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Consigli su impianto elettrico da zero - StefanoC - ieri 07:37 Buongiorno, continuo il filone dei thread che sto aprendo (il precedente era questo https://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=155098) per completare il restauro della mia Contest 31. Vi allego la progettazione del nuovo impianto elettrico, mi piacerebbe avere il vostro parere o/o consigli. [hide]https://postimg.cc/4mYSp4tc[/hide] RE: Consigli su impianto elettrico da zero - maema - oggi 08:59 Posso dirti la mia, ovviamente fanne quel che vuoi... Inizio dall'alto del disegno: non fare un bonding su passascafi etc a meno che gli stessi, le valvole ed i portagomma non siano di bronzo. La piastraporosa utilizzata come EP per il 230Vac è sufficiente molto più piccola, un disco di rame sferitico da pochi cm ad esempio. Attenzione all'antenna VHF sull'albero, dovrebbe essere a polo chiuso e la sua staffa isolata dall'albero, altrimenti porti il negativo batterie sull'albero e di conseguenza sul bulbo (immagino saranno collegati), innescando una coppia galvanica fra bulbo e motore di propulsione ( a meno che tu abbia un sail drive isolato). La sezione del conduttore sull'isolatore galvanico non ha senzo differenziarla, se la linea shore-power è da 2,5mmq va bene anche per la terra (meglio se quello che gira in sentina sia cavo stagnato saldato ai terminali). Non vedo un interruttore differenziale sulla linea di banchina. Dedicherei più attenzione alla ricarica da alternatore, un semplice regolatore esterno per alternatore con derating per alta temperatura, considerando che i maggior consumi li hai sulle batterie litio suggerisco l'alternatore diretto su di esse ed il Dc/Dc con uscita sulla batteria motore, questo. In questo modo eviti il commutatore sull'uscita del caricabatterie, prendere un caricabatterie (magari andrei su un 30A) settato su Litio e con il convertitore Dc/Dc che carica la batteria motore hai entrambe le batterie caricate anche quando sei connesso in banchina. Non so a quale tensione esce il pannello da 170Wp, ma immagino sui 30V di conseguenza il cavo per fotovoltaico da 6mmq (ottimo in esterno) fino al regolatore di carica è sufficiente. NON capisco l'uso di un Dc/Dc e contemporaneamente di un Cyrix Li-Ct (che quando chiude mette in parallelo batterie litio e AGM), quest'ultimo è stato pensato da Victron per lavorare con abilitazione alla carica da BMS esterni, tu con le Drop-in non hai questo segnale, e la gestione manuale non ha senso, non credo tu stia davanti al quadro a verificare corrente e tensione attaccandolo e staccandolo alla bisogna... e con i suoi 120A non penso tu possa impiegarlo come avviamento di emergenza ! L'utilizzo di interruttori termici a protezione delle linee è da ponderare, se di provenienza cinese meglio un fusibile ben dimensionato e ben serrato, per esperienza diversi guasti sono stati provocati proprio dall'apertura spuria di questi, per non parlare dei tempi di intervento random ! Se le batterie non lo hanno interno, aggiungerei sicuramente un monitor batterie utile per la verifica dello stato batterie e del funzionamento della ricarica. L'inverter a 230Vac prevede (a meno che per tua sicurezza tu utilizzi soltanto utenze con doppio isolamento) un interruttore differenziale e di conseguenza uno dei poli ac dell'inverter a massa, oppure puoi lasciare tutto isolato ma devi installare un monitor d'isolamento... lo so che non lo fa nessuno, io mi limito a dire cosa prevedono le norme, e comunque in tema di sicurezza è corretto. Infine non vedo la linea del salpa-ancore, ma per esso come per tutte le altre utenze la protezione deve essere il più vicino alla sorgente di alimentazione (175mm secondo le norme)... La pompa di sentina la vedrei bene diretta sulle batterie (magari mettici un battery-protect), quando stacchi le batterie dovrebbe rimanere alimentata, ed un allarme sonoro con interruttore galleggiante posto leggermente sopra il sensore che avvia la pompa in molti casi ha evitato seri problemi. Buon lavoro, M |