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Manutenzione batterie, stato dell'arte - Versione stampabile

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Manutenzione batterie, stato dell'arte - Shipman - 01-04-2014 20:13

Dite tutto quello che fate per trattare in guanti bianchi le vostre batterie servizi!
Dopo 2 anni e mezzo che smadonno vorrei stare sereno.


Manutenzione batterie, stato dell'arte - mania2 - 01-04-2014 20:23

L'unica cosa che fa veramente male alle batterie è il non uso, perciò utilizzo barca e quindi batterie ogni 15 max 30 giorni. Se inveci frequenti poco la barca durante l'anno ti compri uno di quegli aggeggi elettronici tipo ctek e ci pensano loro ma lo devi lasciare attaccato alla linea elettrica.
Ovvio che il sistema di ricarica usuale alternatore/caricabatteria deve funzionare bene e l'impianto non deve avere problemi.


Manutenzione batterie, stato dell'arte - Giada0959 - 02-04-2014 15:29

Non so perche' non ti risponde nessuno ...
Provo io:
in pratica i sistemi di ricarica tradizionali sono due:
L' alternatore e il caricabatterie

L' alternatore ha il difetto (concettuale e pratico) di non poter caricare al massimo le batterie perche' se lo facesse veramente in una smotorata lunga le cuocerebbe.

Il caricabatterie, anche quello piu' scacio (ma deve essere abbastanza recente), si comporta meglio perche col suo ciclo di ricarica evita di dare troppa corrente nella prima fase quando sono troppo scariche e si rovinerebbero, e invece da' il massimo quando puo'.
Va settato secondo le specifiche del produttore delle batterie.

E' importante anche durante il mantenimento ma ... quando lo fa il mantenimento? Io non lascio mai la barca attaccata alla banchina se non la notte e quando sono a bordo. Quando sono in giro ovviamente non sono attaccato e quando vado in porto e' grassa se completano la carica iniziale...

Dopo tante perplessita' la soluzione finale e' un buon sistema di pannelli solari attaccati a 1 o piu' regolatori (1 per pannello) che facciano in parallelo una carica decente (quindi programmabili con le specifiche della batteria e secondo il protocollo di ricarica giusto).
Siccome la barca gira e i pannelli vanno in ombra a turno, devi averne diversi (pannelli e regoletori) per cui non ti conviene spendere troppo per degli MTTP ma ti conviene avere dei buoni PWM.

Questo e' quello che ho capito da un po' di esperienza fatta in barca, in giardino e dalla lettura di tutti (ma proprio tutti) gli interventi su questo forum.

Andrea


Manutenzione batterie, stato dell'arte - robertobaffigo - 02-04-2014 19:10

Citazione:Giada0959 ha scritto:
Non so perche' non ti risponde nessuno ...
Provo io:
in pratica i sistemi di ricarica tradizionali sono due:
L' alternatore e il caricabatterie

L' alternatore ha il difetto (concettuale e pratico) di non poter caricare al massimo le batterie perche' se lo facesse veramente in una smotorata lunga le cuocerebbe.

Il caricabatterie, anche quello piu' scacio (ma deve essere abbastanza recente), si comporta meglio perche col suo ciclo di ricarica evita di dare troppa corrente nella prima fase quando sono troppo scariche e si rovinerebbero, e invece da' il massimo quando puo'.
Va settato secondo le specifiche del produttore delle batterie.

E' importante anche durante il mantenimento ma ... quando lo fa il mantenimento? Io non lascio mai la barca attaccata alla banchina se non la notte e quando sono a bordo. Quando sono in giro ovviamente non sono attaccato e quando vado in porto e' grassa se completano la carica iniziale...

