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Fu chiesto ad Eric Tabarly come facesse a stringere tanto con il suo Pen Duik
'Per stringere bisogna andare veloci e per andare veloci occorre puggiare' Bv
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Citazione:Triscele ha scritto:
Fu chiesto ad Eric Tabarly come facesse a stringere tanto con il suo Pen Duik
'Per stringere bisogna andare veloci e per andare veloci occorre puggiare' Bv
hai grandemente centrato il punto. molti impiccano la barca pensando di fare angolo. si mettessero dei filetti di lana rossa sulle sartie come faccio ancora io.
i 40 gradi li conto su quelli e solo se arriva la raffica orzo lasciando le vele come sono pronto a ripoggiare sulla rotta precedente quando la raffica mi abbandona.
altrimenti avanti con i bordi di 180°, è divertente lo stesso.
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Velocità? per andare oltre devo mettere i pattini!
5,7 nodi sul gps e bordo di 1300 metri.
Sarà un problema di fiocco, ma qui ha ragione Moody; c'è anche la deriva che rompe le palle.
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Citazione:bullo ha scritto:
IL grasso della vela non si aumenta o diminuisce con la drizza, si sposta più a prua o più al centro. La vela è un'oppppppinione.-
io ho il fiocco ingarrocciato e con la ghinda. ma vado lento lo stesso.
ho una barca turbo-lenta.
mi salva la chiglia lunga che aiuta a tenere la direzione e limita moltissimo lo scarroccio.
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Citazione:mckewoy ha scritto:
la chiglia lunga [...] limita moltissimo lo scarroccio.
Su questo si potrebbe aprire una discussione da birra e patatine ...
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22-08-2013, 23:40
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-08-2013, 00:17 da mckewoy.)
Citazione:Gof ha scritto:
Citazione:mckewoy ha scritto:
la chiglia lunga [...] limita moltissimo lo scarroccio.
Su questo si potrebbe aprire una discussione da birra e patatine ...
. detto lunga 280x50 non continua di tipo bretone.
correttamente finn keel with cutaway forefoot and skeg-hung rudder,
 
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Citazione:mckewoy ha scritto:
...io ho il fiocco ingarrocciato e con la ghinda...
Ecco Tatiana Ghinda, che io non ingarroccio sulla drizza e per questo devo avere dei problemi a risalire.
Era solo una questione di armamento del fiocco.
[hide][Immagine: .][/hide]
. ho resistito
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Il grasso sul fiocco o genoa si ottiene dando catenaria allo strallo. cazzando il belin o le volanti sui frazionati o lo strallo con pinciometro  con crocette acquartierate verso poppa si diminuisce il grasso si tesa lo strallo.
Per la randa si da grasso raddrizzando l'albero si leva abbannanandola.
Dimenticavo con le vele in laminato belin o mollando la drizza non succede nulla il grasso rimane sempre li.
La vela è un'opppppinione.
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Citazione:einstein ha scritto:
..In attesa ..se cerchi in rete qualcosa trovi:
.
ciao
Grazie Einst.
Ho letto ma e' un po' troppo avanti per .ò capito il 40%.
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23-08-2013, 03:15
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-08-2013, 03:19 da gommo.)
Albodo... hai scritto che fai bolina a 50 gradi. Se parli di apparente tra scarroccio e giri di vento, stai praticamente facendo bordi piatti. Il problema sembrerebbe quello.
Porta boma al centro e regola bene lo svergolamento della randa: E' lei che ti fa risalire.
Il genoa grasso non aiuta, ma evita di rollarlo. Se lo rolli peggiori moltissimo la sua forma e lo ingrassi ancora di piu'. Al massimo con la drizza porta il grasso in avanti dove la componente sbandante e' minore e cazza a ferro (inteso che il genoa va quasi a sfiorare le sartie sia basse che alte).
PS: Naturalmente vale quanto scritto sulla velocita' e la poggiata. Dopo una virata poggia e fai prendere velocita' alla barca. Dopo orza piano fino a quando i filetti rifiutano e poi torna alla poggia. Ogni tanto riorza al limite per verificare qual'e'. Un occhio al windex ti permettera' col tempo di sapere anche senza orzare dov'e' il limite della tua barca.
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Citazione:mckewoy ha scritto:
io faccio il contrario. regolo la randa e fiocco a seguire
Per poi riregolare la randa di conseguenza. 
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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Meno male che non si impara stando sul ., domani vado a fare delle prove. Siete stati veramente gentili!
