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verotitti Offline
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Citazione:colibrì ha scritto:
Bisognerebbe sapere se, senza MMSI, il sw del VHF fa partire il messaggio; IMHO NO!! (l'indicativo serve anche per segnalare se il messaggio arriva da mezzo nautico O da boa/miraglio/faro). Non credo il sistema sia fatto per gestire bersaglli ANONIMI.

Però è una deduzione, la mia.
02-02-2010 15:59
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RMV2605D Offline
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Messaggio: #22
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Citazione:verotitti ha scritto:
Citazione:colibrì ha scritto:
Bisognerebbe sapere se, senza MMSI, il sw del VHF fa partire il messaggio; IMHO NO!! (l'indicativo serve anche per segnalare se il messaggio arriva da mezzo nautico O da boa/miraglio/faro). Non credo il sistema sia fatto per gestire bersaglli ANONIMI.

Però è una deduzione, la mia.

Anch'io ritengo che ci voglia il MMSI, come per l'Epirb.
E'dubbio però che ci voglia SRC. La maggior parte di chi acquista l'Epirb richiede MMSI per questo senza avere SRC. Per l'AIS c'è ancora più casino perchè è relativamente più nuovo.
Servirebbe un interpello ufficiale ADV!

Big GrinBig GrinBig Grin
02-02-2010 16:32
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IanSolo Offline
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Messaggio: #23
AIS
Per avere semplicemente il MMSI non serve SRC, cosi' anche per 'utilizzarlo' per un EPIRB (registrazione), diverso e' per il VHF dove serve sia per i diportisti che per i professionisti, dubbio e' il caso dell'AIS attivo per i diportisti : cio' che so di certo e' che un amico che effettua servizio di trasporto persone con la sua imbarcazione ha dovuto sia avere SRC sia far collaudare l'apparato dopo l'installazione (un giochino che gli e' costato un paio di migliaia di euro fra corsi, viaggi, esami, cartacce e fermo barca per restare a disposizione).
Il sospetto e' che, visto i dati che invia e il pasticcio che potrebbe creare se errati, il legislatore abbia voluto assimilare (semplicemente omettendo di parlarne e, quindi, includendoli) i diportisti ai professionali per 'garantire' che le cose siano fatte per bene.
L'AIS attivo, se gia' non contiene un GPS, deve ricavare da altra strumentazione unicamente i dati di posizione, altri dati non gli servono.
02-02-2010 16:59
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colibrì Offline
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Messaggio: #24
AIS
cito quanto riportato all'interno del corso SRC:
<Certificati di Competenza
Per operare con equipaggiamenti GMDSS è richiesto dalla convenzione IMO SOLAS il possesso di un certificato. Questi certificati provano che il possessore ha le competenze (conoscenza ed abilità pratiche) e danno il diritto di operare con equipaggiamenti GMDSS. Nel settore marittimo, gli operatori possono possedere uno dei seguenti certificati radio:
GOC (General Operator’s Certificate): richiesto sulle imbarcazioni SOLAS operanti anche all'esterno della GMDSS Sea Area A1,
ROC (Restricted Operator’s Certificate): richiesto sulle imbarcazioni SOLAS che operano soltanto all'interno della GMDSS Sea Area A1,
LRC (Long Range Certificate): richiesto sulle imbarcazioni non SOLAS che operano anche all'esterno della GMDSS Sea Area A1,
SRC (Short Range Certificate): richiesto sulle imbarcazioni non SOLAS che operano solo all'interno della GMDSS Sea Area A1,
VHF (Restricted radiotelephone operator's certificate (VHF): un certificato simile all'SRC che prova soltanto la competenza di operare con una radio VHF DSC - in alcuni paesi non è riconosciuto.
I certificati sono emessi dalle agenzie nazionali (nella maggior parte dei casi dalle Amministrazioni delle Telecomunicazioni) basati su esami. Gli esami (Dettagliati, abilità pratica e teoria) possono variare a seconda delle nazioni. I certificati sono rilasciati senza alcun limite di tempo, ad eccezione dei certificati di più alto livello (GOC, ROC), che sono richiesti sulle imbarcazioni SOLAS che hanno bisogno di aggiornamenti periodici.