Dopo tante perplessita' la soluzione finale e' un buon sistema di pannelli solari attaccati a 1 o piu' regolatori (1 per pannello) che facciano in parallelo una carica decente (quindi programmabili con le specifiche della batteria e secondo il protocollo di ricarica giusto).
Siccome la barca gira e i pannelli vanno in ombra a turno, devi averne diversi (pannelli e regoletori) per cui non ti conviene spendere troppo per degli MTTP ma ti conviene avere dei buoni PWM.

Questo e' quello che ho capito da un po' di esperienza fatta in barca, in giardino e dalla lettura di tutti (ma proprio tutti) gli interventi su questo forum.

Andrea

alla faccia del 'provo io':

preciso e sintetico pratico ed esaustivo (salvo pipe mentali)!

una sola precisazione:
a quasi tutte le batterie (e soprattutto a quelle care tipo gel) non fa male essere caricate lentamente, è importante però che ogni tanto siano caricate completamente.
quindi conviene tenerle cariche con i pannelli (anche piccoli) con il regolatore su di una tensione adatta al mantenimento, e qualche volta completare la carica in banchina con un buon caricabatterie con una tensione adatta alla carica completa.

buone batterie a tutti


Manutenzione batterie, stato dell'arte - Rin - 02-04-2014 23:31

Da una discussione sul forum mi sono convinto che le migliori batterie sono quelle tradizionali, ad acido; approvo senza riserve l'intervento di Giada0959


Manutenzione batterie, stato dell'arte - andros - 03-04-2014 00:18

sistemi di carica e utilizzo sono la vita delle batterie e
se le usi di solito non tradiscono.
il problema è l'invernaggio.
soluzione nr 1- le porti a casa e le carichi ogni tot indicato dalla casa (1 volta al mese)
soluzione nr 2-le lasci in barca con 12 pannellini a mantenere l'autoscarica.02Ah bastano
soluzione nr 3- dai una bella caricata stacchi tutti i cavi di collegamento e vai a casa.
le ho fatte tutte e tre e tutte mi hanno dato esito positivo.
una cosa è molto importante per l'inverno:batterie pulite ed asciutte!polvere+ umidità latente
fanno un allegro ponticello tra i poli.(consiglio d'elettrauto)

ps:quando possibile un controllo costante del liquido e tenerlo a livello.


Manutenzione batterie, stato dell'arte - Tamata64 - 03-04-2014 08:11

Batterie tradizionali. Ormai ne sono convinto.
Quelle buone, non necessariamente dai nomi altisonanti ma di produzione locale e ben fatte mi durano dai 5 a 6 anni utilizzate da 9 persone (quasi mai marinare intendo quindi docce su docce, luci accese- tra l'altro non led che mi fanno considerare) per 4 mesi/anno. Certo, mai buttarle giù troppo e tutta la settimana si ricaricano parzialmente con motore e pannelli solari. Il sabato respirano un po' con una nottata di caricabatteria.
Inverno con i pannelli.
Se volete l'indirizzo della fabbrica che le fa in provincia di ancona ve lo faccio sapere.


Manutenzione batterie, stato dell'arte - Shipman - 05-04-2014 04:23

Grazie a tutti!


Manutenzione batterie, stato dell'arte - stefano702 - 06-04-2014 13:33

Citazione:Tamata64 ha scritto:
Batterie tradizionali. Ormai ne sono convinto.
Quelle buone, non necessariamente dai nomi altisonanti ma di produzione locale e ben fatte mi durano dai 5 a 6 anni utilizzate da 9 persone (quasi mai marinare intendo quindi docce su docce, luci accese- tra l'altro non led che mi fanno considerare) per 4 mesi/anno. Certo, mai buttarle giù troppo e tutta la settimana si ricaricano parzialmente con motore e pannelli solari. Il sabato respirano un po' con una nottata di caricabatteria.
Inverno con i pannelli.
Se volete l'indirizzo della fabbrica che le fa in provincia di ancona ve lo faccio sapere.
Ciao Fabio,
a me interesserebbe parecchio l'indirizzo della fabbrica, se me lo dai mi fai un gran favore.Smile
Grazie!!!


