Ciao
ci tengo a dare il mio contributo sul catamarano in oggetto visto che da qualche settimana è il mio cat!
Ho navigato per oltre 1100 miglia in una "non stop di 7 gg e 7 notti" (periplo dell'Italia appena fatto - in dicembre 2020 - con tempo davvero duro a tratti) con il mio Lipari 41 Evolution 2014.
Posso dire che l'assetto che ha il mio L41 (randa square top, genoa standard in dacron tagliate bene, ma da crociera pura e nessun'altra vale disponibile) con carena sporchissima (2 anni senza fare av) e 2 eliche (purtroppo) pessime a 2 pale fisse è SICURAMENTE passibile di ampi margini di miglioramento, in termini di sailing performace; diciamo che non è fatto per essere il più performante possibile... e per questo a voler esser positivi NON può che migliorare (con gli interventi che ho in animo di apportargli, primi tra tutti eliche a pale abbattibili, bompresso e vele di prua...).
In ogni caso ho registrato le seguenti performance alle varie andature.
Premetto che ho avuto condizioni abbastanza varie, ma tipicamente invernali e piuttosto dure con onde anche di 4m (per fortuna al giardinetto).
Vento nei primi 2 gg dai 25 ai 35 nodi più o meno costanti per 48 ore (nel centro del tirreno) poi venti contrari di 20-25 nodi nello ionio con onde corte e ripide di 1-2m, e infine anche i classici 10-15 nodi con mare tranquillo in alcuni tratti nell'alto adriatico.
Inoltre sottolineo quanto gli armatori di catamarani da crociera, sanno bene, e cioè che sotto i 40° sull'apparente non conviene spingersi (lo scarroccio è troppo elevato; puntando a 30° o anche meno sul vento apparente, cosa possibilissima e all'apparenza sostenibile, in realtà si vede chiaramente la traccia sul cartografico che procede molto più larga per lo scarroccio, rispetto a quanto si ottiene puntando a 40° gradi sull'apparente a parità di tutte le altre condizioni, con una velocità che tra l'altro è enormemente più elevata, spesso doppia).
Inoltre sottolineo che le vele standard del mio L41 mi sono sembrate tagliate davvero bene e molto efficaci, ma sono normalissime vele in dacron e non ho al momento nessun asimmetrico o code0 o alcuna vela per le andature larghe.
Ecco i dati:
Vel vento reale - Dir apparente - Velocità SOG rilevata
fino a 12 nodi - da 40° a 100° - circa la metà della velocità del vento vero (proverò nei prox mesi a vedere se si riesce a far meglio...
)
fino a 12 nodi - da 100° a 180° - meno della metà della velocità del vento vero (randa non apre al meglio per le sartie - ci vorrebbe uno spi)
Come si vede quindi con venti non elevati almeno il mio cat con le vele std non potrebbe tenere il passo di un buon monoscafo di pari lunghezza. Per le andature invece posso confermare oltre ogni dubbio che è possibile risalire agevolmente il vento (110° tra un bordo e l'altro sono normali – misura sulle tracce)
da 12 a 18 nodi - da 40° a 90° - tra i 7 e i 9 nodi dipendente dallo stato del mare (onda formata contro o meno)
da 12 a 18 nodi - da 90° a 160° - tra i 7 e i 10 nodi
da 12 a 18 nodi - da 160° a 180° - circa 6 nodi o poco più (solo vele bianche quindi...)
Qui il salto prestazionale si nota; si comincia a essere a livello dei migliori monoscafi (non solo da crociera) anche di lunghezza superiore. Se l'onda non è superiore ai 1-2m si va davvero veloci e si stringe più che bene. L'impressione di accelerazione quando ad es. si passa dai 35° ai 45° di angolo al vento apparente è davvero esaltante!
Con 18 nodi di vento vero sul muso in uscita dallo stretto di Messina, è stato incredibilmente bello sentire il cat partire letteralmente con una accelerazione incredibile appena dopo la virata. Appena riuscivo a mettermi sui 45°/50° sull'apparente si arriva ai 9 nodi e oltre in modo istantaneo e spesso con qualche momento con velocità a 2 cifre!
