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sicurezza su un guscio di noce
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a19whisper Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
(21-03-2021 13:52)kavokcinque Ha scritto:  L'avvolgitore lo proverei.
Lo faro'. Se potessi far tutto da me, l'avrei gia' provato...
Il fatto di dover comunque coinvolgere il velaio, me l'ha fatto passare in seconda priorita' (al momento il velaio mi sta sistemando la randa, che aveva solo un anno quando il naufragio l'ha malridotta alquanto 58 )

Inoltre,
d'ora in poi cerchero' di mettere almeno un po' in discussione i "comandamenti" ereditati dalle generazioni precedenti, cercando di sperimentare il piu' possibile 19

Va bene vintage, ma masochista no Smiley36
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-03-2021 14:46 da a19whisper.)
21-03-2021 14:44
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kavokcinque Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
Thumbsupsmileyanim
21-03-2021 15:04
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carlo1974 Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
(21-03-2021 12:06)a19whisper Ha scritto:  @carlo74 per l'ancora: ohibo' Blinksmiley
io ho sei metri di catena e mi e' sempre stato detto che non vanno assolutamente ridotti, indipendentemente dal peso dell'ancora...
mi distruggi un altro caposaldo?!?! BlinksmileySmiley45

ti spiego : la catena non è mai troppa e la sua funzione è di evitare all'ancora , di avere un tiro verso l'alto (grazie al peso della catena ...) e di ammortizzare gli strappi dissipando parte dell'energia a sollevare la linea della catena . con sei metri , non ottieni nessuno dei due risultati . avessi 30 metri di catena , se ne potrebbe parlare .
detto ciò , quando usi l'ancora ? nel mio caso , l'ancora la utilizzo per fermarmi a fare il bagno , per prendere il sole steso o per stare fermo a pescare .
ebbene , in questi casi non serve avere un'ancoraggio a prova di uragano . basta avere un'ancora con tutta cima o anche solo un metro di catena , giusto per lo sfregamento sul fondo . io ho tutta cima ...
quella volta che decido di dormire la notte all'ancora (perchè in casa è troppo caldo e con la signora, pigliam sù il barchino e andiamo a dormire al largo , cioè , a 500 mt da riva Smiley4 ) , tra ancora e cima interpongo la catena che quando non è utilizzata (cioè , praticamente mai...) , ripongo in una borsa che tengo in sentina legata al puntello sotto all'albero . prova di utilizzare questo sistema . per me , nei barchini piccoli , è molto pratico . con la linea d'ancoraggio tutta in tessile , cali l'ancora e la salpi dal pozzetto . al limite utilizza un'ancora leggermente sovradimensionata (io ne uso una da 7,5 kg che per il mio 5 metri è esagerata....) se ti fà sentire più sicura .

non dispongo più delle boccole timone dello show 34 . purtroppo non riesco a scriverlo nel messaggio. scusate ...
21-03-2021 15:36
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salvatore57 Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
Scusate se dico anche la mia. Ma parlando di sicurezza, eviterei di mettere una cima, da 10 o da 12 o qualunque altro diametro, proprio perché essendo a sezione rotonda, diventerebbe un rullo su cui fare un capitombolo, con conseguenze diverse ma non meno gravi di una caduta fuori bordo, Quindi giubbotto agganciato alla Life Line in fettuccia, e come mi hanno sempre consigliato, una mano per Te ed una mano per la Barca.

La cura per ogni cosa è l’acqua salata: sudore, lacrime, o il mare.
KAREN BLIXEN
21-03-2021 22:51
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mlipizer Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
Non ti consigliavo l'avvolgifiocco perchè valeva il valore della barca, ma se ce l'hai già lo monterei prima possibile. Però non è risolutivo perchè a prua ci dovrai andare comunque per controllare la vela, legare le scotte, andare all'albero per fare terzaroli,...

Trieste - Beneteau First 30jk
22-03-2021 08:50
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Nimbo Offline
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Messaggio: #46
sicurezza su un guscio di noce
.

