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Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - Versione stampabile

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Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - skybet - 21-09-2012 21:05

Cari ADV, avevo detto che domande ne avevo tante ed eccomi con un'altra, assai spinosa....

Tenete conto che la mia propulsione è quasi tuta randa, ho 53 mq di randa su un 40 piedi, è un bel bestione, quindi metterla a segno è di cruciale importanza, con buona pace del fiocco al 96%...

Primo problema:

non riesco a stenderla completamente.

Ovvero, mi aspetterei che , con drizza a ferro, tesa base a ferro, vang a ferro e scotta cazzata la vela si presentasse senza pieghe.

Invece la parte bassa, diciamo il quarto inferiore, ha vistose pieghe e gli ultimi due carrelli in rotaia non sono saliti bene, rimane parte della vela inutilizzata.

Mentre scrivo, a onore del vero, durante le ultime prove mi accorgo di non aver mollato completamente il ragno del lazy bag, ma rimane il fatto che mi aspetterei che una carrellata full batten andasse su lsicia fino a mettere in trazione l'anello di bugna... e invece no!

Sbaglio io, sbaglia la Hanse, sbaglia la North Sails che mi ha fatto una randa con inferitura troppo lunga o cosa?

Quando arrivarono le full batten nel windsurf mi tenevo sempre qualche piega, poi un'anima pia mi ha mostrato che un corretto rigging rendeva meglio e si otteneve semplicemente cazzando di più al piede la vela. Ma quelli erano 5 mq, questa è oltre 50!

Punto secondo: i diavolo di filetti segnavento (o telltails, o telltales fate voi) dovrebbero dirmi quando esce un flusso laminare dalla balumina....
Ma questi cornuti mi danno apparentemente flusso laminare a tutte le altezze anche se faccio la poppalina (la famosa poppa con vele cazzate di bolina, andatura molto amata dai miei allievi quando facevo deriva)

Come vengono usati 'in pratica' da chi ci capisce? Quand'è che ti danno un sicuro segnale da seguire per la correzione? li ho visti inclinarsi sul lato sottovento, mai sopravento...

Punto terzo: Regolazioni; lo so che qui mi prenderete a pesciate in faccia

Non ho il trasto..... lo so, lo so, lo so, meglio se mi do all'ippica, ma l'hanse 400 del 2011 nasce senza trasto, quindi giochiamo a che il trasto non esista....

Posso lavorare di scotta, vang, tesabase e paterazzo.

Bella mia esperienza vang e scotta lavorano consensualmente. Il vang sposta in teoria in basso il boma (quindi stende di più la vela) e la scotta ne permette il brandeggio rispetto alla trozza, quindi in teoria ne regola l'angolo di incidenza al vento.

Poi la realtà è un po' spuria, perchè la scotta tira anche verso il basso e non solo verso il centro barca il boma, quindi fa una regolazione sia sull'angolo che sull'altezza del boma, ma qusto va bene perchè tanto più è chiusa e tanto più dovrebbe essere distesa...

Se mi metto a lascare dirzza e base ottengo in teoria una vela più grassa, di fatto in pratica la vela è già belal grassa di suo...

E qui viene il dolore: esiste una regolazione che, sulle barche serie, porta la randa ideale a non avere grasso? Una randa ideale per una bolina a 35 gradi dovrebbe cioè avere grasso zero previa massima cazzatura di tutti i controlli?
Se è così sulla mia sono fregato, perchè cazzando tutto mi sono ritrovato con una vela con un bel profilo panciuto. E la barca è del 2011... è vero che l'ho usata spesos con più di 20 nodi, ma insomma....

Poi, per un'andatura a 80 gradi, non riesco facendo tutta la regolazione continua a rendermi conto se sia meglio aprire randa o tenerla sempre piuttosto stretta... non ho riferimenti visuali, i segnavento non mi aiutano, cosa devo guardare? Solo il SOG? che cambia talmente nell'impatto con la singola onda che hai voglia a capire...
HO passato svariato tempo sdraiato sotto il boma altezza vang a guadare il profilo della vela, ma è difficile averne una prospettiva chiara, diciamno che la stecca a tutta lunghezza della mia randa ne previene abbastanza lo svergolamento, che comunque è sempre presente, ma posso farci qualcosa senza trasto? Devo usare il limite in cui la vela punge per capire qual'è il limite di quella regolazione? Non ci sono sistemi meno grossolani?


Qualcuno che regati su un Hanse 400 ha risolto lui questi dilemmi e me ne vuole mettere a parte?
Davvero sono fermo a regolazioni di metri di cima, e non centimetri... ma forse su un cabinato di quaranta piedi crociera le regolazioni vanno a metri e non a centimetri?

