Staccare la terra della 220... - Versione stampabile +- I Forum di Amici della Vela (https://forum.amicidellavela.it) +-- Forum: TECNICA E MANUTENZIONE (/forumdisplay.php?fid=12) +--- Forum: Elettricita' ed Elettronica (/forumdisplay.php?fid=15) +--- Discussione: Staccare la terra della 220... (/showthread.php?tid=67963) |
Staccare la terra della 220... - Giorgio - 31-01-2012 23:22 Il roblema e' che tutti si trincerano dietro alle normative....che poco c'entrano con le barche.....tutti aggiungono robe strane che di sicuro creeranno altri problemi....quando come detto da altrettanti e' sufficiente tagliare quel filo. Personalmente....mai tenuto terra collegata in barca....tutto.....ma tutto isolato....avevo isolato anche il motore....il solo xontatto era l'acqua di raffreddamento....mai avuto ne corrosioni ne altri problemi.Gli zinchi li cambiavo perche' avevo la barca in secco. Ora alla mia domanda di come si mette la terra in barca....a parte le normative ....avete detto che ci vogliono gli isolatori e che bla bla.Per cui personalmente non mi basta. Chiaro che se decido che voglio suicidarmi faccio il bagno con in mano la fase del 220...vabbe' faccio prima a spararmi Detto cio mica dico che dovete tagliarla...ma per me e' inutle.E questo finche non ricevo una risposta non contestabile. poi andiamo avanti a chiaccherare a me va bene e magari ci arrivo anche io,....ma finora.....bhe no. Staccare la terra della 220... - vittorio - 31-01-2012 23:28 Citazione:irruenza ha scritto: Mi scuso se i toni non sono stati consoni. Ma converrai con me che il forum è letto da una moltitudine di persone , e se passa una non esatta informazione , i rischi di un operazione pericolosa , oltre che illegale , in questo caso , non li corre solo chi la commette , ma anche chi ci ormeggia vicino. Forse anche questo scalda gli animi. Con simpatia. Vittorio Staccare la terra della 220... - IanSolo - 01-02-2012 00:51 -------- Personalmente....mai tenuto terra collegata in barca....tutto.....ma tutto isolato....avevo isolato anche il motore....il solo xontatto era l'acqua di raffreddamento....mai avuto ne corrosioni ne altri problemi.Gli zinchi li cambiavo perche' avevo la barca in secco. -------- Personalmente mai staccata la terra in barca, anzi aggiunte opportunamente dimensionate trecce per porre a massa l'albero e il sartiame a protezione per fulmini. Zinchi quanto basta posizionati secondo logica e cambiati osservandone un normale (modesto) consumo : mai avuto problemi di corrosione ad oggi su 3 barche in un arco temporale di circa 30 anni. La prima barca che ebbi l'ho rivista l'anno scorso e l'attuale proprietario mi ha confermato di non avere problemi (non ho chiesto esplicitamente del problema della corrosione ma immagino che se fosse stato grave me lo avrebbe detto). Sono stato fortunato ? Forse si, non posso valutarlo ma questi sono i miei dati. Solo una nota : io tengo inserita la corrente di banchina solo per quanto basta (ricarica batterie e riscaldamento se sono a bordo), ho visto nella mia carriera lavorativa troppi apparecchi elettrici guastarsi con conseguenze pericolose che lo evito per quanto possibile. Comunque anche isolando tutto vi sono ancora pile galvaniche non volute, esempio e' la coppia bronzo dell'elica con il suo asse in acciaio che richiede il suo bravo zinco pena gravi e subdoli danni, ragionando ve ne sono altre e vi lascio immaginarle. -------- Chiaro che se decido che voglio suicidarmi faccio il bagno con in mano la fase del 220...vabbe' faccio prima a spararmi -------- Vero e, da parte mia lo accetto come concetto di liberta' ma, di certo, concorderai con me che questo non deve ledere la liberta' di altri arrecando danni a chi si trovasse per caso nello stesso bagno o sulla traiettoria del proiettile (nel caso di scelta piu' sbrigativa). Staccare la terra della 220... - AndreaC - 01-02-2012 01:01 Citazione:Ycn ha scritto:sono d'accordo, aspetto notizie più precise Staccare la terra della 220... - gc-gianni - 01-02-2012 01:05 Citazione:gc-gianni ha scritto:basta non interverrò più su questo argomento trito e ritrito sembra un discorso tra sordi Staccare la terra della 220... - Maestrale - 01-02-2012 01:30 Io sono assolutamente profano in materia, ho svolto per una vita tutt'altro lavoro, ma grazie a questo interessante filo credo di aver finalmente capito molto riguardo ai problemi legati alla corrosione ed all'elettrocuzione derivanti dalla presenza in barca di tensione a 220 volt sia allacciandosi alla rete in banchina che producendola in proprio. Come detto ho capito molto ... ma non tutto A questo proposito non mi e` ben chiaro quale sia il metodo piu` corretto per collegare, ad esempio, il gruppo elettrogeno (ma non solo) durante l`utilizzo in rada od in navigazione. Mi spiego meglio, questa linea deve avere un interruttore termostatico e differenziale dedicato? La