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Quella volta che...la barca si coricò
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Fabio Toy Offline
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Wink Quella volta che...la barca si coricò
Vi racconto la mia....quando a prima uscita da solo con la famiglia, dopo aver comprato la barca e aver preso qualche lezione di vela, mi sono giocato la compagnia della moglie!!!
Rientravo a San Vito lo Capo da Makari e veleggiavo tranquillo e sicuro, di bolina larga con 8 nodi di apparente, a circa mezzo miglio dalla costa in direzione dell'altopiano Piano di Sopra (altezza circa 60 metri e quasi a strapiombo sul mare), da dove proveniva il vento.
Ad un certo punto, senza preavviso ho visto randa e fiocco fileggiare ed il segnavento in testa d'albero fare un 360 gradi; nenche il tempo di riflettere la barca si è fermata, si è "avvitata su se stessa" e si è coricata sul lato di dritta: ho visto il boma quasi in acqua, i miei figli stesi in pozzetto e mia moglie,che era sdraiata sulla tuga, letteralmente appesa al tientibene di sinistra....sembrava impegnata in palestra alla sbarra. Aggrappandomi al timone sono riuscito a non finire fuori bordo e dopo poco la barca si è raddrizzata; mio figlio preso dal panico prima che io potessi profferire parola ha aperto tutti gli stopper facendo venire giù la randa....allora per tranquillizzare l'equipaggio ho preferito rollare anche il fiocco e siamo rientrati a motore. Prima e ultima volta che mia moglie mi ha fatto aprire le vele tranquillo in sua compagnia....e fine della carriera di famiglia velista (qualche lieve miglioramento ora a distanza di oltre 4 anni...)
Cosa era successo?
Ho sempre avuto una idea, ma voglio sentire il parere di chi ha più esperienza di me, nel blog siete veramente tanti, complimenti é un piacere leggere molte discussioni tenute ad alto livello.
grazie
ciao
01-10-2016 23:50
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gorniele Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
La prima cosa che mi attira la mia attenzione è il fatto che tu non abbia pensato di lascare la randa subito, e che per non finire fuori bordo ti sia aggrappato al timone anziché ad un punto fisso della barca,aspettando che fosse tuo figlio ad agire ammainando la randa.
Ma siccome dietro la tastiera siamo tutti grandi velisti, ti rispondo secondo la mia modesta esperienza sul fenomeno meteorologico. Credo che si sia trattato di una forte raffica discendente causata dalla conformazione della costa, anche se mezzo miglio mi sembra tanto per avere un simile effetto. Hai notato niente intorno a te sulla superficie dell'acqua che indicasse che il vento era rafficato? Solitamente, quando l'orografia interferisce in maniera così importante sul vento, vedi le raffiche letteralmente "spalmarsi" a ventaglio sul mare arrivando dall'alto. Certo, se ti arriva di botto può coglierti di sorpresa, ma dovresti vedere qualcosa intorno a te sulla superficie del mare.
Dispiace che un singolo episodio abbia fatto intimorire tanto tua moglie, forse ti ha visto impreparato e colto di sorpresa ed ha perso la fiducia nelle tue capacità veliche.
02-10-2016 01:24
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senzadimora Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
Deve essere un effetto locale, a primavera nelle 6 o 7 notti che ho passato all'ancora fra san vito e la tonnara di scopello, ben due volte all'improvviso siamo passati da brezzolina da est nord est a 30 nodi ( san vito) e 50 nodi a scopello da W.
In tutta quella gionata a scopello è stato un continuo susseguirsi di "raffichette" a 15/20 nodi che si alternavano da E e da W, con nuvolone bianche tipo nebbia appiccicata alla montagna che giocavano a nascondersi dietro le montagne ad W di scopello (apparivano massicce con vento da W e si vedevano appena con l'est)