Avete qualche esercizio collaudato per verificare l'efficienza di una regolazione? Mettere Boe in acqua non credo si possa, ne uso di quelle dei pescatori per avere riferimenti su tratti di mare costanti? Le petroliere sono un po' ingombranti come boe....


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - corradino - 21-09-2012 21:12

Citazione:Messaggio di skybet
Cari ADV, avevo detto che domande ne avevo tante ed eccomi con un'altra, assai spinosa....
....

Per quello che dici la randa è troppo lunga di inferitura...
hai un canningam?


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - silmaril - 21-09-2012 21:52

Citazione:Messaggio di skybet

E qui viene il dolore: esiste una regolazione che, sulle barche serie, porta la randa ideale a non avere grasso? Una randa ideale per una bolina a 35 gradi dovrebbe cioè avere grasso zero previa massima cazzatura di tutti i controlli?
Se è così sulla mia sono fregato, perchè cazzando tutto mi sono ritrovato con una vela con un bel profilo panciuto. E la barca è del 2011... è vero che l'ho usata spesos con più di 20 nodi, ma insomma....
ma il paterazzo?


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - AlpaS - 21-09-2012 21:52

Io mi fermerei al primo problema, che prima di risolvere i successivi mi pare necessario risolvere questo.
Quando dici di cazzare a ferro la drizza ti basi solo sullo sforzo sul winch o guardi che effettivamente l'inferitura occupi tutta la ralinga disponibile?
Potresti avere qualche accrocchio tra le varie drizze e manovre dentro l'albero, che non consentono alla drizza randa di lavorare correttamente e di portare in testa d'albero la penna della randa.
Se invece la randa arriva in testa il problema, come dice anche Corradino, è di North Sails che ti ha fatto un'inferitura troppo lunga.


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - limo - 21-09-2012 22:17

Quoto AlpaS....ed aggiungerei una domanda: hai scotta randa alla tedesca??


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - skybet - 21-09-2012 22:30

Dunque scotta alla tedesca no, scotta tradizionale rinviata solo a dritta.
Niente cunningham., no.

Dal momento che di Hanse 400 se ne sono fatti oltre 700 e il mio era uno degli ultimi dubito che NorthSails avesse le misure sbagliate.. comunque non si sa mai...

Si per dire a ferro mi basavo sul solo sforzo del winch. Il problema è andare a vedere in testa d'albero come stanno le cose a randa issata....

Prima giornata piatta con un poco di prudenza lo faccio in porto. A memoria ho penna, grillo e nodo della drizza...
Comunqnue non mi sembra che manchino cinque centimetri, direi almeno venti..

Per quanto riguarda il paterazzo, che avevo effettivamente trascurato, l'ho usato estensivamente di recente, con buon esito sul fiocco ma magro risultato sulla randa, almeno per quanto riguarda le pieghe in basso....

Se c'è qualche virtuoso del paterazzo che me ne spiega i talenti sono tutt'orecchi!!


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - AlpaS - 21-09-2012 23:01

Aspetta a porre orecchi per il paterazzo, hai altro da fare, ora! Smile
20 cm guardati dal piede dell'albero si vedono male, ma dal pozzetto si dovrebbero intuire. Meglio ancora in porto senza vento, dai un'occhiata dalla banchina e se non noti nulla di strano sali in testa d'albero.
Grillo e nodo sono il più contenuti possibile? Anche se per perdere 20 cm ci vuole un signor grillo...
La butto lì (non ricordo bene la gamma Hanse): non è che esiste sia il 400 che il 400 Sport con armo maggiorato e te hai la vela di questo su un 400 non Sport?


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - skybet - 21-09-2012 23:15

No, il quattrocento c'era in due versioni fino al 2009 credo, 400e e 400, differivano per lo scafo (uno in epossidica l'altro no) ma non per il resto, le vele dovrebbero essere quelle giuste.... Comunque nel mio anno la possibilità di prendere lo scafo in epossidica non c'era più amen, quindi unico modello, unico albero, unica randa....
In realtà potrebbe anche essere che ci siano penna-carrello-grillo-nodo, posso certo controllare prima possibile!


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - einstein - 21-09-2012 23:46

La butto lì... prima di issare, sei certo di lascare bene scotta randa e vang?
Poi prova anche a cazzare bene il paterazzo per diminuire la pressione delle stecche sull'albero, (operazione che si dovrebbe fare anche in ammainata).
ciao


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - einstein - 21-09-2012 23:51

Dimenticavo, hai la rotaia esterna?
A me è capitato che una vite si è allentata e il carrello di penna si impuntava. Sadsmiley
ciao


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - Piccola Rachele - 22-09-2012 00:02

Restando al primo quesito, probabilmente non ho capito. Ma sei sicuro che quando issi la base non sia già cazzata?
Altrimenti, mi resta da pensare alle stecche, o anche ai carrelli: a mwe una volta è capitato che uno dei carrelli avesse la testa di una vite che sporgeva e faceva un incredibile attrito contro la rotaia.


