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salvagenti Lalizas
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Giuly Offline
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RE: salvagenti Lalizas
Per curiosita che marca e modello?

Nihil operis meminit
07-03-2016 23:56
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coraggioso Offline
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Messaggio: #22
RE: salvagenti Lalizas
Interessantissime recensioni.

Bene, o si bucano per scarsa qualità (economici...ma non molto), oppure s'incantano le valvoline (normale ossidazione) a causa di nessun utilizzo negli anni (...e meno male).
Invece i pneumatici delle biciclette ogni tanto li gonfiamo.
Quindi, per precauzione, ad ogni inizio stagione gonfiamo i salvagenti ... per carità!
I Lalizas non c'entrano, è un problema di qualsiasi marca e modello a causa del totale inutilizzo Smiley56(e, ancora una volta...meno male!), nell'arco di lunghi anni, conservati nell'umidità di qualsiasi barca che si rispetti.Smiley47
08-03-2016 01:21
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S.Barbara Offline
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Messaggio: #23
RE: salvagenti Lalizas
(07-03-2016 23:56)Giuly Ha scritto:  Per curiosita che marca e modello?

Domanda legittima.
Risposta delicata. Poi ti dico perchè.
In effetti quanto scrive "coraggioso" credo sia il minimo che si debba fare:
insomma, il controllo funzionale dei DPI deve essere un metodo!
Cosa che io, per pura curiosità e non per metodo, ho fatto ieri.
Quanto a marca e modello, Non è un Lalizas. Si tratta di un prodotto nazional-popolare venduto su tutto il territorio nazionale. E con questo ci siamo capiti!
Non voglio fare pubblicità negativa inutilmente: potrebbe anche trattarsi di ...effetto "vecchiaia".Smiley57
Ad onor del vero, devo aggiungere che, sul gonfiabile c'è scritto la data di fabbricazione "Aprile 2004" e da allora non lo avevo mai aperto, anche se è sempre rimasto al buio nel mio zaino che uso per andare e tornare dalla barca.
Solo lo scorso anno ho controllato il peso della bomboletta, ed era ok!
Diciamo che è andata bene e che d'ora in poi le visite di controllo e collaudo saranno "un metodo"
B.V.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-03-2016 14:38 da S.Barbara.)
08-03-2016 14:37
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Frcadura Offline
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Messaggio: #24
RE: salvagenti Lalizas
La domanda a questo punto è d'obbligo. Qual'è il salvagente più affidabile da portare in barca? Quello che non si deve gonfiare?!?
Considerando che si tratta di sicurezza in mare...
Il mio pensiero è che un oggetto quanto più complesso è e più probabilità ha di non funzionare o di rompersi.
08-03-2016 16:14
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S.Barbara Offline
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Messaggio: #25
RE: salvagenti Lalizas
(08-03-2016 16:14)Frcadura Ha scritto:  La domanda a questo punto è d'obbligo. Qual'è il salvagente più affidabile da portare in barca? Quello che non si deve gonfiare?!?
Considerando che si tratta di sicurezza in mare...
Il mio pensiero è che un oggetto quanto più complesso è e più probabilità ha di non funzionare o di rompersi.

Ovviamente, quelli che non si devono gonfiare (rigidi), non danno problemi di "sgonfiamento". Ma qui stiamo parlando degli autogonfiabili. Altra cosa!

In queste ore ho fatto delle ricerche....
Esistono manufatti per "diporto" e manufatti per "lavoro".
Pare (dico: pare) che quelli "per lavoro", oltre a costare di più, offrono più garanzie di qualità, materiali ecc.
Su queste pagine si è già trattato questo argomento:
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Personalmente userò questa traccia per orientarmi all'acquisto.
Nel frattempo ho contattato la ditta italiana che produce PDI per diporto e lavoro: ho avuto una ottima impressione.
Staremo a vedere.....Smiley64
B.V.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-03-2016 20:26 da S.Barbara.)
08-03-2016 17:26
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S.Barbara Offline
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Messaggio: #26
RE: salvagenti Lalizas
In attesa che i costruttori organizzino le loro risposte.......

Secondo quanto si legge
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La pressione espiratoria massima varia, a seconda dell’età e del sesso, da un minimo di 87 mbar ad un massimi di 234 mbar.

Ora, poiché i salvagente autogonfiabili possono essere gonfiati a bocca, ne deriva che con la minima di 87 mbar deve tenere a galla, con la massima di 234 mbar non deve scoppiare.
Se il soggetto che utilizza l’autogonfiabile è particolarmente dotato la pressione potrebbe raggiungere i 500 mbar?
Non lo sappiamo.
Tuttavia qualcuno di noi ha visto filmati di atleti che, con la sola forza dei polmoni hanno fatto esplodere borse per l’acqua calda.
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Non è il nostro caso.