quello che non c'è non si rompe!!!.
www.senzadimora.it


(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-10-2016 08:26 da senzadimora.)
02-10-2016 08:25
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Fabio Toy Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
(02-10-2016 01:24)gorniele Ha scritto:  La prima cosa che mi attira la mia attenzione è il fatto che tu non abbia pensato di lascare la randa subito, e che per non finire fuori bordo ti sia aggrappato al timone anziché ad un punto fisso della barca,aspettando che fosse tuo figlio ad agire ammainando la randa.
Ma siccome dietro la tastiera siamo tutti grandi velisti, ti rispondo secondo la mia modesta esperienza sul fenomeno meteorologico. Credo che si sia trattato di una forte raffica discendente causata dalla conformazione della costa, anche se mezzo miglio mi sembra tanto per avere un simile effetto. Hai notato niente intorno a te sulla superficie dell'acqua che indicasse che il vento era rafficato? Solitamente, quando l'orografia interferisce in maniera così importante sul vento, vedi le raffiche letteralmente "spalmarsi" a ventaglio sul mare arrivando dall'alto. Certo, se ti arriva di botto può coglierti di sorpresa, ma dovresti vedere qualcosa intorno a te sulla superficie del mare.
Dispiace che un singolo episodio abbia fatto intimorire tanto tua moglie, forse ti ha visto impreparato e colto di sorpresa ed ha perso la fiducia nelle tue capacità veliche.

Ho premesso che ero alle prime esperienze e quindi gli errori commessi sono stati tanti, non ne ho capito nulla in quel frangente ed ho tardato a reagire. Le mani erano sul timone e non c'è stato il tempo di tenersi ad altro, mio figlio "il randista" si è trovato vicino agli stopper e non ha aspettato i miei comandi, ma eravamo tutti un po' stravolti in quel momento...poi al rientro abbiamo discusso la cosa con calma e abbiamo fatto tesoro di quell'esperienza anche per definire meglio gerarchie compiti e ruoli. Da allora sempre in sintonia anche in altre situazioni difficili in cui ci siamo trovati insieme.
Comunque sono certo che la superficie dell'acqua non indicava il vento rafficato,. È stato un attimo, dopo calma piatta ed il fenomeno non si è ripetuto.. Allontanandomi ho guardato più volte alle mie spalle per vedere se nella zona dell'accaduto il mare indicasse altre raffiche, ma nulla.
Concordo sulla raffica discendente, è proprio venuta dall'alto, forte, breve ed unica.
Ora l'esperienza accamulata è tanta, mi sono fatto le ossa soprattutto in solitario, mia moglie ha sicuramente più fiducia nelle mie capacità veliche,ma quell'episodio ha lasciato il segno e di veleggiare quando c'è lei ancora non se ne parla..
02-10-2016 09:05
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marcofailla Offline
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Quella volta che...la barca si coricò
non saprei rispondere alla domanda però tenendo moglie timorosa e figlio selvaggio di quattro anni... rifletto... sulla vostra esperienza di vela familiare
e mi convinco ancora di più che sulla barca a vela ci stanno i...velisti (gente che apprezza la conduzione a vela sic er simpliciter)
abbiamo anche un gozzo a motore, anche lì mi sembra la stessa identica cosa, solo che il raggio d'azione é molto più breve e la conduzione più semplice
non c'è nulla da fare, mischiare mele con pere si può, ma si rischia grosso


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02-10-2016 09:08
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Fabio Toy Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
(02-10-2016 01:24)gorniele Ha scritto:  La prima cosa che mi attira la mia attenzione è il fatto che tu non abbia pensato di lascare la randa subito, e che per non finire fuori bordo ti sia aggrappato al timone anziché ad un punto fisso della barca,aspettando che fosse tuo figlio ad agire ammainando la randa.
Ma siccome dietro la tastiera siamo tutti grandi velisti, ti rispondo secondo la mia modesta esperienza sul fenomeno meteorologico. Credo che si sia trattato di una forte raffica discendente causata dalla conformazione della costa, anche se mezzo miglio mi sembra tanto per avere un simile effetto. Hai notato niente intorno a te sulla superficie dell'acqua che indicasse che il vento era rafficato? Solitamente, quando l'orografia interferisce in maniera così importante sul vento, vedi le raffiche letteralmente "spalmarsi" a ventaglio sul mare arrivando dall'alto. Certo, se ti arriva di botto può coglierti di sorpresa, ma dovresti vedere qualcosa intorno a te sulla superficie del mare.
Dispiace che un singolo episodio abbia fatto intimorire tanto tua moglie, forse ti ha visto impreparato e colto di sorpresa ed ha perso la fiducia nelle tue capacità veliche.

