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13-01-2019, 00:52
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-01-2019, 01:04 da marcofailla.)
per l'infusione non saprei dirti, per il pacco del vuoto normale facilita moltissimo il lavoro della pompa, tipo uno due minuti ogni trenta invece che continuamente accesa, uguale al compressore da carrozziere o da gommista. domani vedo di disseppellire la mia e fare una foto
PS molto bella l'ultima foto su sailing anarchy
per esempio
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Il motore del frigo nasce per lavorare con il fluido refrigerante allo stato gassoso, se invece ci fai il vuoto ovviamente si surriscalda. Il serbatoio lo aiuta a lavorare di meno, ma se usi una pompa per il vuoto il problema non si pone, certo che con un serbatoio ila pompa lavora meno e meglio.
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Si Parla anche di controllare ogni volta il livello dell'olio:
"Descrizione:
Pompa studiata e riadattata appositamente per il settore della vetroresina/carbonio e dei materiali compositi in generale. Piccola, compatta, dotata di una comoda maniglia per il trasporto e di un serbatoio del lubrificante maggiorato. Un particolare importante di questa famiglia di pompe è che sono carrozzate (chiuse) per cui sono protette da manipolazioni improprie e da agenti esterni che potrebbero comprometterne l'affidabilità.
Applicazioni:
Questa pompa risulta essere indispensabile per la lavorazione dei nostri prodotti sottovuoto ed in infusione, poichè grazie ad essa è possibile avere una situazione di vuoto ottimale per entrambe le lavorazioni con una spesa contenuta. Alcuni accorgimenti tecnici rendono la pompa immune ai gas derivati da solventi e resine che solitamente vanno a deteriorare le membrane interne della stessa. Per ultimo la pompa in questione è compatibile con la nostra serie di attacchi rapidi, raccordi, tubi e vuotometri. Ricordiamo che l'emissione da parte di questa tipologia di pompe di olio vaporizzato (sotto forma di fumo bianco) è indice di uno scarso livello di vuoto, quindi consigliamo di controllare l'intero circuito del vuoto (sacco, tubi e raccordi) poichè quasi certamente potrebbe presentare delle perdite.
Caratteristiche tecniche:
Portata nominale: 4 metri cubi / h (66 lt/min)
Attacco aspirazione: 1/4 "
Tensione standard: 220 V 50 Hz
Potenza motore: 0.18 Kw (1/4 hp)
Vuoto finale: - 0,9 bar / 0,95 atm
Rumorosità media: 58 db (A)
Confezioni:
1x pompa
1 x confezione d'olio sintetico specifico
1 x attacco maschio 1/4
1 x attacco femmina 1/4
Manutenzione:
Controllare in seguito ad ogni utilizzo il livello di olio presente nella pompa".
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(13-01-2019, 00:11)Mario Falci Ha scritto: Ma come mai del serbatoio per il vuoto non ne sento parlare neanche nei siti più professionali? Sembrerebbe che basti la pompa e basta.
Soprattutto se si fa infusione, proprio nella fase iniziale si sente l'utilità del serbatoio. Quando devi estrarre un discreto di volume d'aria, se quel volume è già parzialmente o tutto pronto ad essere estratto da una riserva di vuoto( il serbatoio) , il processo si velocizza. Poi, come dice anche Marco, la pompa lavora in continuo per qualche minuto ogni tot per cui minore usura, minori consumi e minore fastidio.
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per le dimensioni che utlizza Mario il serbatorio può essere preso anche successivamente, l'importante è che sia una pompa ad olio di qualità, il serbatoio quando si accorgerà della necessita di averlo lo acquisterà.
un accessorio importante dell'infusione sono le membrane traspiranti che tirano l'aria dal manufatto , ma non la resina.
io ci ho fatto il boma e ha funzionato alla grande
Conoscenza è esperienza , il resto è solo informazione .
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19-01-2019, 19:27
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-01-2019, 19:31 da Mario Falci.)
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Foro per la cerniera del foil con il bearing visibile
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carter della cerniera foil fissata allo scafo. Può essere rimossa per rimuovere eventuali detriti.
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Il foil a baffo "Dalì"
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bellissima!
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Seguo ammirato, quindi i foil scorrono in casse stagne rispetto allo scafo, hanno posizione (camber?) fisso rispetto allo scafo ed il controllo volo è demandato al pianetto del timone ??
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(19-01-2019, 19:27)Mario Falci Ha scritto: [hide][/hide]
Foro per la cerniera del foil con il bearing visibile
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carter della cerniera foil fissata allo scafo. Può essere rimossa per rimuovere eventuali detriti.
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Il foil a baffo "Dalì" Mario, scusa la domanda forse stupida, ma con quella posizione di ingresso, non rischia di essere sempre in acqua e quindi fare da freno anche quando ci sono pochi nodi e quindi non vola
Matteo
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Mario, mi chiedo come sei riuscito ad allineare le due scasse* di una deriva tra di loro, queste due alla mezzeria dello scafo e a quella controlaterale.
*scasse, casse, fate voi, chiedo umilmente perdonono in anticipo perché tanto il precipuo ambito semantico mi annoia profondamente
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La barca sta venendo bellissima. Mi sembra una nave da guerra di guerre stellari, è cattivissima.
Se il gingillo funziona bene come promette, mi piacerebbe provarne uno e chissà, comprarne uno.
L'autocostruzione a questi livelli credo che sia alla portata di gente con tanta esperienza.