messa a terra dove collocarla e con quale tipo di allacciamento, non credo sia una grande idea attaccarsi ad un bullone della deriva...o si? In questo caso sono necessari anodi sacrificali maggiorati. Spero di non aver detto troppe castronerie.... Staccare la terra della 220... - Giorgio - 01-02-2012 01:50 Citazione:IanSolo ha scritto:Dovresti parlare con quel signore che a distanza di poco meno di un anno a causa del tipo di cllegamento di cui parli si e' visto troncato l'asse del timone..... Staccare la terra della 220... - Edolo - 01-02-2012 02:05 Citazione:Giorgio ha scritto:Ma è lo stesso che non cambiava mai gli zinchi perchè diceva che non servivano ad una fava?? Di quale collegamento parli, visto che oramai in pentola c'è di tutto? Ciao Staccare la terra della 220... - kermit - 01-02-2012 02:15 Citazione:Giorgio ha scritto:Scusa, con gentilezza ed educazione, è possibile sapere come si è investigato il caso e con quale certezza si è detto che tale corrosione era dovuta alla terra della corrente AC? Anch'io ho sentito di un problema del genere ad un asse di un Comet 36 ma la ragione in quel caso era una dispersione in corrente continua, trovata e certificata Staccare la terra della 220... - Giorgio - 01-02-2012 02:21 Mi auguro che davide Zerbinati passi di qui in quanto e' una delle sue casistiche. Non voglio dirla io perche' non vorrei sbagliare qualcosa. Quindi non e' farina del mio sacco. Speriamo passi. Staccare la terra della 220... - kermit - 01-02-2012 02:29 Citazione:Giorgio ha scritto:Intanto raccontaci cosa ti ricordi tu nessuno criticherà, poi se Zerbinati puntualizza meglio ancora, perchè dire che un asse di acciaio si sia corroso a causa della terra sulla AC è una cosa pesante e personalmente ho grossi dubbi Staccare la terra della 220... - Diecicentouno - 01-02-2012 03:20 Citazione:gc-gianni ha scritto: Gianni potresti essere più preciso, diciamo anzi che io non ci capisco un bel niente... Vorrei perciò delle delucidazioni: Quando dici 'tenere la massa di questi isolata dalle parti metalliche...ecc' cosa vuoi dire? Come dobbiamo intervenire? Staccare la terra della 220... - gc-gianni - 01-02-2012 03:50 intendo dire che le parti metalliche degli apparecchi elettrici collegati a massa col filo della colonnina non devono entrare in contatto con le masse metalliche della barca che sono immerse o a contatto con l'acqua, altrimente queste si corrodono per effetto galvanico verso altri metalli della barche adiacenti collegate allo stesso filo di terra. da notare che non tutti gli apparecchi elettrici a 220V necessitano del collegamento di terra: ad esempio gli elettrodomestici da cucina o trapani portatili, che hanno doppio isolamento, non hanno il filo di terra. Staccare la terra della 220... - AndreaC - 01-02-2012 05:26 Citazione:gc-gianni ha scritto:il problema che il boiler è un punto di interconnesione dei 2 impianti, perchè attraverso l'acqua crea una connesione con il circuito a 12 o 24 volt. Staccare la terra della 220... - Giorgio - 01-02-2012 06:31 Citazione:kermit ha scritto:preferisco che lo faccia lui......non ho voglia di sbagliare. Staccare la terra della 220... - Edolo - 01-02-2012 07:06 Citazione:Giorgio ha scritto:Beh dai... cazzata più cazzata meno... chi ne è esente? Staccare la terra della 220... - maximo - 01-02-2012 07:09 Bravo IanSolo, ecco proprio questo è da leggere: http://www.ceiweb.it/ceimagpdf/anno2009/ceimag28_01_09.pdf (pagina 15 in fondo). e anche questo che semplifica un pò: http://www.editorialedelfino.it/php.admin/documenti.download.php?id=2724 Bene sembrerebbe che abbiamo delle norme di riferimento a cui attingere, ora mi piacerebbe sapere quanti di voi hanno verificato o eseguito a bordo ciò che vi è scritto quà sopra. Ad esempio quanti hanno una palina di rame al di sotto della linea di galleggiamento? Oppure eseguito a regola ciò che è prescritto per la parte motore. Infine poniamo che tutti fossero realmente in regola e le barche per i loro motivi rimanessero collegate in banchina senza trasformatore d'isolamento, mi piacerebbe sapere la durata degli zinchi; e di barche collegate in banchina ce ne sono tante. Riporto questo stralcio che vale la pena leggere per tutti: In primo luogo vale la pena di osservare che nella traduzione italiana del documento IEC-EN, il termine “earthing” è diventato “messa a massa” in luogo del classico “collegamento a terra”. Le parti metalliche dell’impianto elettrico accessibili, diverse da quelle che portano corrente, devono essere allora collegate a massa (scafo dell’imbarcazione, se metallico), costituendo un sistema TN. In unità non metalliche, si deve prevedere la connessione tra la struttura del generatore, il supporto del motore, gli elementi metallici del sistema del carburante e la piastra di collegamento a massa. In entrambi i casi, anche gli involucri metallici degli apparecchi