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Sulla "nuova" ( Sun Odyssey 45.2- 1998) barca sulla quale sono entrato come socio c'è la randa rollabile. ( albero Sparcraft Performance)
Fatte salve tutte le considerazioni pro e contro ampiamente affrontate nel tempo sul forum, vorrei migliorarla nel rendimento.
E' vecchia quanto la barca ma non pessima e con alloggiamento meolo in balumina da poco rifatto.
Le possibilità che ho valutato sarebbero in ordine di costo:
fare una randa nuova 
far montare delle stecche verticali ( corte per non avere problemi in avvolgimento)
lasciarla cosi' com'è dato che non vale la pena lavorare sul vecchio.
Nel caso della nuova,come: senza stecche, stecche verticali lunghe, stecche verticali corte e eventualmente che tipo di taglio e materiale.
Ovviamente come prima priorità zero problemi di avvolgimento..... poi le prestazioni.
Sono abbastanza inesperto di rande avvolgibili, è la prima che mi capita in più' di 30 anni e 4 barche.
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É maggiorenne.....
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purtroppo....
però molto meglio di quanto potevo pensare data l'età, almeno come tessuto.
Probabilmente il fatto di stare arrotolata e al riparo è un vantaggio rispetto ad una randa tradizionale.
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Mettere le stecche in una randa nata con balumina negativa, non serve a niente e ti complica solamente la vita, tra l'altro se è . sicuramente vista l'età lo è, non è detto che funzioni
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Si in effetti poco utile metterci le mani
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Io ho la rollabile elvstrom a stecche verticali lunghe. Onestamente mi trovo benissimo e la forma della randa e ottima... chiedere all adv corradocap x conferma....
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Per le stecche verticali a tutta altezza penso dipenda anche dall'albero, fessura di entrare e diametro vano vela.
Io ho uno Sparcraft Performance.
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Non vedo altra strada che portare la randa da un velaio di fiducia. Il nostro ha sistemato la nostra randa rullabile modificando le cuciture fra i ferzi per pochi millimetri.
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(09-01-2016, 21:40)ASK Ha scritto: Non vedo altra strada che portare la randa da un velaio di fiducia. Il nostro ha sistemato la nostra randa rullabile modificando le cuciture fra i ferzi per pochi millimetri. Il problema è che non è che sono le cuciture che cedono, ma la trama e l'ordito, un lavoro del genere, oltre che costare più di manodopera che il materiale a rifarla nuova, è che ormai il tessuto è deformato e anche se inizialmente ti sembra aver risolto, poi nel tempo non dura
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Anche nel caso della nostra randa, non era un problema di cuciture che cedono, bensi di materiale che si era deformato nel tempo. Ripeto: Il velaio ha migliorato il profilo spostando le cuciture di qualche millimetro.
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09-01-2016, 23:56
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-01-2016, 00:00 da albert.)
(09-01-2016, 22:48)zankipal Ha scritto: (09-01-2016, 21:40)ASK Ha scritto: Non vedo altra strada che portare la randa da un velaio di fiducia. Il nostro ha sistemato la nostra randa rullabile modificando le cuciture fra i ferzi per pochi millimetri. Il problema è che non è che sono le cuciture che cedono, ma la trama e l'ordito, un lavoro del genere, oltre che costare più di manodopera che il materiale a rifarla nuova, è che ormai il tessuto è deformato e anche se inizialmente ti sembra aver risolto, poi nel tempo non dura
Confermo.
Il tessuto cede quando il finissaggio non è più in grado di impedire ai fili di trama ed ordito di scorrere tra loro.
Si può correggere il primo scorrimento, ma, dato che ormai il finissaggio è andato, basta poco per annullare l'intervento.
Stiamo parlando di vele teenager, ovviamente, non di una vela seminuova da riprendere perchè mal realizzata.
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La consiglio leggermente allunata positivamente con le stecche verticali parziali, in modo che dove finisce una stecca inizia l'altra e dunque per tutta l'altezza c'è l'ingombro di una sola stecca da sommare a quello della vela all'interno del carter.
