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Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - Versione stampabile +- I Forum di Amici della Vela (https://forum.amicidellavela.it) +-- Forum: TECNICA E MANUTENZIONE (/forumdisplay.php?fid=12) +--- Forum: Lavori a Bordo (/forumdisplay.php?fid=13) +--- Discussione: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? (/showthread.php?tid=104321) |
Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - Tamata64 - 05-12-2014 18:11 Il montaggio del teak sul Beneteau è stato fatto con circa 2000 viti.....vado a occhio visto che già 600 ne ho tolte. Vorrei veramente sapere chi è quel genio e chi altro ha avuto a che fare con una coperta simile. Il teak è quasi alla fine ma buttare via 4-6 mm di legno mi dispiace assai. Certo sgommare tutto e rifare tutto per un paio di anni forse non ha senso. Che ne dite? RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - oudeis - 05-12-2014 18:22 Mah, sei sicuro che siano originali? Non mi pare un lavoro da cantiere industriale, pensa solo alle ore/operaio... e nella terza foto quelle viti alla "traditora"? Cmq perchè smonti, ti piove in barca? Legno ancora c'è, sembra sano, io gli darei una rigommata e ciccia. RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - Tamata64 - 05-12-2014 19:19 (05-12-2014 18:22)oudeis Ha scritto: Mah, sei sicuro che siano originali? Sicurezza che sia dal cantiere non ce l'ho...a dir la verità. Dovrei chiedere al precedente proprietario ma non sono più in contatto. Comunque, vero che un po' di teak c'è ancora ma le viti alla traditora segnano la doga e la nuova rigommatura creerà delle asolette tipo "piazzola di sosta"....non bello. Alcune viti sono state tolte in fase pre-gommatura originale ed in alcuni fori (lasciati ancora più intelligentemente aperti) probabilmente filtra un po' malgrado che sotto le doghe sia tutto sika. Quindi, tirare via tutti i comenti, togliere le restanti viti (ancora circa 1000?), riempire i fori con epossidica, pulire le fughe e togliere il dentino di battuta del teak, nastrare, primer, sika e leggera carteggiata è un lavoro enorme e costoso e per quanto poi? Un paio di anni? BOH!?!?!?! RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - lucafrosini - 07-12-2014 19:09 Ti sono nel cuore. Il vecchio proprietario della mia aveva messo i chiodini e devo martellarli spesso altrimenti rischio di tagliarmi. Se dici che dura solo un paio di anni allora forse vale la pena rifare tutto il teak nuovo (ma povero portafoglio) mentre ci sei. Ma non riesci ad andare avanti almeno un altro anno senza fare il lavorone? RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - davidef - 07-12-2014 20:15 La benetteau non usa viti ne mastre incolla sotto vuoto, direi coperta arrivata RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - senzadimora - 07-12-2014 20:41 se la barca e' fine anni 80 uno dei sistemi di montaggio era quello. se non sei un "precisone" ma badi alla sostanza, con un buon lavoro di resinatura fori e rigommatura vai avanti altri 10 anni questo e' quello che ho fatto io 4 anni fa, con una situazione di partenza che era "disperata".... ancora e' li... in qualche punto nelle passeggiate e' diventato "trasparente", ma tiene http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=55483&highlight=teak RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - lfabio - 07-12-2014 20:46 Credo che anche Kermit si sia trovato nelle stesse condizioni - ponte originale - e ha fatto un lavoro da certosino da paura. Citofonare lui. RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - SoulSurfer - 07-12-2014 21:07 scusate la domanda: ma il capitolo "riempitura fori con epox" e' asslutamente necessario? primer e successivo sika non bastano? anche se effettivamnte 2000 fori.... in generale, basterebbero ad eliminare piccole&potenziali