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danni per vento - Versione stampabile

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danni per vento - snow-sea - 17-11-2017 17:22

Allora:
io sono uno di quelli (molti) che domenica a Chioggia hanno avuto problemi 22
Non avevo ancora preso una boracosì e gli oltre 50 kn arrivati hanno fatto sbandare la mia barca FF31 a tal punto da farla scontrare con quella di fianco e spezzare una crocetta, anche se le barche erano un po' sfalsate.
La mia barca era ormeggiata con poppa su pontile galleggiante e due pali a prua e, come ero abituato da sempre, con spring e cime abbastanza lasche.
Lunedì (la bora era ancora ad oltre 30/35 kn) ho visto che aveva un comportamento un po' strano: ondeggiava molto un colpo a prua e di ritorno un colpo a poppa, come se giocasse di punta e tacco!
Questo ha provocato movimenti della testa dell'albero quasi circolari e secondo me ciò è stata all'origine del danno.
Tre domande:
1) come mai la mia barca sbandava così e le altre no?
L'FF31 è molto pesante e con una lama di deriva abbastanza imponente, ma con bordo libero alto. Sufficiente? Ha anche randa avvolgibile con carter esterno (10 cm x 12 m): influisce così tanto? In bolina, anche con venti sostenuti, normalmente non mette la falchetta in acqua!!

2) la crocetta che si è spezzata all'attacco sull'albero, è uno scatolato di alluminio romboidale 80 x 30 mm e 2 mm spessore. Di quel tipo nn ne fanno più certamente.
Se la faccio riparare, saldando i due pezzi e con un rinforzo interno, potrebbe ritornare affidabile?

3) Come si ormeggia per evitare questi danni, visto la frequenza con cui arrivano queste bore ora?

Grazie per la consulenza! (patatine e birra assicurate)
Mario


RE: danni per vento - Elf - 17-11-2017 17:34

Per pura curiosità: sei allo Sporting?


RE: danni per vento - Edolo - 17-11-2017 19:00

Senz'altro il bordo libero alto e l'albero con una generosa sezione aiutano, poi anche il peso della randa nell'albero oltre al peso maggiore dello stesso...
Tutto fa bordo...


RE: danni per vento - snow-sea - 17-11-2017 19:14

(17-11-2017 17:34)Elf Ha scritto:  Per pura curiosità: sei allo Sporting?

no, Montecarlo


RE: danni per vento - einstein - 17-11-2017 20:01

(17-11-2017 17:22)snow-sea Ha scritto:  La mia barca era ormeggiata con poppa su pontile galleggiante e due pali a prua e, come ero abituato da sempre, con spring e cime abbastanza lasche.

L'ormeggio a prua sui due pali è fisso o scorre su e giù?


RE: danni per vento - Elf - 17-11-2017 20:02

(17-11-2017 19:14)snow-sea Ha scritto:  
(17-11-2017 17:34)Elf Ha scritto:  Per pura curiosità: sei allo Sporting?

no, Montecarlo
E' strano, il Montecarlo è abbastanza ridossato dalla bora, che viene deviata dall'ex albergo Mosella. Probabilmente, invece, aveva girato a tramontana, e si era creato un moto ondoso in laguna che ti arrivava quasi al traverso, facendo rollare la barca


RE: danni per vento - crafter - 17-11-2017 20:42

(17-11-2017 17:22)snow-sea Ha scritto:  1) come mai la mia barca sbandava così e le altre no?

Nozioni ormai arruginite, un ingegnere te lo puo' spiegare molto meglio e correttamente:

Ogni imbarcazione ha il suo periodo di rollaggio diverso l'una dall' altra, si vede che con quelle condizioni di mare e vento il tuo particolare modello e' entrato in rollaggio sincrono o parametrico ( non lo so) naturale o armonico con gli elementi.

Pensa ad una altalena, basta dare una spintarella leggera ad ogni ciclo anche per aumentare l'arco del movimento.

o al tacoma narrows bridge che e' entrato in sincronicita' con le raffiche di vento.