Il tessuto deve essere molto stabile e di ottima qualità, per evitare deformazioni in balumina che col tempo potrebbero portare a pieghe e disallineamenti delle stecche.
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(10-01-2016, 23:24)albert Ha scritto: La consiglio leggermente allunata positivamente con le stecche verticali parziali, in modo che dove finisce una stecca inizia l'altra e dunque per tutta l'altezza c'è l'ingombro di una sola stecca da sommare a quello della vela all'interno del carter.
Il tessuto deve essere molto stabile e di ottima qualità, per evitare deformazioni in balumina che col tempo potrebbero portare a pieghe e disallineamenti delle stecche.
Grazie,
ho appena letto una tua analoga risposta del 2013..... in pratica non ci sono novità tecniche al riguardo.
In effetti mi sembra il miglior compromesso tra miglioramento(moderato) delle prestazioni e sicurezza in avvolgimento.
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(10-01-2016, 23:49)kavokcinque Ha scritto: (10-01-2016, 23:24)albert Ha scritto: La consiglio leggermente allunata positivamente con le stecche verticali parziali, in modo che dove finisce una stecca inizia l'altra e dunque per tutta l'altezza c'è l'ingombro di una sola stecca da sommare a quello della vela all'interno del carter.
Il tessuto deve essere molto stabile e di ottima qualità, per evitare deformazioni in balumina che col tempo potrebbero portare a pieghe e disallineamenti delle stecche.
Grazie,
ho appena letto una tua analoga risposta del 2013..... in pratica non ci sono novità tecniche al riguardo.
In effetti mi sembra il miglior compromesso tra miglioramento(moderato) delle prestazioni e sicurezza in avvolgimento.
Il miglioramento può essere più che "moderato"...
« È un tentativo che faccio per sollevarmi un pochino dalla volgarità dei soggetti che non sono informati ad una forte idea. Tento la pittura sociale »
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Bisogna però precisare che la via per il miglioramento più che moderato passa oltre che dall'allunamento e dalle le stecche, attraverso la forma di progetto ed il materiale con cui la vela viene realizzata.
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Forse non c'entra nella discussione, ma provo, visto che ho un dubbio su randa rollabile
Ho barca appena presa con randa rollabile. Fa un po' fatica ad uscire se tirata con la drizza. Se vado sulla tuga e la aiutò a mano esce senza grandi problemi. La drizza non sembra ostacolata, una volta che a mano sulla randa aiuto il carrello ad indietreggiare la drizza non sembra trovare ostacoli.
C'è' qualche accorgimento da usare? Che ne so: allentare bene il wang, allentare la scotta della randa o tenerla tutta cazzata, ecc. Oppure devo fare controllare e basta ? So che non ho dato molti dettagli ma magari c'è' qualche accorgimento stupido che non so
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Metti.il boma a 90 gradi prima di tirare il tesa base controlla che le stecche non inciampino e controlla la cima senza fine
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controlla sopratutto il carrello sopra al boma, se si impunta lui hai voglia a tirare, spesso hanno le sfere rotte o non ce l'hanno nemmeno
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Dopo l'acquisto, il primo anno ho impiegato i mesi estivi per capire i segreti dell'avvolgibile, intanto:
Cambiate le sfere del carrello boma.
Cambiata cima tesabase e cima avvolgitore.
Lubrificato sfere testa e base.
La randa adesso si avvolge anche con una mano ma era già abbastanza agevole.
Per svolgerla, operazione più delicata, ho personalmente verificato che sia meglio mollare tutto, scotta, vang, in modo che il carrello si posizioni da solo all'altezza idonea a rimorchiare il punto di scotta della randa con il migliore angolo di trazione.
Se invece si forza la posizione del boma si rischia di esercitare troppa trazione sulla balumina oppure sulla base.
Non so se sia corretto, ma così ho vinto la personale guerra con la "bestia"
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