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Statistica interessante sugli incidenti
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IanSolo Offline
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Statistica interessante sugli incidenti
Ho trovato questa statistica sugli incidenti accaduti in acque francesi in un discreto arco di anni, e' certamente da prendere con le molle ma fornisce un'idea circa la sicurezza di una barca a vela (che definirei molto buona se e' vero cio' che riporta e considerato l'alto numero di barche a vela da diporto che navigano in acque francesi):

http://karibario.blogspot.it/2014/04/les...-18-m.html

Qui di seguito, ricordando che anche in diversa lingua e' sempre e comunque di proprieta' intellettuale di "Bonnefoy Daniel" che la ha pubblicata", ne riporto una traduzione in italiano (imperfetta ma accontentatevi: e' sicuramente meglio di quella dei traduttori automatici):


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INCIDENTI su barche a vela da 6,5 m a 18 m negli anni 1995-2013

In 45 anni, solo 5 naufragi di barche a vela da diporto con equipaggio si sono verificati entro le 50 miglia dalla costa francese!

Si noti che dal 1970, ho trovato solo 9 barche a vela affondate con equipaggio.
Delle 28 zattere aperte in 18 anni 7 hanno dimostrato di essere inutilizzabili o difettose e altre 6 hanno o avrebbero potuto causare la morte dei loro utilizzatori.

Dal 1970 al 2015, sono stati osservati 200 casi di barche a vela da 6,5 m a 18 m in perdita totale, gravemente danneggiate, capovolte o affondate entro le 200 miglia dalla costa francese.

metodologia:

Dopo aver constatato che le circostanze di un incidente relativo al diporto il tipo di barca a vela e la sua lunghezza sono raramente presi in considerazione nei rapporti ufficiali del CROSS, delle prefetture marittime e ancor meno in quelli di S.N.S.M mi sono impegnato a consultare le vecchie riviste nautiche, aiutato dai miei ricordi personali e quelli di molti dei miei amici navigatori più esperti.

Ho anche ampliato la mia ricerca per gli incidenti nel Regno Unito, in particolare attraverso ricerca condotta in rapporti molto dettagliati del Marine Accident Investigation Branch.


Sarebbe pretenzioso che io sia riuscito a registrare tutti gli incidenti avvenuti in Europa o almeno in Francia, ma mai nessuno ha segnalato un incidente di cui non fossi a conoscenza... Inoltre, quando ho abbastanza informazioni su un incidente accaduto nelle Azzorre, in Spagna o in Irlanda lo prendo in considerazione.
In generale, mi sono annotato da qualche anno i fatti in cui la mancanza di precisione è evidente. Questo spiega le differenze talora riscontrabili tra i numeri riportati per categoria. Quindi non sempre dispongo della lunghezza della barca in questione e il suo tipo ed è frequente che i fatti stessi siano riportati imprecisi.

E 'importante notare che io non mi sono interessato al solo incidente, ma agli incidenti e alle persone coinvolte in un mayday (e, talvolta, una telefonata) e che, contrariamente alle relazioni ufficiali, non confondo la risposta, l’assistenza, il traino e il recupero dei materiali.
Dal 1970 al 2015 ho identificato 200 casi di barche a vela da 6,5 m a 18 m con perdita totale, gravemente danneggiate, capovolte o affondate entro 300 miglia dalla costa francese (dall'Irlanda al Portogallo passando dalle Azzorre e dal Marocco alla Sardegna) e 24 casi di apertura di una zattera di salvataggio.

DISTRIBUZIONE monoscafi / Multiscafi
87,0% di incidenti coinvolgono monoscafi
13,0% di incidenti coinvolgono multiscafi

Le seguenti statistiche non sono ancora aggiornate per gli ultimi anni

Cause degli incidenti
13,9% di incidenti riguardano il rovesciamento di cabinato a vela
1,5% di incidenti riguardano il rovesciamento di derive
7,3% di incidenti riguardano il rovesciamento di multiscafo

21,2% di incidenti riguardano incagliamento (a scogli)
16,8% di incidenti riguardano vie d'acqua
15,3% di incidenti riguardano abbandono della barca a vela
5,1% di incidenti riguardano lesioni gravi
9,5% di incidenti riguardano collisioni
3,6% di incidenti riguardano incendi in navigazione


Mezzi di soccorso utilizzati
Salvataggio = "Fatto per salvare qualcuno o qualcosa"

In questo caso la mia indagine è limitata agli incidenti interessanti persone e sono differenziati tra intervento, assistenza, traino e attrezzature di soccorso.

