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Confine tra deriva e yacht - Versione stampabile

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Confine tra deriva e yacht - Topo - 06-11-2015 14:17

Ciao a tutti,
vorrei sapere dai più esperti se è possibile individuare il confine tra derive e diciamo yacht. In pratica se esiste un dislocamento entro il quale una barca si possa definire deriva, dislocamento in cui il peso dell'equipaggio sia determinante nella maggior parte delle andature e condizioni. Immagino non cia una linea di confine ben definita, mi basterebbe sapere quali possono essere considerate le zone di sovrapposizione.
Preferirei evitare formule di stazza e compensi vari.
Grazie a coloro che potranno darmi qualche indicazione utile.


RE: Confine tra deriva e yacht - ADL - 06-11-2015 15:09

per essere deriva secondo me deve rispondere ai seguenti requisiti:

1) passa la sua vita a terra e la metti in acqua ogni volta che vuoi uscire
2) le appendici sono completamente sollevabili (baionetta, basculante fai tu.)
3) la sua posizione di equilibrio più stabile è capovolta (o se preferisci la deriva non è fonte di stabilità = NO ZAVORRA)

poi normalmente ma non necessariamente il peso dell'equipaggio previsto da progetto è >= peso complessivo della barca armata


RE: Confine tra deriva e yacht - France WLF Sailing Team - 06-11-2015 15:40

credo che la differenza stia solo nella chiglia: se è pesante e serve al raddrizzamento è uno yacht, se l'equipaggio è il solo elemento stabilizzante allora è una deriva.


RE: Confine tra deriva e yacht - Nimbo - 06-11-2015 15:49

Se ti siedi su un bordo a penzoloni senza vele e non si ribalta e' uno yacht se svuffi e fai il bagno, deriva (e tu non consapevole del mezzo su cui sei Wink ) Smile


RE: Confine tra deriva e yacht - Topo - 06-11-2015 16:09

Ok, mettiamo un altro punto fermo (per il caso particolare che mi riguarda): niente deriva nè fissa nè mobile.
Se non si rovescia, anche per poco, è uno yacht? In pratica dal 470 in su sono tutti yacht?
Non per provocazione ma per cercare di trovare un limite ragionevole; credo serva qualche distinzione in più.
Intanto grazie dei suggerimenti


RE: Confine tra deriva e yacht - barbezuan - 06-11-2015 16:58

(06-11-2015 16:09)Topo Ha scritto:  Ok, mettiamo un altro punto fermo (per il caso particolare che mi riguarda): niente deriva nè fissa nè mobile.
Se non si rovescia, anche per poco, è uno yacht? In pratica dal 470 in su sono tutti yacht?
Non per provocazione ma per cercare di trovare un limite ragionevole; credo serva qualche distinzione in più.
Intanto grazie dei suggerimenti

Con queste caratteristiche è un motoscafo non una barca a vela Smiley2

Ti hanno già dato la definizione migliore.
Deriva senza zavorra = deriva
Deriva con zavorra = yacht

Sui multiscafi la cosa si complica, per questo caso aspettiamo piu esperti


RE: Confine tra deriva e yacht - Klaus - 06-11-2015 17:11

(06-11-2015 15:09)ADL Ha scritto:  per essere deriva secondo me deve rispondere ai seguenti requisiti:

1) passa la sua vita a terra e la metti in acqua ogni volta che vuoi uscire
2) le appendici sono completamente sollevabili (baionetta, basculante fai tu.)
3) la sua posizione di equilibrio più stabile è capovolta (o se preferisci la deriva non è fonte di stabilità = NO ZAVORRA)

poi normalmente ma non necessariamente il peso dell'equipaggio previsto da progetto è >= peso complessivo della barca armata
Poi esistono le vie di mezzo... la Star cos'è, ad esempio? Smiley4


RE: Confine tra deriva e yacht - Topo - 06-11-2015 17:11

Quindi queste sarebbero motoscafi? Nessuna ha la deriva ma quelle più piccole e leggere risentono molto di più dell'equipaggio (ovviamente).
A me interesserebbe poter separare in qualche modo quelle che pesano 3-400 Kg da quelle che ne pesano 1.500 o più


RE: Confine tra deriva e yacht - barbezuan - 06-11-2015 17:21

(06-11-2015 17:11)Topo Ha scritto:  Quindi queste sarebbero motoscafi? Nessuna ha la deriva ma quelle più piccole e leggere risentono molto di più dell'equipaggio (ovviamente).
A me interesserebbe poter separare in qualche modo quelle che pesano 3-400 Kg da quelle che ne pesano 1.500 o più

Certo che hanno un piano di deriva, inefficente ma hanno un piano di deriva.


RE: Confine tra deriva e yacht - Topo - 06-11-2015 17:27

Certo, è dato più o meno dallo spigolo e dalla pala del timone (per questo la vela è armata a poppavia del centro barca), ma in questa ottica qualunque oggetto galleggiante ha un piano di deriva.
Ad ogni modo a prescindere dalla presenza della deriva in senso stretto, il mio quesito riguarda la distinzione tra deriva (jole si diceva un tempo) e yacht con maggior riferimento alla stazza. Per ora non siamo andati molto più in là di dove siamo partiti ma forse non c'è una vera risposta.
grazie comunque a tutti coloro che contribuiscono


RE: Confine tra deriva e yacht - andreppo - 06-11-2015 17:55

Evvai, da oggi posso dire di avere uno yacht Smiley34, scherzi a parte io ho un explorer 20 e anche se non scuffia quando mi metto sul bordo non lo reputo uno yacht; lo reputo un bel derivone con 4 cuccette poco abitabile e molto sensibile allo spostamento del peso dell'equipaggio. Io per yacht intendo quei bestioni lunghi 20 e passa metri che quando ti passano vicini tra prua e possa passa un quarto d'ora. Smiley56


RE: Confine tra deriva e yacht - Topo - 06-11-2015 18:00

Penso tu possa annoverarti tra gli armatori di uno yacht a pieno titolo. Dalla definizione che Sciarelli ha ricostruito, per yacht si intende imbarcazione ad uso ricreativo in grado di ospitare persone al suo interno (in pratica con le cuccette). La definizione è comparsa sul finire dell'800 quando inglesi e americani iniziarono a costruire barche per regatare ed andare a spasso senza nessun uso commerciale.
Quello che cercavo io era di capire il limite tra una siffatta barca ed un deriva 8Intesa come jole).
Congratulazioni armatore ex ignaro!


