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Randa autocostruita - Isten - 10-11-2025 21:11 Dopo la presentazione è il primo messaggio che invio e spero di non sbagliare il procedimento... Sono un impiegato in pensione e mi piace costruirmi le cose. Così in passato mi sono già autocostruito 2 giochi di vele, partendo da un vecchio progetto su Cantierino, Il primo per la mia prima barca a fasciame anni 60 di 8,5 metri e il secondo per la mia seconda barca Etap 34s e mi sono sempre appoggiato a sailcut per il progetto e a Sacloma per i materiali.Ho una vecchia e buona Durkopp 267 con threestich e ho appena comprato una nuova macchina uguale alla Sail Rite Fabricator per le cuciture pesanti (che prima facevo a mano). Ora devo(in realtà voglio) fare una nuova randa fullbatten crosscut e avrei bisogno di un aiuto dai velai del Forum. Devo tenere il boma ad un angolo leggermente inferiore ai 90° rispetto all'albero, altrimenti, con la scottaranda cazzata, tocca e rovina lo Sprayhood, pertanto il primo ferzo verrà tagliato in modo da ottenere quanto sopra. Il problema però si pone per l'altezza, in corrispondenza della balumina, dei rinforzi per le prese dei terzaroli, infatti: - se l'altezza di questi sarà pari a quella in corrispondenza dell'inferitura, il boma avrà sempre la stessa distanza dallo Sprayhood, ma esteticamente la Randa sarà orrenda; - se invece i predetti rinforzi saranno applicati su una linea di 90° con l'albero a partire dai corrispondenti all'inferitura, l'estetica sarà salva, ma in caso di riduzione in andature di bolina il boma rovinerà lo Sprayhood (a meno che ovviamente non lo richiuda); Che fare? RE: Randa autocostruita - albert - ieri 13:58 Ripeto qui con alcuni aggiustamenti. Le possibilità ed > i relativi inconvenienti sono: A) modifichi lo sprayhood > ma forse poi ci tocchi con la testa ed è un "lavorone" B) alzi la brancarella e il rinforzo di scotta (quella di mura di solito è vincolata nella sua posizione dalla disposizione dei carrelli/slitte) > esteticamente può non piacere C) fai la mano orizzontale ma alzi la posizione dell'attacco della mura dal lato trozza con un paio di golfari sull'albero oppure un guidacima se hai la borosa unica > la linea dei matafioni non risulterà comunque allineata col boma quando la vela sarà issata e dunque anche qui l'estetica lascierà a desiderare, inoltre con la mano presa, la parte di vela sotto la congiungente tra le brancarelle rimarrà vincolata solo ai matafioni. Non un grosso problema se sta tutto dentro il lazy bag. Io consiglio la soluzione 2 anche se esteticamente può non piacere. Comunque su molte barche con il boma con la trozza in coperta si adotta, per cui non saresti l'unico. La 3 viene adottata su barche grosse quando la pila dei carrelli sull'albero è molto alta e la brancarella di mura non ce la fa ad arrivare alla trozza, ma richiede i golfari/pad-eye sull'albero. RE: Randa autocostruita - Isten - ieri 19:56 Grazie mille Albert. Come ipotizzavi la soluzione A) non va bene perchè il boma toccherebbe la testa e la C) mi sembra troppo complicata, anche se ho il lazybag e tutte le borose delle mani rinviate in pozzetto. Quindi adotterò la soluzione B). Per la cronaca l'estetica mi interessa fino a un certo punto, ma magari c'era un trucco magico che salvava capra e cavoli. Approfitto ,se posso, per un altro quesito, che magari può interessare anche altri. Non sono appassionato della vela dal punto di vista sportivo e la mia barca è già troppo veloce per i miei gusti (oltre i 6 nodi non è più rilassante...) e quindi faccio rare regolazioni e quasi mai quelle dell'albero, tranne i rari casi in cui debba risalire a fatica il vento e devo ridurre il più possibile la catenaria del genova (avvolgibile) e quindi agire sul paterazzo e generando una lieve incurvatura verso poppa dell'albero nella parte alta. Nel progetto Sailcut pensavo quindi di mettere a zero l'allunamento positivo dell'inferitura. A parte la minore efficienza della vela nelle condizioni sopra descritte, questo può causare qualche problema rilevante? Grazie ancora |