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RE: danni per vento - Achab65 - 17-11-2017 21:12

(17-11-2017 20:42)crafter Ha scritto:  
(17-11-2017 17:22)snow-sea Ha scritto:  1) come mai la mia barca sbandava così e le altre no?

Nozioni ormai arruginite, un ingegnere te lo puo' spiegare molto meglio e correttamente:

Ogni imbarcazione ha il suo periodo di rollaggio diverso l'una dall' altra, si vede che con quelle condizioni di mare e vento il tuo particolare modello e' entrato in rollaggio sincrono o parametrico ( non lo so) naturale o armonico con gli elementi.

Pensa ad una altalena, basta dare una spintarella leggera ad ogni ciclo anche per aumentare l'arco del movimento.

o al tacoma narrows bridge che e' entrato in sincronicita' con le raffiche di vento.

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Chi ha fatto il militare, sa che sui ponti (non parlo del golden gate) si sospende la marcia per evitare che con la marcia sincrona il ponte entri in risonanza.

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RE: danni per vento - bullo - 17-11-2017 21:31

Foschi ha fatto il proggetto, la barca vari cantieri. La tua barca non ha il bulbo in ghisa o piombo ma la deriva è un tutt'uno con lo scafo di vetro resina, la zavorra è in sentina. Chissà se hanno messo tutta la zavorra come da proggetto?
Un'amico con la stessa barca imbullonò sotto un siluro in piombo da 300 kg perché la barca sbandava troppo, bastavano poco più di 13/14 nodi di app. e s'ingavonava oltre i 25°.
Al lasco poi il timone diventava duro e dopo 15 minuti ti dolevano le braccia, troppo orziera.
poi la vendette.
Conclusione la tua barca sbada più di tutte perché gli manca la zavorra.


RE: danni per vento - snow-sea - 18-11-2017 00:04

(17-11-2017 20:01)einstein Ha scritto:  
(17-11-2017 17:22)snow-sea Ha scritto:  La mia barca era ormeggiata con poppa su pontile galleggiante e due pali a prua e, come ero abituato da sempre, con spring e cime abbastanza lasche.

L'ormeggio a prua sui due pali è fisso o scorre su e giù?

Fisso


RE: danni per vento - snow-sea - 18-11-2017 00:11

(17-11-2017 20:02)Elf Ha scritto:  E' strano, il Montecarlo è abbastanza ridossato dalla bora, che viene deviata dall'ex albergo Mosella. Probabilmente, invece, aveva girato a tramontana, e si era creato un moto ondoso in laguna che ti arrivava quasi al traverso, facendo rollare la barca

Non c'era onda in darsena (mi hanno detto), ma il vento arrivava sulla barca quasi al traverso.
Le altre barche on rollavano, o molto poco, ma probabilmente ad ogni rafficona il movimento di "tacco e punta" che ho descritto autoalimentava il rullaggio ad ogni "colpo" complice le cime lasche e le altre concause (superficie esposta, ecc.).


RE: danni per vento - snow-sea - 18-11-2017 00:14

(17-11-2017 20:42)crafter Ha scritto:  Nozioni ormai arruginite, un ingegnere te lo puo' spiegare molto meglio e correttamente:

Ogni imbarcazione ha il suo periodo di rollaggio diverso l'una dall' altra, si vede che con quelle condizioni di mare e vento il tuo particolare modello e' entrato in rollaggio sincrono o parametrico ( non lo so) naturale o armonico con gli elementi.

quoto!
vedi la mia risposta precedente


RE: danni per vento - snow-sea - 18-11-2017 00:40

(17-11-2017 21:31)bullo Ha scritto:  Foschi ha fatto il proggetto, la barca vari cantieri. La tua barca non ha il bulbo in ghisa o piombo ma la deriva è un tutt'uno con lo scafo di vetro resina, la zavorra è in sentina. Chissà se hanno messo tutta la zavorra come da proggetto?
Un'amico con la stessa barca imbullonò sotto un siluro in piombo da 300 kg perché la barca sbandava troppo, bastavano poco più di 13/14 nodi di app. e s'ingavonava oltre i 25°.
Al lasco poi il timone diventava duro e dopo 15 minuti ti dolevano le braccia, troppo orziera.
poi la vendette.
Conclusione la tua barca sbada più di tutte perché gli manca la zavorra.