RE: Manutenzione batterie, stato dell'arte - Giuly - 12-03-2016 17:25

salve a tutti
2 anni fà ho comprato 2 batterie agm da 100 Ah l'una, montate in serie per i servizi. per 2 anni tutto ok, vado in barca ogni mese e mezzo circa e da quest'anno ogni volta trovo le batterie al 50/60% (BM1), per ricaricarle un giorno non basta e arrivo al massimo al 90%. un mio amico perito elettrico mi dice che normalmente le batterie all'acido hanno una perdita di capacita del 10% anno e quelle al gel probabilmente intorno al 5%, ho quindi ritarato la capacita sul monitor a 190Ah e ovviamente ora la carica arriva al 100%. pero la cosa non mi sfagiola molto, qualcuno mi può confernare che è cosi? E se si allora cosa serve il desolfizzatore montato a batterie nuove?
grazie


RE: Manutenzione batterie, stato dell'arte - kitegorico - 12-03-2016 18:12

Nel 2009 ho acquistato la barca con a bordo due normali batterie ad acido (sigillate) della Bosch da 140 A l'una per i servizi e una da 100 (non ricordo la marca) x il motore. Quella del motore mi ha abbandonato nel 2010 ed é stata sostituita con una nuova (sempre ad acido) presa dal negozio dei meccanici Volvo. Le due Bosch dei servizi sono ancora lí a fare il loro dovere. L'anno scorso prima della solita crociera estiva in Grecia vista la loro veneranda etá stavo per sostituirle x non rischiare che mi lasciassero al momento meno opportuno. Poi anche fidando sul nuovo pannello appena acquistato decisi di rischiare. Non ho avuto ovviamente problemi. Ora quest'anno il dubbio si ripresenta. Batterie sembrano ancora OK le ricarico quotidianamente in estate, ogni 10/15 giorni in inverno. Ma ormai hanno più di 7 anni. Che fare?

PS x Giuly: ho notato che il BM1 non segna correttamente la carica se prima non si fa lavorare un pò le batterie


RE: Manutenzione batterie, stato dell'arte - kitegorico - 13-03-2016 10:43

(01-04-2014 20:13)Shipman Ha scritto:  Dite tutto quello che fate per trattare in guanti bianchi le vostre batterie servizi!
Dopo 2 anni e mezzo che smadonno vorrei stare sereno.

Stamattina presto sono stato in barca proprio per dare una smossa alle batterie servizi (causa impegni vari ero latitante da un paio di settimane).
Al mio arrivo il BM1 segna 12,7 V (% di carica 90%).
Attacco tutte le utenze (frigo, luci, pilota, stazione vento, vhf ecc.) ad eccezione delle autoclavi per 5 minuti (nel frattempo la lettura si stabilizza) e la % di carica scende di 3-5 punti. Mentre è tutto in funzione anche la tensione scende a 12 (in alcuni momenti a 11.9) ma appena spengo tutto risale a 12.5-12,7 (invece lo stato di carica mi rimane sotto il 90%).
Attacco il caricabatterie che parte a pompa per 10/15 secondi e poi si blocca erogando (come da lettura su BM1) meno di un ampere (0,7-0,5 A che credo sia una specie di carica di mantenimentoi).
Dopo circa una mezzoretta stacco il caricabatterie. La tensione mi legge 13.3 mentre la percentuale di carica è rimasta sotto il 90% ma basta attaccare un paio di utenze per 3-4 minuti e anche la percentuale di carica mi arriva al 105%.
Di solito a questo punto riattacco il caricabatterie, anche se sembra tutto carico (il tempo alla completa ricarica sul BM1 segna zero) e lo lascio attaccato per altre 10/12. Oggi però dovendo andare via e non potendo ritornare in barca neppure domattina ho staccato tutto e son tornato a casa.
E' da quando ho comprato il BM1 che così monitorizzo lo stato e così ricarico le mie batterie. Come dicevo nel precedente post, non sono batterie nautiche, hanno più di 7 anni e l'estate 2015 hanno lavorato benissimo. Vedremo nel 2016......