Il fatto che la S.N.S.M non faccia questa distinzione tra assistenza a un windsurf, ad uno yacht rimorchiato o soccorso a persone spiega come mai l'associazione sostiene di aver effettuato da sola più di 3279 salvataggi nel 2012 con 6984 persone tratte in salvo quando in 13 anni io conto solo 84 salvataggi di persone!

Spesso numerosi sono i servizi di soccorso mobilitati. In questo caso prendo in considerazione solo il mezzo che ha contribuito a salvare la persona in pericolo di vita.
Questi incidenti 137 hanno portato a 100 salvataggi.

50 di questi salvataggi sono stati eseguiti da un elicottero, 25 da mezzi marittimi (Marine militari, navi nella zona, navi da carico ...), 25 dai vigili del fuoco, la S.N.S.M o la R.N.L.I.

50,0% salvataggi vengono effettuati con l'elicottero
25,0% salvataggi sono fatte da barche in zona (diportisti, navi da carico, Marina ...)
12,0% salvataggi sono stati eseguiti dal R.N.L.I. o la S.N.S.M.
13,0% salvataggi vengono eseguiti dai vigili del fuoco


Aree di navigazione soggette ad incidenti
In 55 dei 127 incidenti registrati il canale della Manica e la Bretagna occidentale appaiono come le aree più soggette ad incidenti di navigazione.
In particolare, i settori più colpiti sono: la zona Anglo-Normanda, i pressi di Cherbourg e Audierne.
Tuttavia, tenendo conto della frequenza probabilmente molto minore sono la bocca della Gironda e il passo d’Arcachon che risultano essere le zone più pericolose.

15,0% Manica orientale
18,9% Manica occidentale
4,7% Zona di Cherbourg
7,1% Zona Anglo-Normanda

9,4% Bretagna occidentale
3,1% Zona di Audierne
15,8% mare d’ Iroise
4,2% mare d'Irlanda
15,0% Atlantico
4,7% Zona a Sud della Bretagna
0,8% Zona della La Rochelle
1,6% Zona della Gironde
1,6% Zona di Arcachon
11,0% Golfo di Biscaglia
10,2% Mediterraneo ovest
2,4% Zona di Capo d'Orso
10,2% Mediterraneo Orientale
10,2% Corsica e Baleari


NAVIGAZIONE SOLITARIA e REGATA
35 incidenti hanno coinvolto un navigatore solitario

25,5% degli incidenti si verificano durante una navigazione in solitario

E’ interessante notare l'alta percentuale di barche che hanno incidente in solitario spesso per abbandono.
24 incidenti si sono verificati durante una regata

17,5% degli incidenti si è verificato durante una regata

Si noti che 9 incidenti (abbandoni, il capovolgimento, incaglio) riguardano barche a vela di 6,5 m, per lo più Mini Transat 6,5 m


BARCHE DI SERIE AFFONDATE

In crociera e con equipaggio, nove barche di produzione di serie sono affondate a causa di una falla o di incendio. (Hanse 37, Rush, catamarano Tobago 35, First 260).

Negli ultimi 20 anni, solo tre naufragi sono avvenuti entro 50 miglia dalla costa francese! (Moody, Rush, First 260)
Dal 1976, sempre di crociera sono affondate solo una vela di serie (Arpege) con equipaggio e un Selection37 in solitario.
So anche il caso di un Rorqual in lamellare stratificato ma bisogna chiedersi se questa barca di 40 anni si stata costruita in serie. Dobbiamo anche aggiungere l’Attalia noleggiato dal Dottor Godard nel 1999?
In solitario le barche a vela di serie affondano solitamente nella bella stagione, spesso di notte, sotto costa ... Un navigatore è riuscito ad affondare due volte in 15 anni in queste circostanze!

