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riparazioni su opera viva
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enio.rossi Offline
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riparazioni su opera viva
Buona giornata, ho fatto ripulire l'opera viva dagli innumerevoli strati di antivegetativa accumulati negli anni. Fatto tutto bene con raschietto. Purtroppo in un paio di punti c'era sotto gelcoat rotto riparato con stucco di pessima qualità che presentava umidità elevatissima. Tolto lo stucco, ho visto che sarebbe cosa buona riportare qualche foglietto di vtr sul laminato consumato col frullino. Il problema è questo:
Come si fa ad incollare un foglio di vtr nella parte sotto? Immagino che questo tenderà a staccarsi per gravità.
29-09-2022 10:44
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Cicala Offline
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Messaggio: #2
RE: riparazioni su opera viva
Si puó resinare in tutte le posizioni
L'importante é:
Preparare bene la superficie (carteggiare, stuccare se necessario e sgrassare con acetone)
Pre bagnare bene con resina liquida sia la zona che la fibra
Laminare con altra resina liquida eliminando le bolle d'aria

Puó essere utile, dopo aver bagnato la carena con la resina, aspettare che diventi appiccicosa come nastro adesivo, piú o meno 15min, e laminare a quel punto
29-09-2022 11:15
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faber Offline
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Messaggio: #3
RE: riparazioni su opera viva
Importante utilizzare esclusivamente resina epossidica, e il mat (o il nastro) da stendere sulla superficie deve essere compatibile con la resina utilizzata, altrimenti il rischio di cattiva adesione è elevato.
Naturalmente per lisciare la superficie utilizzare stucco sempre a base epoxi.
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E' meglio lasciare dietro di sé una scia pulita...
01-10-2022 11:59
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luca boetti Offline
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Messaggio: #4
RE: riparazioni su opera viva
Se la tua barca é come presumo in poliestere, resina con poliestere, avrai una pezza omogenea con il resto, tra l altro il mat non si sposa con l epossidica, puoi grattare bene con una spazzola metallica in modo da far uscire un po' di peli di fibra di vetro in modo che si fondino con il nuovo materiale apportato.
Comunque se le pezze sono piccole le puoi riparare con stucco armato tranquillamente, alla fine ci dai su un primer, ed é fatto, io tappo spesso i buchi dei passascafi con mat, colla armata ( che qui in francia chiamiamo "choucroute" crauti) due o tre stratii di tessuto, stucco e primer
02-10-2022 11:33
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faber Offline
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Messaggio: #5
RE: riparazioni su opera viva
@luca boetti
Hai fatto bene a consigliare la resina poliestere sull'opera viva..
che a me sembra di ricordare sia quella parte di scafo che sta costantemente a contatto con l'acqua salata.
Auguri !

62

E' meglio lasciare dietro di sé una scia pulita...
02-10-2022 13:07
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danielef Offline
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Messaggio: #6
RE: riparazioni su opera viva
(02-10-2022 13:07)faber Ha scritto:  @luca boetti
Hai fatto bene a consigliare la resina poliestere sull'opera viva..
che a me sembra di ricordare sia quella parte di scafo che sta costantemente a contatto con l'acqua salata.
Auguri !

62

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La prima volta che ho sentito parlare di osmosi nella resina poliestere era nel 1980; quaranta anni fa!!!!!
Forse l'osmosi è passata di moda e non me ne sono accorto...

E perché il mat "non si sposa" con l'epossidica? Come è stato giustamente suggerito, occorre che il mat o il nastro siano esplicitamente definiti "compatibili con la resina" e l'amico enio.rossi vedrà che si sposano eccome!
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Daniele
02-10-2022 19:40
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luca boetti Offline
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Messaggio: #7
RE: riparazioni su opera viva
allora se ho ben capito, l opera viva della barca dell Ennio sara' tutta in poliestere tranne un piccolo pezzo in epossidica e grazie a quell unico pezzo non farà mai osmosi? Ok ha una sua logica.
02-10-2022 22:07
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opinionista velico Offline
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RE: riparazioni su opera viva
(29-09-2022 10:44)enio.rossi Ha scritto:  Il problema è questo:
Come si fa ad incollare un foglio di vtr nella parte sotto? Immagino che questo tenderà a staccarsi per gravità.