Piuttosto, Mario, lo sai che verrai bandito dalla classe 10 piedi? Probabilmente potrai usare gli altri come boe, data la differenza di velocità che dovresti avere...
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(19-01-2019, 21:12)Cloudbuster Ha scritto: Seguo ammirato, quindi i foil scorrono in casse stagne rispetto allo scafo, hanno posizione (camber?) fisso rispetto allo scafo ed il controllo volo è demandato al pianetto del timone ??
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Sì i foils scorrono in casse stagne come normali derive, soltanto che passano all'interno di "cilindri" rotanti. In coperta, il bearing relativo, quello parallelepipedo, può essere regolato portandolo avanti o indietro. In qu sto modo si cambia l'angolo d'attacco del foil. Ciò serve per stabilire la giusta posizione ma una volta per tutte. l'equilibrio della portanza per far volare la barca in assetto orizzontale è automatico ed è ottenuto con la forma a baffo del foil. È l'area immersa del foil, che è direttamente proporzionale alla portanza a stabilire l'altezza della barca sull'acqua.
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(19-01-2019, 23:36)Nimbo Ha scritto: Mario, scusa la domanda forse stupida, ma con quella posizione di ingresso, non rischia di essere sempre in acqua e quindi fare da freno anche quando ci sono pochi nodi e quindi non vola
Sì un po' d'attrito lo faranno ma i foils possono essere tirati tutti su.
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(20-01-2019, 11:30)marcofailla Ha scritto: Mario, mi chiedo come sei riuscito ad allineare le due scasse* di una deriva tra di loro, queste due alla mezzeria dello scafo e a quella controlaterale.
*scasse, casse, fate voi, chiedo umilmente perdonono in anticipo perché tanto il precipuo ambito semantico mi annoia profondamente
Il progetto di Hugh Welbourne è molto accurato. C'è un particolare del bearing che raccomanda di stampare 1/1 per allineare questo al carter ed il carter alla mezzeria della barca. Parliamo di millimetri.
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(20-01-2019, 11:44)gorniele Ha scritto: La barca sta venendo bellissima. Mi sembra una nave da guerra di guerre stellari, è cattivissima.
Se il gingillo funziona bene come promette, mi piacerebbe provarne uno e chissà, comprarne uno.
L'autocostruzione a questi livelli credo che sia alla portata di gente con tanta esperienza.
Piuttosto, Mario, lo sai che verrai bandito dalla classe 10 piedi? Probabilmente potrai usare gli altri come boe, data la differenza di velocità che dovresti avere... Molto probabilmente, dopo aver volato, sopratutto nelle regate lunghe non ci sarà più la possibilità di un confronto con gli altri 10'. Se ci saranno altre barche con foils dovremo separare le classifiche.
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secondo me la sfida invece é avere una classe che riesca a proporre campi di regata equilibrati, dove non hai solo acqua piatta a 15 nodi e neanche solo venti leggerissimi e salterini cosa che assieme a regole di stazza che favoriscano barche adeguate a condizioni il più diverse possibile. non é affatto facile.
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22-01-2019, 12:03
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-01-2019, 12:21 da bistag.)
Hugh Welbourn è l'inventore del sistema DSS che stanno montando alcune barche di notevoli dimensioni:
./
guardatevi il video del 36 piedi   !!!!!!
http://www.dynamicstabilitysystems.com/infiniti-36gt/
Il bello è che il profilo è come se fosse un'ala di un aereo per creare portanza verso l'alto.
La fisica dei fluidi funziona sempre che sia aria o acqua o altro!
Mario complimenti per l'oggettino "india-volato" che stai costruendo!!!!
.......fossi stato un pò più giovane... ci avrei fatto un pensierino!
Buon Vento!
Giovanni
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(21-01-2019, 23:24)marcofailla Ha scritto: secondo me la sfida invece é avere una classe che riesca a proporre campi di regata equilibrati, dove non hai solo acqua piatta a 15 nodi e neanche solo venti leggerissimi e salterini cosa che assieme a regole di stazza che favoriscano barche adeguate a condizioni il più diverse possibile. non é affatto facile.
Ed infatti il nostro tentativo è proprio quello di avere una barca che si comporti bene sia in dislocante che volando e che lo sappia fare nella stessa regata se le condizioni di vento divessero mutare da leggere a medie e forti o viceversa. Ma non è facile per un auto costruttore arrivare a tanta raffinatezza progettuale. È anche vero che questa esperienza che stiamo condividendo con altri diecipiedisti ed amici vari sta aumentando senzadubbio le conoscenze costruttive delle barche con foil. Altri stanno costruendo foil e quest'anno ci saranno vari tentativi di foiling.
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(22-01-2019, 12:03)bistag Ha scritto: Hugh Welbourn è l'inventore del sistema DSS che stanno montando alcune barche di notevoli dimensioni:
./
guardatevi il video del 36 piedi !!!!!!
http://www.dynamicstabilitysystems.com/infiniti-36gt/
Il bello è che il profilo è come se fosse un'ala di un aereo per creare portanza verso l'alto.
La fisica dei fluidi funziona sempre che sia aria o acqua o altro!
Mario complimenti per l'oggettino "india-volato" che stai costruendo!!!!
.......fossi stato un pò più giovane... ci avrei fatto un pensierino! Grazie.
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24-01-2019, 00:47
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-01-2019, 00:49 da Mario Falci.)
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