Matteo
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-03-2021 09:50 da Nimbo.)
22-03-2021 08:54
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carlo1974 Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
(22-03-2021 08:50)mlipizer Ha scritto:  a prua ci dovrai andare comunque per controllare la vela, legare le scotte, andare all'albero per fare terzaroli,...

se ha l'avvolgifiocco , le scotte le lascia già armate e la vela , in un 5 metri , la controlla bene anche dal pozzetto !Smiley4

per i terzaroli ... io , nel mio barchino riesco stando in piedi sulle cuccette laterali e col busto fuori dal tambuccio . la trozza e la drizza della randa sono a portata di mano . è vero che paola è una donna e forse più bassa di me ... poi , non sò se la tuga dell'alpa 19 è più alta di quella del mio barchino ... boh... questo ce lo potrà dire solo paola .

non dispongo più delle boccole timone dello show 34 . purtroppo non riesco a scriverlo nel messaggio. scusate ...
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-03-2021 21:58 da carlo1974.)
22-03-2021 21:48
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a19whisper Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
(22-03-2021 21:48)carlo1974 Ha scritto:  ...è vero che paola è una donna e forse più bassa di me ... poi , non sò se la tuga dell'alpa 19 è più alta di quella del mio barchino ... boh... questo ce lo potrà dire solo paola .

19 in effetti sono una donna abbastanza alta (1.75) 19

Confemo comunque che la gestione della randa non richiede che salga sulla tuga neppure quando devo ridurre...
si fa tutto (abbastanza) bene stando in piedi su un gradino
interno alla cabina che scorre dal tambucio verso prua, fatto apposta per mantenersi a "quota" pozzetto fino a mezzo metro dal piede d'albero.

Venerdi' comincio a fare prove Big Grin !
Poi vi racconto come va 43

dimenticavo:
sul togliere la catena ... non so.
So che ci sono infinite discussioni a riguardo (e me ne son lette tantetantissime), nonche' tabelle con misure e pesi a seconda della barca.
Confesso pero' che per me e' sempre molto rassicurante vedere quei sei metri di catena belli stesi, con solo l'ultimo metro, metro e mezzo, che si alza e si abbassa, e l'ancora ferma al suo posto.
E' la prima cosa che controllo quando posso buttarmi in acqua...

Pero' pero' ... l'idea di poter gestire l'ancora dal pozzetto e' davvero allettantissima!!! Provero' le soluzioni variamente ibride suggerite da Carlo e vediamo come va!

grazie ancora a tutti Smiley45
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-03-2021 19:03 da a19whisper.)
23-03-2021 18:58
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carlo1974 Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
osti , ma sei una spilungona! prova tutto tessile (togli del tutto la catena...) e vedrai che per il bagnetto o per prendere il sole con mare calmo , ti cambia nulla . poi, metti 20 metri(o 30 , meglio ancora...) di catena dentro una borsa legata tra i paglioli . la volta che ti và di dormire la notte all'ancora, per sicurezza , tra ancora e cima ci piazzi la catena e con 30 metri di catena , la differenza c'è . ti bastano due grilli e la metti alla bisogna in 5 minuti . vedrai che per i bagnetti , non serve .

non dispongo più delle boccole timone dello show 34 . purtroppo non riesco a scriverlo nel messaggio. scusate ...
23-03-2021 19:11
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Stranizzadamuri Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
Salve
1000 anni fa' prima di Stranizza (anche se comunque rimane un guscio di noce anche lei considerando le zone dove normalmente navighiamo) quando avevo il Rimar 31, barca piccola e nervosa, con cui molte volte uscivo in solitario, mi era sorto lo stesso problema, avevo approntato un sistema del genere.
Due cime , una a dritta e una a sinistra posizionate esternamente alla falchetta , quindi esternamente ai candelieri ,e collegate alla bitta di prua e di poppa.
Una fettuccia da base albero alla prua, una cintura di sicurezza con due ombelicali, uno corto e uno lungo.Quello lungo sempre collegato alla cima esterna alla falchetta(naturalmente passando sopra le draglie) , e alla bisogna collegarsi con quello corto.
Nell'eventualita' che si caschi fuoribordo si rimarra' collegati con l'ombelicale lungo che ci permettera' di scorrere verso poppa e non rimanere "impiccati" fuoribordo senza possibilita' di risalire.
A poppa tenevo filata una cima galleggiante di 3/4 metri, in maniera che quando arrivavo a poppa sempre collegato con l'ombelicale, allungavo la mano e potevo tirarmi vicino a poppa dove con la scaletta avrei potuto risalire.
Il sistema l'avevo testato con circa 4 nodi di velocita' e non era male considerando che una barca piccola con qualcuno a penzoloni calera' necessariamente di velocita'.
24-03-2021 12:04
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carlo1974 Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
dal rimar 31 ad un cinque metri e mezzo , c'è in mezzo il mondo ! Smiley4

