regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - Versione stampabile +- I Forum di Amici della Vela (https://forum.amicidellavela.it) +-- Forum: TECNICA E MANUTENZIONE (/forumdisplay.php?fid=12) +--- Forum: Sails Rigging e Racing (/forumdisplay.php?fid=14) +--- Discussione: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare (/showthread.php?tid=127371) Pagine: 1 2 |
regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - francidoro - 11-10-2017 00:03 Serena nottata a tutti loro, naviganti veri o presunti. Ed anche ai naviganti telematici Oggi ho cambiato sartie e stralli della mia barca, e tra una chiacchiera e l’altra con l’attrezzista il discorso é caduto sull’oggetto di questa discussione. Premessa doverosa : SOLO crociera, nessuna velleitá agonistica. É risaputo che con barca ferma bisognerebbe “far respirare” la barca e la sua attrezzatura lascando un poco il sartiame. Sartiame che con barca in navigazione dovrebbe essere poi tesato . Al di lá ed oltre ogni considerazione “tecnica”, chi fa per davvero queste operazioni ? Io personalmente su queste cose oramai ho messo un chiodo, nel senso che oramai non tocco piú nemmeno il carrello del genoa, figuratevi il sartiame. Giusto la scotta randa mi capita di lascare o recuperare. Peró da diligente scolaretto apprendista velista, ho preso il calibro ed ho misurato la distanza interna di tutti gli arridatoi ... così dovesse capitare ... so come tornare al punto d’origine Per caritá, sulla mia barca niente roba tipo “un giro e mezzo a destra” o “mezzo giro a sinistra” Così per curiositá ... voi come vi comportate ? Ancora serena notte a voi tutti RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - Edolo - 11-10-2017 00:17 Perché non ti piace contare i giri? RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - francidoro - 11-10-2017 07:10 Perché nel tempo ne “perdo” qualcuno. Invece col calibro mi trovo meglio. Ho delle tabelle a bordo, roba tipo consumo carburante motore ai vari giri ed appunto misura dell’apertura degli arridatoi. Vecchi vezzi che mi sono rimasti. Usavo i giri quando facevo regate sui j24, e li ricordo con simpatico orrore. RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - RMV2605D - 11-10-2017 08:22 L'unica cosa che faccio sul sartiame quando lascio la barca è allentare il paterazzo e il Baby-Stay che hanno il loro comando a manovella o volantino, le sartie (alte, basse ed intermedie = 6 arridatoi) non le tocco. RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - BeppeZ - 11-10-2017 08:29 Anch'io come RMV. Paterazzo e baby-stay. Non sono convinto che mollare il sartiame sia buona cosa. RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - GT - 11-10-2017 09:07 (11-10-2017 08:22)RMV2605D Ha scritto: L'unica cosa che faccio sul sartiame quando lascio la barca è allentare il paterazzo e il Baby-Stay che hanno il loro comando a manovella o volantino, le sartie (alte, basse ed intermedie = 6 arridatoi) non le tocco. +1 però a inizio stagione una messa a punto la faccio e durante l'uso le tengo d'occhio. RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - bullo - 11-10-2017 09:32 Franci quante crocette ha il tuo albero? il sartieme è interrotto o anche le intermedie vengono giù in coperta? Hai crocette ortogonali o verso poppa? Comunque in linea di massima a barca ferma si mette l'albero dritto in senso traversale, se hai le intermedie vanno appena puntate. Poi si esce con una decina di nodi ci si mette di bolina larga e si controlla se l'albero è dritto che non faccia esse, che le sartie sotto vento siano appena allentate. Regolare l'albero è un'opppppppinione. RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - lord - 11-10-2017 09:40 (11-10-2017 09:32)bullo Ha scritto: .... E' una cosa che nn ho mai fatto da zero, se non piccoli interventi a comando legati a tabella fatte da altri. Mi piacerebbe imparare ! Alla prima occasione devo spiare