https://it.wikipedia.org/wiki/Alternatore
https://digilander.libero.it/amaccioni1/...natore.htm
L'alternatore, da quello enorme applicato alle centrali a quello minuscolo applicato alle macchine/barche/caper, per sua natura e per le sue leggi fisiche applicate ai campi magnetici, produce tanta "Energia" per quanto è la sua potenza massima senza fare alcuna distinzione se poi quella "energia" sia necessaria a caricare una batteria od alimentare un'utenza.
Il regolatore, da quello coputerizzato applicato alle centrali a quello minuscolo applicato alle macchine/barche/camper, per la sua natura e per le leggi fisiche applicate ai suoi componenti elettronici, "regola" la produzione di "energia" dell'alternatore "eccitando" i campi magnetici attraverso una tensione (volts) erogata sugli avvolgimenti del rotore. Tanto è più bassa questa tensione tanto maggiore sarà la produzione di "energia" dell'alternatore fino ad arrivare alla sua capacità di erogazione nominale massima la quale è data dalla grandezza e dal numero di spire dei suoi avvolgimenti.
Il regolatore è solo un'insieme di componenti elettronici che come tali non sono in grado di riconoscere se la richiesta di energia viene fatta da delle batterie scariche o da una lampadina; con i suoi componenti elettronici lui sente solo la quantità di energia richiesta da un lato (sentendo l'abbassamento di tenzione casuato dalgli assorbimenti delle batterie scariche o delle altre utenze accese) e si limita a trasferire questa tensione ai campi magnetici del rotore che aumenta la produzione di "energia" non per le batterie o per altro ma, secondo le leggi fisiche, solo per riportare l'equilibrio fra i suoi campi magnetici (quelli del rotore) alimentati con una tensione minore e quella dei campi magnetici fissi (quelli dello statore). Tanto più questo equilibrio è sbilanciato con una tensione minore sui campi magnetici del rotore, tanto più l'alternatore produrrà "energia"; tanto più questo equilibrio si avvicina al bilanciamento su entrambi e campi magnetici (statore e rotore) tanto più l'alternatore diminuirà la sua produzione ed ecco perchè, quando le batterie sono cariche l'alternatore si limiterà ad erogare solo una piccola carica di mantenimento che compensa l'autoscarica delle batterie.
Per colncludere e senza voler fare nessuno attacco personale a nessuno e senza togliere nulla agli elettricisti, elettrauti, ai meccanici od a chiunque altro voglia pensare che le leggi fisiche in questo caso non valgono, qualsiasi regolatore degli alternatori automobilistici e/o marini non è in grado di fare alcuna differenza fra una richiesta di corrente fatta dalle batterie scariche oppure da una qualsiasi utenza accesa. Il regolatore sente solo il bisogno di energia richiesta e si limita ad eccitare di conseguenza i campi magnetici dell'alternatore affinchè questi produca energia sufficiente a coprire la richiesta ed ovviamente solo fino ad arrivare se alla sua capacità di produzione massima nominale.
Ciò non toglie nulla al fatto che, per gestire un pacco batterie importante da 3/400 Ampere gestibile comunque con tempi più lunghi anche con un'alternatore da 50 Ampere in tutta sicurezza, alla fine sia sempre meglio avere un'alternatore più grande (circa il 40/50% della capacità del banco batterie) per ridurre i tempi di ricarica e per non farlo lavorare sempre a regimi alti cosa che ne accorcia la vita come in tutte le altre cose fatte lavorare a regimi alti.