non dispongo più delle boccole timone dello show 34 . purtroppo non riesco a scriverlo nel messaggio. scusate ...
24-03-2021 15:41
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Stranizzadamuri Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
(24-03-2021 15:41)carlo1974 :19:dateline='1616593272' Ha scritto:  dal rimar 31 ad un cinque metri e mezzo , c'è in mezzo il mondo ! Smiley4

Il cocetto non cambia, può essere applicato anche ad un trasatlantico 19
24-03-2021 16:04
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Sandro36 Offline
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Messaggio: #53
RE: sicurezza su un guscio di noce
Se Whisper è un guscio di noce la mia barca è un guscio di nocciola (15’ 1/2).
Se frequentavi l’Elba negli anni ’80 potresti averla vista veleggiare nel golfo di Portoferraio; E’ una Drascombe e ha tre vele marrone-rosso scuro. Adesso la uso prevalentemente sul Lago Maggiore, Covid permettendo.

Anch’io vado in barca spesso da solo, più o meno per gli stessi motivi tuoi.
Avendo trent’anni giusti di più sono molto attento a quello che faccio, non potendo più far conto sulla forza e l’agilità del gatto e sulla resistenza al freddo.

Per la sicurezza contro l’ ”uomo a mare” sono avvantaggiato dalla barca aperta che in pratica è un pozzetto lungo fino a prua, per cui io, anche per issare il fiocco o per gestire l’ancora, sono sempre dentro la barca, mai sopra. In più è molto stabile e perdona qualsiasi fesseria io possa fare. Il rovescio della medaglia è che per camminare ha bisogno di molto vento e a remi è piuttosto dura da spingere.

Quando sono solo o solo con nipoti piccoli sono SEMPRE legato. L’imbragatura è una semplice cintura da sub in vita. Il guinzaglio è abbastanza lungo: quello comprato, con due moschettoni, più la lunghezza della coda della manovra della deriva che mi permette di percorrere tutta la barca. Su una barca grossa ci si può attaccare alla jackline al centro, abbastanza corti per non arrivare a uscire dalla coperta ma su una barca così piccola questo è impossibile e penso che sia meglio arrivare in acqua legati ma liberi che restare impiccati alla falchetta. Da lì “tirarsi su” non è facile come dirlo. Non porto quasi mai il giubbino galleggiante; penso che sia più importante non separarsi dalla barca. Credo che con le nostre barche non ci sia pericolo di essere annegati dalla velocità ma è sempre meglio avere la possibilità di sganciarsi.

Quando vado a motore attacco sempre al polso il cordino a strappo che spegne il motore, prolungato per poter arrivare a prua. Capisco che il cordino più lungo aumenti il rischio di passare vicino all’elica prima che il motore si fermi ma bisogna sempre trovare un equilibrio fra esigenze e rischi diversi.

Andando a vela, il mio “timone automatico” (non ho impianto elettrico) è una cimetta sottile tesa che fa dormiente sul ponte di poppa a dritta e a sinistra, facendo due giri intorno alla barra, tenendola bloccata. La barra è lunga e flessibile: per correggere la posizione del timone si preme la barra verso il basso, allentando così la cimetta, la si muove e rilasciandola si blocca nella nuova posizione.
Se le vele sono bene equilibrate, con il timone bloccato la barca va dritta da sola. Questa è un’ottima cosa vista da bordo; un po’ meno vista da uno in acqua che vede la barca allontanarsi da sola veleggiando maestosamente.
Non ho ancora fatto la prova, andando a vela, di buttarmi in acqua legato e vedere cosa succede, ma la farò. Devo aspettare l’occasione di avere a bordo un figlio.
Spero che il freno di un corpo in acqua, applicato su un fianco, sbilanci la barca e la porti a girare e forse a fermarsi.
Si potrebbe studiare qualche sistema che metta la barra sotto tutta da una parte ma non deve essere troppo complicato o ingombrare troppo i movimenti.