Personalmente ho testato la mia capacità di soffiare, con un banale e preciso sistema: la colonna d’acqua.
Risultato: io soffio fino a raggiungere i 120 mbar.
Poiché nel momento in cui indosso un salvagente autogonfiabile affido a lui la mia vita, ci sta che chi me lo vende mi debba dare questi valori di utilizzo:
- Pressione di esercizio;
- Pressione massima (alla quale il dispositivo non deve denunciare difetti)
- Pressione di scoppio (non serve spiegare cosa significa, ma interessa saperlo).
Mi ricordo i tubi flessibili idraulici, che alcuni di noi conoscono, ebbene questi valori vengono dichiarati e certificati all’atto dell’acquisto, sul catalogo, citati nelle norme di riferimento del costruttore.
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Noi non affidiamo ai tubi flessibili idraulici la nostra vita.
Quindi, perché i costruttori di “lifejacket”, ai quali affidiamo la nostra vita, non dichiarano questi valori?

Ho fatto un giro di richieste.
Ad oggi (15/03/2016) ho chiesto a 9 dei maggiori costruttori di fornirmi questi valori:
- Pressione di esercizio;
- Pressione massima;
- Pressione di scoppio (se disponibile).
Al momento nessuna risposta.
Forse perché mi sono presentato per quello che sono: un “end user”?
Forse perché nemmeno loro conoscono questi valori? Sarebbe il colmo!

Il seguito.....alla prossima puntata.Smiley57
B.V.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-03-2016 11:48 da S.Barbara.)
15-03-2016 20:15
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S.Barbara Offline
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Messaggio: #27
RE: salvagenti Lalizas
Vabbè, evidentemente io vivo su un altro pianeta!92
Probabilmente la mia idea di "qualità" confligge con quella dei produttori di giubbotti autogonfiabili.
Se qualità vuol dire anche informazioni certe, ebbene, quasi nessuno me le ha date.
Ho rivolto la mia richiesta di dati a 15 produttori.
Forse i maggiori produttori al mondo.
Direttamente solo due (P.. e K..) hanno dato delle risposte apprezzabili.
Il terzo (M..), non ha risposto ma, indirettamente, su youtube, fa vedere, durante il collaudo in fabbrica, il manometro digitale che arriva a 19,7 PSI.
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E la cosa mi sembra curiosa: 19,7 PSI corrispondono a 1358 mbar. Non ho ragione di dubitare, ma se fosse vero, devo dire, si tratterebbe di un prodotto molto performante.
Per il resto, quasi tutti (quelli che si sono degnati di rispondere), si sono trincerati dietro una (a mio avviso poco nobile) riservatezza dei dati costruttivi.
Potrebbe venire il dubbio che non siano a conoscenza del valore di pressione di esercizio di un giubbotto che producono loro?Smiley30
Il dubbio è una brutta bestia.Smiley26
Se la cosa non fosse seria ci sarebbe da ridere: la pressione di esercizio la danno anche i costruttori di giocattoli:
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Per completezza devo dire che:
P.. mi ha dato la pressione massima di esercizio = 150mbar,
K.., invece, mi ha dato la pressione di esercizio = 100 mbar e la pressione di scoppio: 800 mbar teorici e 1200 mbar effettivi.
E devo dire che quelli di esercizio, sono valori che corrispondono anche alle prove che avevo fatto io su un giubbotto, prima di cominciare a chiedere.
Quello che ho provato io, di giubbotti, dubito fortemente che regga alla pressione di 1200-1300 mbar. Ma nemmeno ho intenzione di provarlo perché lo rottamo prima: è quello che perdeva da una saldatura.
Quindi, ad oggi, la situazione è questa:
K.... ha dato informazioni complete.
P.. ha dato info utili.
M.., indirettamente, solo la pressione di collaudo.
Ho chiesto il permesso di divulgare i dati che mi hanno trasmesso: nessuno, di quelli che hanno risposto, ha acconsentito! Anzi, hanno opposto diniego.
Quasi si vergognassero di aver divulgato dei dati che, a mio avviso, dovrebbero essere tenuti a far conoscere!
E le risposte degli altri?
Sono ancora in attesa, dopo il secondo sollecito.
Il terzo sollecito non lo farò mai: non sono io che devo vendere, sono loro!
Resta il dilemma: perché non forniscono dati così importanti?91
Se qualcuno ha spiegazioni da dare, ben venga.
B.V.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-03-2016 09:48 da S.Barbara.)
24-03-2016 20:31
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Messaggio: #28
RE: salvagenti Lalizas
Ho letto con molta attenzione il tuo post ed apprezzo i tuoi sforzi, ma personalmente mi domando se davvero la pressione di gonfiaggio sia un dato saliente come tu ritieni.

