(25-08-2014 02:52)Stefanone Ha scritto: In teoria hai ragione... ma solo in teoria!!!
Carteggiare, una volta imparato, è semplice ed è ormai uno standard da secoli!!!
Usare lo strumento elettronico correttamente invece non è banale, ci sono apparati diversi con funzioni diverse, lingue diverse, SW diversi.... senza prima definire uno standard è troppo pericoloso.
Il processo di standardizzazione è iniziato ma ci vuole tempo!
Il fatto che sia uno standard da secoli non vuol dire che per altri secoli dobbiam mantenere questo standard.
Usare lo strumento elettronico non è banale ed è banale allo stesso tempo, oggi usiamo mille strumenti elettronici sia consapevolmente che inconsapevolmente. Certo uno standard sarebbe utile ma non è un MUST, per far una analogia poco appropriata ma solo per rendere l'idea ... non ho la piu' pallida idea di come funzioni uno smartphone android (sempre usato iphone) ma con il mio ci telefono, lo uso in auto ed in mare ... ovvio che se dovessi usarne uno diverso sarebbe un problema ma fintanto che uso quello so come far tutto quello che mi serve.
Lo standard serve per evitare i formare le persone su prodotti differenti in caso di cambio delle stesse ...
Perche' la mancanza di standard dovrebbe essere un pericolo?
Ovvio per usare uno strumento (che sia la carta o un dispositivo elettronico) bisogna avere le dovute competenze ma alla fine e' uno strumento quello che importa e' utilizzare correttamente lo strumento per ottenere lo scopo.
(25-08-2014 02:52)Stefanone Ha scritto: Ad esempio da sempre sulle carte nautiche di bordo prima di tracciare una rotta si marcano con un bel segno rosso i bassi fondali (naturalmente riferiti al nostro pescaggio) che si trovano sul percorso.
E' un'operazione quasi banale, basta guardare con attenzione la/le carte interessate
Fatto questo si traccia la rotta facendo attenzione a lasciare a giusta distanza i bassi fondali specialmente quelli non segnalati.
Nota bene per carteggiare si utilizzano sempre carte della stessa scala per far si che le distanze si capiscano a colpo d'occhio.
Tutte attivita' che un banale software puo' fare da solo, senza il rischio di scordarsi e senza possibilità di errori. Basta definire una volta per tutte pescaggio e distanze minime ed il software potrà dirti se la rotta che vuoi tracciare sia dentro o fuori quei parametri.
(25-08-2014 02:52)Stefanone Ha scritto: Ho provato a tracciare la stessa rotta sul PC e garantisco che l'operazione non è altrettanto banale ed agevole come sembra sia per problemi di HW perchè nello schermo non si può riprodurre un'intera carta con quel livello di dettaglio (questo è il problema maggiore per la sicurezza perchè non si riesce ad avere una visione d'insieme e si è costretti ad ingrandire e rimpicciolire perdendo così il senso delle distanze) sia perchè il SW spesso lascia a desiderare!!!
Non so quali difficoltà tu abbia avuto ma non metto il fatto che tu le abbia avute ... forse perche' il SW lascia a desiderare. Se il SW lascia a desiderare allora va migliorato o va cambiato con altro, cio' non significa che non si possa usare ma semplicemente che quello non va bene.
Va pero' considerato che una carta è completamente diversa da un dispositivo elettronico e non possono essere usate nello stesso modo. Le rappresentazioni grafiche vanno bene, ma i dati legati a quelle rappresentazioni grafiche hanno un peso maggiore utilizzando l'elettronica. Mi spiego meglio, se imposto una rotta tra un punto A ed un punto B è ovvio che se poi devo andare a leggere sullo schermo ogni dettaglio divento scemo a zoommare.
Definiti i punti di partenze ed arrivo è meglio lavorare sui dati, ad esempio verificare che la rotta non passi mai in prossimità di fondali bassi, che non attraversi zone interdette alla navigazione etc etc
Impostata la rotta potrei andare in mappa e segnare i punti per eventuali fughe di emergenza in caso di maltempo ad esempio, questo posso farlo visivamente sulla mappa.
Fatto questo il SW dovrebbe permettermi di fare delle interrogazioni del tipo:
a) Qualunque sia la mia posizione ho a disposizione un punto sicuro raggiungibile in 1h?
Come risultato potrei vedere tutti i punti sicuri ed i venti a cui sono soggetti
a) Qualunque sia la mia posizione ho a disposizione un punto sicuro protetto da vento da N?
Come risultato potrei vedere il tempo (min-max), le distanze (min-max) e la rotta da tenere per raggiungere quel punto.
Questo ovviamente è solo un esempio, ed ovviamente ci vuole un software adeguato ma non e' fantascienza è fattibilissimo.
(25-08-2014 02:52)Stefanone Ha scritto: Poi c'è da considerare anche che sulle navi dove sono abituati ai turni il passaggio di consegne è praticamente automatico perchè sulla carta ci DEVE essere tutto e per verificare basta un'occhiata!!!
Su questo non sono completamente d'accordo. Il fatto che sullo carta ci DEVE essere tutto è solo una consuetudine ed un uso improprio di altri strumenti ... perche' se si decide che sullo strumento XYZ ci deve essere tutto allora è lo strumento XYZ che va consultato e darà le stesse informazioni della carta ed anche molte altre.
Se si impiega piu' tempo a consultare lo strumento rispetto a consultare la carta allora i punti sono due:
a) Lo strumento è mal progettato e va rivisto/sostituito
b) Chi lo usa non ha adeguata formazione
Le capacità di una cartografia digitale sono nettamente superiori a quelle di una cartacea perche' il mezzo cartaceo è limitato nel numero di informazioni che puo' contenere e si è costretti a continui rimandi ad altri tomi che rendono l'informazione stessa difficile da organizzare e renderla disponibile quando e dove serve.
Ovvio è che se sullo strumento ho dei dati parziali o peggio ancora non veritieri lo strumento perde di validità, ma non è un problema dello strumento ma dei dati. Se il cartografico ti manda a scogli mentre sulle "carte" ufficiali son riportati allora quello strumento e' da scartare perche' utilizza dei dati non attendibili.