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Pala timone in legno : resina epossidica ? - Versione stampabile

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RE: Pala timone in legno : resina epossidica ? - Francescobissotwo - 05-02-2016 09:55

Timone work in progress, fatto insieme ad un amico falegname,non ho voluto rischiare a farlo da solo,troppo importante per sbagliare.[Immagine: ta5wsg.jpg]


RE: Pala timone in legno : resina epossidica ? - cormax66 - 05-02-2016 19:41

bello , bel lavoro
ricordati di impregnare bene tutti i fori dove andrai a fissare le viti in modo che l'umidità entri il piu tardi possibile


RE: Pala timone in legno : resina epossidica ? - albert - 06-02-2016 00:39

Sarà bello, ma se, come credo, il foro di alleggerimento sta tra la barra e la parte immersa della pala, e dunque le sezioni forate lavorano a torsione, strutturalmente è scorretto.


RE: Pala timone in legno : resina epossidica ? - Francescobissotwo - 06-02-2016 22:38

No è giusto ,l ho fatto identico alla metà di timone che avevo ,era quello originale.


RE: Pala timone in legno : resina epossidica ? - ugo - 09-02-2016 12:31

(05-02-2016 19:41)cormax66 Ha scritto:  bello , bel lavoro
ricordati di impregnare bene tutti i fori dove andrai a fissare le viti in modo che l'umidità entri il piu tardi possibile

ciao
riprendo questo giusto suggerimento per consigliare una variante a mio parere più efficace.

Tutti i fori dove andranno avvitate viti o attraverso i quali passa ferramenta o bulloneria passante, andrebbero portati a 1,5 - 2 volte il diametro della vite/bullone, poi riempiti di resina epossidica caricata (silice + microfibre o solo microfibre).
Una volta catalizzato si pareggia, si carteggia e a quel punto si ri-fora a misura corretta.
In questo modo si ha la certezza di evitare marcescenze, infiltrazioni e cedimenti localizzati.
buon lavoro,
Ugo

PS: per chi apprezza il genere, segue la versione "lunga" della storia, ovvero completa di calcoli per dimensionare correttamente i fori riempiti con epossidica e destinati a fare da sede per viti mordenti.

Per viti medio-piccole serve un “anello” di epossidica caricata spesso 3mm (fino a 6mm per le viti “grandi”).
Se prendiamo ad esempio una vite da 6mm, bisogna fare un foro di diametro maggiorato di 6mm rispetto al diametro nominale della vite.
Es. vite da 6, foro da 12mm.
Allego schema di lavoro:
[hide][attachment=16354][/hide]


Nella figura sopra i diametri sono in pollici ( x+1/4’’ sta per diametro nominale + 6mm)

Per calcolare la profondità del foro H (“oversized hole” nella figura sopra) c’è un piccolo calcolo da fare.
Si fa in modo che il diametro e la profondità del foro maggiorato siano tali che la forza necessaria per strappare via la vite (con tutta la resina) dal legno sia circa uguale al carico di rottura a trazione della vite.
Una vite M6 con classe di resistenza normale (5.8) ha una resistenza a trazione di 400 N/mmq ed una sezione utile di 20,1 mmq, quindi un carico limite T = 400 x 20.1 = 8.040N.

La resina epossidica caricata ha un limite di resistenza al taglio di 800 psi (rs=5.6 N/mmq), che moltiplicata per la superficie laterale di contatto con il legno (circonferenza per altezza foro, 3,14xDxH) dà la resistenza allo strappo:

S=(H x 3,14 x D) x rs

Avendo fissato il diametro del foro (D = diametro vite + 6mm = 12mm), Per calcolarne la profondità basta fare in modo che il carico a strappo della resina S sia uguale al carico massimo a trazione della vite T:

S=T ----> H x (3.14 x D x rs) = T
Quindi
H = T/(3,14 x D x rs);
H = 8.040/(3.14 x 12 x 5,6) = 38mm


Tutto chiaro? In teoria, una vite M6 annegata in resina ha le massime prestazioni con un foro maggiorato di 12mm profondo 38mm, più 9mm di foro da 6mm per alloggiare la parte terminale della vite (vedi figura).