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Anche secondo me lo schema è errato, concordo con Kermit.
Qui lo schema del circuito primario che ho realizzato nella mia barca. In realtà lo stacca batteria di parallelo non mette mai in parallelo le batterie, se ne ho una cotta apro il contatto di quella cotta e chiudo quello di emergenza, mandando sia servizi che motore con quella buona.
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Si acquafredda il tuo impianto mi torna e sostanzialmente identico al mio originale fatto da Beneteau sul 411.
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14-06-2012, 15:24
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-06-2012, 15:27 da wind e sea.)
quindi riassumendo si potrebbe dire che la differenza fra l'impianto di pepe e quello di acquafredda sta nel fatto che nel primo le apparecchiature di ricarica sono rispetto agli staccabatterie dal lato delle . nel secondo caso gli impianti di ricarica stanno dal lato . non ho capito male [?] qualcuno dovrebbe spiegare vantaggi e svantaggi delle due diverse . quanto riguarda l'impianto di acquafredda noto che anche quando gli staccabatterie sono tutti aperti le batterie restano collegate con positivo e negativo al caricabatterie ed al .ò creare pericoli [?] forse basta aggiungere uno staccabatterie generale sul negativo
vedo che anche sull'impianto di acquafredda il ripartitore ha un collegamnto con il negativo...è il tipo mosfet ? ..in effetti il mio lo danno con 0,25 volt di caduta . ancora bene ? troppo ottimistica la caduta di tensione, data dalla scheda tecnica, se si dovesse trattare di sistema a diodi?
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Citazione:wind e sea ha scritto:
quindi riassumendo si potrebbe dire che la differenza fra l'impianto di pepe e quello di acquafredda sta nel fatto che nel primo le apparecchiature di ricarica sono rispetto agli staccabatterie dal lato delle . nel secondo caso gli impianti di ricarica stanno dal lato . non ho capito male [?] qualcuno dovrebbe spiegare vantaggi e svantaggi delle due diverse . quanto riguarda l'impianto di acquafredda noto che anche quando gli staccabatterie sono tutti aperti le batterie restano collegate con positivo e negativo al caricabatterie ed al .ò creare pericoli [/b] [?] forse basta aggiungere uno staccabatterie generale sul negativo
vedo che anche sull'impianto di acquafredda il ripartitore ha un collegamnto con il negativo...è il tipo mosfet ? ..in effetti il mio lo danno con 0,25 volt di caduta . ancora bene ? troppo ottimistica la caduta di tensione, data dalla scheda tecnica, se si dovesse trattare di sistema a diodi?
Giusto Wind &sea infatti sul mio impianto c'è anche lo staccabatteria sul negativo ma in questo caso, rispetto al problema iniziale è meno importante, in quanto il caricabatteria in genere si monta con un magnetotermico, qundi anche Acquafredda una volta aperti i due staccabatteria e il magnetotermico sia in navigazione che in Imarroncinichegalleggiano.... ha la possibilità di isolare le utenze dalle fonti di energia.
Viceversa nel sistema usato da Pepe anche staccando gli staccabatteria in navigazione avrebbe sempre l'alternatore attaccato alle utenze con nessuna possibilità di isolarlo
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Citazione:wind e sea ha scritto:
quindi riassumendo si potrebbe dire che la differenza fra l'impianto di pepe e quello di acquafredda sta nel fatto che nel primo le apparecchiature di ricarica sono rispetto agli staccabatterie dal lato delle . nel secondo caso gli impianti di ricarica stanno dal lato . non ho capito male [?] qualcuno dovrebbe spiegare vantaggi e svantaggi delle due diverse . quanto riguarda l'impianto di acquafredda noto che anche quando gli staccabatterie sono tutti aperti le batterie restano collegate con positivo e negativo al caricabatterie ed al .ò creare pericoli [?] forse basta aggiungere uno staccabatterie generale sul negativo
vedo che anche sull'impianto di acquafredda il ripartitore ha un collegamnto con il negativo...è il tipo mosfet ? ..in effetti il mio lo danno con 0,25 volt di caduta . ancora bene ? troppo ottimistica la caduta di tensione, data dalla scheda tecnica, se si dovesse trattare di sistema a diodi?
Per quanto riguarda la prima domanda, il ripartitore deve essere diretto sulla batteria, ed è alimentato dall'eccitazione dell'alternatore. Questo per fare in modo che, se inavvertitamente o coscientemente a motore acceso vengono aperti gli staccabatterie isolando le utenze, l'alternatore continui a caricare le batterie. Ricordo che un alternatore (molto semplicisticamente) che lavorando non trova batterie da ricaricare si rovina fino a bruciarsi.
Sul fatto che a staccabatterie aperti il ripartitore sia comunque sotto tensione perchè diretto alla batteria, in realtà lui per lavorare deve essere alimentato da un apposito ingresso positivo, che nel mio caso è il D+ dell'alternatore . Quando è spento (motore spento) tiene totalmente isolate le due batterie. Quando è acceso (motore acceso) ricarica le batterie secondo una sua logica, dando priorità a quella motore, poi passa a quella servizi, e quando sente le tensioni delle due batterie simili le mette in parallelo (modello 0VoltDrop della sterlin power).