RE: Manutenzione batterie, stato dell'arte - Giogiogio - 13-03-2016 14:18

Kite, se sono sigillate non puoi testare con un densimetro lo stato dei singoli elementi. Io chiederei ad un elettrauto il piacere di controllarle con lo strumento apposito, ma dovresti smontarle e portargliele a far vedere, chiaramente cariche, o far venire lui con lo strumento in barca. È una specie di pinza amperometrica apposita per il controllo batterie e piuttosto costosa.


RE: Manutenzione batterie, stato dell'arte - sergiot - 13-03-2016 18:35

IDEM .Identica storia oggi.
Kite se non l avresti scritto tu l avrei scritto io.
L unica differenza è che non ho il BM1 . Ho il display del regolatore di carica del pannello ,senza pannello, che segnava la carica al massimo al 65% ,ma non credo sia attendibile
Ma questa rapida discesa da 13.3 a 12.6 significa che tutto è a posto o bisogna far qualcosa?


RE: Manutenzione batterie, stato dell'arte - RMV2605D - 13-03-2016 19:10

Il BM1 e gli altri simili apparecchi sono certamente utili per monitorare le tensioni e le correnti alle batterie ma le indicazioni sullo stato di carica sono da prendere molto con le pinze.

Anzitutto bisogna considerare che è estremamente difficile tarare esattamente per la batteria in esame e sopratutto per il suo stato attuale i vari coefficienti degli algoritmi di calcolo.

Lo stato di carica non è misurato direttamente, come la tensione e la corrente, ma deriva da un bilancio tra la corrente utilizzata e quella caricata, essenziale è il punto di inizio delle misure che deve essere alla carica 100%.

Algoritmi complessi tengono conto che la corrente caricata non è tutta utile in quanto vi è una resa, che dipende anche dall'intensità della corrente stessa e, d'altra parte, anche l'utilizzo della carica ha una resa, differente da quella di carica.

Di conseguenza dopo qualche ciclo è normale che il BM1 indichi stati di carica fasulli.

Per avere indicazioni verosimili per qualche tempo, oltre a tarare bene lo strumento, cosa non facile, sarebbe bene fare spesso una operazione di reset (con batterie sicuramente cariche al 100%, resettando anche l'indicazione dello strumento torna al 100%) eliminando così la deriva accumulata).

898989


RE: Manutenzione batterie, stato dell'arte - andros - 13-03-2016 22:21

(13-03-2016 18:35)sergiot Ha scritto:  IDEM .Identica storia oggi.
Kite se non l avresti scritto tu l avrei scritto io.
L unica differenza è che non ho il BM1 . Ho il display del regolatore di carica del pannello ,senza pannello, che segnava la carica al massimo al 65% ,ma non credo sia attendibile
Ma questa rapida discesa da 13.3 a 12.6 significa che tutto è a posto o bisogna far qualcosa?
la tensione delle batterie a riposo non si discosta molto da 12.6\7.
le mie in garage da ottobre senza ricariche stanno a 12.6
quindi tranquillo.


RE: Manutenzione batterie, stato dell'arte - drmtiede - 13-03-2016 23:40

Salve,
la mia non è una esperienza diretta ma riferisco una cosa interessante che ho appreso ultimamente.
Leggendo qua e la ho capito che di batterie al piombo esistono quelle "classiche" da auto per intenderci e quelle chiamate "deep-cycle" che vengono usate nelle golf-car o altre macchine elettriche e impianti fotovoltaici off-grid che hanno bisogno di batterie affidabili che possano sopportare anche scariche profonde. Se non erro hanno delle piastre di piombo più spesse che non si bucano quando le batterie si scaricano molto e perciò durano di più.