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - Piccola Rachele - 22-09-2012 00:03

ops.... Einstein, non volevo rubarti il concetto...


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - gommo - 22-09-2012 00:20

Se non vedi fino in cima all'albero ricorda che hai un binocolo a bordo. Usa quello !


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - st00042 - 22-09-2012 00:31

Citazione:einstein ha scritto:
La butto lì... prima di issare, sei certo di lascare bene scotta randa e vang?
Poi prova anche a cazzare bene il paterazzo per diminuire la pressione delle stecche sull'albero, (operazione che si dovrebbe fare anche in ammainata).
ciao

Alle mie prime uscite con la mia barca non capivo perché rimanessero quelle brutte pieghe in basso vicino al boma.
Pensavo che la randa fosse talmente smutandata che si era allungata di 10-20 cm.
Poi successivamente mi resi conto che non mollavo la scotta randa quando issavo. La balumina andava in tensione prima dell'inferitura impedendomi di issare correttamente la randa.
Mi basavo solo sullo sforzo sul winch senza aver verificato che effettivamente in testa c'erano ancora quei centimetri che sotto avanzavano.
Mollata la scotta, adesso va su fino a fine corsa anche senza usare il winch.


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - Kurtz - 22-09-2012 02:00

Io ho un 445
Per me il problema consisteva nel sotto dimensionamento dello stopper.
Quando issavo la drizza saliva e stendeva completamente la randa, ma come prendeva vento lo stopper non faceva il suo dovere e cedeva un 20 cm.
Prova a drizzare la randa fino a quando ti sembra ok, fai un segno sulla drizza e navigando vedi se il segno rimane alla stessa altezza o cede.
Io all'inizio avevo risolto con un bozzello all'attacco dello strallo che rinviava la drizza sul secondo winch. Poi, avendo preso un code 0 (grazie EinsteinSmile) ho aggiunto uno stopper maggiorato.
B.V.


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - maissalese - 22-09-2012 04:28

Caro amico fai all'antica, lega un metro alla drizza della randa alzala fino alla fine, poi misurala fino all'attacco del boma, poi vai a misurare la lunghezza della randa e ti rendi conto se la north si è sbagliata (anche loro si sbagliano. N.b: Fai questa operazione quando non ce vento e tieni teso il metro e stai attento che non si infili nella carrucoletta della testa d'albero, buon vento.


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - skybet - 22-09-2012 04:33

dunque.... scotta randa e vang sono non a ferro ma neancje lascati, tesabase on a ferro ma già precchio teso. Carrelli teflonati due volte non sento attriti muovendoli a mani. Domenica provo a issare con tutto lascato e verifico..

Il fiocco mi strusciava sul radar e nella pare alta mi si è scucito dopo una veleggiata a 35vnodi in sardegna quest'estatre... l'ho riparato con lo stayput alla bell'e meglio, ma ancora non l'ho fatta ricucire... Forse il maggior peso nella zona riparata condizona le prestazioni? Effettivamente a primavera non avevo particolari problemi a far lavorare correttamente tutti e tre i livelli dei filetti....

PS: ma perchè diavolo Hanse ha prescritto il montaggio del radar davanti all'albero ad altezza secponda crocetta?!?!?!?!?!?!?!?!


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - Piccola Rachele - 22-09-2012 04:40

e comunque, non c'è ragione di stressare l'attrezzatura quando non serve: quando ammaini, lasca tesa base, lasca vang, lasca paterazzo, lasca (leggermente) drizza genoa.
Poi, se domenica ti ricordi, se il problema persiste, fai due foto. Dalle pieghe si può capire molto di più.
Per scrupolo ti chiedo anche se, quando issi, stai bene con la prua al vento. La randa NON deve portare finchè sali e i carrelli devono lavorare ben perpendicolari alla rotaia.


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - carcat - 23-09-2012 04:04

Citazione:skybet ha scritto:
dunque.... scotta randa e vang sono non a ferro ma neancje lascati, tesabase on a ferro ma già precchio teso.

Mi Sto arrivando! Che hai trovato la soluzione....


Apro il vaso di pandora: regolazione randa! - N/A. - 23-09-2012 05:05

Sei sicuro che grillo e gassa non ti rubino spazio prezioso in testa? Prova a sostituire la gassa con un cappuccino con massimo 4 spire normalmente tutto l'insieme risulta più corto di almeno 5/6 cm.