elettrici devono essere collegati al sistema comune di massa dell’imbarcazione, oppure essere costruiti conformemente al principio del doppio isolamento. Vale, tuttavia, la pena di osservare che i valori delle variabili in gioco permettono, per un impianto ben concepito, di concentrare l’attenzione solo sui rischi legati all’innesco di un eventuale incendio in caso di guasto a terra, essendo la tipica disuguaglianza per la protezione contro i contatti indiretti richiesta dalla Norma per i sistemi TN a terra ampiamente sempre verificata. Per le imbarcazioni metalliche, in particolare quelle in lega di alluminio, i sistemi di comando dei motori a combustione interna dovrebbero essere isolati dalla massa del motore. Lo scafo dell’imbarcazione oppure il solo sistema delle masse in caso di scafo isolante, deve essere poi reso equipotenziale con il mondo che lo circonda, ovvero con l’acqua. A questo scopo, se lo scafo non è conduttore (ovvero non è metallico o è metallico ricoperto di materiale isolante), di deve prevedere un opportuno elettrodo (analogo del dispersore di terra). Dal punto di vista ohmico l’acqua di mare corrisponde ad un terreno di bassissima resistività (circa 10 ohm). La presa di terra, ovvero questo elettrodo per il collegamento delle masse di bordo con l’acqua, deve essere di rame o di altro materiale conduttivo compatibile con l’acqua di mare e deve avere una superficie non inferiore a 0,25 m2. Deve essere fissata all’esterno dello scafo in una zona riservata a questo scopo e posta al di sotto della linea di galleggiamento a vuoto, in modo da restare immersa in tutte le condizioni di inclinazione dello scafo. L’ultima condizione che deve essere considerata è il caso in cui, tramite dispositivo di collegamento, l’alimentazione elettrica proviene da una sorgente sulla terraferma (il cui impianto rientra nel campo di applicazione della Norma CEI 64-8, seppur non sia ancora disponibile la sezione particolare) o da altra sorgente esterna. In questo caso, un morsetto di massa deve essere previsto per collegare masse di bordo e/o scafo al conduttore equipotenziale del sistema elettrico esterno, ad esempio, tramite un morsetto di massa incorporato nel dispositivo di connessione alla terraferma. Deve essere prestata tuttavia attenzione al fatto che in queste condizioni si possono presentare particolari rischi di corrosione elettrolitica dello scafo. L’adozione di un trasformatore in cascata sull’alimentazione dalla terraferma risolve il problema. Ogni trasformatore d’isolamento usato per la connessione alla terraferma deve essere del tipo a doppio avvolgimento (EN 60742). Per i circuiti finali che alimentano le prese a spina e gli apparecchi fissi per i sistemi a massa in un’officina, in una lavanderia, in un bagno, un ponte o simili posti umidi, la Norma raccomanda di usare una protezione supplementare fornita da un dispositivo differenziale. Ciascuna connessione a massa deve essere in rame o in altro materiale resistente alla corrosione, deve essere installata in modo sicuro e deve essere protetta contro i danni e contro la corrosione galvanica. La sezione nominale di un conduttore separato di massa non deve essere inferiore alla metà della sezione del conduttore che porta corrente, ma con un minimo di 3 mm2. Per i conduttori di protezione in cavo flessibile, la sezione minima della connessione di massa in rame per i componenti deve essere pari a quella del conduttore che porta corrente, se inferiore o uguale a 16 mm2, oppure avere una sezione pari al 50% del conduttore che porta corrente, se superiore a 16 mm2, con un minimo di 16 mm2. Per i conduttori di massa costituiti da un’anima di un cavo fisso multipolare, la sezione deve essere pari a quella dei conduttori principali, fino a 16 mm2, con un minimo di 1,5 mm2; oppure non inferiore al 50% della sezione del conduttore principale, se quest’ultimo è superiore a 16 mm2, con un minimo di 16 mm2. Staccare la terra della 220... - Giorgio - 01-02-2012 07:20 Cimetto doamni tutto il tempo che serve a leggerlo....ma parla molto di barche in metallo o sbaglio.... Staccare la terra della 220... - maximo - 01-02-2012 07:40 No no, parla di tutti i casi di costruzione, dal metallo+alluminio alla vtr+legno. Per chi ha tempo consiglio di leggerlo tutto, è molto illuminante sulla questione. Staccare la terra della 220... - lfabio - 01-02-2012 08:13 Iansolo/megalodon: a me gli isolatori senza trasformatore (switching o altro che siano) piacciono meno per un milione e mezzo di motivi che riassumo con: per fare una cosa come starebbe bene a me il costo sarebbe 500 volte quello di un trasformatore equivalente. E un trasformatore che tiri.. facciamo 4kW @ 220VAC <25A? non e' esattamente grosso come una casa . Ne ho ben presente uno da 10kW.. a memoria pesa meno di 40kg. Si, la barca non e' piccola. E per inciso e' costato meno di $300... |