un rigger RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - ZK - 11-10-2017 09:54 non e' che in porto manchino le sollecitazioni su albero e sartie, ci sono come ci sono quelle su lande scafo, e chiglia. penso che il mito del lascarle sia un residuato dei tempi che le barche erano di legno e le sartie quando le cazzavi si portavano dietro le lande e deformavano lo scafo. se le lasciavi in tiro dopo qualche anno ti ritrovavi la barca piu stretta e le murate piu alte. le sartie sono parte integrante dell' albero, si cazzano per trasformare in carico a compressione le sollecitazioni laterali (generate dal vento e dalle onde anche in porto ) che lo farebbero flettere e si cazzano per aumentare la frequenza di risonanza del sistema, come dire che, se aumento la frequenza aumento la dissipazione di energia e diminuisco le forze di inerzia.(tutto da dimostrare ma qui pare sia la pratica a farla da padrone) senza entrare nel merito quantitativo, la regolazione non e' un arte, e' una scienza, vanno immaginate le sartie come molle che sostengono una massa, dove una sartia in "bando" smette di generare reazione e dove una sartia che si allunga troppo modifica il suo angolo di lavoro che diminuendo aumenta in modo "sinusoidale" il carico sull' albero e sulla sartia stessa. i due eccessi generano effetti molto diversi. le sartie troppo cazzate aumentano il carico di compressione sull' albero troppo lasche aumenteranno la liberta di oscillare.(in fisica se puo avviene di certo) per "eccesso" se la barca non e' di legno (non si deforma in modo irreversibile cazzandole) sarebbe meglio cazzarle in porto e lascarle quando si esce. come dice qualcuno questo e' il modo teorico, ovvero qualitativo. se vi fa fatica studiarvi le cose di sartie e stralli ed avete una barca di vetroresina.. non dimenticatevi il paterazzo lasco, al resto ci pensano i conti fatti dal progettista, ammesso che il cantiere li abbia rispettati (che pare vada precisato, visto che se ne parla come di un branco di sciagurati) RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - nape - 11-10-2017 10:08 Secondo me gli unici a scaricare qualcosa sono quelli che hanno il mast jack. Mai allentato nulla del sartiame laterale ma ho il tondino e quando regolo di partenza, tra il mezzo giro in più e il mezzo giro in meno sugli arridatoi, tengo lasco. Gli alberi che ho visto scendere, statisticamente, erano sempre quelli che venivano settati con la maggiore tensione sulle laterali. Parlo di alluminio, sul carbonio mi astengo. RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - nape - 11-10-2017 10:20 ZK, hai visto le barche in legno sbagliate... quelle giuste scaricano le lande su delle ordinate di acciaio collegate a croce sul paramezzale con la piastra su cui è imbullonata la pinna. Ora che deformi qualcosa, sulle sartie, ci suoni con l'archetto del violino. RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - easy221 - 11-10-2017 11:02 Visto che la usi solo in crociera e non stai a toccare l'albero ogni 10 minuti, io una volta trovato la tua regolazione standard mi preoccuperei solo del paterazzo. E quello in porto preferisco sempre tenerlo un pò cazzato, perchè in caso di vento forte, mi fa sentire più sicuro perchè mi tiene tutto un pò più fermo. Detto in parole spicciole RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - angelo2 - 11-10-2017 11:32 vado un pò OT....con l'aumentare del vento, in navigazione, il paterazzo si deve cazzare... ok, ma quanto? ci si deve basare , metodo okkiometrico, sulla eventuale catenaria di quello di prua? sulla tensione delle sartiole orientate a poppa? oppure finchè ,con la maniglia del winch, riesco a girare il tendipaterazzo? quando si spacca tutto? ho un ordine, crocette NON acquartierate, due sartie(alta e bassa) , e due sartiole(verso poppa e prua) per lato....Grazie RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - LiberaMente - 