4% monoscafi sono affondati con equipaggio.
10% monoscafi sono affondati durante una regata o in solitario


CONDIZIONI METEOROLOGICHE

44 su 112 incidenti si sono verificati con più di 25 nodi di vento.
24% Incidenti sono avvenuti oltre 35 nodi di vento reale
15% incidenti sono avvenuti con oltre 25 nodi di vento reale
28% incidenti sono avvenuti con 15-25 nodi di vento reale
33% incidenti sono avvenuti con meno di 15 nodi di vento reale


UTILIZZO DI UNA ZATTERA DI SALVATAGGIO


Delle 24 zattere aperte in 18 anni, 7 si sono rivelate inutilizzabili o difettose, in 4 casi sono risultate pericolose e alcune sono state fatali.
Sarei prudente sulla definizione di "difettoso", infatti, SOLO DUE CASI lo sembrano realmente. Le varie cause di disfunzioni non sono sempre chiare perché troppo spesso basate sulla testimonianza di sopravvissuti incompetenti in preda al panico.

Eppure, troppo spesso, la zattera di salvataggio non rende il servizio che si ha il diritto di aspettarsi.

Tuttavia, sembra che un miglioramento significativo sia stato registrato per gli anni 1976-1985, e la relazione del RORC effettuati in esito al Fastnet 1979 è stato scritto:
"Di quindici zattere attivate, tre non si sono gonfiate normalmente e cinque capovolte, una si è completamente disintegrata. E 'chiaro che le zattere non erano in grado di fornire il servizio che si aspetta da loro. Gli yacht sono stati tutti trovati più tardi e trainati. "

17,5% Incidenti che hanno portato all’apertura di una zattera di salvataggio
29,2% zattere di sopravvivenza che sono state trovate difettose o inutilizzabili
25,0% zattere usate in modo non corretto o errato
16,7% zattera usata in modo pericoloso o ingiustificato


Alcuni utilizzatori di zattere di sopravvivenza in preda al panico non l’hanno attivata (Balcani, Grand Surprise, First 31.7 ...).

Su altre barche si e’ strappata mettendola in acqua (B.Stamm, Tobago 35, Folie Douce) o non si e’ gonfiata e si è rivelata inutilizzabile (Hanse 37).

In cinque casi le zattere hanno effettivamente salvato i loro utenti (Oceanis 39, Melody, barca a vela in acciaio, Rush, classe 40)

Troppo numerosi sono i casi di zattere usate in modo non corretto (Kelt 7.5 Attalia, Folie Douce ...), che, per alcuni, è stata la causa di dramma (Impensabile, Banjer 37)

Se mi riferisco al mio settore di navigazione, sembrerebbe che la causa di mortalita’ di gran lunga piu’ frequente nel diporto è l'uomo a mare, in particolare in porto di ritorno notturno su una barca a vela ...

Questo è supportato dall'unico studio sugli incidenti nel diporto che ho trovato su Gougueule. Indagine condotta negli Stati Uniti nel 2005:

"Il tipo più comune di decessi segnalati ogni anno e’ l’annegamento.

Nel 2005, quasi il sessanta per cento di tutti i decessi segnalati alla Guardia Costiera sono stati il risultato di un annegamento.

Di questi decessi segnalati, novantasette per cento di coloro che sono annegati NON indossava i dispositivi personali di galleggiamento (PFD giubbotti / vita).

La Guardia Costiera riferisce che delle 697 persone annegate lo scorso anno, quasi 426 avrebbero potuto essere salvati, avendo il tempo di indossare un giubbotto di salvataggio. "


ESEMPIO ZATTERE INUTILIZZABILI TOBAGO 35, CHEMINÉES POUJOULAT 60

Tobago 35:
"Trattenevo la zattera dal suo cavo di ormeggio, ma il catamarano era già immerso dalla parte posteriore, il pannello solare sul suo arco a filo con acqua ad ogni ondata affiorava e il suo spigolo ha lacerato la zattera "