infiltrazioni? RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - senzadimora - 08-12-2014 10:39 prima o poi vanno chiusi, su un lavoro come il mio che "doveva" durare al massimo 5 anni si poteva forse evitare, in un lavoro che come prospettiva ha almeno 10 anni di durata direi che e' assolutamente consigliato. oltretutto prima o poi vanno tappati, sia che si passi ad un antisdruciolo che a una nuova coperta in teak. p.s. se rifaccio la coperta in teak, o faccio da solo, o voglio comunque essere presente alla lavorazione.... non voglio vedere nemmeno il foro di una vite ![]() (07-12-2014 21:07)SoulSurfer Ha scritto: scusate la domanda: ma il capitolo "riempitura fori con epox" e' asslutamente necessario? RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - Maro - 08-12-2014 18:28 Le viti all'interno del comento era uno dei modi per fissare il teak alla coperta in attesa che facesse presa il fondo evitando di riempire poi di tappi. Le doghe dovrebbero però essere incollate in epoxy, sicuro che sotto sia sika? Con la coperta in pieno ne potrebbe valer la pena, sempre che lo spessore che indichi (4-6) sia il minimo. Hai tolto tutto il cianfrino perché le viti han la testa mangiata? Se le viti hanno teste utilizzabili con un avvitatore e degli inserti efficienti l'operazione dovrebbe essere abbastanza veloce e non dovrebbe servire togliere preventivamente il cianfrino. Mi terrei un tubo di sika a portata mano e a ogni vite tolta riempirei subito il foro. Una volta tolte tutte completerei la pulizia ed l'approfondimento del comento proseguendo poi con la rigommatura completa. Non un paio ma almeno 5-8 anni riusciresti a farli Se la coperta è in sandwich non andrei a rischiare di riempirlo d'acqua ma farei l'intervento completo sia che tu scelga di rifare il teak o di gelcottare. RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - Tamata64 - 08-12-2014 20:42 (08-12-2014 18:28)Maro Ha scritto: Le viti all'interno del comento era uno dei modi per fissare il teak alla coperta in attesa che facesse presa il fondo evitando di riempire poi di tappi. La barca è del 2002 e, come già detto, non sono sicuro che lo abbia montato la Beneteau oppure lo abbia fatto il rivenditore. Con il consumo del teak e del sika le teste spuntano fuori ed essendo messe anche alla traditora incidono anche la doga e non stanno solo nella fuga. Il teak ha minimo 4mm che buttarli mi scoccia assai. C'è da dire che le 700 viti tolte fino ad ora hanno comportato un "bel" lavoro. La schiena non ne è stata felice. Le altre 1000 e passa non saranno a meno. Io ogni foro lo riempio di epossidica e la siringo con un ago da cavalli....insomma da veterinario di grossi animali. Entra in profondità e mi fa stare più tranquillo. Il problema è che la rigommatura comunque costa e occorre considerare che, per quanto leggera, una carteggiata a fine lavoro va fatta e si portano via altri decimi di millimetro....se va bene. RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - kermit - 08-12-2014 20:55 Il sistema di montaggio è il classico di Beneteau, ossia incollaggio delle doghe ma fissate con le viti nella scassa del comento. A mio parere se togli le viti e rifai i comenti ci vai avanti ancora parecchi anni, lavoro un po' rognosetto ma fattibile. Con un po di pazienza togli tutte le viti, sono in acciaio inox e con un piccolo punteruolo le individui tutte e tramite avvitatore elettrico le togli, quindi con un po di pazienza siringhi tutti fori con epossidica (a più passate perché di epossidica vedrai che ne assorbe molta. Con il fein togli il comento e pulisci a affondi un po' quindi rifai i comenti con il sistema classico ed utilizzando il primer. Due tre giorni di lavoro ma ne vale la pena, il ripristino ti costa poco invece rifare una coperta in teak costa caro RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - Tamata64 - 09-12-2014 03:42 (08-12-2014 20:55)kermit