metallico c'è a contatto, ma anch'io sulla mia barca sarò isolato. Se poi il pagliuolo e pieno d'acqua e rimane per qualche motivo a contatto con l'esterno delle mia imbarcazione allora il mio differenziale lo leggerà e scatterà di conseguenza. Staccare la terra della 220... - maximo - 31-01-2012 05:51 Se poi vogliamo aprire un'altra discussione sul fatto che il carica batterie non vada lasciato acceso perennemente neanche quelli ultrafighi, ma neanche il termoconvettore in nostra assenza, ma neanche il boiler senza acqua all'interno, ma neanche essere spovvisti dell'interruttore differenziale e magnetotermico a bordo, ma neanche fare convivere i circuiti cc e ac insieme. Staccare la terra della 220... - lfabio - 31-01-2012 06:01 Danielef e IanSolo han gia scritto tutto... l' impianto di terra della barca (filo giallo/verde) deve esserci, essere fatto bene e va collegato a 'terra', che per convenzione ha potenziale nullo, semplicemente collegandolo all' acqua. Fatto questo, si mette un trasformatore d' isolamento galvanico in entrata alla 220 per non trovarsi sorprese riguardo alle differenze di potenziale fase/neutro/terra IN BARCA... e si lascia la terra di banchina staccata. In questa sede mi verrebbe anche di dire che il neutro in uscita del trasformatore dovrebbe anche lui essere messo a terra *in barca*. Per i puntigliosi: vero e' che a cacciare uno zinco in acqua ci potrebbe essere un potenziale diverso da 0. Vero e' anche che nella situazione descritta non ci interessa, spostiamo la convenzione dello 0 al potenziale dell 'acqua in quel punto e viviamo contenti. I problemi nascono dal fatto che la terra di banchina NON ha necessariamente lo stesso potenziale perche' la resistenza del circuito di terra non puo essere identicamente nulla e perche' l' acqua puo cambiare qualcosa... e se collego la terra della barca che e' a potenziale acqua con la banchina che e' potenzialmente a potenziale diverso mi passa la famosa corrente galvanica... Discorso ancora diverso (e di nuovo fatto correttamente da IanSolo) per i salvavita differenziali... che misurano CORRENTI non potenziali... tra fase e neutro (o fase e fase se la stella e' a 220 e non a 380). E il loro mestiere e' appunto quello. Che io sappia ce ne sono di sensibilita' diverse, 5/10/20/25/30 mA li ho visti. Staccare la terra della 220... - AndreaC - 31-01-2012 06:42 Citazione:maximo ha scritto:senza contare che la corrente arriverà in tutte quelle parti della barca attraverso l'acqua che passa nelle tubature e non immagino cosa possa accadere nel momento che si tocca un rubinetto o se ne faccia il suo utilizzo. Staccare la terra della 220... - Giorgio - 31-01-2012 08:16 Mi ripeto se metti la fase sul tuo rubinetto e metti le mani in acqua(che non mi pare una cosa logica)interverra'il differenziale di banchina...FORSE.....ma non quello della barca....quindi terra inutile. Sperando che la terra dell'acqua sia collegata lla banchina....senno' niente da fare....come hanno detto sopra sei isolato. Pero' seproprio vuoi farti male ti do' una pistola....cuntent????????? Cmq se uno non e' d'accordo mica deve farlo...io lo trovo inutle e dannoso....pensate se un fulmine decide di pirlare in banchina e decide di prendere anche la terra della colonnina....perche' pertarselo a tutti i costi in barca??????[:17][:17][:17][:17][:17][:17] Giusto perche' parliamo di incidenti......evvaiiiiiiiiiiii....ne ho aggiunta un'altra.....se penso che di elettricita' capisco veramente una beata minkia Staccare la terra della 220... - IanSolo - 31-01-2012 14:24 Maximo chiede : ------ E io lo ripeto, che cos'è questa iso 13297? E' la normativa a cui fa riferimento la legislazione italiana? ------ Si, e' proprio la normativa cui ci si deve riferire che e' stata recepita dall'italia come dichiara la CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) che e' l'ente normativo/certificatore piu' importante in questo settore nel nostro paese : http://www.ceiweb.it/ceimagpdf/anno2009/ceimag28_01_09.pdf (pagina 15 in fondo). Qui viene raccolta la serie di norme cui ci si riferisce : http://www.voltimum.it/catalogue.jsp?family_id=/302/008/GII-002&brand=GII&mode=details&catalogType=R Qui una nota abbastanza ben fatta : http://www.editorialedelfino.it/php.admin/documenti.download.php?id=2724 Staccare la terra della 220... - palve - 31-01-2012 15:16 Citazione:lfabio ha scritto:Quoto pienamente Staccare la terra della 220... - Gof - 31-01-2012 16:05 Citazione:Giorgio ha scritto: Giorgio, non sono onnipotente In sintesi: è criminale non proteggersi dai contatti indiretti (cioè contatti