Ho premesso che ero alle prime esperienze e quindi gli errori commessi sono stati tanti, non ne ho capito nulla in quel frangente ed ho tardato a reagire. Le mani erano sul timone e non c'è stato il tempo di tenersi ad altro, mio figlio "il randista" si è trovato vicino agli stopper e non ha aspettato i miei comandi, ma eravamo tutti un po' stravolti in quel momento...poi al rientro abbiamo discusso la cosa con calma e abbiamo fatto tesoro di quell'esperienza anche per definire meglio gerarchie compiti e ruoli. Da allora sempre in sintonia anche in altre situazioni difficili in cui ci siamo trovati insieme.
Comunque sono certo che la superficie dell'acqua non indicava il vento rafficato,. È stato un attimo, dopo calma piatta ed il fenomeno non si è ripetuto.. Allontanandomi ho guardato più volte alle mie spalle per vedere se nella zona dell'accaduto il mare indicasse altre raffiche, ma nulla.
Concordo sulla raffica discendente, è proprio venuta dall'alto, forte, breve ed unica.
Ora l'esperienza accamulata è tanta, mi sono fatto le ossa soprattutto in solitario, mia moglie ha sicuramente più fiducia nelle mie capacità veliche,ma quell'episodio ha lasciato il segno e di veleggiare quando c'è lei ancora non se ne parla..
02-10-2016 09:44
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gorniele Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
Magari tua moglie soffre la stessa "malattia" di mia madre.
Da sempre, tutte le volte che mio padre la portava in mare, succedeva qualcosa di strano al meteo o al gommone. E parlo degli anni 60/70, quando in mare non c'era nessuno ad aiutarti.
Io una volta la volli portare con me sul FJ, condizioni tranquillissime con 6/7 nodi di vento.
Lasciata la riva, arrivarono bei 20 nodi di maestrale in pochi minuti. La riportai subito a terra, pregustami la veleggiata con il maestrale, e tutto tornò come prima!
Io non sono superstizioso, ma davanti all'evidenza mi arrendo...
02-10-2016 09:54
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Fabio Toy Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
(02-10-2016 09:08)marcofailla Ha scritto:  non saprei rispondere alla domanda però tenendo moglie timorosa e figlio selvaggio di quattro anni... rifletto... sulla vostra esperienza di vela familiare
e mi convinco ancora di più che sulla barca a vela ci stanno i...velisti (gente che apprezza la conduzione a vela sic er simpliciter)
abbiamo anche un gozzo a motore, anche lì mi sembra la stessa identica cosa, solo che il raggio d'azione é molto più breve e la conduzione più semplice
non c'è nulla da fare, mischiare mele con pere si può, ma si rischia grosso


