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17-08-2010, 05:12
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-08-2010, 17:18 da Lorena.)
spesso sento dire che con le vele di nuova generazione il cunningham non e'piu necessario..
voi lo usate o lo avete abbandonato ?
grazie...
saluti.
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???? noi lo montiamo anche con le vele di ultima generazione.
- Quanto manca alla boa?
- Zitto e schiaccia!
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\ tratto dal forum ADV del 2007, ma non era stato commentato
in realtà il Cunningham Hole era stato inventato perchè l'eccessiva deformazione del tessuto rendeva impossibile tesare l'inferitura della randa in quanto la sua penna era arrivata in testa d'albero. Tesando quindi il Cunningham, si riusciva ad avere una cinquantina di cm di tesatura in più.
Oggi non serve quasi a nulla sui cabinati, ma si usa sulle derive dove la randa ha la drizza generalmente bloccata in testa d'albero, talvolta nella forma di 'mura' flottante, cioè libera di salire o scendere lungo la canalina.
Con i tessuti di oggi, per 'tirare avanti' il grasso della randa è largamente sufficiente la tensione in drizza, se il caso integrata con una maggiore flessione dell'albero (basse più molle, belin cazzato).
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. quando devi girare la cacci la freccia? 
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Si dice che oggi con i laminati e le fibre nobili (sia sulle vele che sulle drizze) non serva più.
Io sono invece dell'idea che sia sempre utile, quanto meno per distribuire bene la tensione su tutto il gratile.
Bisogna stare attenti a non cazzarlo troppo perche sui laminati la deforazione potrebbe essere definitiva.
Sarebbe bene spostare la discussione nella sezione tecnica.
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
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17-08-2010, 15:00
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-08-2010, 15:02 da Gof.)
Citazione:Messaggio di matteo11
lo avete abbandonato ?
Giammai!
Sul fun è molto più comodo agire sul cunningham che sulla drizza (e consente anche di regolare l'altezza del punto di mura, oltre che sfruttare tutta l'inferitura possibile )
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Con i moderni tessuti serve sicuramente meno che in passato, ma è sempre utile ... ad esempio diminuisce il grasso e con alberi flessibili aiuta a far flettere la penna ... ce l0ho e lo uso
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Lo usiamo anche sulle rande di ultima . rispetto a prima ma lo usiamo...
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proprio oggi lo monterò, perchè ho visto che un certe condizioni di bolina
l'inferitura della randa si smolla
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grazie per le risposte, ti e' mai capitato sui laminati di avere deformazioni definitive?
in ogni caso il cunningham non va mai cazzato nelle andature portanti, anche perche' con vento sostenuto e' davvero dura. chi fa un riassunto sull.utilizzo di questo paranco  ?
grazie.
Citazione:tiger86 ha scritto:
Si dice che oggi con i laminati e le fibre nobili (sia sulle vele che sulle drizze) non serva più.
Io sono invece dell'idea che sia sempre utile, quanto meno per distribuire bene la tensione su tutto il gratile.
Bisogna stare attenti a non cazzarlo troppo perche sui laminati la deforazione potrebbe essere definitiva.
Sarebbe bene spostare la discussione nella sezione tecnica.
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....cunningham....?????
. vogliono eliminare tuo fratello...
ma . c'e' ... ma state scherzando il diavolone senza canning..
come non avere la regolazione della balumina del genoa...
Sanza armatura, sanza paura, sanza calzari, sanza denari, sanza la brocca, sanza pagnocca, sanza la mappa, sanza la pappa...
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si matteo... ogni giorno 
Spesso capita di sforzare le regolazioni, sopprattutto quando il vento rinfresca, e senza volere si creano delle deformazioni permanenti, ... finchè ti serve cambiare la vela.
Una vela in laminato deformata è difficile da settare, in tessuto è più facile riprenderne un po la forma.
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17-08-2010, 17:58
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-08-2010, 18:00 da Klaus.)
Citazione:easy221 ha scritto:
Lo usiamo anche sulle rande di ultima . rispetto a prima ma lo usiamo...
