Stufa elettrica in fiamme
#1
Salve
In questo inverno australe che tarda ad andarsene , usiamo principalmente la stufa a gasolio della Reflex, la mattina pero' appena alzati per stemperare un po' prima che la Reflex entri in azione accendiamo una piccola stufetta elettrica .Ci e' capitato l'altra mattina che appena accesa abbiamo visto una gran fiammata da sopra la stufa, fortuna che ero vicino all'interruttore generale e ho spento subito, se no le conseguenze potrebbero essere state disastrose.
Ho aperto la stufetta e l'ho trovata completamente piena di polvere accumulata sulla resistenza.Da notare che questa stufetta l'abbiamo da pochi mesi ed e' molto raro poterla usare per via della mancanza della 220. La polvere accumulandosi sulla resistenza ad un certo punto si e' incendiata come fosse benzina.Smontato tutto pulito tutto e rimesso in funzione la stufetta.
Dico tutto cio' per consigliarvi specialmente durante i mesi invernali di fare un po' di manutenzione alle vostre stufette, ogni mesetto smontatele e ripulitele , se avete la possibilita' di utilizzare un radiatore ad olio ancora meglio, e sopratutto non lasciate MAI MAI e poi MAI la stufetta accesa con nessuno a bordo.


http://ovni345.blogspot.cl/
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#2
(27-08-2017, 13:59)Stranizzadamuri Ha scritto: Salve
In questo inverno australe che tarda ad andarsene , usiamo principalmente la stufa a gasolio della Reflex, la mattina pero' appena alzati per stemperare un po' prima che la Reflex entri in azione accendiamo una piccola stufetta elettrica .Ci e' capitato l'altra mattina che appena accesa abbiamo visto una gran fiammata da sopra la stufa, fortuna che ero vicino all'interruttore generale e ho spento subito, se no le conseguenze potrebbero essere state disastrose.
Ho aperto la stufetta e l'ho trovata completamente piena di polvere accumulata sulla resistenza.Da notare che questa stufetta l'abbiamo da pochi mesi ed e' molto raro poterla usare per via della mancanza della 220. La polvere accumulandosi sulla resistenza ad un certo punto si e' incendiata come fosse benzina.Smontato tutto pulito tutto e rimesso in funzione la stufetta.
Dico tutto cio' per consigliarvi specialmente durante i mesi invernali di fare un po' di manutenzione alle vostre stufette, ogni mesetto smontatele e ripulitele , se avete la possibilita' di utilizzare un radiatore ad olio ancora meglio, e sopratutto non lasciate MAI MAI e poi MAI la stufetta accesa con nessuno a bordo.

BV Angelo
http://ovni345.blogspot.cl/

in misura minore, succede anche a casa con le lampade da comodino: vicino alla base si raccoglie polvere e diventa pericoloso
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#3
Sembra una ovvietà ma lo dico lo stesso, occhio alle cinesi da due lire.
Anch'io durante le permanenze invernali uso un termiventilaore elettrico, di noto produttore tedesco, ma di notte non mi fido e accendo un paio di radiatori ad olio che mantengono la temperatura ambiente già raggiunta e sono molto più affidabili come sicurezza di impiego.
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#4
(27-08-2017, 17:27)Luciano53 Ha scritto: Sembra una ovvietà ma lo dico lo stesso, occhio alle cinesi da due lire.
Anch'io durante le permanenze invernali uso un termiventilaore elettrico, di noto produttore tedesco, ma di notte non mi fido e accendo un paio di radiatori ad olio che mantengono la temperatura ambiente già raggiunta e sono molto più affidabili come sicurezza di impiego.
Perché non direttamente solo i radiatori a olio?

_____
Nulla possiamo davanti al nascere o al morire. L'unica cosa che possiamo (e che dobbiamo), è assaporare l'intervallo!
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#5
(27-08-2017, 17:39)Beppe222 Ha scritto:
(27-08-2017, 17:27)Luciano53 Ha scritto: Sembra una ovvietà ma lo dico lo stesso, occhio alle cinesi da due lire.
Anch'io durante le permanenze invernali uso un termiventilaore elettrico, di noto produttore tedesco, ma di notte non mi fido e accendo un paio di radiatori ad olio che mantengono la temperatura ambiente già raggiunta e sono molto più affidabili come sicurezza di impiego.
Perché non direttamente solo i radiatori a olio?

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Nulla possiamo davanti al nascere o al morire. L'unica cosa che possiamo (e che dobbiamo), è assaporare l'intervallo!


Anni e anni di esperienza.
Quando arrivo a bordo a -2 chiudo ermeticamente due cabine, mi riservo il quadrato e la cabina di poppa (che è più piccola di quella di prua) di sinistra che é a sud, qualcosa il sole la scalda.
Il termoventilatore scalda con maggiore rapidità, in mezz'ora la barca é abitabile. Poi sovrappongo nel riscaldamento due radiatori ad olio, uno per ambiente, e prima di dormire spengo il termoventilatore.
Tutti carichi che attacco direttamente alla prolunga di Imarroncinichegalleggiano.... e non all'impianto 220 di bordo, ne riservo una delle prese alla piastra elettrica per il caffé della mattina, anche quella scalda più di qualcosa.
Di solito "sopravvivo"Thumbsupsmileyanim
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#6
Eh ... non ci sono più i rudi marinai di una volta.
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#7
Questo accade con le stufette tradizionali che hanno gli elementi riscaldanti che si arroventano, scegliendo invece una stufetta con elemento riscaldante "ceramico" il rischio d'incendio viene quasi annullato poiche' tale tipo di riscaldatore raggiunge al massimo la temperatura di 180 gradi e non e' quindi in grado di incendiare nulla. Si tratta di elementi che hanno la caratteristica di aumentare fortemente la loro resistenza una volta raggiunta quella temperatura riducendo quindi la corrente assorbita fino addirittura quasi annullarla, praticamente e' come se l'elemento avesse su di se' un termostato tarato a 180 gradi, in realta' si tratta di speciali resistenze a semiconduttore con quella speciale caratteristica che da' all'oggetto una notevole sicurezza tollerando perfino il blocco del ventilatore.
Non costano molto di piu' delle solite stufette e sono commercializzate da molti produttori.
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#8
(27-08-2017, 23:46)dapnia Ha scritto: Eh ... non ci sono più i rudi marinai di una volta.

Ci sono ci sono... ma son vecchi Big Grin
Birbante di un Frap!!!
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#9
Perchè non una stufa a paraffina liquida? Lasciano un poco di odore solo alla accensione e spegnimento e scaldano alla grandissima con una spesa minima. Vero è che in un ambiente piccolo occorre tenere aerato.
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