Cheminées Poujoulat 60 piedi:
"Ci è stato chiesto di salire a bordo di una zattera per allontanarsi dalla barca e tentare un recupero con elicottero. Abbiamo provato tutto, ma siamo rimasti incollati allo scafo a causa della deriva della barca ...
Alla fine la cima che ci trattiene alla nostra barca ha finito per tendersi: la nostra zattera è stata squarciata e l’abbiamo dovuta abbandonare "


ESEMPIO DI UTILIZZO NON SICURO: KELT 7,6 M, FOLIE DOUCE

Folie Douce:
"Tre volte la barca si e’ stesa sull’acqua e poi rialzata. Mi sono visto morto. La coppia di skipper ha deciso di abbandonare Seychelles III e preparare la zattera di salvataggio. Squarciata poi da una lama ... "


Kelt 7,6 m:

"All’una del mattino: Calma piatta, onde molto basse e ottima visibilità, un Kelt 7,6 m urta leggermente il banco della Gamelle a 1 miglio da Audierne.

L'equipaggio lancia un razzo, ma questo, mal orientato, parte verso l'interno su un materassino del quadrato. Si sprigiona un fumo intenso durante la combustione del razzo che brucia la schiuma. Temendo l’incendio l'equipaggio e’ in panico e gonfia la zattera di salvataggio. Le 4 persone si imbarcano sulla zattera senza giubbotto di salvataggio e abbandonano la loro barca a vela. "



ESEMPIO DI UTILIZZO SCONSIDERATO O IMPROPRIO


50% delle imbarcazioni i cui occupanti hanno attivato la loro zattera (e abbandonato la barca - N.D.T) sono state ritrovate. Tuttavia questo non significa che, data la situazione di emergenza, fosse sempre un errore, potrebbe essere della prevenzione.

Peggio ancora, 32 persone la cui barca è stata trovata galleggiante sono morti o avrebbero potuto morire per essersi imbarcati sulla zattera.

Un buon esempio è quello di Folie Douce nel dicembre 2013 dove i membri dell’equipaggio rimpiangono di non aver avuto il tempo di salire a bordo della zattera ... Ci sono purtroppo altri casi che hanno causato la morte dei loro utenti.


LUNGHEZZA DEI VELIERI SINISTRATI

11% di incidenti riguardano velieri sotto i 7 m.
35% di incidenti riguardano velieri da 7,1 a 10,1 m.
36% di incidenti riguardano velieri da 10 a 12 metri.
19% di incidenti riguardano velieri da 12 a 18 m.

Pubblicato da Bonnefoy Daniel a 11:30

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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-12-2016 13:04 da IanSolo.)
17-12-2016 13:02
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BeppeZ Offline
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Messaggio: #2
RE: Statistica interessante sugli incidenti
Molto interessante grazie IanSolo!!
Per scherzare e togliere un po' di apprensione su un argomento molto serio, si potrebbe dire, guardando le statistiche, che già evitare di andare a scogli e non trovarsi a navigare con vento molto forte è già un buon punto di partenza!
Il funzionamento delle zattere è sempre un terno al lotto...
Una cosa è certa, anche da questi dati, sulla zattera non si sale fino all'ultimo momento, e se si deve salirci è indispenzabile avere il giubbotto indossato.
17-12-2016 13:30
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Mirtus Offline
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Messaggio: #3
RE: Statistica interessante sugli incidenti
grazie Iansolo, la cosa che mi ha colpito di più e il fatto che ben 1/3 delle zattere sono risultate difettose. Qualcuno sa cosa e se prevede la normativa francese in materia di revisioni?

@Beppe giusto avere il giubbotto, ma essere consapevoli che sarà molto difficile nuotare , sopratutto se è molto ingombrante( per es 275N)

Tutto quello che scrivo è preceduto da IMHO
17-12-2016 20:12
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IanSolo Offline
Vecio AdV

