Ciao devo allestire un 30 piedi e stavo pensando di installare un timone a barra.
Premetto che -a prescindere dalla regolazione delle vele- personalmente non mi piace la tendenza a trasmettere la forza in modo diretto che ha il timone a barra, quando c'é mare molto formato, ma voglio avere il pozzetto sgombro e la ruota non va bene.
Tuttavia vorrei evitare che la barra mi possa scappare via (con mare grosso capita) e magari dare colpi violenti facendomi perdere la rotta.
Potete darmi qualche consiglio su accorgimenti e accessori per rendere il timone a barra meno nervoso ?
Faccio un esempio; magari degli ammortizzatori o dei demoltiplicatori che la rendano piu' docile...
Mah, cosa intendi per allestire? Se la barca esiste già dovrebbero esserci i piani, se devi
ricostruire le appendici il progetto ti evita errori costosi. La barra può essere faticosa in
condizioni dure, ma su un 30' è ancora molto ben gestibile. Una leggera compensazione
della pala può facilitare, ma deve essere ben calibrata per evitare anomalie. Non mi risulta che ci
siano meccanismi da inserire, al massimo puoi usare elastici, ma non mi pare risolutivo:
ogni accrocco finisce per complicare una cosa di per sè semplice ed efficace.
Secondo la buona arte l timone dovrebbe lavorare poco poco, per correzioni miminali e
l'equilibrio delle vele dare alla barca la giusta stabilità di rotta. Facile a dire, ma molto
dipende dal tipo di scafo oltre che dalla sensibilità di chi le regola.
Timore di vita frugale induce molti a vita piena di timore.
(Porfirio)
15-08-2014, 22:51 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-08-2014, 23:10 da Franc.)
Secondo me è meglio pensarci bene prima poichè, se è vero che potrebbe risolvere il problema del nervosismo della barra (che se la barca è velicamente ben equilibrata non lo dovrebbe essere) il sistema che verrà applicato potrebbe divenire "nemico" in caso di dover fare una manovra repentina per un motivo qualsiasi: una precedenza mal "vista", una straorzata imprevista, ecc.
Il timone può essere più o meno duro dato dalla tendenza orziera, sopratutto al lasco con vento.
Timoni nervosi che scappano dalle mani non nè conosco.
Il timone diventa più duro senza compenso ma più efficace.
La mia oppppinione leggendo quello che scrivi è che devi fare un pò di esperienza, col tempo vedrai che ti si chiariranno le idee, per adesso sono ben confuse.
I timoni sono un'oppppppppppinione.
(15-08-2014, 23:22)bullo Ha scritto: Il timone può essere più o meno duro dato dalla tendenza orziera, sopratutto al lasco con vento.
Timoni nervosi che scappano dalle mani non nè conosco.
Il timone diventa più duro senza compenso ma più efficace.
La mia oppppinione leggendo quello che scrivi è che devi fare un pò di esperienza, col tempo vedrai che ti si chiariranno le idee, per adesso sono ben confuse.
I timoni sono un'oppppppppppinione.-
Parlo di condizione di mare critiche, non ordinarie, con equipaggio ridottissimo (io). Devo mettere in conto anche variabili non standard.
Comunque nella precedente barca avevo una ruota e conosco il timone a barra solo da vecchie esperienze passate. Non sempre . il timone non esiste devo costruirlo ! Pero' mi sto informando.
metti un eccellente pilota automatico con giroscopio e, allacciandoti bene alla jack line, potrai anche da solo gironzolare per la barca a sistemare quello che serve.
Col pilota, potresti anche fare una barra telescopica.
Ho girato il Mediterraneo per 25 anni,con una barca di 11mt.e di 6Ton. con timone a barra e malgrado il meltemi,la bora,il mistral nel golfo del Leone ed altri incontri sgradevoli vari,non ho mai sentito la necessità di avere un timone a ruota! Certo,mi è costato un pò di lavoro il centrare la barca in modo che secondo l'andatura e il vento la barra fosse sempre la più leggera e centrata possibile.Ad esempio,con vento leggerissimo (6/8 nodi) per tenere la bolina la barra accennava alla poggia per tenere su la prua al vento e mano a mano il vento rinforzava e sempre per la stessa andatura la barra andava prima al centro e poi all'orza.Certo,sarò all'antica,fuori moda e conservatore,ma sino ai 12 mt. mi sono sempre domandato cosa ci fà il "volante" su di una barca....... B.V.