Non ho fiducia nelle cime rimorchiate a cui attaccarsi. Richiedono un intervento troppo attivo da parte del naufrago. Uno cadendo può battere la testa o bere o comunque aver bisogno di un bel po’ di secondi prima di poter prendere iniziative. Vanno bene per i tipi Moitessier, non per i comuni mortali.

Poi bisogna risalire a bordo. Parecchi anni fa con la mia barca, dall’acqua mettevo le mani sulla falchetta, mi tiravo su, mi giravo e mi sedevo in un movimento solo. Adesso non riesco più. Ho trovato una scaletta telescopica stretta, l’ho modificata e montata all’interno in modo che si possa dispiegare tirando una cimetta che pende fino a livello dell’acqua, finita con un bel pugno di scimmia. Tanti parlano di scalette di corda ma sono impossibili da usare: le gambe e la scala finiscono in orizzontale sotto la barca.

Questo è quello che faccio io; con l’Alpa19 certo è più difficile. Come hanno già suggerito, l’ideale sarebbe attrezzarsi per fare tutto dal pozzetto, senza dover mai uscire. Se è necessario uscire hanno senso sia il tuo anello sia la jackline di Orsopapus che fa il giro dell’albero, ma bisognerebbe arrivare ad agganciare il moschettone prima di uscire dal pozzetto. Inoltre bisogna essere sicuri che i punti di attacco alla barca siano veramente forti. Il colpo che può dare il peso di una persona dopo un volo è più violento di quanto ci si aspetti.

Sandro
25-03-2021 20:16
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rob Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
(25-03-2021 20:16)Sandro36 Ha scritto:  scalette di corda ma sono impossibili da usare: le gambe e la scala finiscono in orizzontale sotto la barca.

no no, dipenderà dalla barca ma si risale eccome (noi quando abbiamo il timone a vento a poppa saliamo dalla scaletta di corda laterale, fatto per necessità anche con una qualche maretta), bisogna sistemare bene la scaletta e fare un po' di prove.
Volendo, risali anche con le pinne 32
25-03-2021 20:43
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ZK Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
con la cima esterna quando arrivi alle sartie passi da fuori o proprio quando arrivi al punto "dolente" stacchi e riattacchi?
io penso che non ci siano ricette migliori delle prescrizioni dell' osr, cosi come penso che la dimensione della barca conti poco... quello che conta e' il marinaio a bordo che fa le cose tenendo conto delle caratteristiche della barca, potei citare il duchessa e il fastnet del 96 ma... che senso ha? prendila piu grande non sara piu sicura a di certo vedrai il mare da qualche centimetro piu in alto e a volte questo fa sentire piu sicuri.

amare le donne, dolce il caffe.
25-03-2021 22:43
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Sandro36 Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
Sarà che io sono meno ginnico, ma non credo di essere il solo.
Sarei curioso di sentire altri pareri.
A meno che la barca sia abbastanza grande da avere un metro di opera viva quasi verticale.
25-03-2021 22:44
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carlo1974 Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
allora, paola , come sei andata col retriver (alabasso ? caricabasso ? Smiley33 boh... ) ?

non dispongo più delle boccole timone dello show 34 . purtroppo non riesco a scriverlo nel messaggio. scusate ...
27-03-2021 14:12
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a19whisper Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
Eccomi Big Grin !
Latitanza dovuta a meravigliose giornate in barca, fra delfini e gabbiani!
Prima di tutto fatemi condividere la gioia massima:
lunedi' mattina, dopo aver veleggiato tutta la domenica pensando che per alcune settimane non l'avrei piu' potuto fare (toscana zona rossa), sono andata in Capitaneria (portoferraio) a chiedere.
E loro: "si', puo' andare! purche' non debba uscire dal comune per raggiungere l'ormeggio, esca da sola, e rientri alla propria abitazione la sera. E' considerata attivita' sportiva individuale"
Smiley44Smiley44Smiley44Smiley44
Non avete idea della faccia che ho fatto Big Grin !!!
li avrei baciati tutti... e penso mi abbiano presa per scema, visto che ho cominciato a saltellare come una bimbetta impazzita!!!

