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Circuito Gennaker - Versione stampabile

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Circuito Gennaker - macap - 27-03-2014 02:56

Salve a tutti, sulla mia barca, un Elan 410, ho sempre usato lo spi per le andature di portanti. Ora ho deciso utilizzare anche il Gennaker. Considerato che utilizzo il bompresso, e' necessario che la scotta di sopravvento passi internamente al gen ed esternamente allo strallo per evitare che nella strambata la scotta lascata finisca sotto la carena? Ho provato questa soluzione che ritengo giusta ma mentre la mura passa bene il resto della vela tende a passare più esternamente e quindi a incattivirsi. Mi date qualche consiglio? Grazie e b.v.


Circuito Gennaker - ZK - 27-03-2014 05:17

in tutta franchezza non ho compreso ne quello che hai scritto ne le tue paure.
come armi il carica basso e' fondamentale per capirsi.

io cercherei di armare due cime che facciano da mura, la contoscotta esterna (se non hai bompresso interno non strambi di sicuro) al limite se hai pura che ti finisca sotto la controscotta la poggi su una steccha orizzontale che ti fai montare dal velaio sulla mura del genny.. io non le ho mai viste funzionare bene.

in strambata apri la varea del tangone e recuperi la mura, mentre il tailer cazza la controscotta e il controtailer si preoccupa di filare la scotta il drizzista lasca l' alto e il prodiere mette in varea la seconda mura, quella non in tensione.

a stramba finita laschi la vecchia mura e regola la nuova mentre il drizzista riporta l' alto in posizione.
e' piu veloce da farsi che da raccontare, un po di allenamento ci vuole.

ci sono altri mille modi ma questo e' il piu affidabile.(secondo me!)


Circuito Gennaker - Diecicentouno - 27-03-2014 14:05

Citazione:Messaggio di macap
Salve a tutti, sulla mia barca, un Elan 410, ho sempre usato lo spi per le andature di portanti. Ora ho deciso utilizzare anche il Gennaker. Considerato che utilizzo il bompresso, e' necessario che la scotta di sopravvento passi internamente al gen ed esternamente allo strallo per evitare che nella strambata la scotta lascata finisca sotto la carena? Ho provato questa soluzione che ritengo giusta ma mentre la mura passa bene il resto della vela tende a passare più esternamente e quindi a incattivirsi. Mi date qualche consiglio? Grazie e b.v.

Se non ho capito male la vela tende a passare fuori dallo strallo e non dentro trascinandosi anche la scotta...
Quanto sporge il bompresso ?
Ci spieghi meglio come fai la manovra??


Circuito Gennaker - macap - 27-03-2014 20:47

Avete ragione, cerco di spiegarmi meglio. Innanzitutto il bompresso fuoriesce di circa 80 cm dalla prua mentre il caricabasso passa attraverso lo stesso per uscirne dal foro anteriore. Passo alla manovra: a circa 120* si comincia a lascare la scotta in tensione e quando risulta abbastanza avanzata, generalmente appena effettuata la strambata, viene cazzata la controscotta in modo che la bugna cambi di mura passando tra la parte anteriore dello strallo e l'interno dell'inferitura del gen.. Il problema che mi si presenta e' che la pancia creatasi non riesce a passare fra gli 80 cm fra strallo e inferitura ma all'esterno dell'inferitura stessa. Dove sbaglio? Grazie per i consigli.
P.s.: non riesco a inserire il file ma collegandosi al seguente indirizzo si vede lo schema del circuito, solo che non uso il rollino: vikoclass.org


Circuito Gennaker - Mr. Cinghia - 27-03-2014 20:55

Sì, controscotta tra strallo e inferitura.
Ma per farla bene bisogna essere bravi eh! Wink

Caricabasso? Why? 42
Il segreto? la velocita' con la quale recuperi i primi metri di nuova scotta... e non aver fretta a finire la strambata! Wink


Circuito Gennaker - GT - 27-03-2014 20:58

Avendo il bompresso, anche se non molto lungo, puoi strambare in entrambi i modi. dipende anche dall'uscita delle drizze. Se così ti crea questa difficoltà prova a strambare esterno, poi sceglierai la manovra migliore per te.
Io strambo esterno, ma il bompresso è ancora più corto e l'uscita drizze praticamente alla stessa altezza.