Ciao Roberto
grazie.
La mia barca ha uno scarpone bello grosso, che mi sembra di metallo, applicato sotto.
Questa estate, dovendo tornare da Vis per problemi alla frizione del saildrive (potevo fare solo 1300 rpm), ho preso alcune belle sventolate e la barca (pur andando a 7 kn) non ha mai messo la falchetta in acqua. Sbandava subito una decina di gradi, ma poi non è mai andata oltre i 25°/30°!
Hai ragione, la barca è molto orziera: anche con poca randa e molto genoa tende all'orza. In un punto obbligato, punta Planka, ho dovuto tenere uno scirocco in fil di ruota con mare sostenuto ed ho avuto qualche inizio di straorza però controllato bene.
Avrei bisogno di qualche tuo consiglio da vivo! Smiley2 60

Mario

PS) Resta sempre la domanda: come ormeggiare per ridurre il fenomeno?
Ho visto che caz.zare a ferro le cime di poppa (pontile galleggiante) un po' aiuta, ma .....!


RE: danni per vento - Utente non piu' attivo - 18-11-2017 10:41

io passo da una robusta cazzata manuale delle cime di ormeggio a cazzarle tramite i winch, raddoppiandone le cime stesse. Faccio in modo che prima di arrivare a fine corsa con i molloni, altre due cime supplementari e montate altrove, non sulle bitte (normalmente sui winch) entrino in tensione e distribuiscano lo strattone.

di recente abbiamo avuto 2 giorni di vento davvero sostenuto, e non ho riscontrato alcun problema (se non i due molloni di poppa saltati, a dimostrazione che il vento era davvero considerevole). alla fine c'è poco da fare, più sei legato e meglio è. e se riesci a ridistribuire lungo tutta la barca i tuoi punti di ormeggio, ti allontani dal pericolo di strappare una bitta pur muovendoti meno.


RE: danni per vento - bullo - 18-11-2017 11:16

Poiuuuuuu le tue sono oppppppppinioni come la vela.
Se c'è onda le cime vanno più alla lunga possibile per ammortizzare gli strattoni, le cime d'ormeggio devono essere elastiche.
Ho dovuto portare le cime di poppa sulla castagnola di prua, di solito sulle barche dove vado non ci sono bitte, per ridurre gli strattoni.
Purtroppo su molte barche mancano le bocche di rancio, passacavi, e le gallocce, castagnole, lavorano in modo sbagliato.-


RE: danni per vento - fabrizio 61 - 18-11-2017 11:56

(18-11-2017 10:41)Utente non piu attivo Ha scritto:  io passo da una robusta cazzata manuale delle cime di ormeggio a cazzarle tramite i winch, raddoppiandone le cime stesse. Faccio in modo che prima di arrivare a fine corsa con i molloni, altre due cime supplementari e montate altrove, non sulle bitte (normalmente sui winch) entrino in tensione e distribuiscano lo strattone.

di recente abbiamo avuto 2 giorni di vento davvero sostenuto, e non ho riscontrato alcun problema (se non i due molloni di poppa saltati, a dimostrazione che il vento era davvero considerevole). alla fine c'è poco da fare, più sei legato e meglio è. e se riesci a ridistribuire lungo tutta la barca i tuoi punti di ormeggio, ti allontani dal pericolo di strappare una bitta pur muovendoti meno.