E' necessario sempre intervenire molto sul timone (molto demoltiplicato rispetto alle barche che ho avuto finora almeno!) e rispetto al monoscafo la velocità varia moltissimo; quella che riporto è per lo più la media ma per capirci quando dico 9 nodi in realtà sul sog leggevo tutte le velocità comprese tra 6 a 12 nodi continuamente oscillanti in modo alternativo e regolare (penso per l'onda che frenava in modo alternato la barca).
da 18 a 25 nodi - da 40° a 100° - attorno ai 9 nodi *
da 18 a 25 nodi - da 110° a 150° - attorno ai 8 nodi * o **
da 18 a 25 nodi - da 160° a 180° - attorno ai 7 nodi **
E' sorprendente che anche con venti sostenuti, almeno a vele bianche il cat vada meglio alle andature al vento che non alle andature larghe; probabilmente con vele da poppa (gennaker o spi) le cose potrebbero cambiare; segnalo però che la randa non si può quadrare oltre una certa soglia perché le sartie laterali la bloccano, se non si vuole usurare il tessuto vela è necessario cazzarla un po' - in quella posizione è ottima per vento fino a 140°; inoltre l'hardware non consente di regolare in modo ottimale neppure il genoa ad andature più larghe - servirebbe gli organizer per un barber che invece non è previsto.
da 25 a 35 nodi - da 40° a 100° - attorno ai 9-10 nodi **
da 25 a 35 nodi - da 110° a 150° - oltre i 10 nodi ** o ***
da 25 a 35 nodi - da 160° a 180° - attorno ai 10 nodi *** o ****
Qui è esaltante portare un cat; si ha una sensazione di sicurezza che NON HO MAI PROVATO in nessun monoscafo, e ne ho avuti tanti (13 dai 8m ai 14m in 20 anni anche da regata) e posso affermare di non aver mai navigato in modo così prolungato con tempo così duro (48h con 35 nodi più o meno costanti e onde enormi non è usuale!) e per molto meno con il mio monoscafo precedente (comodissimo per esser un monoscafo) mi sarei spossato in 6h di condizioni meno estreme!
Si viaggia in assoluto relax, ve lo garantisco, cioè si lascia la barca al pilota e si fa da mangiare o un bel caffettino con dolcetto, mentre a prua ci sono spruzzi ovunque! Incredibile.... il vero problema è invece un altro: il L41 è pur sempre un cat da crociera.
Quindi sopra certe velocità il confort (soprattutto acustico!) cala. Si il confort acustico!... che ho imparato essere un punto critico per i cat sconosciuto ai monoscafi che navigano bene - non quelli che sbattono su qualsiasi ondina da mezzo metro).
Sul cat navigare a 6 nodi corrisponde a “esser fermi”; tra i 7 e i 10 nodi è a mio avviso la “giusta velocità del mio cat”. Quando si va costantemente a 10 nodi con punte a 12, 13 o addirittura per qualche secondo a 15 beh la sensazione è che tutto sia un po' troppo estremo; i rumori stando nelle cabine degli scafi, si trasformano in tonfi e frastuoni; si sentono delle vibrazioni importanti quando il cat surfa nervosamente sulle onde nelle punte delle velocità registrate e… non è piacevole!
In dinette diciamo che tutto è più tollerabile, addirittura in pozzetto o al timone si avverte poco o nulla, ma nelle cabine negli scafi sembra una devastazione, e non è una cosa che mi piare! Mi spiego: io "voglio bene" alle mie barche e sentire dall'interno degli scafi delle vere e proprie "bombe" per gli slam che il mare crea sulla cellula dello scafo centrale beh lascia un po' perplessi per non parlare delle risonanze delle vibrazioni.
Devo dire che è la mia prima navigazione con cat diciamo impegnativa e potrebbe esser che mi manchi “l’abitudine”.
Del resto ragionando non può che esser così: se si procede a più di 10 nodi (e a tratti a 15 nodi) magari nelle andature al vento è ovvio che le onde contrarie provochino certe botte: la barca procede a 10 e più nodi, le onde ti vengono incontro a velocità altrettanto elevate quindi...
E anche alle andature larghe non si può non notare che a certe velocità vi sia uno stress sulle attrezzature notevolissimo: il monoscafo stressato da una raffica si inclina e scarica la pressione.