Voglio dire... un conto è un pneumatico (che comunque ha una tolleranza anche del 150%) che ti tiene per terra ad alte velocità ed al variare della pressione modifica necessariamente la tenuta di strada. Un conto è un salvagente che deve tenerti a galla. Con ogni probabilità farà il suo lavoro quasi in ogni condizione, salvo non sia del tutto sgonfio. Francamente ritengo che la quantità d'aria necessaria a tenerti a galla sia davvero minima, decisamente più tollerante di qualsiasi calcolo sulla pressione polmonare di un atleta o sul limite di scoppio o sulle capacità polmonari di un 90enne con l'asma.

Se cadi a picco e metti il giubbottino, insomma, non stai con il manometro della NASA a capire quanti millibar devi gonfiare. E più o meno ogni pressione di gonfiata andrà bene. Secondo me eh.
25-03-2016 09:58
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S.Barbara Offline
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Messaggio: #29
RE: salvagenti Lalizas
(25-03-2016 09:58)Utente non piu attivo Ha scritto:  Ho letto con molta attenzione il tuo post ed apprezzo i tuoi sforzi, ...
Voglio dire... un conto è un pneumatico (che comunque ha una tolleranza anche del 150%) che ti tiene per terra ad alte velocità ed al variare della pressione modifica necessariamente la tenuta di strada. Un conto è un salvagente che deve tenerti a galla....
Se cadi a picco e metti il giubbottino, ...

Vedi, tutto è cominciato dall'inizio.
E' una battuta! Smiley4
Voglio dire, tutto è cominciato dall'inizio di questa discussione: Giuly prova il suo giubbotto e si sgonfia.
Io, preso dalla curiosità (leggi: interesse personale), provo il mio e succede la stessa cosa.
Vorrai ammettere che la cosa mette ansia? A me ne ha messa tanta!
Un conto è che succeda in casa, al caldo, altra cosa è che succeda fra Sardegna e Sicilia e magari di notte.
Quindi, per togliermi il maggior numero di dubbi, io, prima della stagione e comunque prima di una crociera impegnativa, ho deciso di gonfiare i miei giubbotti e verificare che rimangano gonfi.
A questo punto, il costruttore, perché non mi dovrebbe dire almeno la pressione di esercizio per la quale ha progettato e costruito un oggetto al quale io affido la mia vita?
Non lo capisco.
Dopodiché me ne farò una ragione, ma nel frattempo cerco di capire.
Ma, come dicevo, forse io vivo su un altro pianeta.
Pianeta dal quale ritorno per papparmi la colomba di Pasqua e tutto quanto gli sta in torno.
A proposito.....Buona Pasqua e
come sempre....
B.V.
25-03-2016 11:39
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S.Barbara Offline
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Registrato: Jan 2010 Online
Messaggio: #30
RE: salvagenti Lalizas
Oggi mi è arrivata una risposta da costruttore di lifejackets: Challenger.
Challenger è l'unico che mi autorizza a divulgare i dati.
Cosa che faccio subito, a beneficio degli ADV ai quali possa interessare, insieme ai dati degli altri, unici a dare risposte, ma che non hanno acconsentito a divulgarle:

Costruttore - press.normale - press.massima -press. di scoppio.
Challenger : ----- 70 mb ----------210 mb ----------nc
Costruttore K: --- 100 mb ------------ nc --------- 1200 mb
Costruttore P:-----150 mb ------------ nc ---------- nc
Costruttore M: ----130 mb --------1350 mb (*)---- nc

(*) pressione che si evince da un filmato in rete nel quale "sembra" che questa sia la pressione di collaudo in fabbrica.
Per la verità "sembra" anche che si tratti di una fabbrica europea e, comunque, non cinese.

Gli altri costruttori di lifejacket, o non rispondono o scrivono chiaramente che i dati non li possono divulgare. Mia personale opinione: non li conoscono!

Comunque, dai pochi dati disponibili (sopra elencati) si evince che i giubbotti autogonfiabili sono molto diversi fra di loro e che, quindi, non esiste una normativa costruttiva unificata. Anche un palloncino gonfiabile colorato (per bambini) può dare 180N di galleggiamento. Ma per quanto tempo mi tiene a galla?
Come dire che: "la sicurezza della nostra vita è lasciata alla discrezione di qualche costruttore di PFD (Personal Floating Device)".Smiley57

Alla fine deciderò di dotare la mia barca di giubbotti che mi consentano di effettuare prove di funzionamento e tenuta, ogni volta che lo riterrò necessario.
Questo è quanto. S.E.&O.
A beneficio di coloro che possono essere interessati.

B.V.
11-04-2016 15:53
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