Circuito Gennaker - luciano sanna - 27-03-2014 22:04

Strambata interna --> scotte fra genna e strallo
Strambata esterna --> scotte tutte fuori
in entrambe, a sommi capi, bisognerebbe lascare la scotta che porta e tenere il genna un attimo molto lasco e che abbia meno pressione, poi è essenziale il tirare a velocita della luce la sopravvento e far girare il genna.
ma occhio che è come nelle virate che si gira il fiocco.... ci può essere anche Hulk hogan a cazzare le scotte ma è importantissimo che siano libere le altre, da winch, da canaline, da bozzelli storti, da piedi in pozzetto, da ogni cosa insomma, altrimenti diventa come tirare l'asino. per una manovra perfetta è essenziale che il tailer che lasca stia molto attento.
bye bye


Circuito Gennaker - Outis - 27-03-2014 22:29

Caricabasso? Noi quella manovra, probabilmente in modo non corretto, la si è sempre chiamata 'mura'..., anche perché non lavora in continuo come nello spi; con il gennaker la si cazza per murare in issata e la si lasca un po' in ammainata per recuperare la base e poi del tutto per ammainare del tutto e pulire la prua (e poi ritrarre il bompresso se è retrattile).
Circuito esterno con ventone, interno con venti leggeri. Quoto Mr. Cinghia, fondamentale è la coordinazione tra timoniere, prodiere che, in questo caso, prende la controscotta a prua e corre indietro fino alle sartie tirando la scotta stessa verso il basso. Se lasci volare la bugna è un casino...IMHO.


Circuito Gennaker - albert - 27-03-2014 22:31

1) va fatto un segno sulle scotte che corrisponde a quando la bugna del gennaker è appena al di là dello strallo, e la scotta va lascata di botto fino al segno e non un mm. di più prima di abbattere....

2) la nuova scotta si inizia a recuperare prima che la randa strambi, in modo che 'la pancia' del gennaker sia ancora nell'ombra della randa e non passi davanti allo strallo, e la bugna va tirata verso il basso in modo che la testa del gennaker non rimanga a caramella gonfia sulle altre mure.

3) si conclude l'abbattuta e si finisce di cazzare

Ciao


Circuito Gennaker - macap - 27-03-2014 22:40

In effetti ho provato il circuito esterno col ventone e va bene ma la scotta lascata tende ad andarsene sotto la chiglia!


Circuito Gennaker - shabrumi - 27-03-2014 22:44

Abbattuta interna, due accorgimenti che facilitano la manovra:

Un prodiere, posizionato all'altezza delle sartie, aiuta il tailer nel recupero della nuova scotta tirando non solo indietro ma anche e principalmente in basso per distendere la balumina della vela e facilitare il passaggio dell'area di penna.

Il timoniere passa sulle nuove mura (e il randista stamba di randa)
SOLO quando almeno una metà della vela è passata sul nuovo sottovento.


Circuito Gennaker - Outis - 27-03-2014 22:45

Anche se non è la panacea a tutti i mali, la stecca verso l'alto all'altezza della mura aiuta parecchio; in ogni caso la contro scotta è sempre una cammurria...e va cazzata quel tanto...non v'è rimedio, temo...


Circuito Gennaker - osef - 27-03-2014 23:36

Citazione:albert ha scritto:
1) va fatto un segno sulle scotte che corrisponde a quando la bugna del gennaker è appena al di là dello strallo, e la scotta va lascata di botto fino al segno e non un mm. di più prima di abbattere....

2) la nuova scotta si inizia a recuperare prima che la randa strambi, in modo che 'la pancia' del gennaker sia ancora nell'ombra della randa e non passi davanti allo strallo, e la bugna va tirata verso il basso in modo che la testa del gennaker non rimanga a caramella gonfia sulle altre mure.

3) si conclude l'abbattuta e si finisce di cazzare

Ciao
Interessante fare il segno...grazie albert.

Mi permetto di aggiungere che prima di cazzare il più veloce possibile la scotta, è utile lascare la mura, in modo che il genn vada in avanti così da avere più spazio tra lo strallo e la 'ghinda' del genn.

Come ogni manovra la tempistica è fondamentale in relazione all'intensità del vento. Quando sbaglio mi si incaramella su se stesso altre volte attorno allo strallo che è più grave da risolvere.


Circuito Gennaker - macap - 27-03-2014 23:51

Ragazzi, vi ringrazio, ho avuto molti buoni consigli che metterò in pratica. Buon vento a tutti