L'apparato ricetrasmittente Vhf è obbligatorio a bordo delle unità da diporto che navigano oltre le sei miglia dalla costa. Per utilizzare un apparecchio Vhf in ogni caso è sempre necessario che questo sia dotato della Licenza d’Esercizio.

Il certificato minimo richiesto (obbligatorio) per operare la radio VHF è il certificato RTF (Certificato limitato di Radiotelefonista per navi), il cosiddetto 'patentino VHF'. Questo viene rilasciato, senza esami, dagli Ispettorati Regionali del ministero delle Comunicazioni ed è valido su unità da diporto e navi fino a 150 tonnellate di stazza lorda e con stazioni radio di potenza non superiore ai 60 Watt.

Tuttavia il certificato RTF (DL 25/7/2002 n.214) non permette di operare radio con funzioni DSC (chiamate automatiche di soccorso), non permette di avere un MMSI (identificativo della radio) ed inoltre non richiede nessuna competenza di base concernente le norme di sicurezza e di buona conduzione dell’imbarcazione.
Per operare radio con funzioni DSC è obbligatorio il certificato SRC (Short Range Certificate) che permette di avere un proprio MMSI.>

A mio avviso AIS con VHF e dunque SRC non ci combina niente.
L'intento del legislatore nel momento in cui richiede SRC è per il semplice motivo che un uso non accorto del dispositivo VHF-DSC potrebbe mettere in moto inutilmente la complessa macchina dei soccorsi.Per quanto riguarda AIS da questo punto di vista è assolutamente neutro, ovvero non è in grado di lanciare un emergenza ma può solo segnalare la posizione di una nave o di qualsiasi altro oggetto più o meno navigante, alla stregua di un rilevamento radar ma con più informazioni; se poi tra queste informazioni del bersaglio AIS c'è pure il codice MMSI allora esiste la possibilità, avendo VHF-DSC e dunque SRC, di chiamare selettivamente il bersaglio con una chiamata DSC in modalità cosiddetta di 'ROUTINE' , come fare una telefonata ad un normale numero telefonico! nella suddetta chiamata di routine oltre a tutti i dati identificativi del chiamante ci sarà pure un messaggio che indica di contattarsi via radio ad esempio sul CH70. Se invece non si dispone del VHF con DSC attivo allora si può solo provare a chiamare sul CH16.
Ovvio che una chiamata selettiva ha tutt'altra priorità.

n.b. quando si parla di chiamate selettive o DSC si intende invio di dati e messaggio relativo e non di una normale chiamata radio vocale.

Questo è quanto ho capito seguendo il corso on-line GMDSS e quindi, non avendo ancora fatto alcun esame potrei anche sbagliarmi, sarei contento se qualcuno potesse confermare o meno quanto sopra riportato.
Ciao
02-02-2010 17:37
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studiodip Offline
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Citazione:Ieio ha scritto:
io ho l'ais passivo raymarine in realtà interfacciato con il cartografico sempre ray ti avverte con un cicalino se vede una nave vicina o in rotta di collisione

Sono interfacciati via SeaTalk oppure Nmea.

AIS va interfacciato con il cartografico o con il radar?

