gian54
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Come navigare con vento sui 40 nodi
Citazione:gourmet ha scritto:
Citazione:gian54 ha scritto:
rileggere A.Coles... Navigazione a vela con cattivo tempo
noto, da Gourmet, che anche avere chiglia lunga 15tonn e barca pesante serve a poco !
Forse non serve ai fini della robustezza e sicurezza... ma quando senti i botti che il mare ti da sullo scafo... avere qualcosa di ben solido sotto i piedi ti garantisce un'invidiabile tranquillità...
infatti, la barca (Moitessier insegna) deve correre al vento, non fermarsi nel cavo, ed essere manovriera. Bernard alla fine si liberò di tutti gli strascichi e pesi che aveva filato a poppa, e corse via felice.
Sicuramente non con venti oltre i 50... e principalmente non con mare incrociato... tipico degli oltre 50... In queste condizioni NON MANOVRI... vai dove ti sbatte il mare...
J.Conrad ci ricorda che, con avviso di burrasca, le Navi serie armavano LE LORO MIGLIORI VELE, NUOVE E PESANTI. E I marinai d'oggi, quali ''migliori vele'' hanno? spi termico, code 0, randa allunata....ma bravi!
c'è UNO SOLO qui tra noi che abbia una randa SVEDESE, da issare d'inverno?? scommetto di no! (è rinforzata e nn ha allunamento alcuno)
quanti fra gli ADV possono issare una 'vera' tormentina?? e chi ha tre mani di terzaroli alla randa?? (o solo due, ma alti alti...?)
i groppi si vedono, spesso lontani, c'è tempo x preparsi, e sapendo come si muovono (verso E-SE in genere...) spesso si sfilano via, con le mure giuste per avere rotazione positiva del vento
MA BISOGNA SAPER FARE UNA PREVISIONE LOCALE DEL VENTO, NON AFFIDARSI SOLO AI METEO, CHE SONO D'AREA, MENTRE UN GROPPO OCCUPA 10-20MN DI ESPOSIZIONE.
fino a 30-35kn di vento reale, un buon equipaggio deve potersi divertire con una buona barca, p.es. CASSIS-Baleari al traverso con 30kn al traverso fu una magnifica cavalcata,sotto un cielo nero come la pece, e tutti che fuggivano in porto.
Fin li, con una buona barca,ti diverti anche in solitario... se hai un buon equipaggio è una goduria unica...
se c'è acqua per manovrare, la barca soffre meno poggiando ed equilibrando la tela, magari in anticipo, ma mantenendo una rotta e lavorando sulle onde, ma dopo i 45kn neanche gesù cristo risale al vento, e si fa traverso (80-110°) o si fa una cappa filante (fiocco murato sopra-vento e poca randa scarrellata)..
e se raffica a 50kn o oltre si manda l'equipaggio a dormire, sperando di avere acqua sotto-vento (Chichister, con terra stimata a 200mn, aveva le palle senza frenello....) e ci si mette CAPPA SECCA, per riposare, badando che non si prendano le onde al traverso.
La SPERA serve proprio a questo... ed a non fare traversare l'imbarcazione...
è importante l'incolumità della barca e il riposo dell'equipaggio (asciutto, ristorato, dormito)
qui tutti parlate del motore, ma un conto è smotorare in porto, ma con onda formata e rollio grave, il motore gira senza olio, e se 'salta' allora sì che c'è da piangere. Io uso motore solo per alleggerire la catena, in un ancoraggio che ara, o sotto onda importante.
se non si vogliono affrontare certe situazione, per limiti di barca ed equipaggio, o pericolosità dei mari.... si fa navigazione prudenziale e SI ASPETTA il vento favorevole, come fatto per secoli
Fastnet: la barca non si abbandona mai, tranne che in caso di incendio o veloce affondamento
invece che entrare in porto, cercate ridossi sotto-vento, almeno per evitare onda formata
PS sotto bora, sotto Mistral, sotto Libecciata, nella maggior parte dei casi acqua sotto vento ce n'é... nel 2006, con una misera barchetta di 34' (di un NOTO cantiere It.) e mini-equipaggio, ho rinunciato al giro W della Corsica
Bhè... a parte qualche piccolo appunto... mi sembra d'aver letto il vangelo del buon navigatore... quoto tutto...
ringrazio e ricambio, siamo evidentemente in sintonia. B.Moitessier era su onda oceanica, con grossi incavi e caduta di vento, sul quale, se fermo, rischiava di offrire il fianco e di intraversare.
Riguardo alla chiglia lunga, che amo come linea d'acqua benchè molto inattuale (superficie bagata significa, nei ns. mari, andare a motore d'estate, o quasi...) credo che il principio sia dove ARRIVA la LINEA DI GALLEGGIAMENTO?. al malleolo, al ginocchio, o al bacino? ne discenderà sicurezza, stabilità e comfort.
Un appunto sulla terza mano.... quando ci si arriva, il rischio è che sia troppa anche lei. sotto stress, quando ci arrivavo ho preferito armare la randa di cappa o restare con tormentina
rimango dell'idea che la sicurezza dipende in primis dalla capacità di manovrare, che è un mix di equipaggio,materiali, scelte di conduzione. Una barca che manovra è sempre sicura. per questo i grandi marinai non cercano il porto, nel dubbio, ma preferiscono il'largo'... dove si può manovrare
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