Visto che la differenza di prezzo fra una buona batteria auto ed una deep-cycle non è enorme la prossima volta che cambio le batterie dei servizi che devono erogare corrente bassa ma per tempi prolungati proverò quelle.

Un'altra cosa: qualche settimana fa ho preso una minuscola batteria LiFePo (un chilo di peso!!) per la moto (bicilindrica 1200) e per curiosità l'ho attaccata al Yanmar 1400 gasolio (come A richiesti per partire probabilmente simile) - è partito prontamente senza scaricare minimamente la batteria (ha un pulsantino per controllare la carica). Probabilmente ne comprerò un'altra da tenere come riserva di emergenza in un sacchetto impermeabile. Hanno un'autoscarica quasi nulla ed inoltre possono fornire la corrente fino a completo esaurimento della batteria, mentre quelle al piombo dei Ah scritti sul fianco erogano soltanto il 50%, poi sono da considerarsi scariche (11 V). Sempre leggendo qua e la. Ma se le Tesla montano questo tipo di batterie, un motivo ci sarà...


RE: Manutenzione batterie, stato dell'arte - matteo - 17-03-2016 12:45

Per lo scopo che dici conviene allora un avviatore di emergenza (booster) sempre a tecnologia LiFePO4, tipo questo:
http://store.batterycontroller.it/store/lithium-booster-booster-k1200-12v-400-avviatore-automoto-p-1114.html
400 A di spunto (ci avvii un bel motore), meno di 150 euro, pesa 380 grammi, lo tieni quasi in tasca
matteo


RE: Manutenzione batterie, stato dell'arte - Edolo - 17-03-2016 12:58

(12-03-2016 17:25)Giuly Ha scritto:  salve a tutti
2 anni fà ho comprato 2 batterie agm da 100 Ah l'una, montate in serie per i servizi. per 2 anni tutto ok, vado in barca ogni mese e mezzo circa e da quest'anno ogni volta trovo le batterie al 50/60% (BM1), per ricaricarle un giorno non basta e arrivo al massimo al 90%. un mio amico perito elettrico mi dice che normalmente le batterie all'acido hanno una perdita di capacita del 10% anno e quelle al gel probabilmente intorno al 5%, ho quindi ritarato la capacita sul monitor a 190Ah e ovviamente ora la carica arriva al 100%. pero la cosa non mi sfagiola molto, qualcuno mi può confernare che è cosi? E se si allora cosa serve il desolfizzatore montato a batterie nuove?
grazie

O hai preso due batterie da 6V, o hai l'impianto a 24V, altrimenti non si capisce perché tu le abbia collegate in serie!? Forse intendevi in parallelo....


RE: Manutenzione batterie, stato dell'arte - Giuly - 17-03-2016 13:32

(17-03-2016 12:58)Edolo Ha scritto:  
(12-03-2016 17:25)Giuly Ha scritto:  salve a tutti
2 anni fà ho comprato 2 batterie agm da 100 Ah l'una, montate in serie per i servizi. per 2 anni tutto ok, vado in barca ogni mese e mezzo circa e da quest'anno ogni volta trovo le batterie al 50/60% (BM1), per ricaricarle un giorno non basta e arrivo al massimo al 90%. un mio amico perito elettrico mi dice che normalmente le batterie all'acido hanno una perdita di capacita del 10% anno e quelle al gel probabilmente intorno al 5%, ho quindi ritarato la capacita sul monitor a 190Ah e ovviamente ora la carica arriva al 100%. pero la cosa non mi sfagiola molto, qualcuno mi può confernare che è cosi? E se si allora cosa serve il desolfizzatore montato a batterie nuove?
grazie

O hai preso due batterie da 6V, o hai l'impianto a 24V, altrimenti non si capisce perché tu le abbia collegate in serie!? Forse intendevi in parallelo....
si scusa in parallelo