Se il cratere è piccolo conviene chiuderlo solo con lo stucco (che io farei con epossidica addensata con microfibre di cellulosa) ovviamente dato con criterio altrimenti si ottiene il risultato di prima.
Cercare di mettere delle pezze dentro il cratere piccolo è operazione difficile anche laminando in piano dall’alto verso il basso. Occorrerebbe creare il sottovuoto che faccia aderire bene la pezza dentro il cratere, oppure farsi un controstampo della stessa misura del cratere che spinga dentro la pezza con un peso sopra.
Con il cratere grande è più facile metterci la pezza che sarebbe comunque meglio comprimere con un controstampo della dimensione del cratere. Lavorando da sotto ovviamente tende a staccarsi per forza di gravità, ma può essere premuta con una fascia che gira intorno alla carena e che tira dall’alto come le fasce di alaggio. Si potrebbe comunque riempire anche solo con uno stucco fatto di epossidica, silice colloidale e filamenti in fibra di vetro, il tutto premuto con la fascia.
Poi una bella stuccata con stucco leggero per pareggiare e lisciare il tutto.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-10-2022 08:02 da opinionista velico.)
03-10-2022 07:44
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faber Offline
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RE: riparazioni su opera viva
@ sempre x luca
Tutto ha una sua logica, certamente
Come forse non sai, in fase di costruzione per le imbarcazioni in vetroresina
viene usata la resina poliestere su tutto lo scafo, sia nell'opera morta (quella che rimane fuori dall'acqua per intenderci)
sia sull'opera viva (quella che sarà immersa nell'acqua salata, al di sotto della linea di galleggiamento).
Ma quello che forse non sai è che tutta la barca in fase di stampaggio è protetta dal gel-coat. che isola la resina poliestere dagli agenti esterni.
Ed è il gel coat che impedisce all'acqua salata di essere a contatto con la resina poliestere...
a questo proposito si può vedere su internet:
come è fatta la tua barca http://www.ilgiornaledellavela.com/2018/04/07
Saluti
30

E' meglio lasciare dietro di sé una scia pulita...
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-10-2022 11:10 da faber.)
03-10-2022 10:23
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luca boetti Offline
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RE: riparazioni su opera viva
Grazie faber , ho lavorato,(e lavoro tuttora haimé!)In cantiere per 25 anni ho costruito una ventina di barche, in vtr, composito, alluminio e anche in acciaio, ovviamente la resina va protetta, gel coat o primer, non ho visto i buchi sulla sua carena, io se la barca é in poliestere le riparo con lo stesso prodotto, non ci crederai ma sono tutte a galla e in buone condizioni che io sappia beninteso..
Poi ognuno fa come gli pare, io sono assicurato e posso offrire una garanzia decennale in quanto sono Artisan de France, un "label" che ottieni dopo 10 anni nel settore artigianale a condizione che non ci sia nessun contenzioso riguardante la qualità del tuo lavoro.
Saluti
05-10-2022 13:13
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danielef Offline
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RE: riparazioni su opera viva
(05-10-2022 13:13)luca boetti Ha scritto:  Grazie faber , ho lavorato,(e lavoro tuttora haimé!)In cantiere per 25 anni ho costruito una ventina di barche, in vtr, composito, alluminio e anche in acciaio, ovviamente la resina va protetta, gel coat o primer, non ho visto i buchi sulla sua carena, io se la barca é in poliestere le riparo con lo stesso prodotto, non ci crederai ma sono tutte a galla e in buone condizioni che io sappia beninteso..
Poi ognuno fa come gli pare, io sono assicurato e posso offrire una garanzia decennale in quanto sono Artisan de France, un "label" che ottieni dopo 10 anni nel settore artigianale a condizione che non ci sia nessun contenzioso riguardante la qualità del tuo lavoro.
Saluti

Nessuno aveva messo in dubbio la tua perizia visto che non ci era nemmeno nota ma sta di fatto che solo ora chiarisci che sopra la resina poliestere poi ci metti qualcos'altro che fa da sbarramento per l'acqua (la dizione "primer" è ambigua; il primer serve ad altro). Se ce l'avessi detto subito non ci saremmo proprio messi a discutere; visto che lo aveva chiesto, a Ennio andava consigliato bene cosa fare.
Comunque rimane il fatto che è più semplice (anche se forse meno elegante) usare in una unica operazione la resina epossidica per il trattamento completo della scalfittura piuttosto che usare prima poliestere e poi, in un secondo tempo, gelcoat o epossidica.

Daniele
05-10-2022 15:14
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luca boetti Offline
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RE: riparazioni su opera viva
Beh Il primer serve non solo a rendere stagno, lo si usa per uniformare e vedere le imperfezioni, se lo prendi grigio si copre facilmente con tutti i colori non alterandoli , quando ripari in epossidico con fibra, poi stucchi, cisi mette comunque il primer per rendere il tutto uniforme per poter vedere se é ben liscio, per questo che secondo me il poliestere é piu che sufficente.
il primer che uso io é della Nautix epossidico e monocomponente, ma puoi mettere lo Stoppani o l international bicomponenti, losmosi non ti verrà certamente da li.
06-10-2022 09:23
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giulianotofani Offline
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RE: riparazioni su opera viva
Noto che negli ultimi 10 anni gli armatori hobbisti (bricoleurs) si mettono a fare lavoretti con materiali sofisticati da professionals. Benissimo crescere e informarsi, ma consiglierei loro di non stressarsi troppo... Le barche galleggiano e navigano anche con stucchi poliesteri, e anche con un bel po' di bolle di osmosi....
Quando avevo il cantiere, ho dovuto litigare con armatori che volevano trattamenti antiosmosi "preventivi" su barche che non avevano neanche una bollicina e di rinomata qualità. Poi ho smesso di consigliarli, e ho imparato ad attaccare il ciuco dove vuole il padrone, a caro prezzo ( per l'armatore).
Est modus in rebus
06-10-2022 13:44
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faber Offline
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RE: riparazioni su opera viva
@ Luca
Mi spiace per il fatto che tu ancora lavori ed io invece sono già in pensione da qualche anno.. Ma buon per te questo significa che sei ancora giovane e prestante.
Per quello che riguarda la discussione in atto ti segnalo che molte ditte che producono e vendono da anni prodotti per la cura delle imbarcazioni utilizzano il sistema Epossidica che io ho segnalato al nostro amico Ennio Rossi,
prima fra tutte la ditta Cecchi Gustavo e altre non meno conosciute.
Anche molte vecchie discussioni sul Forum AdV consigliano questo tipo di trattamento..
Comunque non voglio prolungarmi oltre, ognuno utilizza il sistema che crede il migliore o il più conveniente e duraturo.
ti auguro ancora tanto buon lavoro con la piena soddisfazione dei tuoi clienti..
Faber
43