Per quanto riguarda il caricabatterie il concetto è simile, devi poter tenere in carica le batterie isolando al contempo tutte le utenze e quindi direct to battery.
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grazie per le precisazioni mi resta da capire solo se il mio ripartitore (quello del mio link) che a quanto ho capito è a diodi e che devo ancora montare, si può utlizzare come quello dello schema di acquafredda e se è altrettanto valido [?]
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Citazione:wind e sea ha scritto:
grazie per le precisazioni mi resta da capire solo se il mio ripartitore (quello del mio link) che a quanto ho capito è a diodi e che devo ancora montare, si può utlizzare come quello dello schema di acquafredda e se è altrettanto valido [?]
Non so che tipo di ripartitore tu abbia ma anche quello di Pepe se non si collega il negativo (cosa che io preferirei) funziona come un normale ripartitore e diodi quindi leggera caduta di tensione in più ma meno complicazioni elettroniche sulla barca
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Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:wind e sea ha scritto:
grazie per le precisazioni mi resta da capire solo se il mio ripartitore (quello del mio link) che a quanto ho capito è a diodi e che devo ancora montare, si può utlizzare come quello dello schema di acquafredda e se è altrettanto valido [?]
Non so che tipo di ripartitore tu abbia ma anche quello di Pepe se non si collega il negativo (cosa che io preferirei) funziona come un normale ripartitore e diodi quindi leggera caduta di tensione in più ma meno complicazioni elettroniche sulla barca
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il ripartitore è quello del . a prescindere dal modello uno dei problemi di installazione potrebbe essere il fatto che nel mio impianto ho un solo cavo di positivo che serve sia per la ricarica sia per la messa in . metterei il ripartitore sullo staccabatterie lato batteria .ò per la messa in moto devo chiudere lo . inoltre mantenere chiuso lo staccabatteria by-passando il ripartitore e far ricaricare meglio la batteria . domanda è se apro lo staccabatteria motore (per ricaricare contemporaneamnte anche i servizi) rischio di danneggiare i diodi dell'alternatore o diciamo il ripartitore è capace subito di asssorbire la variazione di corrente[?]
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Sul mio 411 lo schema è questo: il primo staccabatterie (a sinistra) è quello generale, il centrale è quello delle batterie motore l'ultimo (a destra) è quello delle batterie servizi
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Ma con questo schema è possibile mettere in parallelo agendo sugli staccabatterie? Non mi pare.....
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Secondo quello schema (che è sbagliato...) il parallelo tra le due batterie già ce l'hai ma sulla barca non è così
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Secondo quello schema (che è sbagliato...) il parallelo tra le due batterie già ce l'hai ma sulla barca non è così
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Citazione:kermit ha scritto:
Secondo quello schema (che è sbagliato...) il parallelo tra le due batterie già ce l'hai ma sulla barca non è così
Come sarebbe che lo schema è sbagliato????...... l'ho preso dalla documentazione originale della barca (è in Francese e Italiano). Vuoi dire che in realtò lo schema elettrico è diverso da questo? E come è possibile che la Beneteau indichi uno schema sbagliato nei sui manuali dell'armatore? Il mauale di kermit è diverso? Scusate se uso impropriamente questo post.
Resta quindi da vedere com'è realmente fatto lo schema del mio 411.
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18-06-2012, 14:41
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-06-2012, 14:57 da kermit.)
Citazione:kitegorico ha scritto:
Citazione:kermit ha scritto:
Secondo quello schema (che è sbagliato...) il parallelo tra le due batterie già ce l'hai ma sulla barca non è così
Come sarebbe che lo schema è sbagliato????...... l'ho preso dalla documentazione originale della barca (è in Francese e Italiano). Vuoi dire che in realtò lo schema elettrico è diverso da questo? E come è possibile che la Beneteau indichi uno schema sbagliato nei sui manuali dell'armatore? Il mauale di kermit è diverso? Scusate se uso impropriamente questo post.
Resta quindi da vedere com'è realmente fatto lo schema del mio 411.
Ragazzi ma con lo schema in mano gli date un'occhiata all'impianto della vostra barca o vi fidate ciecamente delle cose scritte?


Anche il manuale di Kermit che è lo stesso della tua barca è sbagliato, si sono dimenticati di disegnarci il ripartitore di carica.
Se vedi a valle degli staccabatteria positivi dei servizi e del motore c'è un parallelo disegnato che in realtà non esiste sulla barca, li ci dovrebbe stare il ripartitore di carica pertanto il parallelo non c'è.
Anche Umeghu (sul post
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=73449) leggendo lo schema della sua barca (393) dice di avere il parallalo ma io ci scommetto che non c'è, magari è Ingegnere e ora si vergogna a dircelo


(si scherza eh!!), li ci deve stare il ripartitore di carica ed il parallelo non c'è.
Ad ogni modo se vuoi metterci un parallelo di emergenza dovresti montare tra i due positivi uno relay di adeguata potenza con un pulsante di comando da usare solo in caso di estremo bisogno e solo per avviare il motore