Che altro dire, semplice sintetico, esaustivo...?
Ah, okkio che caricabasso e cunningam non sono la stessa cosa.
Il primo, come già detto da altri, serve a tesare la caduta prodiera della randa ( è una manovra non necessariamente collegata ad un boma su rotaia, può essere semplicemente attaccata al punto di mura), qualora la penna sia fissata ad un sistema di ritenuta (Hook od altro marchingegno) o semplicemente se la drizza arriva a fine corsa e c'è ancora del lasco.
Il secondo serve a recuperare un pò di grasso e quisquiglie regolatorie accessorie, a seconda dell'armo.
BV
Claudio
Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
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Mettere in tensione l'inferitura serve sostanzialmente a spostare il grasso verso prua.
Se lo si fà attraverso la drizza oltre a tendere l'inferitura si tende, parzialmente, anche la balumina
diminuendo così anche lo svegolamento.
Se lo si fà attraverso il cunningham si tende solo l'inferitura e il twist rimane inalterato.
L' utilizzo dell' uno o dell'altro metodo dipende dagli scopi perseguiti dal .
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la mia randa-mutanda ,senza ,si rifiuta di fare il suo compito al 100% (o almeno e' una mia fissa)...
non lo armo sempre ma c'e'..
Tuttologo da Imarroncinichegalleggiano....
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Citazione:shabrumi ha scritto:
Mettere in tensione l'inferitura serve sostanzialmente a spostare il grasso verso prua.
Se lo si fà attraverso la drizza oltre a tendere l'inferitura si tende, parzialmente, anche la balumina
diminuendo così anche lo svegolamento.
Se lo si fà attraverso il cunningham si tende solo l'inferitura e il twist rimane inalterato.
L' utilizzo dell' uno o dell'altro metodo dipende dagli scopi perseguiti dal .
Quoto, infatti una tende a chiudere la parte alta, l'altro ad aprirla.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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A bordo quanto tesare il cunningham è sempre motivo di discussione.
Poi io alzo la voce...
Alla fine la tensione (ritenuta scorretta) del suddetto viene presa come motivazione dello scadente risultato...
Scherzi a parte noi lo usiamo un sacco.
Anche perchè la tensione dell'inferitura è molto influenzata dalla flessione dell'albero, quindi anche volendo, non si riesce mai ad avere una buona tensione solo con la drizza (dato che è tesabile solo a randa che non porta).
E poi è il modo più rapido di lavorare sull'inferitura tra bolina e lasco.
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Citazione:ami ha scritto:
A bordo quanto tesare il cunningham è sempre motivo di discussione.
Poi io alzo la voce...
Alla fine la tensione (ritenuta scorretta) del suddetto viene presa come motivazione dello scadente risultato... 
Scherzi a parte noi lo usiamo un sacco.
Anche perchè la tensione dell'inferitura è molto influenzata dalla flessione dell'albero, quindi anche volendo, non si riesce mai ad avere una buona tensione solo con la drizza (dato che è tesabile solo a randa che non porta).
E poi è il modo più rapido di lavorare sull'inferitura tra bolina e lasco.
Bravo! e fai bene!
e non te la prendere: un eventuale scarso risultato in regata va sempre addebitato all' equipaggio tutto ( armatore compreso )!
scherzi a parte: il cunningham rimane un importante strumento di regolazione della randa (e, in alcuni casi, del fiocco) anche e soprattutto con questi odierni tessuti high tech.
L' importante è sapere a cosa serve...!!!!
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18-08-2010, 03:35
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-08-2010, 03:37 da ami.)
Soprattutto all'armatore!
Ma il cunningham è, ironicamente, il nostro capro espiatorio!
Sarà che non sappiamo mai bene QUANTO tesralo in bolina
(mica come drizze, base, volanti, belin, scotte, trasto, carrello del fiocco, su cui non abbiamo nessun dubbio eh!)
PS noi abbiamo vele lou tec in dacron, in stile con l'età dell abarca
E' l'equipaggio ai tec!
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