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28-01-2012, 21:32
Ciao marinai
pongo una serie di domande tecniche in merito all'applicazione del Sikaflex 290 DC , a uso calafataggio ponte in teak.
1- Perchè è necessario applicare il nastro distaccante sul fondo tra le fughe prima dell'applicazione del Sika 290 dc?
2- Cosa potrebbe succedere nel caso non applicassi il primer per sikaflex 290 dc?
3- Nel caso non rispettassi le proporzioni consigliate dalla Sika tra larghezza delle doghe, larghezza delle giunzioni e profondità delle giunzioni qual'è il rischio?
Ovviamente non tiene, ma se ho due fughe una vicina all'altra (4,5 mm), a scopo decorativo, però abbastanza profonde c'è il pericolo che la 'mini asse ' di teak si spezzi in seguito agli tensioni trasmesse dal Sika?
Vi ringrazio per i vostri interventi
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1 - mio personale punto di vista - solo motivi commerciali, devono vendere (il nastro)
2 - la sika ti con siglia il suo primer normalmente si spennella resina epoxy, ma va fatto pena carenza d'adesione della gomma
3 - se la gomma riempie perfettamente i comenti non ci sono problemi, che possono nascere se vi sono dei vuoti
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1- Ho recentemente fatto rifare la coperta e non non sono stati messi i nastri sotto i comenti.Penso che il motivo principale dei nastri non sia quello commerciale di venderli, ma di far lavorare meglio il comento per dilatazione e compressione ortogonale alla direzione delle doghe( anche esse incollate elasticamente alla coperta).Inoltre sarà più semplice eliminarlo se occorrerà rifare in qualche punto la calafatura.
2 - Il primer è assolutamente fondamentale per una buona adesione del sika. Non credo proprio che sia giusto spennellare resina epoxy e ugualmente è sbagliato incollare le doghe in coperta con epoxy. Le riparazioni e manutenzioni successive sarebbero problematiche...
3 - L' importante è avere il beccuccio di estrusione di dimensione giusta per far risalire il sika dal basso in alto senza lasciare bolle e vuoti; più è stretto e profondo il comento più bella e duratura sarà la coperta. Per non avere troppe difficoltà tuttavia non allontanarsi troppo da quanto suggerito nelle tabelle del manuale sika.
Luca falegname potrà dare indicazioni più precise...
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Punto 1
Concordo che il nastro può rendere un poco più facile eliminare la gomma, ma rende anche più facile il suo distacco, in quanto meno ancorata al fondo del comento
Punto 2
Sika non indica nelle schede tecniche da cosa sono composti i suoi primer per migliorare l'adesione della gomma
Io credo siano a base di prodotti epossidici
Fino ad oggi, ho sempre visto chi fa coperte, spennellare il comento con resina epoxy, prima di applicare la gomma
Punto 3
Per non avere vuoti e bolle metti un poco di gomma in eccedenza e poi lavora di spatola
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1-il nastro sul fondo del comento serve staccare il sika dal suo fondo. In questo modo diventa un vero giunto elastico, essendo ancorata la colla solo alle pareti: tutti i movimenti e dilatazioni vengono assorbite da tutto lo spessore del sika. in caso contrario(se fosse ancorato anche sul fondo) i movimenti si caricherebbero concentrati sul piccolissimo spessore(teoricamente zero) della giunzione tra doga e doga sul cianfrino nel fondo, portando facilmente ad un distacco del sika da una parete.
2- se non ci metti il primer, o un suo equivalente, l'adesione del sika alla parete sarebbe precaria.
3- Se il rapporto altezza/larghezza del comento fosse decisamente maggiore di 1, oltre a render difficile il riempimento, renderebbe inefficiente l'azione di giunto elastico.
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Buon vento! by Mario
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[quote]
potrebbe essere utile il manuale in inglese di Sika, questo è il collegamento:
http://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&sqi=2&ved=0CCwQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.bluemoment.com%2Fdownloads%2Fsikaflexmarinehandbook.pdf&ei=JIQlT4OBIOTj4QSHya36DA&usg=AFQjCNEC_jhtWw9E39O5EFRabrdrQR7KEw&sig2=d_ZNSsSbC3REzLidoqObGQ
Sono indicate le larghezze di fuga suggerite in funzione delle larghezze delle doghe e la profondità massima in funzione della larghezza: in genere la profondità del cianfrino da riempire è un dieci venti per cento in più della larghezza della fuga. Nei ponti riassemblati su sagome di compensato o mat non si usa cianfrinatura delle doghe, è considerato uno spreco inutile di teak.
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Grazie ragazzi delle ottime risposte. Effettivamente , avendo costruito una passerella in teak ho voluto migliorare con delle rifiniture più estetiche e funzionali usando il sikaflex nero anche come antisdrucciolo. Ho fatto delle fresature sui traversini in teak e dovrò riempirli di sika, quindi credo le dilatazioni saranno inferiori di quelle che potrebbero avvenire sulle assi di un ponte. Vi ringrazio, a questo punto io darei primer su tutti e tre i lati della fuga facendo attenzione ad evitare bolle!
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Cavolo . chiamano comenti!!!