Ha scritto: Il sistema di montaggio è il classico di Beneteau, ossia incollaggio delle doghe ma fissate con le viti nella scassa del comento. Grazie mille. Per individuare le viti e non massacrare il tool della fein forse è meglio tirare via i comenti a mano. Con un cacciavitini a taglio piccolo lo infilo tra sika e legno e vado in avanti vino a che non individuo la vite. Una sfilata a destra una sinistra ed una sotto a tirare via tutto lo spaghetto di sika. Forse ci vuole un po di più ma costa molto meno. Poi per affondare il cianfrino (che se ho capito bene è la battuta sotto il comento) dovrein effetti utilizzare uno strumento diverso dallo scalpello a tirare con cui mi sono fatto un discreto "cubo" l'altra volta. Il Fein sarebbe l'ideale ma.....non c'è il rischio di sfondare la doga? si riesce a tenere bene dentro senza sbordare? Nel tuo 411 quanto sika hai impiegato? Perchè tra 290 e primer non è poca roba a livello di soldi. RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - kermit - 09-12-2014 07:14 Per rifare la sede del comento ci vuole un po' di sensibilità con il fein, lavoro da fare con delicatezza ma fattibilissimo, chiaramente non è un lavoro adatto a tutti.....un po' di manualità ci vuole. Riguardo al sika usato onestamente non mi ricordo ma certo non una quantità enorme, pure che fossero 4-5 cartucce non mi sembra una spesa così esorbitante, penso che per rifare un intera coperta spenderai meno di 100 euro di materiale, credo sia l'ultima delle preoccupazioni RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - senzadimora - 09-12-2014 11:44 non so se hai letto il post di cui ho messo il link sopra, io ho utilizzato 15 salsicciotti da 600 grammi (e' convenuto comprare la pistola apposita, che utilizzare quelli tipo tubo del silicone che sono molto piu' cari) fra lame del fein rotte, pistolone per i salsicciotti, sika, aggrappante e resina, mi pare di aver speso attorno a 400 euro RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - sailyard - 09-12-2014 18:40 Provo a tirare le somme... Leggendo i vari post si parla di due persone per 4 giorni, dunque circa 70h/uomo + 400€ di materiali. Se paghiamo l'uomo 20€ lordi (e sappiamo che ce ne vogliono 35...) i 2000 che chiede un buon cantiere sono ben spesi... RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - Tamata64 - 09-12-2014 19:04 Il problema principale è che la vite alla traditora mangia una asoletta nella doga. Il che significa fare una leggera curva nel comento. E vedere queste "piazzole di sosta" lungo il comento non è bello oltra al lavoro (che ho fatto) di sistemare il nastro a semiluna intorno allo scasso. Allargare la fuga vuol dire farla diventare da 7-8 millimetri è diventa esageratamente larga. Una domanda tecnica. Io la scorsa volta ho fatto uso di una spatola per rasare il sika fresco e mi sembrava logico spianare il più possibile per poter far scendere il sika in profondità e riempire tutti gli interstizi. Questo porta inevitabilmente a spianare bene bene e a non lasciare del margine per il ritiro. Devo dire che salvo in alcuni punti nella maggior parte delle riprese fatte non c'è stato ritiro della gomma. In ogni caso, come si fa a lasciare un po' di spessore pur usando la spatola? RE: Ogni cantiere ha il suo "genio". Chi sarà questo? - corradino - 09-12-2014 22:54 (09-12-2014 19:04)Tamata64 Ha scritto: Il problema principale è che la vite alla traditora mangia una asoletta nella doga. Il che significa fare una leggera curva nel comento. E vedere queste "piazzole di sosta" lungo il comento non è bello oltra al lavoro (che ho fatto) di sistemare il nastro a semiluna intorno allo scasso. Allargare la fuga vuol dire farla diventare da 7-8 millimetri è diventa esageratamente larga.usando una spatola con un piccolo intaglio a mezza luna delle dimensioni desiderate... mia idea non so se realmente praticata ![]() |