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Mio figlio allora aveva 14 anni e la moglie è timorosa del mare in generale..
Ribadisco ancora che quattro anni fa eravamo alle prime esperienze a vela (gommonauti da decenni) ma permettimi di dissentire sulla tua affermazione che sulla barca a vela ci stanno i...velisti. Ciò precluderebbe la possibilità a chi si vuole avvicinare a questo mondo di diventare velista.
Quella esperienza mi è servita molto, così come tante altre, e a piccoli passi oggi posso affermare non di essere velista, ci mancherebbe, ma di essere sulla buona strada per diventarlo a cinquanta anni suonati...
Già ho alle spalle parecchie mini crociere alle Egadi, oltre che regolari uscite giornaliere nelle splendide riserve vicino San Vito, ti assicuro che per conformazione della costa non sono zone facili da veleggiare, e mi trovo, per le esperienze accumulate, sempre meno in difficoltà ed a mio agio, comunque senza mai sottovalutare i pericoli del mare e con la regola che cercare di prevenire i guai sempre meglio che trovarsici..
02-10-2016 10:11
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Fabio Toy Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
(02-10-2016 08:25)senzadimora Ha scritto:  Deve essere un effetto locale, a primavera nelle 6 o 7 notti che ho passato all'ancora fra san vito e la tonnara di scopello, ben due volte all'improvviso siamo passati da brezzolina da est nord est a 30 nodi ( san vito) e 50 nodi a scopello da W.
In tutta quella gionata a scopello è stato un continuo susseguirsi di "raffichette" a 15/20 nodi che si alternavano da E e da W, con nuvolone bianche tipo nebbia appiccicata alla montagna che giocavano a nascondersi dietro le montagne ad W di scopello (apparivano massicce con vento da W e si vedevano appena con l'est)

infatti hai inquadrato il problema, le zone limitrofe a San Vito sono molto irregolari ed imprevedibili, non solo in primavera, e non puoi far molto conto sulle previsioni meteo...
02-10-2016 10:14
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Fabio Toy Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
(02-10-2016 09:54)gorniele Ha scritto:  Magari tua moglie soffre la stessa "malattia" di mia madre.
Da sempre, tutte le volte che mio padre la portava in mare, succedeva qualcosa di strano al meteo o al gommone. E parlo degli anni 60/70, quando in mare non c'era nessuno ad aiutarti.
Io una volta la volli portare con me sul FJ, condizioni tranquillissime con 6/7 nodi di vento.
Lasciata la riva, arrivarono bei 20 nodi di maestrale in pochi minuti. La riportai subito a terra, pregustami la veleggiata con il maestrale, e tutto tornò come prima!
Io non sono superstizioso, ma davanti all'evidenza mi arrendo...

Simpatica interpretazione.
Però le altre volte che l'ho costretta a venire non è successo niente di strano.
E poi di solito chi chiama sfiga non è persona specializzata solo per il mare.
Posso affermare che mia moglie per me è solo una fortuna ( con quelo che vedo e sento in giro poi...)
02-10-2016 10:21
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rob Online
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
(02-10-2016 10:11)Fabio Toy Ha scritto:  sulla barca a vela ci stanno i...velisti. Ciò precluderebbe la possibilità a chi si vuole avvicinare a questo mondo di diventare velista.

Sta storia dei "veri velisti" o "veri marinai" onestamente a me fa sempre ridere, pero' sembra essere un riferimento ricorrente Smile Da li' a prenderlo per riferimento valido... Rolleyes
02-10-2016 17:05
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ZK Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
io.. l' ho cambiata.

amare le donne, dolce il caffe.
02-10-2016 19:48
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gorniele Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
(02-10-2016 19:48)ZK Ha scritto:  io.. l' ho cambiata.
Non stringeva bene il vento??79
02-10-2016 20:46
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soravia Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
Effetto cous cous?
02-10-2016 20:57
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ZK Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
(02-10-2016 20:46)gorniele Ha scritto:  
(02-10-2016 19:48)ZK Ha scritto:  io.. l' ho cambiata.
Non stringeva bene il vento??79
no, soffriva di mal di mare.

amare le donne, dolce il caffe.
02-10-2016 21:32
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marcofailla Offline
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Quella volta che...la barca si coricò
@fabio e rob

