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Fiocco/Genoa più piccolo - Versione stampabile

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Fiocco/Genoa più piccolo - marceff - 08-11-2011 21:55

Su una inferitura di circa mt 17,60 è troppo riduttivo montare una vela di una cinquantina ci cm più corta? Andrebbe circa un metro a poppavia dell'albero. Ora, ad esempio ho un olimpico e la barca (armata in testa) risulta un po' troppo orziera con vento 15/18kn. Il mio uso è cmq crocieristico.


Fiocco/Genoa più piccolo - marceff - 08-11-2011 22:28

Grazie per la risposta Vince, ma credo di essere stato poco chiaro.
Volevo chiedere se un genova di una cinquantina di cm piu corto alla penna, è troppo piccolo. tenendo presente che cmq sarebbe + grande di quello che ho attualemnte perche invece che essere un olimpico sarebbe un 120%, e quindi bilancerebbe la randa.
Quello che mi chiedo se quei 50 cm sono troppo penalizzante.

Spero di essere stato + chiaro. Grazie


Fiocco/Genoa più piccolo - mckewoy - 09-11-2011 00:01

ancora, credo: se allunghi la base sposti il centro velico più a poppavia e diventi più orziero.


Fiocco/Genoa più piccolo - albert - 09-11-2011 00:19

Come si dice: provare per credere......ovviamente interponendo tra la penna della vela e la girella, o tra il tamburo e la mura, uno stroppo di misura opportuna....


Fiocco/Genoa più piccolo - Moby Dick - 09-11-2011 00:26

La base a che altezza si trova rispetto alle draglie? Io proverei ad alzare la mura, di quanto dipende dove arriva attualmente la base. Il lavoro migliore il genoa lo svolge in alto 'copiando' la randa.


Fiocco/Genoa più piccolo - marceff - 09-11-2011 00:27

Scusa Albert ma non credo di aver capito...
se interpongo uno stroppo tra la mura e il tamburo, ok la penna arriva in testa ma non capisco interporre lo stroppo tra la penna e la girella (?)


Fiocco/Genoa più piccolo - ami - 09-11-2011 00:44

Per fare lavorare la drizza come deve e non su un segmento diverso


Fiocco/Genoa più piccolo - marceff - 09-11-2011 00:53

Citazione:Moby Dick ha scritto:
La base a che altezza si trova rispetto alle draglie? Io proverei ad alzare la mura, di quanto dipende dove arriva attualmente la base. Il lavoro migliore il genoa lo svolge in alto 'copiando' la randa.
Non so, lo devo ancora provare. E' una vela d'occasione che non so se sia il caso di comprare, anche se il prezzo è buono e lo stato della vela pure.

Ho capito Ami, la drizza lavorerebbe meglio, quindi ha poco a che vedere con il rendimento della vela, stante la misura + corta di 50 cm.


Fiocco/Genoa più piccolo - albert - 09-11-2011 01:04

Citazione:marceff ha scritto:
Scusa Albert ma non credo di aver capito...
se interpongo uno stroppo tra la mura e il tamburo, ok la penna arriva in testa ma non capisco interporre lo stroppo tra la penna e la girella (?)

Lo spezzone di drizza tra l'uscita sull'albero e la girella deve essere limitato, altrimenti avvolgendo rischia di arrotolarsi sul profilo e di bloccare tutto e fare danni se si insiste, e dunque la girella con qualsiasi lunghezza di ghinda deve arrivare sempre nello stesso posto, nel tuo caso ad una decina di cm. circa dal punto di battuta: se ci arriva con la penna della vela e lo stroppo sulla mura, ok; se non si vuole per qualsiasi motivo lo stroppo sulla mura (ad esempio non è sempre vero che il genoa più alto lavora meglio), lo si prende pari pari e lo si mette tra la girella e la penna.


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Più chiaro ??

Ciao


Fiocco/Genoa più piccolo - albert - 09-11-2011 01:14

Aggiungerei a quanto dice vince:

se la barca è orziera mi preoccuperei anche di vedere se la randa è troppo grassa o chiude in balumina, a causa della sua forma, della sua deformazione nel tempo, o di regolazioni errate (es. vang cazzato, drizza lasca).

Comunque se la barca sbanda diventa orziera per sua natura: dunque, operazione n. 1: cambiare regolazioni (o forma) delle vele finchè la barca sta dritta.


