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molto interessante ma mi pare di capire che bisogna usare lo zinco proprietario
chissà se c'è lo spazio per consentire l'utilizzo dello zinco diviso standard con un adattatore ad hoc
non mi sembra roba fantasnientifica
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(11-04-2018, 08:16)ghibli4 Ha scritto: Ritrovato, http://www.boatzincs.com/VOL851983-SR-AdapterKit.html
Non risolve il mio problema perchè usa proprio i due fori rovinati. Niente rifiletto passando da 5 a 6 e se poi ancora non ci siamo passiamo ad altre soluzioni.
Decisamente diverso dal mio
Il mio ha una flangia ad anello in alluminio sagomata che si avvita sul saildrive utilizzando le due viti di fissaggio dell'anodo originale.
Sulla suddetta flangia vanno avvitate le due metà dello zinco tramite 4 vitine radiali (2 per lato) che attraverso i relativi fori sui due semi-zinchi vanno a far testa su fori radiali filettati della flangia in alluminio.
La soluzione proposta al nuovo link é molto più "brutale" prospettando due inserti in acciaio al posto della flangia continua in ALU che é sagomata anche con una spalla per fare da supporto allo zinco.
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Parlando dello zinco Volvo a due semigusci (saildrive 130 e 150...) come ci si accerta che faccia buona conduzione sul piede? Solo tramite le viti che attraversano i fori nella fusione del fondello?
Io dopo 2 stagioni l’ho trovato consumato pochissimo, a differenza dei 3 semi- anulari sull’elica
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20-04-2019, 15:58
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-04-2019, 16:24 da Giogiogio.)
È successo anche a me, probabilmente perché il secondo gira con l’elica, il primo no e si riempie di più di alghe
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Effettivamente il mio zinco, 130 due semigusci, dura 3 anni ed ancora ne avrebbe.
Credo che lo scarso consumo derivi dal fatto che il piede è isolato, verniciato, trattato con antivegetativa così come l'elica, quindi le parti nude sono poche.
Inoltre l'elica ha il suo zinco e anche questo si consuma lentamente.
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la cosa funziona più o meno così:
lo zinco sul piede gode di un flusso d'acqua laminare o poco turbolento
i settori sull'elica stanno già in un flusso turbolento causato dalla rotazione delle pale.
lì gli joni sono molto più attivi per cui la carica "eletrostatica" è più potente.
mò arriva JanSolo e mi castiga.
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Buongiorno, riapro questa discussione per porvi una domanda che non ho trovato trattata altrove.
Mi sto preparando ad installare sul SailDrive 120S le placchette per poter montare lo zinco a collare.
La mia domanda è questa: è possibile utilizzare un po' di frenafiletti per evitare allentamenti, oppure si rischia di compromettere la conducibilità dello zinco?
Io penserei di utilizzare il frenafiletti solo sulle viti che fissano le placchette e non su quelle che fissano le guance dello zinco alle placchette.
Spero ti essermi spiegato e grazie a chi mi potrà dare una mano.
BV, Marco
L’importante è non cadere dal palco...
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(24-03-2023, 09:49)Magellan Ha scritto: Buongiorno, riapro questa discussione per porvi una domanda che non ho trovato trattata altrove.
Mi sto preparando ad installare sul SailDrive 120S le placchette per poter montare lo zinco a collare.
La mia domanda è questa: è possibile utilizzare un po' di frenafiletti per evitare allentamenti, oppure si rischia di compromettere la conducibilità dello zinco?
Io penserei di utilizzare il frenafiletti solo sulle viti che fissano le placchette e non su quelle che fissano le guance dello zinco alle placchette.
Spero ti essermi spiegato e grazie a chi mi potrà dare una mano.
BV, Marco
., al contrario, ho messo del grasso conduttivo al rame, perché il frenafiletti? Non è un pezzo mobile sotto sforzo.
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Pensavo di usare il frenafiletti per le vibrazioni (mi è capitato che lo zinco si allentasse). Sbaglio?
(24-03-2023, 10:01)bludiprua Ha scritto: ., al contrario, ho messo del grasso conduttivo al rame, perché il frenafiletti? Non è un pezzo mobile sotto sforzo.
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Mio . viti si allentano se e quando lo zinco si corrode sotto la testa della vite e su questo il frenafiletti puo' farci poco. Non so se il frenafiletti sia elettricamente isolante o meno ma ritengo che la protezione galvanica debba avvenire per contatto diretto tra anodo e piede quindi anche se le viti fossero in plastica.
Le placchette di cui parli non dovrebbero nè vibrare nè corrodersi e dovrebbero già essere a contatto diretto con il piede quindi sebbene il frenafiletti non sia necessario forse un goccio lo metterei
(24-03-2023, 10:06)Magellan Ha scritto: Pensavo di usare il frenafiletti per le vibrazioni (mi è capitato che lo zinco si allentasse). Sbaglio?
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(24-03-2023, 10:06)Magellan Ha scritto: Pensavo di usare il frenafiletti per le vibrazioni (mi è capitato che lo zinco si allentasse). Sbaglio?
Secondo me non sbagli. Ho un 120 s, metto sempre il frenafiletti sulle viti che fissano lo zinco e per una volta che mi sono dimenticato di metterlo mi sono perso le viti e lo zinco "ballava" girando con l'elica. Non mi sono fidato di rimettere le viti in acqua e ho rialato la barca
Sintesi: si al frenafiletti e anche del tipo "forte" poi cambiare sempre le viti a ogni cambio di zinco per evitare il rischio di spanature.