Il mio radar ha entrambe le possibilità mentre il GPS cartografico (RC435 mi pare) ha solo NMEA
02-02-2010 19:46
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RMV2605D Offline
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Citazione:IanSolo ha scritto:
Per avere semplicemente il MMSI non serve SRC, cosi' anche per 'utilizzarlo' per un EPIRB (registrazione), diverso e' per il VHF dove serve sia per i diportisti che per i professionisti, dubbio e' il caso dell'AIS attivo per i diportisti : cio' che so di certo e' che un amico che effettua servizio di trasporto persone con la sua imbarcazione ha dovuto sia avere SRC sia far collaudare l'apparato dopo l'installazione (un giochino che gli e' costato un paio di migliaia di euro fra corsi, viaggi, esami, cartacce e fermo barca per restare a disposizione).
Il sospetto e' che, visto i dati che invia e il pasticcio che potrebbe creare se errati, il legislatore abbia voluto assimilare (semplicemente omettendo di parlarne e, quindi, includendoli) i diportisti ai professionali per 'garantire' che le cose siano fatte per bene.
L'AIS attivo, se gia' non contiene un GPS, deve ricavare da altra strumentazione unicamente i dati di posizione, altri dati non gli servono.
L'AIS attivo DEVE avere una PROPRIA antenna GPS. Questo è previsto dalle norme ITU.
Riguardo al tuo amico, da quello che riporti, non fà diporto ma attività commerciale, in tal caso, e sempre quando la radio non è limitata alla sola sicurezza, serve il collaudo a bordo.
Anche la sola abilitazione al traffico (farsi passare le telefonate dalle stazioni costiere) implica il collaudo a bordo.
Io ho sostituito il vecchio VHF morto per fulmine e ho dovuto fare il collaudo a bordo nonostante l'apparecchio fosse ampiamente omologato perchè ho sempre mantenuto l'abbonamento con la concessionaria (Radiomarittima poi Telecom, poi ITS, ora tornata Radiomarittima).
Per quello che costa (110-120 €/anno comprese telefonate in franchigia per la metà) ritengo sia conveniente essere sempre collegabile alla rete telefonica e una telefonata costa moolto meno dei cellulari in rooming (all'incirca come una telefonata da apparecchio fisso della stazione costiera cui ti appoggi).
Se poi la radio ha il DSC e lo vuoi abilitare serve certamente MMSI e SRC, per il solo AIS attivo non ho visto ancora una pronuncia sicura sulla necessità o meno di SRC. Logica direbbe che se non serve per Epirb perchè dovrebbe servire per AIS? Purtroppo non sempre la burocrazia si accoppia con la logica!

Spezziamo infine una lancia in favore di SRC: sarebbe utile che anche tutti i diportisti conoscessero il GMDSS e ottenessero almeno SRC, occorre introdurre questa cultura e abbattere la burocrazia imperante!


Big GrinBig GrinBig Grin
03-02-2010 00:56
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mantonel Offline
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l'AIS 250 non ha antenna GPS propria. e'interfacciato con porta NMEA al charplotter e quindi al VHF.
03-02-2010 04:42
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RMV2605D Offline
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Citazione:mantonel ha scritto:
l'AIS 250 non ha antenna GPS propria. e'interfacciato con porta NMEA al charplotter e quindi al VHF.

AIS250 è un passivo, riceve solo ma non trasmette. Non ha antenna GPS perche non gli serve. Si limita a mandare al Plotter i dati ricevuti. Non ha alcun collegamento con il VHF, può sfruttarne l'antenna.
03-02-2010 06:05
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colibrì Offline
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Citazione: RMV2605D ha scritto:
Spezziamo infine una lancia in favore di SRC: sarebbe utile che anche tutti i diportisti conoscessero il GMDSS e ottenessero almeno SRC, occorre introdurre questa cultura e abbattere la burocrazia imperante!

Quoto pienamente
03-02-2010 06:16
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studiodip Offline
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AIS 250 fa anche da splitter per sfruttare l'antenna vhf per la radio FM?
03-02-2010 07:04
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RMV2605D Offline
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Citazione:studiodip ha scritto:
AIS 250 fa anche da splitter per sfruttare l'antenna vhf per la radio FM?

Si. AIS 250 Raymarine è un AIS passivo. Tra le caratteristiche per un immediato plug@play c'è uno splitter d'antenna per utilizzare la stessa antenna e calata del VHF sia per l'AIS che anche per una normale radio a Modulazione di frequenza. E' gia incorporato anche un multiplexer che permette di utilizzare un collegamento NMEA già occupato (ad esempio quello tre Plotter e VHF/DSC.)

AIS 500 Raymarine è invece un AIS attivo classe B, come sopra ha uno splitter di antenna incorporato che supporta solo il VHF e AIS ma non FM. Oltre a multiplexer incorporato è dotato di antenna GPS dedicata.