Fiocco/Genoa più piccolo - marceff - 09-11-2011 16:46

Grazie Albert e Vince per le spiegazioni.
Dunque a proposito della barca orziera:
il suo piano velico prevede un genoa 130/140% (se non di più) trattandosi di armo in testa. Ho una vecchissima vela di prua 150% che ho provato all'inizio ed è chiaramente spanciata, L'ho sostituita con una vela piccola (olimpico) praticamente nuova e con quella navigo da circa due anni. In condizioni di vento più sostenuto (intorno ai 18/20 apparenti) diventa dura di timone per quanto è orziera (troppo) anche se la randa è ben bordata, il paterazzo cazzato a dovere (Navtec) e senza catenatia a prua. Per renderla + docile, senza nemmeno ridurre la velocità, devo prendere una mano alla randa, addirittura una volta ha pure straorzato!. Che la barca di natura sia un po' orziera, d'accordo ma non credo debba esserlo in maniera così accentuata.
La conclusione, secondo me, è che con una vela di prua + grande la barca si bilanci e con venti più consistenti possa tenere tutta la tela, magari aprendo la randa avendo però un genoa abbastanza grande per + potenza sull'onda


Fiocco/Genoa più piccolo - mckewoy - 09-11-2011 17:26

un controllo all'inclinazione dell'albero?? forse troppo appoppato??

se è fortemente orziera a 15 con un olimpico, magari sarà orziera anche con il genoa a 10.


Fiocco/Genoa più piccolo - marceff - 09-11-2011 18:19

Ok, ricevuto.
Non credo che l'albero sia + appoppato, forse potrebbe avere a che fare con la regolazione del paterazzo e del baby, ma non credo.
Ho provato a spostare la base dell'albero verso proravia (di un paio di cm) ma non ho notato grandi cambiamenti, quindi l'ho riposizionato al centro.
L'albero, invece, quando a riposo, è decisamente perpendicolare al piano. Quando è cazzato a poppa, si piega a partire da circa 4/5 metri e accentua la curva, ovviamente se aggiungo il baby.


Fiocco/Genoa più piccolo - marceff - 10-11-2011 01:42

Allora, come avevo già detto, l'albero, una volta mollati paterazzo e baby, rimane perfettamente perpendicolare. Se arretro il piede (non credo si possa + di 2/3 cm) dovrebbe inclinarsi leggermente verso prua. Lo strallo di prua l'ho 'allungato' di circa 6 cm aggiungendo uno snodo. Forse, a questo punto, converrebbe riportarlo come era prima.


Fiocco/Genoa più piccolo - tiger86 - 10-11-2011 15:04

Citazione:albert ha scritto:
Aggiungerei a quanto dice vince:

se la barca è orziera mi preoccuperei anche di vedere se la randa è troppo grassa o chiude in balumina, a causa della sua forma, della sua deformazione nel tempo, o di regolazioni errate (es. vang cazzato, drizza lasca).

Comunque se la barca sbanda diventa orziera per sua natura: dunque, operazione n. 1: cambiare regolazioni (o forma) delle vele finchè la barca sta dritta.
Come dice Vince, inizia a togliere quello snodo. Perchè lo hai messo?


Fiocco/Genoa più piccolo - marceff - 10-11-2011 16:32

Ok, ok, ho sbagliato!!
Ma mi sono fatto prendere dalla paranoia nel vedere l'albero leggermente appruato. Questo però, ho scoperto + tardi, era dovuto in parte all'ormeggio che avendo la catenaria troppo vicina alla banchina rendeva la trappa quasi sotto la prua (la barca essendo 13 mt è stata ormeggiata a volte su 12 a volte sui 15 che erano mischiati ai 12 e quindi, secondo me, sempre 12), in parte ai 70 mt di catena del 10 con cui ho caricato la prua. Da subito ho notato che la barca è molto sensibile al peso; se una persona (60/70 kg) sosta a dritta, dall'esterno la vedi leggermente inclinata a dritta. L'altra settimana ho sbarcato, per la prima volta dopo 3 anni, la catena e l'ancora, e la barca è risalita... in più dallo scorso settembre ho cambiato posto barca e ora sono in un 15 vero, la trappa è molto obliqua rispetto alla prua.