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ho combinato un pasticcio con l'epossidica :( - Versione stampabile

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ho combinato un pasticcio con l'epossidica :( - opinionista velico - 02-01-2025 20:30

Ero sovrappensiero e mentre preparavo l'epossidica, anziché aggiungere il componente B al componente A che era già nel bicchiere, ho aggiunto nuovamente il componente A.
Poi l'ho usata per laminare un pannello di compensato marino da cm 200x30 e il giorno dopo ovviamente la resina non si era indurita. Ora il problema è come recuperare il pannello per laminarlo di nuovo sullo stesso lato (l'altro lato mi serve a legno). Con una spatola e carta assorbente ho asportato tutto quello che potevo togliere ma ovviamente il legno è rimasto impregnato e untuoso al tatto. In un'angolino ho fatto una prova spennellandoci sopra il componente B e asportando poi con la spatola quello che veniva via. Spero che tra i due si possa creare una reazione che indurisca la resina che poi asporterò con la rotorbitale fino a quando è possibile senza rovinare troppo il legno (l'estetica non mi interessa perché non resterà legno a vista ma sarà verniciato). Altre idee?


RE: ho combinato un pasticcio con l'epossidica :( - Wally - 02-01-2025 21:09

A - porti da un falegname e fai asportare tramite piallatura 1mm.
B - asporto con diluente epossidico quanto possibile, poi rotorbitale grana 40.
C - la resina A é sempre attiva fintanto che non gli si mette la resina B e questo non l'hai fatto, se non sono componenti strutturali, proverei ad in collare con la stessa resina ovviamente nelle dosi corrette.


RE: ho combinato un pasticcio con l'epossidica :( - Discola - 02-01-2025 21:31

Seguirei anche io il pun C di Wally.


RE: ho combinato un pasticcio con l'epossidica :( - opinionista velico - 03-01-2025 06:51

Grazie per i suggerimenti. Anch’io propenderei per la soluzione C ma sul legno più asciutto possibile. Tra poco vado in laboratorio e vediamo se la “spalmata” del componente B ha dato qualche buon risultato. Passare con la rotorbitale sul legno ancora bagnato non mi sembra una buona idea. Poi farò una prova su un angolino laminandoci sopra un fazzoletto per vedere quanto aderisce (in questo caso la vetroresina funge solo da protezione del lato esposto all’esterno dello scafo). Comunque credo che il componente A, contenendo solvente, si asciugherebbe anche con la sola evaporazione, ovviamente con i suoi tempi che non mi va di aspettare. Questo lavoro lo sto facendo con avanzi di compensato che mi basta giusto per finire e ora non ho voglia di andare in magazzino a comprare un foglio intero (310x153). Altrimenti l’avrei rifatto ex novo.

PS. Per chi è curioso, sto facendo un barchino riciclando la chiglia rigida di un tender che buttavano perché il tubolare gonfiabile, a ferro di cavallo, era andato e sostituirlo costava quasi come comprare un tender nuovo. Così mi è venuta l’idea di “recintare” la chiglia con delle spondine di legno. Alla fine verrà un barchino tipo Optimist con carena planante a V (wow!) da usare intanto a remi e a motore per brevi uscite di pesca sotto costa.
[attachment=56810]
Si chiamerà "meglio che niente" Big GrinBig Grin


ho combinato un pasticcio con l'epossidica [emoji20] - shein - 03-01-2025 12:06

non si asciugherà e quello assorbito non catalizzerà se ci metti sopra una dose correttamente miscelata. per me rotoorbitale e via: si impasteranno un paio di dischi ma che importa?!


RE: ho combinato un pasticcio con l'epossidica :( - bullo - 03-01-2025 12:11

Chi ti ha consigliato la costruzione o dove hai letto come si costruisce una barca in compensato? Vedo che non hai messo il dormiente ma al posto di questo una specie di botazzo esterno, manca la costola a prua, La carena è una cosa la chiglia un'altra, In bocca al lupo.


RE: ho combinato un pasticcio con l'epossidica :( - SoulSurfer - 05-01-2025 18:19

ho un dejavu' di quando rifeci l'alpa S cannando totalmente percentuali e temperature..


