Emiliano Dell'Atti
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Impianto elettrico
Buongiorno, ho quasi finito di ristrutturare la mia imbarcazione di 8 metri e devo rifare l'impianto elettrico completamente assente, mi hanno chiesto più' di mille euro per la messa in opera e vorrei cimentarmi in questa ultima impresa da solo come tutto il resto...il mio problema e' solo dove poter reperire un buon progetto di impianto elettrico a norma che indichi anche le caratteristiche dei materiali da utilizzare. Qualcuno potrebbe aiutarmi?
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06-01-2017 08:58 |
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francidoro
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RE: Impianto elettrico
Sei stato in grado di ristrutturarti una barca, quindi immagino non avrai problemi a fare uno schema di impianto elettrico. É tutto a 12 V.
Magari scegli se avere una o due batterie servizi, magari i servizi separati dalla batteria motore ( raccomandabile ma non obbligatorio )
Il lavoro piú difficile é far passare i nuovi cavi con i nuovi corrugati … poco apazio e tante curve.
Il materiale lo trovi un poco in tutti i cataloghi, l'onnivalente "osculati" va benissimo, ed é tutto materiale omologato.
Usa attenzione per i diametri dei cavi, a parte i cavi che dalle batterie vanno al motore ed al quadro elettrico, l'unica utenza che ti richiederá molta corrente immagino sia il frigorifero. Sezioni da 2,5 m/m2 vanno bene.
Per il motore guarda la tua auto, prendi un cavo di sezione simile.
Se hai salpancora un cavo della sezione uguale a quella del motore.
Poi c'é la parte a 220 V, un semplice cavo tripolare che va dalla presa in banchina al caricabatterie.
Io ho messo tra la presa ed il caricabatterie un voltmetro ( per avere conferma della presenza di tensione sulla colonnina ), un salvavita ed una presa elettrica di servizio ( utensili a 220 e cose cosí ). Se non sei pratico, quando comperi il salvavita fatti spiegare come si collega. É davvero elementare, ma se non lo sai passi il tempo a guardare il cavo ed a guardare il salvavita.
Insomma, tutto parte da un disegnino, uno schemino elettrico.
Se vuoi degli esempi, ce ne sono in rete, esempi di scafi veri.
Ma per averne uno adatto a te devi prima sapere quante e quali utenze elettriche avrai.
Decidi quante utenze, decidi devi far passare i cavi.
Il lavoro é semplice.
L'impianto elettrico della mia barca l'ho fatto a tempo perso.
Alla sera, dopo il lavoro, andavo in barca … un'utenza al giorno. Dal quadro elettrico al punto d'arrivo.
Dieci utenze ? … dieci giorni lavorativi !
Solo per dire che tra tutti i lavori che hai fatto nella ristrutturazione della barca, questo potrebbe essere tra i piú rilassanti.
P.S. ma che barca é ?
Nihil credendum nisi prius intellectum
(Abelardo)
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06-01-2017 09:37 |
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Emiliano Dell'Atti
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RE: Impianto elettrico
Grazie ad una persona davvero gentile conosciuta qui ho saputo che la mia barca era il prototipo del Clio 81 NW del 1979 di studio Faggioni mai costruito tra l'altro. Mi ha fatto arrivare tutti i progetti originali. In pratica ho ricostruito tutto il pozzetto e parte della coperta in quanto ormai di legno marcio.Lo scafo in vetroresina era in ottime condizioni solidissimo e senza osmosi. Ma l'impianto elettrico un po' mi preoccupa
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-01-2017 10:11 da Emiliano Dell'Atti.)
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06-01-2017 10:10 |
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Emiliano Dell'Atti
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RE: Impianto elettrico
Grazie per il consiglio...per rispondere a Francidoro attualmente la barca si trova a Brindisi ma stava a Viareggio grazie comunque. Uno dei dilemmi poi e' l'impianto di messa a massa. vorrei scaricare tutto in deriva che ne dite?
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06-01-2017 15:58 |
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francidoro
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RE: Impianto elettrico
Immagino te ti rifersca a quello che é comunemente chiamato circuito di "bonding".
Trovi qualcosa anche qua sul forum se cerchi.
Le normali barche in vetroresina non lo hanno salvo rarissimi casi.
Sostanzialmente e molto succintamente, consiste in un cavo che corre tra tutte le prese a mare per metterle allo stesso potenziale elettrico, per poi collegarsi al motore e tramite lo zinco sacrificale salvare dalla corrosione le prese a mare.
Alcune volte, invece vanno verso una piastra situata in chiglia, anche se quella piastra é piú utile come punto di massa per un impianto radio HF, e non come punto di massa del circuito di bonding.
Ripeto, é roba esistente in rari esemplari, se la barca é in vetroresina.
Io, fossi in te,mi preoccuperei piuttosto di mettere delle buone prese a mare .
L'ideale sarebbe il bronzo. É eterno. Ma difficile da trovare qua, magari divresti cercarlo in qualche catalogo inglese, loro lo usano ancora.
Oppure prese a mare in randex, una sorta di materiale plastico. Zero problema corrosioni.
Trovi anche qua, sul forum, vari interventi
Nihil credendum nisi prius intellectum
(Abelardo)
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-01-2017 18:33 da francidoro.)
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06-01-2017 18:32 |
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Emiliano Dell'Atti
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RE: Impianto elettrico
Avevo già' pensato al Randex... Come punto di massa per tutte le utenze invece potrebbe andare bene la deriva?
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06-01-2017 20:37 |
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Emiliano Dell'Atti
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RE: Impianto elettrico
Il mio motore, un drofin sernagiotti da 12 cv ha solo una pastiglia di zinco neanche tanto grande avvitata al blocco motore la deriva dovrebbe essere ghisa...non so che fare
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07-01-2017 22:45 |
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Emiliano Dell'Atti
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RE: Impianto elettrico
Comunque alla deriva saldero' due bei zinchi quindi se mi dovessi attaccare alla deriva non dovrei creare danni
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08-01-2017 15:46 |
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