11-10-2017 12:08 Angelo, la regolazione dipende dalla barca, dalle vele, dall'intensità del vento, dall'onda ecc. Se vuoi una regola, chiedi al velaio qual'è la catenaria di progetto della vela di prua (cioè la freccia max), e usa quello come riferimento per la regolazione della tensione del paterazzo. Se c'è onda un pelo di catenaria in più, se il mare è piatto in meno. Visto che non hai quartiere alle crocette, basta così. RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - ZK - 11-10-2017 14:37 (11-10-2017 10:20)nape Ha scritto: ZK, hai visto le barche in legno sbagliate... quelle giuste scaricano le lande su delle ordinate di acciaio collegate a croce sul paramezzale con la piastra su cui è imbullonata la pinna. Ora che deformi qualcosa, sulle sartie, ci suoni con l'archetto del violino. potrei dirti la stessa cosa, io faccio diverse regate all' anno sulle vecchie signore, in genere d' acciaio hanno solo le posate, a volte la stufa. tra venerdi e sabato te ne fotografo un po.. di quelle che ci ho navigato ovviamente. scommetto un centesimo che di "sbagliate" non ne troverai nessuna. RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - nape - 11-10-2017 15:13 si, vabbè, la roba del Panerai... no. Mi arrendo. Lì ti salvo il primo Moro, i J-class e poco altro. Il resto non mi intressa granchè. Guarda che non sono un fondamentalista del legno, quelle per me giuste -non so di dove tu sia per cui non so che esempio portarti- sono quelle tipo il Twilight o il Dida a Punta Ala, il Manua in Puglia, il Koala V che fu dell'Arch. Spadolini piuttosto che il Nita o Il Fetch, credo il terzo, quello disegnato da Vallicelli che non so dove siano oggi. Ce ne sono tantissime in giro, piccole e grandi. RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - ZK - 11-10-2017 18:47 quelle per me sono le barche di legno. un po come le case di pietra, o sono di pietra o hanno i solai in cemento armato. RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - sailor13 - 12-10-2017 12:45 (11-10-2017 10:20)nape Ha scritto: ZK, hai visto le barche in legno sbagliate... quelle giuste scaricano le lande su delle ordinate di acciaio collegate a croce sul paramezzale con la piastra su cui è imbullonata la pinna. Ora che deformi qualcosa, sulle sartie, ci suoni con l'archetto del violino.Nape, posso assicurarti che nonostante l'ordinata di acciaio etc. etc, quando il Koala V lo mettevi in assetto regata e tiravi le sartie, le porte non si chiudevano più. RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - rob - 12-10-2017 17:01 (11-10-2017 11:32)angelo2 Ha scritto: vado un pò OT....con l'aumentare del vento, in navigazione, il paterazzo si deve cazzare... ok, ma quanto? ci si deve basare , metodo okkiometrico, sulla eventuale catenaria di quello di prua? sulla tensione delle sartiole orientate a poppa? oppure finchè ,con la maniglia del winch, riesco a girare il tendipaterazzo? quando si spacca tutto? ho un ordine, crocette NON acquartierate, due sartie(alta e bassa) , e due sartiole(verso poppa e prua) per lato....Grazie Occhio a dargli di paterazzo, quando la catenaria e' relativamente ridotta, ridurla di un centimetro addizionale moltiplica gli sforzi per x, con x che aumenta quanto piu vuoi ridurla (nella teoria, una catenaria pari a zero implica una forza infinita). Nella barca da corsa di mio padre avevamo idraulica con manometri, oltre un certo limite pompa pompa la pressione aumentava e sulla catenaria l effetto era appena percettibile. Porte non ce n erano, avevamo prudenzialmente deciso che fosse troppo quando l asse dell elica non era piu allineato, avevamo misurato e preso quello come riferimento. RE: regolare sartie e stralli con barca in porto o mare - angelo2 - 12-10-2017 17:08 asse dell'elica? allineato con che? vuoi dire che ti si piegava tutta l'imbarcazione ,in senso longitudinale, e l'asse non era allineato ?? ammazza , e quanto pompavate? |