Autopilota per timone a barra

[borjo]

Dopo una settimana di crociera il vecchio Autohelm 2000 ha deciso che non voleva più accettare ordini e invece che tenere la barra dritta cercava di farci cadere con bruschi e ampi cambi di direzione.
Non so se mettere le mani su strumentazione elettrica di una certa età convenga, a meno di essere in grado di farlo da soli e purtroppo io non credo proprio di esserlo.

Ho sbirciato su cosa offre il mercato e vorrei un vostro consiglio, un'indicazione su cosa considerare.
Per quanto riguarda la barca, si tratta di un vecchio show 34 che sto rimettendo in ordine. Le schede parlano di 5 tonnellate scarse (4,9) cui poi va aggiunta tutta la zavorra di una famiglia di 4 di cui 3 donne...
La spesa... Il meno possibile, ovviamente.

Io ho letto del raymarine st2000, che ti vira da solo così tu sei libero di manovrar le vele. Sembra comodo. Ma scrivono max 4500 kg... Potrebbe essere un problema.

In alternativa ho visto il tp32 della simrad che dicono funzioni fino a 6.3 tonnellate. Non ho capito se viti da solo, mi sa che per questa ed altre funzioni vada interfacciato con altri strumenti.

Tra i due, per motivi di dislocamento, andrei sul tp32.

Avete altri consigli? Raccomandazioni? Idee?

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[Moody]

Mi sono posto anch'io questa domanda.
Non sono sicuro che conti più il dislocamento rispetto alla forza che esercita la pala del timone sulla barra e sul braccio di leva in cui posizioniamo l'attuatore. Mi spiego: se metto il pilota a 50 cm dall'asse del timone deve impiegare più forza di quanta ne impiegherebbe a 100 cm.
La barchetta che avevo prima mi impegnava tanto al timone, sia per una scarsissima stabilità di rotta che per la forza che dovevo sempre esercitare sulla barra (barca nata male...). Quella di adesso si governa con due dita in quasi ogni situazione.
Alla fine ho preso un st2000 perchè l'ho trovato in offerta.

[pepe1395]

(10-08-2018 11:48)Moody Ha scritto:  Mi sono posto anch'io questa domanda.
Non sono sicuro che conti più il dislocamento rispetto alla forza che esercita la pala del timone sulla barra e sul braccio di leva in cui posizioniamo l'attuatore. Mi spiego: se metto il pilota a 50 cm dall'asse del timone deve impiegare più forza di quanta ne impiegherebbe a 100 cm.
La barchetta che avevo prima mi impegnava tanto al timone, sia per una scarsissima stabilità di rotta che per la forza che dovevo sempre esercitare sulla barra (barca nata male...). Quella di adesso si governa con due dita in quasi ogni situazione.
Alla fine ho preso un st2000 perchè l'ho trovato in offerta.

Sono completamente d’accordo con te. Quello che conta è la forza che l’attuatore impiega per muovere il timone . Entro certi limiti, spostando il punto di applicazione sulla barra, è possibile diminuirla, al prezzo però di una maggiore lentezza del pilota nell’applicazione delle correzioni.