(18-11-2017 11:16)bullo Ha scritto:  Poiuuuuuu le tue sono oppppppppinioni come la vela.
Se c'è onda le cime vanno più alla lunga possibile per ammortizzare gli strattoni, le cime d'ormeggio devono essere elastiche.
Ho dovuto portare le cime di poppa sulla castagnola di prua, di solito sulle barche dove vado non ci sono bitte, per ridurre gli strattoni.
Purtroppo su molte barche mancano le bocche di rancio, passacavi, e le gallocce, castagnole, lavorano in modo sbagliato.-
Cazzare a morte NO, troppo lasco NO, una via di mezzo che dobbiamo trovare NOI per il nostro posto barca e per la nostra tipologia di gallocce a bordo, perchè a vincere è sempre lui, il MARE e non è oppppinabile Smiley2


RE: danni per vento - einstein - 18-11-2017 12:21

Ragazzi, col tempo anche il modo di ormeggiare, per lo meno qui da noi, si è evoluto; cercate un marina che abbia, oltre il pontile galleggiante (che è molto comodo per salire a bordo e scendere), anche gli altri due punti mobili su anelli, che possano seguire l'escursione di marea. In questo modo eviterete di lasciare troppo imbando alle cime di ormeggio, diminuendo così (se non eliminando) colpi di frusta e quant'altro, che certo non fanno bene alla barca in genere.
ciao


RE: danni per vento - bullo - 18-11-2017 12:24

Ho scritto più alla lunga possibile!
Non sono capito, è come parlare da solo in mezzo al mare.-


RE: danni per vento - refosco - 18-11-2017 19:05

Buonasera! torno all'osservazione iniziale: come mai la barca X rollava più delle altre, e conseguentemente ha urtato con la crocetta. E, ancora, come mai la barca si muoveva avanti indietro etc. Questo è il problema per tutti gli ormeggi dei diportisti a vela. Se sei in un ormeggio temporaneo (i.e. sei a pernottare in crociera affiancato ad altre barche in andana) non sai niente di come si muovono le altre barche: fondamentale allora prevedere di non allineare gli alberi, e soprattutto se temi un po' di vento robustino, almeno 1 m più avanti o più indietro degli altri alberi a fianco...o addirittura prua con poppa. Se sei invece al tuo ormeggio stanziale.... controllare la lunghezza delle cime di ormeggio e la loro tensione (poca) con l'alta e con la bassa marea. Col vento da Ds o da Sn (in genere hai una sola direzione "di traversia"). Verificare che le tue cime diano gioco alla tua barca simile a quello delle barche vicine (inutile tressare la tua barca, se poi quella vicina spinta dal vento si appoggia sulla tua). La regoletta che applico: se le barche per il vento laterale si avvicinano, faccio in modo che i parabordi si tocchino (= lavorino a spingere con un certo carico) ogni tanto (1 o 2 volte ogni dieci movimenti laterali di va e vieni). Se sei in un posto barca senza onda, controllare che il vento laterale (o al mascone) faccia muovere (inclinare) la tua barca in sincronismo con quelle vicine.... se c'è onda i cavoli diventano più acidi: si sommano i periodi di rollio della barca indotti dall'onda con quelli della spinta del vento (in genere albero + stralli + sartie + drizze a riposo.... e se c'è il fiocco rollato un po' di più) il rollio da onda in genere provoca movimenti dissonanti con le barche vicine: quindi massima attenzione nella posizione relativa degli alberi. Il movimento avanti indietro: ovviamente dovrebbe essere eliminato dagli spring: nel diporto, all'ormeggio stanziale, non li vedo utilizzati quasi mai. Fatte tutte queste valutazioni in genere dormi tranquillo.... salvo il brutto tempo che non avevi visto prima! Un esempio fantozziano, ma visto: ventone forte, foglie degli alberi della riva in pozzetto, pioggia>neve >ghiaccio: ostruzione degli ombrinali, deposito di almeno 500 kg di ghiaccio/neve nel pozzetto.... la barca non a fondo, ma ben più bassa. Morale: le cime d'ormeggio lavoravano molto male e la barca faceva da ostacolo alla barca vicina: danni vari. Mah, talvolta la passione per la barca è una sorta di masochismo!


RE: danni per vento - mckewoy - 19-11-2017 16:15

in caso di risacca oppure di vento forte, aiuta mettere una traversa tra le due cime dell'ormeggio di poppa a formare una H.
al centro della traversa ci fissi l'ancora di rispetto.