Ma ancora con sto mattone....ma vi siete accorti che l'800 é finito da un pezzo?
Ma che a casa mettete ancora lo scaldino a carbone sotto le coperte prima di andare a letto?
Dopo tutte ste discussioni sul riscaldamento in barca (almeno una all'anno dal 1800 in qua :42
, mi sembra che sia diventata un pò sterile. E' sicuramente un discorso legato al proprio gusto personale ed alle proprie esperienze non che al tipo di utilizzo della barca e alla grandezza di quest'ultima, e aggiungerei anche dal clima in cui uno sta. Inutile montare una Dikinson o una taylor se staziono normalmente in sicilia o giù di li.
In banchina i problemi non esistono...c'é la corrente....sistemi sicuri con o senza utilizzo dell'impianto di bordo ( che dovrebbe essere a norma, se non vi fidate ad attaccarci un radiatore ad olio di 2000W forse é il caso che ve lo controllate/rifate :blush
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Il problema nasce quando la banchina non c'é e comincio ad avere problemi di bilancio energetico. Smettiamola di dire che il webasto non consuma tanta energia elettrica...andatevi a vedere quanto consuma lo scintillatore/candeletta di accensione quando attivo e tutto l'ambaradam di ventole e ventoline (anche del bruciatore) e poi ne riparliamo. Per usarlo ci vogliono batterie grandi e tanta energia da dover ripristinare. Non é un problema assoluto se sto via mezza giornata e poi smotoro per uscire e rientrare in porto e mi riaggancio alla rete, ma se sto una settimana in giro per rade in inverno, magari fermo (con la poca insolazione invernale i pannelli lavorano molto ridotti) ho un problema energetico in vista, poi ognuno se lo risolve come crede. Chi ne é innamorato é normalmente attaccato in banchina...ma allora perché consumare gasolio con quello che costa quando ho la corrente a disposizione ad un costo minore o nullo? (io in banchina la corrente non la pago :8
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E' risaputo che a me é un sistema che non piace, non per uno ma per una serie di motivi (così compenso democraticamente il voto positivo di Giorgio :cool
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Quindi in rada, o in tutte le condizioni di mancanza di energia elettrica, se non voglio morire di freddo (sopratutto se il freddo é quello vero dei paesi nordici) devo dotarmi di un sistema che non consumi elettricità (ricordiamoci che a volte potrebbe andare via la corrente di rete in banchina...) o che ne consuma una quantità facilmente ripristinabile.
Quindi, fermo restando il concetto 'elettrico' in banchina, quando non lo si ha io preferisco così:
Berche piccole (normalmente mono ambiente): fino a circa 9 metri, utilizzo della cucina (anche senza il fatidico mattone o vaso in terracotta
) o di un riscaldatore eqivalente tipo l'origo ad alcol. Più che sufficente per riscaldarsi e non morire di freddo o di fame (visto che ci si cucina sopra). E' piccolo, funziona bene, sicuro (antirovescamento e protezione superiore della fiamma che lo chiude), costa relativamente poco.
Barche medio grandi (dai 9 ai 12 mt circa, con almeno una cabina e bagno separato): Il famigerato sistema webasto (con tutti i suoi pro e contro energetici e di rumore). Costa quello che costa.
Una bella stufa taylor o dickinson (gasolio, kerosene, paraffina o quello che si preferisce), ovviamente se sussistono le condizioni di spazio interno dove alloggiarla, sia esterno per il camino di scarico fumi. Meglio se dotata di circolazione dell'aria, consuma un pò di energia ma molto meno del sitema di ventilazione del webasto che é basato praticamente solo sula ventilazione forzata, il bruciatore di questo tipo non consuma nulla o quasi a secondo del sistema di alimentazione scelto e per i più comodosi sistema di riscaldamento del circuito dell'acqua (sanitaria e motore). Costa quello che costa ma siamo sui livelli del webasto.
Altra altenativa é la oramai famosissima e diffusissima 'zibro & c', sistema mobile che non necessita di una installazione 'fissa' come l'altra ma, a mio parere, anche se dicono che si può usare così, necessita di un sistema di evacuazione fumi (magari mobile metti e leva). Costa meno dell'origo ad alcol, ma il combustibile costa molto di più dell'alcol se usiamo in comune denaturato.
Per le barche grandi oltre i 12 mt rimangono solo il webasto o la stufa taylor/dickinson a gusto personale dell'armatore (per Giorgio il primo sistema per me il secondo).
Discorsetto a margine: Tutti i sitemi che hanno combustione interna ad un locale chiuso necessitano di alcune cose indispensabili, sopratutto se il locale é relativamente piccolo.
Il primo é una areazione adeguata! Che si faccia tenendo aperto un pò un boccaporto, un finestrino una manica a vento o un areatore elettrico fate vobis, ma ci vuole se non si vuole correre il rischio di soffocarsi con il monossido di carbonio e con la puzza, più o meno del sistema utilizzato che non soffoca ma da fastidio.
Parallelamente a questo, se tenere il tambuccio un pò aperto può andare bene per un riscaldatorino origo, questo non é assolutamente sufficente per una zibro che normalmente ha un potere calorifico nettamente superiore, per cui una cappa con cannetta fumaria di evacuazione fumi é, a mio parere, indispensabile, almeno per ambienti piccoli e profondi come quelli di una barca. Quindi di fatto una 'installazione', se pur minimale e non fissa ci vuole.
Terzo e non ultimo, istallare a bordo un rilevatore di monossido di carbonio! Ce ne sono di economici o no, con capsula sostituibile o no, con l'indicazione del ppm o no, ma va istallato! Così al superamento eventuale delle soglie questo strilla e vi fa reagire (non solo quando si dorme ma anche da svegli ci si intossica senza rendersene conto).
In presenza di fiamma, un estintore nei pressi di questa (é così anche per la cucina se non lo avete mettetelo). Questo discorso é anche per il webasto, un estintore da poter utilizzare nel locale dove é alloggiato male non fa e io lo preferirei automatico....
Per il resto, grano salis come in tutte le attività e buon caldo a tutti.