Chi desidera vedere l'Arcobaleno,deve imparare ad amare la pioggia!
Sto leggendo un libro di Soldini e tutte le sue barche hanno la barra. Non mi sembra di aver letto di sistemi di ritenuta\ammortizzatori. Qualcosa vorrà dire.
se tecnicamente e' possibile, metti un autopilota che lavora direttamente sull'asse del timone,
come hanno di solito le barche con la ruota.
1-l'attuatore sempre attaccato fa un leggero . forse e' quello che cerchi
2-in caso di necessita', basta premere un pulsante e la barca mantiene la rotta senza perdere tempo ad inserire l'attuatore sulla barra
3-avrai un autopilota con le oo
(16-08-2014, 00:36)tanza Ha scritto: Certo,sarò all'antica,fuori moda e conservatore,ma sino ai 12 mt. mi sono sempre domandato cosa ci fà il "volante" su di una barca....... B.V.
(16-08-2014, 23:32)Zaurac Ha scritto: Sto leggendo un libro di Soldini e tutte le sue barche hanno la barra. Non mi sembra di aver letto di sistemi di ritenuta\ammortizzatori. Qualcosa vorrà dire.
(15-08-2014, 21:57)gommo Ha scritto: timone bilanciato e barra della lunghezza giusta e ti passa la paura.
Esatto!
Intanto bisogna capire questa barca come sarà, chiglia lunga o bulbo appeso? Il progetto prevede uno skeg?
Comunque il timone dev'essere "compensato" (non "bilanciato"), ossia (da Wiki): Relativamente all'estensione della superficie della pala, il timone si può distinguere in: Semplice: quando tutta la superficie della "Pala" si pone a poppavia dell'asse di rotazione; Semi-Compensato: quando oltre alla "Pala" posizionata a poppavia dell'asse di rotazione, vi è un ulteriore 10% di superficie (relativa alla pala) posizionata a proravia dell'asse di rotazione; Compensato: quando oltre alla "Pala" posizionata a poppavia dell'asse di rotazione, vi è un ulteriore 30% di superficie (relativa alla pala) posizionata a proravia dell'asse di rotazione.
I timoni più semplici usati in piccole imbarcazioni prevedono una barra di manovra fissata alla parte superiore del timone, che opera grazie al principio della leva.
La pala del timone può essere compensata anche in presenza dello skeg, se necessario, semplicemente applicando il compenso sotto la parte coperta dallo skeg.
Così funziona sulle barche da regata...
Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
Henry Ford
La mia opppinione è che il timone semicompensato sia per metà ordinario (semplice) e per metà compensato.
la percentuale del compenso la decide il proggettista.
I timoni a spada sono tutti compensati, più o meno.
E' solo una mia oppppppinione.
(19-08-2014, 11:38)bullo Ha scritto: La mia opppinione è che il timone semicompensato sia per metà ordinario (semplice) e per metà compensato.
la percentuale del compenso la decide il proggettista.
I timoni a spada sono tutti compensati, più o meno.
E' solo una mia oppppppinione.-
Certo, è ovvio che le percentuali sono indicative, non è solo una tua oppppinione...
I timoni "a spada" -cioè quelli appesi- sono tutti compensati, hai ragione, altrimenti sarebbero durissimi...
Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
Henry Ford
19-08-2014, 14:48 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-08-2014, 14:49 da nedo.)
Come dice bullo non esistono timoni nervosi per definizione eventualmente diventano più duri in funzione del vento e della tendenza all'orza relativa.
Per manovrare in solitario col mare grosso ti serve per forza il pilota automatico e di quelli buoni altrimenti ti metti in pace riducendo la velatura prima di non poterne più .....
Io la barra timone l'ho autocostruita e già che c'ero l'ho fatta più lunga di 10 cm con lo stick prolungabile fissato alla estremità.
Ho guadagnato braccio e di conseguenza applico meno forza per governare, seduto sopra vento con lo stick alla massima estensione e la scotta randa in mano mi regala sensazioni uniche ....
Ciao !!