con le carcasse metalliche degli apparecchi elettrici, che si chiamano masse, che sono andate in tensione a causa di un guasto) La protezione si può ottenere in vari modi, uno di questi è l'installazione del differenziale insieme al collegamento a terra delle masse. Altri modi sono possibili, ma non a casaccio. Staccare la terra della 220... - megalodon - 31-01-2012 16:08 facile parlare di trasformatore d'isolamento, così se ti attacchi un paio di stufette d'inverno, ti devi portare appresso un trasformatore gigante. Giorgio guarda che se hai la terra scollegata in banchina, e tocchi qualche elettrodomenstico che per guasto ha una fase che è in contatto con la carcassa e come dice qualcuno con l'altra mano apri la presa a mare, si crea una corrente che circola verso l'acqua e fa scattare il differenziale proteggendo comunque (ecco perchè il differenziale è indispensable in barca. Staccare la terra della 220... - kermit - 31-01-2012 16:09 Non volevo intervenire perchè discutere con Giorgio sulla terra onestamente mi fa senso, ha un concetto tecnico dell'elettricità assurdo, poi uno che ha la barca di allumino e dice che è isolato vorrei capire di cosa parla quando l'acqua di mare ha una condicibilità ottima e praticamente la sua barca è paragonabile ad una palina di terra piantata nel suolo con la mazza. Quello che hanno detto Vittorio ed altri sull'argomento è più che esaustivo ed io lo condivido, la terra ci deve stare e il problema delle corrossioni galvaniche non c'entra nulla, inoltre la legge lo prescrive. Recentemente a RdT si è incendiata una barca che ne ha fatto colare a picco un'altra vicina e distrutto anche un altro pregiato swan vicino, questa barca aveva la corrente di banchina attaccata ed ora stanno investigando il caso, i danni sono di centinaia di migliaia di euro e non vorrei trovarmi nei panni dell'armatore della barca incendiata, le assicurazioni le normative le conoscono benissimo. Giorgio stai forzatamente cercando di far passare un concetto sbagliato ed illegale, personalmente se mi accorgo che il vicino ha la terra staccata lo denuncio. Staccare la terra della 220... - IanSolo - 31-01-2012 16:49 ----------- facile parlare di trasformatore d'isolamento, così se ti attacchi un paio di stufette d'inverno, ti devi portare appresso un trasformatore gigante. ----------- Non e' necessariamente un trasformatore il mezzo per ottenere l'isolamento galvanico che serve contro la corrosione : poiche' questa si verifica in corrente continua (la mobilita' ionica e' tale che alla frequenza di rete la corrente alternata ha effetto praticamente nullo) a tensioni molto basse dell'ordine di pochi volt nel caso peggiore (e' creata solo dalla differenza di potenziale assunta da metalli diversi immersi in acqua) e' sufficiente un dispositivo che blocchi (ignori) questa piccola differenza di potenziale ma lasci passare quando necessario (es. in caso di perdita elettrica su di un apparecchio) la corrente alternata a potenziale pericoloso. Questo dispositivo e' normalmente commercializzato sotto il nome di 'Isolatore Galvanico' costa relativamente poco, funziona ed e' facilissimo da installare in quanto basta interporlo in serie al filo di massa nel punto in cui questo si collega alla massa del circuito in corrente continua (tipicamente il meno delle batterie), non ha problemi di potenza perche' anche il piu' piccolo porta fino a 30A che sono ben piu' di quanto l'interruttore delle nostre barche e' normalmente in grado di reggere. Il risultato e' che, per la corrente continua a bassa tensione (quella che produce la corrosione) il circuito appare come fisicamente interrotto mentre per tutto il resto la continuita' (e la sicurezza) resta. Qui c'e' qualche indicazione (prese a caso via Internet, nessuna indicazione commerciale ! ce ne sono molti altri) : http://blog.veleggiando.it/post/Installare-un-isolatore-galvanico-contro-la-corrosione.aspx http://www.nauticadibenedetto.com/accessori/subcat28.htm http://www.sterling-power.com/images/downloads/prosave_zincsaver_international_instructions_2006a.pdf http://www.rebadigarbarino.com/catalogo_pdf/2009/CAP_3_ita.pdf E qualcosa sulla corrosione : http://www.accademiavelica.it/IT/documentazione/_corrosione/corrosione.v4.0.pdf Staccare la terra della 220... - gc-gianni - 31-01-2012 17:07 ricapitolando in parole semplici: il collegamento di terra alle utenze 220V, che lo richiedono, della barca è opportuno lasciarlo avendo l'accortezza di isolare la massa di queste dalle parti metalliche della barca a contatto dell'acqua per evitare corrosioni galvaniche. |