(16-10-2018 19:54)Chiodoni Ha scritto: Con quelle condizioni una barca che va' in crisi non c'é . poi chiaro che con un 60 piedi con le vele giuste fai 17 nodi, con un chiglia lunga e una barca di pari lunghezza ne fai 10, il problema non é quello, mettile entrambe di bolina con 40 kn vediamo dove si sta' meglio, Poi il pescaggio ? Dove entri con una barca cosi ? Comunque grazie per le considerazioni fatte che sono sempre utili, mi piacerebbe capire se ci fosse qualche progettista come si calcolano poi questi sforzi e se veramente nel progetto e' previsto che si debba resistere ad un impatto.
nell' impatto ci sono tre dati rilevanti.
la velocita
la massa
la deformazione
l' energia cinetica dipende dal quadrato della velocita per la meta della massa.
l' energia potenziale e' data da una forza per una distanza,
nell' urto l' energia cinetica si annulla, per altro non si distrugge ma puo solo trasfomarsi in energia potenziale, ovvero dissiparsi sulle strutture.
nel nostro caso la distanza dipende dalla deformazione, del siluro, dei madieri della lama, dello scafo e in qualche modo anche dal volume della carena (la prua va sotto) e dal momento di inerzia dell' insieme.. albero compreso.. che pure lui deve rallentare e tendera ad affonare la prua.
ad oggi questo tipo di conti a mano non li fa piu nessuno, si usano dei sistemi di calcolo, in generale a elementi finiti.
ti consentono di valutare tutto insieme sia le deformazioni che le sollecitazioni in ogni parte interessata.. in pratica tutta la barca.. carichi compresi.
questo e' uno dei motivi per cui si puo dire sempre che piu carico corrisponde a maggior sollecitazione, nonostante questo in genere negli annunici di barche leggi:mai fatte regate, ma nulla ti dicono su quante volte si sia superato il carico massimo di progetto.. e molti armatori neanche lo conoscono.
se ti fa voglia in un altro 3d che apri tu dopo la msr , ti simulo il carico aggiuntivo in caso di incaglio determinato da 50 metri di catena a prua, o di un serbatoio da 200 litri pieno d' acqua o.. di quanto cambi se hai dieci bocce di vino in sentina,
la forza sulla chiglia di una barca a chiglia lunga che, per motivi di disegno non puo deformarsi oltre i pochi cm di spessore dello scafo puo essere devastante, a volte si salvano salendo sull' ostacolo ma le abrasioni degli scogli non scherzano.. dai un occhio a come ha ridotto la concordia un sasso capitato li per caso.
@chiodoni.. la barca per andare a scogli e' come la macchina per fare l' autoscontro, forse esistono e forse resistono a basse velocita.. oltre 5 g l'omino a bordo sviene, oltre 10 e' facile muoia.. vuol dire che il suo corpo aumenta di 10 volte il suo peso.. come prendere sul groppone una tonnellata .. muore anche se il mezzo non si fa nulla.
la cosa migliore e' non andare a sbattere, nel caso e' bene che tutto cio che puo assorbire energia lo faccia e protegga l' omino almeno dalla accelerazione.
un incaglio a maddalena l' ho visto.. un 31.7 come il mio di allora.. la barca ha rotto un pezzo di controstampo all' altezza della cucina, ma non si sono aperte vie d' acqua e la chiglia non s'e' staccata, gli occupanti so finiti tutti all' ospedale.
se progetti una chiglia per resistere a 10 g.. sei quasi certo che la barca sopravvivera al suo padrone..
un solaio civile normalmente e' calcolato per sopportare 400 kg al metro quadro.. il ponte di genova credo stesse intorno ai 20000.. opss.