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Registrato: Nov 2008 Online
Messaggio: #4
RE: Statistica interessante sugli incidenti
Attenzione ! non dice esattamente che tali zattere fossero intrinsecamente difettose ma dice "Delle 28 zattere aperte in 18 anni 7 hanno dimostrato di essere inutilizzabili o difettose" ma dopo spiega (per le inutilizzabili) che una e' stata lacerata dallo spigolo dei pannelli solari montati sulla barca che stava affondando, che un'altra e' stata danneggiata da una "lama" (forse il maldestro uso del coltello di taglio sagola), un'altra e' stata squarciata dalla sagola di apertura che non e' stata tagliata e che si e' tesa troppo durante l'affondamento della barca, in un altro caso e' stata gettata ma non attivata per cui solo 3 su 28 risulterebbero da classificare fra le "difettose".
E' comunque un numero abbastanza elevato nonostante tutto ma non dice (e forse non sa) se tali mezzi avessero subito la prescritta revisione e in che stato di conservazione fossero.
Come si usa dire: "Cintura e bretelle !" ovvero zattera si' (come ultima spe') ma anche giubbetto se si ha anche solo il dubbio che le condizioni lo richiedano.
Invece a me ha fatto impressione il fatto che una gran parte delle barche abbandonate siano state ritrovate a galla quindi probabilmente in condizioni che non richiedevano imperativamente l'abbandono.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-12-2016 20:50 da IanSolo.)
17-12-2016 20:48
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Trixarc Offline
Tutor AdV

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Messaggio: #5
RE: Statistica interessante sugli incidenti
Grazie Iansolo, anche se cominciare la domenica con questi argomenti è da brividi.Smiley4Smiley2

https://www.youtube.com/user/trixarc100
18-12-2016 09:17
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don shimoda Offline
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Registrato: Nov 2013 Online
Messaggio: #6
RE: Statistica interessante sugli incidenti
Si, sono quei brividi che ti tengono sveglio di giorno, quando comprendi che è prevenzione allora dormirai sereno la notte !
"il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi"
Smiley32

Oltre alla prevenzione è importante il controllo del panico ! ed in emergenza fare la cosa giusta al momento giusto.
18-12-2016 12:18
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Cloudbuster Offline
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Messaggio: #7
RE: Statistica interessante sugli incidenti
Appare in tutta evidenza l'importanza di rimanere con la barca, attaccati alla barca (a meno che non stia calando a picco naturalmente Wink ) - Leggevo il rapporto sull'incidente di cheeky rafiky Sad e riflettevo su cosa può aver causato la separazione dell'equipaggio dalla barca cue è stata ritrovata rovesciata ma ancora galleggiante.
18-12-2016 22:46
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ciro_ma_non_ferrara Offline
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Messaggio: #8
RE: Statistica interessante sugli incidenti
Bel rapporto Iansolo.
Anche al Fastnet del 1979 furono ritrovate alla deriva ben 24 barche galleggianti abbandonate prematuramente dagli equipaggi, alcuni di questi al contrario non vennero più ritrovati.
Solo 5 barche affondarono.
Condizioni limite portano sicuramente a gesti irrazionali: "In molte dichiarazioni rilasciate dai 150 superstiti recuperati traspariva, raggelante, l’accettazione della fine imminente come un autentico sollievo."
19-12-2016 14:03
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Sailor Offline
Senior utente

Messaggi: 2.556
Registrato: Jan 2006 Online
Messaggio: #9
RE: Statistica interessante sugli incidenti
Ottimo lavoro Ian Solo.
Proverò ad estrarne un PDF per ricavarne una discussione da porgere agli agli esperti della mia Sezione (LNI) che tengono in corsi Isaf.
19-12-2016 14:27
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Utente non piu' attivo Offline
Amico del forum

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Messaggio: #10
RE: Statistica interessante sugli incidenti
Interessantissimo, grazie.

Vorrei porre l'accento su questa considerazione:
"Di questi decessi segnalati, novantasette per cento di coloro che sono annegati NON indossava i dispositivi personali di galleggiamento (PFD giubbotti / vita)."

Ormai un autogonfiabile da 150N, comodissimo anche in estate, costa meno di 70 euro. Certamente una cifra irrisoria rispetto ai costi che siamo abituati a sostenere.
10-01-2017 20:53
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sandro1 Offline
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Registrato: Aug 2007 Online
Messaggio: #11
RE: Statistica interessante sugli incidenti
Human factors !
Esiste!
Bisogna confrontarsi
10-01-2017 20:58
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