RE: Confine tra deriva e yacht - albert - 06-11-2015 18:05

(06-11-2015 17:27)Topo Ha scritto:  ....forse non c'è una vera risposta.

In realtà è probabilmente così, perchè non c'è una "vera" domanda.

Se tu avessi chiesto quale potrebbe essere il rapporto limite di sup.velica/dislocamento o di MR/dislocamento per una barca, o meglio per una "vela al terzo" per essere considerata barca con momento raddrizzante prevalentemente a zavorra mobile (equipaggio) rispetto ad una con momento raddrizzante prevalentemente a zavorra fissa (peso dello scafo e/o ev chiglia zavorrata) forse non sarebbe arrivata comunque la risposta, ma almeno si sarebbe capito dove volevi arrivare ....e si potrebbe discutere con qualche dato oggettivo in mano.

Ciao


RE: Confine tra deriva e yacht - Topo - 06-11-2015 18:12

(06-11-2015 18:05)albert Ha scritto:  
(06-11-2015 17:27)Topo Ha scritto:  ....forse non c'è una vera risposta.

In realtà è probabilmente così, perchè non c'è una "vera" domanda.

Se tu avessi chiesto quale potrebbe essere il rapporto limite di sup.velica/dislocamento o di MR/dislocamento per una barca, o meglio per una "vela al terzo" per essere considerata barca con momento raddrizzante prevalentemente a zavorra mobile (equipaggio) rispetto ad una con momento raddrizzante prevalentemente a zavorra fissa (peso dello scafo e/o ev chiglia zavorrata) forse non sarebbe arrivata comunque la risposta, ma almeno si sarebbe capito dove volevi arrivare ....e si potrebbe discutere con qualche dato oggettivo in mano.

Ciao

Albert, hai centrato il discorso. In realtà stiamo lavorando ad un regolamento e come potrai immaginare escono decine di modelli e approssimazioni, siamo un centinaio di barche tutte uguali che vorrebbero regatare in tempo reale, divisi in categorie più o meno simili.
La mia domanda era volutamente generica perchè è mia idea proporre qualcosa di esistente e semi "ufficiale" per poter sostenre una differenziazione, in pratica volevo evitare l'autoreferenzialità delle nostre particolari rbarche.
Non intendo coinvolgere mezzo forum per discutere di un eventuale regolamento, sarebbe un esercizio divertente ma ti assicuro poco utile.
Rimane che a prescindere dalle barche al terzo non trovo una distinzione soddisfacente tout cour.
Grazie per il contributo


RE: Confine tra deriva e yacht - Topo - 06-11-2015 18:13

Perdon, un centinaio di barche tutte DIVERSE


RE: Confine tra deriva e yacht - barbezuan - 06-11-2015 18:38

(06-11-2015 18:12)Topo Ha scritto:  Albert, hai centrato il discorso. In realtà stiamo lavorando ad un regolamento e come potrai immaginare escono decine di modelli e approssimazioni, siamo un centinaio di barche tutte uguali che vorrebbero regatare in tempo reale, divisi in categorie più o meno simili.
omissis

Che categorie vuoi fare se sono tutte uguali?

Scusami, sarà che è venerdì e sono stanco e fuso ma non riesco a capire il nesso di tutta la discussione.

PS: stavo scrivendo la risposta ed hai chiarito. Esiste gia un regolamento (open altura mi sembra che sia) che che discrimina le imbarcazioni per categorie, potete applicare quello appena trovo posto il link


RE: Confine tra deriva e yacht - BeppeZ - 06-11-2015 18:46

Dovresti trovare una formula di compenso, che tenesse conto almeno della lunghezza, del peso e della superficie velica IMHO.
Non la vedo facilissima....


RE: Confine tra deriva e yacht - barbezuan - 06-11-2015 18:48

Ecco il regolamento open della XIII zona

http://www.nauticalaguna.it/public/userfiles/attachments/pages/110/0_18438700_1442581791.pdf

@BeppeZ ha specificato tempo reale


RE: Confine tra deriva e yacht - zankipal - 06-11-2015 18:57

L'Asso 99, ha la chiglia fissa ma per il raddrizzamento occorre l'equipaggio al trapezio


Confine tra deriva e yacht - marcofailla - 06-11-2015 19:22

La risposta non c'è perché la differenza parametrica non c'è
Ci sono derive con la deriva zavorrata e yacht senza zavorra vedi multiscafi o gozzi grandi dove la chiglia in legno di per se o con aggiunta di zavorra interna da la stabilità

Non credo quindi sia quello il punto (il parametro del raddrizzaento)

La distinzione secondo me é sulla destinazione di utilizzo
Per cui un caravelle che fa campeggio nautico per me é un miniyacht e un daysailer da 60 piedi é una derivona strafighissima...
No?



La vita é un brivido che vola via, un equilibrio sopra la follia...