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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-10-2022 16:02 da faber.)
06-10-2022 16:00
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enio.rossi Offline
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RE: riparazioni su opera viva
Grazie per tutti gli aiuti, amici. Domani andrò alla barca e vedrò; al momento penso di mettere resina poliestere e fibra di vetro nei due o tre punti rovinati, poi, ancorché senza segni di osmosi, ricoprire il gelcoat e le parti di laminato nudo con tre mani di resina epoxy. Buona serata a tutti.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 06-10-2022 20:08 da enio.rossi.)
06-10-2022 20:07
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kavokcinque Offline
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RE: riparazioni su opera viva
(06-10-2022 20:07)enio.rossi Ha scritto:  Grazie per tutti gli aiuti, amici. Domani andrò alla barca e vedrò; al momento penso di mettere resina poliestere e fibra di vetro nei due o tre punti rovinati, poi, ancorché senza segni di osmosi, ricoprire il gelcoat e le parti di laminato nudo con tre mani di resina epoxy. Buona serata a tutti.
Forse prima delle tre mani di epoxy bisognerebbe misurare l'umidità su tutta la carena e procedere se il valore è basso.
Se fosse alto meglio aspettare che asciughi per evitare di intrappolare l umidità sotto l'epoxy.
06-10-2022 21:20
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giulianotofani Offline
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RE: riparazioni su opera viva
Poi siamo a ottobre.... Umidità esterna, temperatura.... perdo fiato per nulla. Adieu mon ami....
07-10-2022 08:34
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faber Offline
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RE: riparazioni su opera viva
@ giulianotofani
+ 1

infatti, meglio rinviare tutti i lavori a primavera

E' meglio lasciare dietro di sé una scia pulita...
07-10-2022 09:13
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danielef Offline
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Messaggio: #19
RE: riparazioni su opera viva
Mi viene un dubbio: che senso ha usare la resina poliestere anche su una piccola scalfittura quando è ormai noto da molti anni che il modo migliore è usare l'epossidica?
Ho l'impressione che l'unico motivo sia di sperare che, nell'eventuale momento futuro di vendita dell'imbarcazione, la riparazione passi inosservata.
Per favore, datemi un'altra ragione!

Ho una nota per un intervento precedente dove si cita un "epossidico monocomponente"; qualcuno ne ha mai sentito parlare? Deve essere un'invenzione recentissima da premio Nobel...
Scusatemi se sono un pignolo rompiballe e faccio le pulci a tutti ma, per deviazione professionale, quando leggo di argomenti tecnici che conosco abbastanza, pretendo che siano precisi e su serie basi scientifiche altrimenti reputo che sarebbe meglio non scriverli.

Daniele
07-10-2022 09:48
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opinionista velico Offline
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RE: riparazioni su opera viva
(07-10-2022 09:48)danielef Ha scritto:  Mi viene un dubbio: che senso ha usare la resina poliestere anche su una piccola scalfittura quando è ormai noto da molti anni che il modo migliore è usare l'epossidica?
Ho l'impressione che l'unico motivo sia di sperare che, nell'eventuale momento futuro di vendita dell'imbarcazione, la riparazione passi inosservata.
Per favore, datemi un'altra ragione!

Una ragione posso dalla io in base alla mia esperienza hobbistica (quindi non del tutto attendibile) durante la quale ho scoperto che anche la peggiore epossidica è meglio della migliore poliestere in tutti i sensi. Siccome la peggiore epossidica costa poco di più della migliore poliestere, allora io ho pensato che per lavori (quelli hobbistici, appunto) che non richiedono grandi quantità di resina (come nei cantieri, dove ci possono essere risparmi apprezzabili) è meglio usare sempre l’epossidica. Ovviamente questa è la mia “opinione”, scritta volontariamente con una sola “p” perché tengo a differenziarmi da altre “opppinioni” che si leggono su questo forum Smile
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-10-2022 11:10 da opinionista velico.)
07-10-2022 11:09
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