RE: ho combinato un pasticcio con l'epossidica :( - opinionista velico - 06-01-2025 07:14

Dunque, la situazione al 4 gennaio era quella che si vede nelle foto che seguono
[attachment=56811]
La zona 1 (quella maggiore a sinistra della palella) è rimasta come avevo già detto. Il giorno precedente (3 gennaio) avevo trattato la zona 2 (a destra del giunto) con ulteriore trattamento nell’angolino 2a (circa cm 6x6). Lo stesso giorno nell’angolino 2b avevo applicato un piccolo strato di vetroresina previa leggera carteggiata (grana 180) Il 4 gennaio la zona 2a sembrava più asciutta della restante zona 2. Quindi ho provato a carteggiare con grana 40 ma sotto era ancora umida come si vede dalla carta ben impastata. Però poi sembrava molto asciutta. Sempre il 4 gennaio ho provato a staccare la pezza dalla zona 2b e sembrava reggesse bene nonostante la resina non fosse ancora ben indurita (con queste temperature ci vogliono almeno 48 ore). Provando a forzare l’impressione era quella che strappasse via il primo strato del compensato (spessore 4 mm). L’altro ieri ho completato il trattamento con il componente B su tutta la zona 1 che al tatto appariva ancora umida, molto più della zona 2 che invece sembrava piuttosto asciutta. Al momento non è un lavoro prioritario quindi posso aspettare ancora qualche giorno e dare tempo alla chimica di fare suo mestiere. Se quando proverò, con forza, a strappare la pezza dalla zona 2b il risultato non mi soddisferà, proverò ad attaccare un’altra pezza nella zona 2a che dovrebbe essere come quella finale prima di rifare tutta la laminazione.

@ Bullo Sta calmo e abbi pazienza Smiley4532. Nella foto precedente soltanto alcuni pezzi erano in compensato fissati allo scafo e su questi c’è ancora da lavorare. Il resto erano tutte sagome di cartone che provavo prima di fare i pezzi in legno (tra questi il pannello laterale di cui stiamo parlando). Ad esempio mi sono accorto che il pannello di prua era (esteticamente) un po’ corto e così l'ho allungato di 3,5 cm (v. foto che segue). Data la grande semplicità di questa realizzazione, sto seguendo solo un progetto di massima per l’impostazione principale, mentre i dettagli esecutivi li realizzo in corso d’opera mano a mano che l’opera finale prende forma. Un modo come un altro per passare il tempo libero nelle fredde e umide giornate invernali per uno, come me, che odia questa stagione 38
[attachment=56812]
Ovviamente i lavori sono poi andati avanti 35


RE: ho combinato un pasticcio con l'epossidica :( - bullo - 06-01-2025 11:36

Purtroppo non mi sono spiegato. Una costola è formata da madiere parte bassa, staminale parte dello spigolo, scalmo parte alta, sullo scalmo in alto va messo un dormiente dove attaccarsi col pannello del compensato. La cosa più difficile da fare è la giunzione del compensato a palella, 12 volte lo spessore del compensato e avere una pressa larga come la palella, l'altra è dare l'angolo di quartabono agli spigoli. Penso che anche questo sia Ostrogoto.


RE: ho combinato un pasticcio con l'epossidica :( - Sikander - 06-01-2025 22:43

Per capirci.... 32
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@opinionista velico Se mi posso permettere un consiglio, con la massima umiltà: stai facendoti un sacco di menate, non è successo niente di grave 63. Adesso hai cosparso l'indurente dove avevi prima messo solo la base. Lascia essicare tutto e dopo carteggia con rotorbitale a grana grossa. Basta ! Non è successo niente non farti tutte ste' menate ! Dopo potrai usare il pannello senza problemi, stai tranquillo. Smiley14

P.S. La temperatura fredda allunga di molto la catalisi, a seconda del tipo di indurente usato potrebbero volerci anche un paio di giorni perchè sia perfettamente secco. E' normale. Tu comunque aspetta che sia ben secco (catalizzato) prima di carteggiare sennò ti si impasta la carta e butti via dischi per niente.


RE: ho combinato un pasticcio con l'epossidica :( - bullo - 07-01-2025 00:36

Quel disegno di una sezione trasversale non è il massimo, chiama ordinata la costola e mancano i dormienti dove appoggiano i bagli.