Resoconto delle prove di sicurezza:

1) andare a prua in sicurezza
- Montata piccola jackline da piede d'albero a galloccia di prua (quella che uso per l'ormeggio e l'ancora, quindi solida!)
- dal pozzetto aggancio cordone elastico lungo, salgo sulla tuga, appena posso aggancio cordone non-elastico corto e a quel punto raggiungo qualunque punto della prua comodamente legata.
- Non e' scomodo e facendo qualche prova di perdita di equilibrio mi sembra funzioni. L'unico difetto sono i moschettoni a sgancio rapido che son dei catafalchi che tirano gran sberle al gelcoat quando vengono abbandonati, ancorche' solo momentaneamente e per sbaglio.

2) non andare a prua
- ho montato l'alabasso e fatto un po' di prove di "ammainamento". La vela viene giu' benissimo, ma restando in pozzetto non riesco a sistemarla in modo decente (specialmente il genoa, che comunque ha le scotte che passano esterne alle sartie). Le tre volte che l'ho usato in navigazione mi e' sempre toccato andare a prua a sistemarlo perche' era rimasto troppo nel mezzo per permettermi di ormeggiare tranquilla (ormeggiare di prua da soli non e' facilissimo, almeno per me Big Grin !)
Probabilmente serve anche un po' piu' di pratica, quindi continuero' ad usarlo e poi decidero'.
- ho tolto la catena all'ancora e mi son fermata un paio di volte.
Sicuramente gestirla dal pozzetto e' comodo, e la posizione per salparla meno improbabile/faticosa che dovendolo fare da prua.
Ma c'e' qualcosa che mi sfugge, perche' la dinamica per ora non funziona...

3) avvolgifiocco: e' in macchina che aspetta di essere consegnato al velaio, insieme al "suo" genoa. Vediamo se ci si fa a montarlo in tempi rapidi Big Grin !


Ricapitolando:
per ora mi convince di piu' essere in sicurezza (e stare sempre attentissima) quando vado a prua, piuttosto che rinunciare ad andarci.
Anche perche' la certezza di non doverci andare non l'avro' mai, e perche' ... in fondo... a me piace tanto andare a prua Big Grin !!!

Riportare tutto in pozzetto funziona, ma non mi entusiasma. Troppe cime in pozzetto... ho una tendenza naturale ad imbrogliarmi piedi e caviglie, ma anche braccia e mani Big Grin e tre scotte, un vang tessile, ed un paterazzo mi mettono gia' l'ansia Big Grin !!!
Ho anche l'impressione che il rischio di dover comunque andare a prua perche' qualcosa s'e' incastrato resti alto

Riconosco che per ora c'e' anche una certa reticenza al cambiare abitudini, che pero' voglio combattere (e' un modo per sentirsi giovani Big Grin ) Quindi continuero' a provare, e vi terro' aggiornati Big Grin

Ovviamente, invece, non ho fatto prove di cadute in acqua Big Grin !!!
(anche perche' devo uscire da sola, finche' siamo rossi!)

Grazie ancora dei consigli preziosi (tutti!!!)
Buon vento!

Paola
31-03-2021 10:20
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mlipizer Offline
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RE: sicurezza su un guscio di noce
Brava.
Comunque volevo dirti da tempo, che per me l'avvolgifiocco rappresenta oltre ad una comodità, un fattore di sicurezza perchè ti permette di chiudere/ridurre in breve tempo (e senza uscire dal pozzetto).
Deve però funzionare bene, senza intoppi nell'avvolgimento: cimetta di recupero adeguata in dimensioni che non si blocchi nel tamburo, canaletta integra che ruoti solidale con il tamburo, nessuna drizza spi troppo vicina che si possa avvolgere allo strallo, angolo corretto della drizza del genoa per evitare avvolgimenti della stessa.

Trieste - Beneteau First 30jk
31-03-2021 10:49
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rob Offline
Tutor AdV

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Messaggio: #60
RE: sicurezza su un guscio di noce
bene! fa piacere vedere una certa sensibilità anche per la sicurezza Smile
31-03-2021 11:36
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