(26-03-2023 07:13)ibanez Ha scritto: Non so aiutarti con il timone a vento ma posso sapere che barca è? mi ha incuriosito la forma del timone e il tuo racconto;
Mar baltico, onde, vento, barca a chiglia lunga, pali di ormeggio, pala timone a vento a pendolo sollevata, da solo, una certa età, timoncino striminzito che sembra un giocattolo...
Insomma mai una gioia, sembra un percorso a ostacoli, la prossima volta che qualcuno sbaglia la manovra e se la prende con "la barca che non governa" gli faccio leggere il tuo post...
Per il resto a vela quel timone riesce a fare il suo dovere?
Salve Ibanez, si, ti faccio volentieri una presentazione della Bianca 27... oggi c'é il classico tempo di merd@ Danese e chedo venia in anticipo se vado lungo... d'altronde non ho null'altro da fare.
"Ingeborg" é una Bianca 27 (vedi
https://sailboatdata.com/sailboat/bianca-27 ) che é stata la prima barca in vetroresina prodotta in serie in Danimarca alla fine degli anni '60...
In scandinavia, la Bianca 27 é un classico derivato dalle sorelle Nordisk Folkbåd ed IF Folkbåd... praticamente é una Folkboat che é stata "gonfiata" per raggiungere una altezza in cabina che permette di stare comodamente in piedi, un po come le varie Contessa 26, Marieholm 26, eccetera.
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Una ventina e passa di anni fa, appena sbarcato a Copenhagen, comprai e restaurai una vecchia Folkboat degli anni '50 e posso dire, senza timore di smentita, che é il disegno classico piú azzeccato della storia della vela (sarebbe il "Jester" di Hasler che nel '60, alla prima OSTAR, arrivó secondo dopo Chichester che peró aveva un Camper & Nicolson di 16 metri commissionato apposta per la navigazione in solitario... e stic@zzi!), ... la Bianca 27 ha linee un po meno filanti, ha una tuga piú alta, ed é costruita estrememente solida e senza fare economie sulla vetroresina... per i suoi 8.2m LOA, é un mattone da 3,5 tonnellate ma si fa i suoi 5 nodi di media "ognitempo", e questo mi basta.
La barca é stretta di baglio il che la fa sbandare subito di 10-15 gradi ma poi tiene bene il vento anche se bisogna ridurre piuttosto presto rispetto a barche piú moderne: nonostante la riduzione, la velocitá che non cambia un gran che e l'angolo di bolina non ne risente dato che ho felicemente sbarcato il rullafiocco e montato uno strallo con vele ingarrocciate.
Questo tipo di barca ha un CR di 31 e CSF di 1,66 il che significa che regge molto meglio il mare e con piú comoditá per l'equipaggio comparato ad un moderno 50' da charter (un paio di decenni fa ho passato qualche inverno nel Leone a fare consegne tra Empurabrava e Palma per una nota marca di lussuosi yachts ed a skipperare i Bavaria tra Mallorca e l'Atlantico... per me sono barche comodissime. ma solo in porto).
Ingeborg é del '69, come me (non é che sono vecchio, a parte gli acciacchi classici degli "over 50",... sono i 100kg di ciccia che danno fastidio a fare il funambolo), e l'ho comprata qui in Danimarca nel 2018 per soli 2000€, ed avendo il motore praticamente nuovo (uno Yanmar 2YM15 con 200 ore), ho chiuso un occhio davanti alle numerose "peggiorie" e notevoli segni di incuria lasciati dai precedenti prorietari: come con tutte le barche di una certa etá e bisognose di attenzioni, bisogna decidere se passare il tempo in porto a menarsela, oppure a navigare mettendo a posto le cose passo passo... Personalmente, dato che se la barca é in grado di navigare anche con mare duro me ne strafotto dell'estetica, la scelta é stata facile. La prossima estate me ne andró o su verso la Norvegia e Islanda oppure verso Stoccolma e Finlandia, e quindi la lista dei lavori da completare si é notevolmente allungata rispetto a ció che serve per navigare nel sud del Baltico e nei "Sund" Danesi.
Manovre in porto... é un chiglia lunga... quindi in porto comandano la spinta del vento sull'albero e l'effetto evolutivo dell'elica. Per le manovre in retromarcia ci vogliono nervi d'acciaio e sopratutto la capacitá di non sentire gli strilli degli altri equipaggi quando ti vedono arrivare a tutto motore verso di loro in retro, fino a che un colpo di invertitore ti fa entrare elegantemente al tuo posto con un abbrivio da manuale.
Diciamo che mentre con un moderno scafo, attaccando un pennarello alla poppa con del nastro, riesci a farci i disegni, con un chiglia lunga sono "c@zzi @mari"
Il pendolo... é un "accrocchio" autocostruito per provare i progetti di Walt Murray e che poi é stato ripetutamente modificato per trovare la geometria adatta alla barca prima di costruire il sistema "perfetto" per me.
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La pala del pendolo, per manovrare in porto, deve ovviamente essere alzata altrimenti ti spacca il cinematismo in basso o la pala stessa... e con vento forte, la cosa va in disaccordo con sti c@zzo di pali che qui trovi praticamente in ogni porto: appena mollo a prua la barca comincia ad indetreggiare con il rischio (giá verificatosi) di andare a danneggiare la pala alzata sui pali a poppa... e non commento neppure su cosa succede in estate nei porti affollati di tedeschi quando siamo tutti su 3-4 file... se non é ancora scoppiato il caso diplomatico é solo questione di fortuna.
Appunto per evitare spargimenti di sangue, ho deciso di tagliare la testa al toro e togliere di torno l'accrocco (che tra l'altro va benissimo) montando invece un sistema a trim-tab molto piú tradizionale, solido e sopratutto che stia dentro la sagoma della poppa... la barca ha giá una notevole stabilitá di rotta e la reattivitá del pendolo é meno importante.
Mi sa che ho scritto pure troppo... buon vento!