Il cat no: accelera fin che può e poi deve in qualche modo assorbire la forza del vento; quando si procede a velocità elevata basta una raffica o una decelerata della barca che il vento apparente (quello che stressa le attrezzature) può istantaneamente aumentare di molti nodi, creando uno stresso che non può far bene all’alberatura e alle vele (soprattutto quando il cat deve "risalire" un'onda particolarmente ripida decelera in modo evidente, magari dopo aver surfato giù dalla precedente: la differenza in velocità è di parecchie nodi e di conseguenza la forza del vento apparente sulle vele).
da 35 a 40 nodi - da 140° a 180° - sopra i 10 nodi ****
I venti sopra i 35 nodi li ho avuti solo di poppa; il cat va benissimo a quell'andatura e garantisce una ottima comodità, sempre con i limiti di cui sopra. Quando si surfa si vedono per qualche secondo velocità incredibili (anche se il sog continua a fluttuare abbassandosi anche a 6 nodi – a causa del sali-scendi dalle onde che erano enormi in quelle circostanze, dei veri muri d'acqua che oscuravano l'orizzonte). Anche qui il vero problema è non stressare troppo la barca, quindi non tanto che velocità al massimo si potrebbe fare, ma piuttosto quale sia la più alta velocità da tenere in sicurezza. Quindi terzarolare in anticipo e tenere una andatura che limiti la velocità del cat a livelli di sicurezza.
In definitiva, non ci sono differenze eclatanti di velocità (media) all'aumentare del vento per le andature di bolina larga / traverso. Infatti operando la preventiva azione di terzarolare le vele come da manuale alla fine una volta raggiunta la velocitò di circa 8-10 nodi si rimane su quella soglia...
E' evidente invece che se non si terzarola, anche se la velocitò aumenta, la conseguenza più evidente sono gli impatti con le onde che divengono troppo forti e incredibilmente rumorosi: il problema di bolina è non "distruggere la barca" schiantandola contro il mare a velocità non "sicure" quindi il vero obiettivo secondo me è tenere le velocità non troppo alte (stringendo il vento e terzarolando e scaricando la randa se possibile...).
Di bolina credo convenga stare sotto i 9 nodi altrimenti la situazione "sembra" diventare critica proprio per gli schianti con le onde.
Per chiarezza: gli schianti con le onde li temo soprattutto per gli impulsi che provocano sull'attrezzatura, non certo per la tenuta della vetroresina, ma diciamo che dal rumore che di sente (soprattutto dall'interno degli scafi laterali stessi) è tale da far preoccupare anche in quel senso - ben sapendo che non è il caso...
Magari nei prox anni vi dirò se confermerò questa impressione o con l'esperienza e l'uso saprò sperare questo che al momento sento come un limite.
* = con 1 mano alla randa e genoa pieno
**= con 1 mano alla randa e 3/4 di genoa
***= con 2 mani alla randa e 1/2 genoa
****= con 3 mani alla randa e 1/4 di genoa
Quindi devo ammettere che con il mio L41 il vero problema è mantenere una "giusta" velocità rispetto all'andatura più che cercare la massima.
A mio avviso infatti è molto più soddisfacente poter tenere buone velocità scivolando letteralmente sul mare con una certa "dolcezza" con un rumore che sembra quella di una cascata equilibrata anche nelle cabine degli scafi, in tutta sicurezza e massimo confort, piuttosto che spreme a velocità a due cifre ma perdendo le bellissime caratteristiche di cui sopra. A tal fine il mio L41 ritengo sia ottimo: con questo approccio abbiamo sempre fatto ben più di 150 migliq / giorno nella direzione di avvicinamento della ns meta, il che significa che se si tiene conto che spesso abbiamo dovuto bordeggiare, la media effettiva al giorno si avvicina alle 200 miglia giorno (il 30% di percorso effettivo reale effettuato in più!!)
E infatti nei primi 2 gg nei quali abbiamo potuto tenere il cat in rotta diretta rispetto alla ns meta, abbiamo realizzato quasi 200 miglia al giorno costanti.
A motore (2 x 30 cv) le velocità sono le seguenti.
Con 1 motore a 2200 giri ero sui 5.7nodi
Con 2 motori a 2200 giri a 6.8 quindi conveniva andare con 1 motore solo...
A 2000 giri con entrambi i motori ero a 6.5 nodi
A 2800 giri (quasi il massimo) ero a 8.5
Ma come detto le eliche sono pessime (piatte a 2 pale) sporche e la carena non fatta dall'inverno 2018.
Credo che eliche a 3 pale qui i miglioramenti saranno sensibili.
A presto!
NB: ho filmati e tracce di tutto... e prometto di aggiornare i valori e di dare delle polari effettive del L41 non appena avrò modo di metterlo veramente sotto test durante la prossima stagione e una volta che l'avrò adeguato a quel che credo sia il minimo della dotazione