Big GrinBig GrinBig Grin
03-02-2010 15:08
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mastgreg Offline
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beh, con tutte le limitazioni della necessita' di un collegamento a portata di mano, c'e' questo, ve lo ricordate?

ma secondo voi segnala veramente tutte le navi superiori a 300t?

bv
03-02-2010 16:42
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IanSolo Offline
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Messaggio: #33
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------- 1) :
L'AIS attivo DEVE avere una PROPRIA antenna GPS. Questo è previsto dalle norme ITU.
------- 2) :
Riguardo al tuo amico, da quello che riporti, non fà diporto ma attività commerciale, in tal caso, e sempre quando la radio non è limitata alla sola sicurezza, serve il collaudo a bordo.
--------
1) Dipende dalla classe , i sistemi (attivi, cioe' che trasmettono) di classe 'B' esistono anche nella versione con antenna esterna come questi :
http://www.euronav.co.uk/Products/Hardwa...CSB200.htm
http://www.mesltd.co.uk/ait250-transpond...11172.html
sono legali, certificati CE e omologati da paesi europei e, quindi, nell'Europa Unita ... (O.K. qui siamo in Italia e ...).

2) Credevo di avere chiaramente espresso (mi spiace se non si e' capito) che l'amico svolge attivita' commerciale e che mi stavo riferendo all'apparato AIS, cosi' come piu' sopra parlando di VHF e della necessita' di SRC mi riferivo ad apparati dotati di DSC (altrimenti perche' chiedo MMSI ?).
Cio' che intendevo esprimere e' che proprio l'assenza di espliciti riferimenti normativi per il diporto fa dedurre che la normativa professionale si debba applicare anche a noi.
03-02-2010 18:14
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anonimone Offline
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Citazione:IanSolo ha scritto:
1) Dipende dalla classe , i sistemi (attivi, cioe' che trasmettono) di classe 'B' esistono anche nella versione con antenna esterna come questi :
http://www.euronav.co.uk/Products/Hardwa...CSB200.htm

L'antenna è esterna (anche ovvio), ma il modulo GPS è interno.

BV
03-02-2010 18:19
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RMV2605D Offline
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Citazione:IanSolo ha scritto:
------- 1) :
L'AIS attivo DEVE avere una PROPRIA antenna GPS. Questo è previsto dalle norme ITU.
------- 2) :
Riguardo al tuo amico, da quello che riporti, non fà diporto ma attività commerciale, in tal caso, e sempre quando la radio non è limitata alla sola sicurezza, serve il collaudo a bordo.
--------
1) Dipende dalla classe , i sistemi (attivi, cioe' che trasmettono) di classe 'B' esistono anche nella versione con antenna esterna come questi :
http://www.euronav.co.uk/Products/Hardwa...CSB200.htm
http://www.mesltd.co.uk/ait250-transpond...11172.html
sono legali, certificati CE e omologati da paesi europei e, quindi, nell'Europa Unita ... (O.K. qui siamo in Italia e ...).

2) Credevo di avere chiaramente espresso (mi spiace se non si e' capito) che l'amico svolge attivita' commerciale e che mi stavo riferendo all'apparato AIS, cosi' come piu' sopra parlando di VHF e della necessita' di SRC mi riferivo ad apparati dotati di DSC (altrimenti perche' chiedo MMSI ?).
Cio' che intendevo esprimere e' che proprio l'assenza di espliciti riferimenti normativi per il diporto fa dedurre che la normativa professionale si debba applicare anche a noi.

Caro JanSolo stiamo dicendo la stessa cosa. AIS attivi devono avere un GPS dedicato. Non ha importanza che il GPS sia interno o esterno.
Anche AIS500 di Raymarine ha antenna esterna dedicata (A meno di avere tutto in pozzetto non vedrei bene una antenna GPS interna), i due link che riporti hanno il primo 'GPS contenuto con antenna da porre all'esterno' il secondo pure 'Built in GPS....Supplied with dedicated GPS and VHF antennas'.
Per il resto purtroppo non posso che convenire che ' proprio l'assenza di espliciti riferimenti normativi per il diporto fa dedurre che la normativa professionale si debba applicare anche a noi.'

E' molto triste dovere dedurre sulle normative!


Big GrinBig GrinBig Grin
03-02-2010 18:40
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