(02-10-2016 09:08)marcofailla Ha scritto:  mi convinco ancora di più che sulla barca a vela ci stanno i...velisti (gente che apprezza la conduzione a vela sic er simpliciter)

sottolineo... "gente che apprezza la conduzione a vela sic et simpliciter"

cioè vai su un sito di annunci qualsiasi, ne prendi uno di una barca, solitamente ci trovi su 5 foto...4 foto di interni, ma una sola della barca e pure presa da lontano... per velista intendo uno che guarda la foto del pozzetto o dell'albero, tutto qua, nn degli interni... dove se vai a vela non puoi entrare che come minimo ti viene il mal di mare

il mio (personale) unico discrimine é il saper nuotare, sono certo di non aver mai avuto nessuno in barca che non sapesse nuotare





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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-10-2016 01:41 da marcofailla.)
03-10-2016 01:16
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bullo Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
Una tromba d'aria a ciel sereno.
Un'elicottero che volava basso sopra la tua barca.
Una raffica di caduta formatasi per un vuoto d'aria, di solito c'è ne più d'una.
03-10-2016 09:17
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calajunco Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
Più leggo questi post e più mi rendo conto che le mogli in barca andrebbero vietate. 53

Mi capitò, al rientro da una lunga, di veleggiare verso Agropoli con un bel traverso comodo comodo. Sole e birra in mano, equipaggio a prendere il sole di primavera e chiacchierare.
All'improvviso, senza nessun preavviso, arriva una botta ma bella forte che ci fa appoggiare il boma in acqua avendolo lascato prontamente. Teniamo la barca tranquillamente, con l'aiuto di qualche santo opportunamente invocato per l'occasione. Ci parte pure un accenno di planata.
Poche centinaia di metri dopo il nulla. E andiamo a raccogliere il finimondo che è accaduto giù, piatti bottiglie etc.
Eravamo una decina di barche, poi anche le altre che arrivarono dopo Smiley4 tutte in porto a sistemare la dinette sottosopra.
Da quelle parti fa così quando sta entrando lo scirocco, si intravedevano infatti i classici cirri altissimi.
Conformazione della costa montagnosa, alta e con numerose insenature. Credo che lo scirocco entrando debolmente prenda delle repentine accelerazioni magari discendendo da qualche picco e/o inserendosi in qualche baia rocciosa da dove ne esce 'centrifugato'.

Se hai tre ore per abbattere un albero, dedica la prima ora ad affilare l'ascia.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-10-2016 09:56 da calajunco.)
03-10-2016 09:54
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Temasek Offline
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RE: Quella volta che...la barca si coricò
Barca comprata da poco, seconda uscita, tutti invelati, scotte strozzate,
una raffica ci sdraia con l'albero orizzontale all'acqua, scendo sull'alzata del pozzetto, (ormai orizzontale) per sbloccare la scotta genoa ed un'altra raffica ci butta la testa d'albero sott'acqua (fino alla base della seconda crocetta), riesco a liberate la scotta e si ritorna su.
Da allora, le scotte sempre in mano, (come su di un 470) e massima attenzione all'arrivo delle raffiche. (Per anticiparle)
A distanza di nove anni, mia moglie è ancora all'oscuro della cosa.

Quoto calajunco, nel vietare la barca alla moglie.... sempre meglio l'amica. 26
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-10-2016 10:21 da Temasek.)
03-10-2016 10:16
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Tatone Offline
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Messaggio: #20
RE: Quella volta che...la barca si coricò
Ragazzi, che sito di maschilisti! 79
Non ditemi che sono fortunato, lo so già, ma voglio spezzare una lancia a favore delle mogli: la mia viene (ancora...) in barca con me dal 1983 (33 anni!) e non solo non si spaventa se arriva qualche raffica imprevista ma sa esattamente cosa fare e lo fa con grande perizia. Probabilmente, se non ci fosse lei io non andrei da nessuna parte! 100
Forse, abbiamo costruito insieme tutto questo, come giustamente scrive Fabio Toy che negli ultimi 4 anni sta cercando di capire come recuperare la fiducia perduta. Bravo, non demordere, sono certo che ci riuscirai! Thumbsupsmileyanim
03-10-2016 11:22
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