RE: ho combinato un pasticcio con l'epossidica :( - opinionista velico - 08-01-2025 07:18

@Sikander Probabilmente è come dici tu e forse altri, al mio posto, avrebbero considerato l’argomento neppure degno di essere raccontato in questo forum 38 Infatti ho riprovato a staccare la pezza (che nel frattempo si è ben indurita) e non ne vuole sapere di venire via. Probabilmente mi toccherà spianarla bene con la rotorbitale e rilaminarci sopra. Al tatto, il resto del pannello sembra ormai tutto ben asciutto e probabilmente questo weekend rifarò la laminazione, ovviamente previa robusta passata con rotorbitale (ho una buona scorta di dischi usati ma ancora validi per lavori sporchi e duri di questo tipo, quindi posso darci dentro quanto voglio). Comunque grazie per il conforto 35 Siccome però è la prima volta che mi capita Smiley33, allora ne ho approfittato per “studiare” 68 un po’ la cosa (da semplice pastrocchione non professionista quale sono), provando diverse soluzioni in modo che, la prossima volta, andrò subito al sodo senza farmi troppe “menate” e senza far perdere tempo agli altri 32

@Bullo Apprezzo i tuoi commenti però qui mi sembrano fuori luogo perché non siamo nel XVI secolo e questa non è la costruzione di una Caracca per andare alla scoperta del nuovo mondo 32 Molto più semplicemente, sono partito dalla chiglia rigida (o carena, se così preferisci chiamarla) in vetroresina di un vecchio tender da rottamare (la parte bianca a gelcoat). Ciò che ho aggiunto sono solo piccole parti in legno che la allargano un pochino (al massimo circa 12 cm per lato) e sostituiscono l’originario tubolare gonfiabile a ferro di cavallo. La principale struttura portante resta quella in vetroresina del tender.
[attachment=56822]
Come era quando l’ho portata a casa.


RE: ho combinato un pasticcio con l'epossidica :( - bullo - 08-01-2025 09:34

Posso assicurarti che nella costruzione in compensato marino,la più moderna, esistono i dormienti e le serrette di spigolo e non. Consiglio di comperarti un libretto " Come costruirsi la barca" in legno modellato e in compensato marino di Pierre Gutelle della MURSIA.


RE: ho combinato un pasticcio con l'epossidica :( - opinionista velico - 10-01-2025 20:15

Allora. Praticamente è tutto da rifare 47 Al tatto il pannello risultava ben asciutto. Avevo provato anche a camminarci sopra con le scarpe sporche di polvere e segatura che lasciavano tracce vistose ma che venivano via velocemente soffiandoci sopra con il compressore. La pezza sembrava ben attaccata. Avevo provato a toglierla tagliandola con un taglierino ma si tagliava il legno. I problemi sono iniziati con la rotorbitale. Passando sopra la pezza, questa si è polverizzata quasi subito e il disco (grana 40) ha iniziato a impastarsi, segno che l’indurimento era solo in superficie ma in profondità il legno era ancora umido e impregnato, come il tessuto originario che ho conservato e che anche oggi è umido come allora. Praticamente un disco diventava completamente impastato su una zona di cm 30x30 e lasciava il legno ancora untuoso come vedete in foto zona destra dove è più scuro (oltre alla rotorbitale c’ero passato sopra anche con un raschietto togliendo materiale colloso sufficiente per impastare altri 3 o 4 dischi). Poi ho fatto una prova incollandoci sopra, con l’epossidica da 5 minuti, un listello di legno (che vedete nella foto in basso a sinistra) ma si è staccato senza troppa difficoltà.
[attachment=56851]
Carteggiando a fondo (questa volta a mano sempre con grana 40 che si impastava velocemente) sono arrivato fino al legno asciutto (parte sinistra più chiara), dove ho rifatto la prova di incollaggio con il solito listello e la 5 minuti che questa volta si è staccato tirando molto forte e rompendo il legno (quindi ok). Purtroppo lo spessore del compensato era sceso di quasi 1 mm, cioè da 4 mm a 3,2-3,3 mm. In pratica la soluzione A che aveva indicato Wally. Quindi ho ritenuto inutile insistere, anche perché avrei speso più in dischi e carta vetrata che nel rifare l’intero pannello. Domani comunque lamino quello dell’altro lato così posso andare avanti.