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Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:mckewoy ha scritto:
io faccio il contrario. regolo la randa e fiocco a seguire
Per poi riregolare la randa di conseguenza. 
ciao
no, io sono ruspante
la randa la regolo continuamente ad ogni minimo variare del mare e/o del vento. gli faccio venire i dolori.
il palo non si flette ma ho drizza, caricabasso e cunningham
e poi tesabase e poi meolo.
non ho neanche un carrello ma un'archetto sulla tuga.
però la randa porta sempre bene.
il fiocco a seguire senza disturbare la randa. sposto solo il grasso con la drizza e lo scarico con il carrello.
ciao,
i Responsabili. chissà quanto pagarebbero per essere comprati
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-08-2013, 14:52 da albodo.)
Pioggia e calma piatta.  Finisce estate, tempo libero e il morale è alle stelle.[:108][:108][:108]
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-08-2013, 00:31 da tiger86.)
Letto i vari interventi, ocio che ci sono un po' teorie non corrette, ad esempio: avvolgendo parzialmente il Genoa faresti solo peggio.
Le ipotesi sono due, o come dice Albert sei costantemente sfasato col vento, oppure più verosimilmente stringi troppo, tieni una prua troppo alta, per cui fai una bella prua ma scarrocci molto e quindi non avanzi al vento. Poggia fai correre e poi gradualmente inizia a stringere.
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-08-2013, 19:37 da albodo.)
Ho casualmente scoperto ieri sera quanti istruttori FIV ci sono tra voi che mi avete risposto.
Sono veramente . imbarazzato da tanta disponibilità.
Ora non mi resta che aspettare un po' di vento per fare esperimenti e raccontarveli.
Che dire?
Grazie!
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Citazione:bullo ha scritto:
Dimenticavo con le vele in laminato belin o mollando la drizza non succede nulla il grasso rimane sempre li.
La vela è un'opppppinione.-
Su questo avrei qualcosa da ridire. Anche le vele in laminato, persino quelle in cabonio inestensibile, sentono (eccome) la tensione della drizza.
Quello che cambia e' che la vela risulta molto piu' rigida ed inestensibile per cui con drizze in poliestere e' la drizza a cedere e non la vela. Usando drizze adeguate (dyneema) le regolazioni diventano sensibilissime e precisissime e la vela sente la tensione eccome (ovvero: richiamando tessuto lungo l'inferitura e sottraendolo alla balumina man mano che la tensione aumenta).
Hai mai notato i riferimenti per la tesione drizza in base al vento che si mettono vicino al winch della drizza sulle barche da regata?
gommo.
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No non faccio più regate. Uso ancora le drizze acciaio tessile, per quello che ho visto cazzando troppo la drizza mi fanno pieghe.
Il problema di Albodo, non me ne voglia, è che deve imparare ad andare a vela, gli manca il manico. C'è gente che dopo 40 anni non se lo farà mai, questa è la mia opppppppinione.
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Citazione:bullo ha scritto:
No non faccio più regate. Uso ancora le drizze acciaio tessile, per quello che ho visto cazzando troppo la drizza mi fanno pieghe.
Il problema di Albodo, non me ne voglia, è che deve imparare ad andare a vela, gli manca il manico. C'è gente che dopo 40 anni non se lo farà mai, questa è la mia opppppppinione.-
Bullo, non capisco perché non dovrei essere d'accordo con te: l'ho scritto in tutte le salse ed in ogni premesa!
Esiste però una differenza tra chi non sa sa mettere a segno una vela mal fatta e senza carrello ed uno che non capisce da che parte viene il vento.
Insomma, è un po' come la differenza che passa tra chi vede e chi guarda, tra chi sente e chi ascolta.[:97]
Se vuoi aiutare qualcuno, devi capire cosa ha bisogno.
Chissà se mi sono ascoltato?  [:29]
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Albodo, non te la prendere con bullo: E' solo un po' burbero, come dice il suo nick. Vedrai che a forza di provare e riprovare il bandolo lo trovi.
Bullo: se cazzando le vele ti fanno le grinze vuol dire che belin troppo per il vento che c'e'. Piu' vento -> piu' belin. Solo che nelle vele rigide con drizza inestensibile le tensioni schizzano o crollano con pochi millimetri di drizza in piu' o in meno. Per questo ci si segna le posizioni in base al vento: E' piu' facile ritrovare la posizione perfetta al mm ogni volta.
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