RE: Batterie
E quindi.....come appare chiaro anche dalle vs.risposte, la questione è assolutamente non univoca e parecchio confusa.
Non è che non ho voglia di sbattezzarmi (di fatto lo sto già facendo, sono stato due sere in barca con il tester in mano a staccare e riattacare), è che o le cose le sai fare oppure le fai fare a chi sa farle. Pagando, s'intende, e mi sembra giustissimo.
Ho ereditato un impianto con un 1-2-both. Se mettevo 1, l'alternatore caricava il banco 1, e TUTTE le utenze prendevano dal banco1. Se mettevo il 2, stessa cosa sull'altro banco. Il both mai messo, perchè non mi piaceva l'idea della cascata improvvisa sul banco più scarico.
Dovevo fare il disc-jockey, 10 minuti sul b.motore per rimetterlo in pari, poi mettere sul B.servizi e lasciarcelo. Spesso, prima di accendere, rimettevo sul BMotore per far lavorare anche lui, e poi di nuovo sul Bservizi.
Ereditavo batterie miste, come quelle di adesso, le Energy Cube Fiamm G28 100Ah Rst 720A EN.
l'inverno scorso ho pensato di migliorare l'impianto, soprattutto sui seguenti punti:
1. i positivi non andavano su una barra, erano interconnessi tra di loro. Se volevo staccare una batteria (se si fosse fritta), dovevo riconnettere il parallelo tra le rimanenti. Ho quindi chiesto che mi fosse installata una barra su cui tutti i positivi sarebbero andati. A quel punto, bastava staccare la batteria fritta e le altre avrebbero continuato il loro lavoro.
2. non mi piaceva che l'alternatore pompasse energia bruta ben oltre il fabbisogno. Anche qui, poco chiaro il concetto: in teoria l'alternatore non produce se non viene eccitato, e una batteria carica non dovrebbe farlo. Ma c'è chi dice che invece bisogna evitare il sovraccarico....(ma le auto allora, sono tutte fritte?)....chi ha ragione? Allora ho chiesto che tra l'alternatore e le batterie fosse interposto un regolatore "intelligente", che cioè fosse in grado di modulare la corrente a seconda dello stato di carica delle batterie destinatarie, rispettando le fasi di un caricabatterie da banchina. La soluzione, da quanto letto anche qui, era l'alternator to battery, o al limite un battery to battery tra b.motore e b.servizi.
3. infine che fosse tolto l'1-2-both, che ogni due anni è meglio cambiare prima che le lamelle non conducano più bene, e si evitasse il lavoro da disc-jockey.
Questa è stata la mia commessa.
Lungo dibattito via mail e wapp, nel quale sembrava che stessi chiedendo bischerate, il che è possibilissimo, ma mi devi convincere con la RAGIONE per la quale lo sarebbero state.
Alla fine, dopo due mesi di chiacchere, ok, parte il lavoro (che comprendeva anche altro, tra cui un salvavita subito a valle della presa 220 e uno Zinc saver). Nel mentre, le batterie erano al 83% (secondo l'inutile Ancel), e quindi cambiamo anche quelle (con queste qui, stessa tipologia).
Alla fine, conto spaziale di manodopera (50€ l'ora un numero di ore da cupola del duomo, ero indeciso se incaz. o pensare alla salute), penso alla salute, sono un bambino scemo che gioca, pago e amen.
Adesso, gli obiettivi sono stati raggiunti: batterie su barra parallelo positiva (1), energia di carica che effettivamente si riduce via via che il banco si carica (2) anche se non so niente della qualità di questo processo, e staccabatterie separati per banco motore (che fa solo quello) e banco servizi (che fa solo quello). C'è un both nel mezzo, in caso di emergenza.
Potrei dire tutto bene: il problema è che queste batterie vanno giù come birilli IN RELAZIONE ai consumi rilevati. Come dice bene Andrea, uno dei due non torna: o non si rileva tutto (ma cos'altro c'è di collegato), o le batterie sono cotte.
Propendendo, in attesa di processo, per quest'ultima ipotesi, perchè le batterie si sono cotte in una stagione?
Ok, sono di tipo sbagliato, misto anzichè deep cycle, ma ci vorrà qualcosa di più: perchè sono mal caricate e/o perchè hanno subito scariche profonde.
La prima: è montato male questo argodiode? Boh. Il caricabatterie Quick non le carica bene? Boh. Cose che dovrebbe sapere l'installatore professionista strapagato.
La seconda: non ho memorizzato e documentato la stagione scorsa (ero impegnato a divertirmi in barca), ma la mia sensazione è che non sia cambiato niente sotto questo aspetto, cioè la tensione scende rapidamente dopo una notte o un giorno con consumi non epicurei, succedeva prima con le Energy cube, e succede adesso con le Exide. Voglio dire che, anche SAPENDO che non bisogna tirare loro il collo sotto i 12,20-12,30, era praticamente impossibile farlo, a meno di stare sempre con gli occhi sul voltmetro accendendo il motore appena sui valori di scarica. Mi facevo la mia giornata di vela, ancoravo, guardavo il Victron e vedevo 12,6. Passava la notte, la mattina lo riguardavo e vedevo 12,0, e durante la notte era andato solo il frigo. Accendevo il motore per spostarmi e, malgrado caricassi "poco" (20Ah, diciamo), poi segnava 12,6.
Direte: ma è quello che fanno le batterie cotte: scaricano e caricano velocemente....lo so, ma quando questo accadeva le batterie avevano UN MESE.....erano cotte prima di metterle?
Se poi hai un installatore che ti dice vai tranquillo, scarica fino a 11,8 che gli fa bene....
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-01-2023 19:56 da jacques-2.)
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