Le fughe, sono quelle delle piastrelle e dei pavimenti!!!
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Ma di che nastro parlate?
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Citazione:stefano702 ha scritto:
Cavolo . chiamano comenti!!!
Le fughe, sono quelle delle piastrelle e dei pavimenti!!!
Pensa se sbagliano la vocale . comenti non .
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Citazione:Giorgio ha scritto:
Ma di che nastro parlate?
E' un nastro tirato fuori dalla Sika da mettere sul fondo del comento
Personalmente la considero una roba che non serve a niente se non ad aumentare le vendite Sika
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Citazione:Leonardo696 ha scritto:
Citazione:Giorgio ha scritto:
Ma di che nastro parlate?
E' un nastro tirato fuori dalla Sika da mettere sul fondo del comento
Personalmente la considero una roba che non serve a niente se non ad aumentare le vendite Sika
A me sembra che Maro abbia spiegato chiaramente a che serve.
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Grazie Montè, a volte mi par di scrivere con l'inchiostro simpatico!
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Ossia dentro nel cianfrino si mette un nastro?A che serve?mai . .:
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Citazione:matteo45 ha scritto:
[quote]
potrebbe essere utile il manuale in inglese di Sika, questo è il collegamento:
http://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&sqi=2&ved=0CCwQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.bluemoment.com%2Fdownloads%2Fsikaflexmarinehandbook.pdf&ei=JIQlT4OBIOTj4QSHya36DA&usg=AFQjCNEC_jhtWw9E39O5EFRabrdrQR7KEw&sig2=d_ZNSsSbC3REzLidoqObGQ
Sono indicate le larghezze di fuga suggerite in funzione delle larghezze delle doghe e la profondità massima in funzione della larghezza: in genere la profondità del cianfrino da riempire è un dieci venti per cento in più della larghezza della fuga. Nei ponti riassemblati su sagome di compensato o mat non si usa cianfrinatura delle doghe, è considerato uno spreco inutile di teak.
il link che ho scritto sopra è in generale per l' uso del sika nella nautica, non sono riuscito ad allegare in un post il pdf di sika in italiano per la posa delle coperte in teak, se a qualcuno interessa credo di poterlo mandare con mail, però datemi in pv le vostre mail, forse così è possibile... sempre che vi possa essere utile

Ma a Giorgio non lo mando

anche perchè so che non me lo chiederebbe comunque...
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Citazione:Giorgio ha scritto:
Citazione:stefano702 ha scritto:
Cavolo . chiamano comenti!!!
Le fughe, sono quelle delle piastrelle e dei pavimenti!!!
Pensa se sbagliano la vocale . comenti non .
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http://www.simonerossi.it/faccine/grande_risata.gif][/hide] [hide][Immagine:
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Parlando con un noto e blasonato rivenditore di legname e costruttore di coperte in teak importanti (tipo su navette e grandi yacht sia a vela che a motore) mi diceva che loro utilizzano il nastro e rispettano le dimensioni dei comenti suggerite dalla Sika, esclusivamente per un discorso di garanzia.
In pratica, lo fanno per pararsi il posteriore in caso di problemi.
Mi diceva anche che hanno degli stampati, sul quale registrano la data, la temperatura ambiente ed il grado di umidità durante la messa in opera del teak.

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Citazione:Montecelio ha scritto:
Citazione:Leonardo696 ha scritto:
Citazione:Giorgio ha scritto:
Ma di che nastro parlate?
E' un nastro tirato fuori dalla Sika da mettere sul fondo del comento
Personalmente la considero una roba che non serve a niente se non ad aumentare le vendite Sika
A me sembra che Maro abbia spiegato chiaramente a che serve.
Maro ha semplicemente espresso il suo punto di vista che non è il verbo
E' solo un punto di vista, che coincide con quello della Sika
Io la vedo in modo opposto