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Saluti da Renatone
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renato pacini Offline
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Saluti da Renatone
Bistag, non immagini quante volte ho pensato di chiamarti, ma è stata un'annata no per molti versi. Sono andato avanti a strappi, nella confusione più totale. Quest'anno poi ho il matrimonio del secondo figliolo, che... immagina che fibrillazione in famiglia, ma tutto sommato dovrei avere un'annata migliore.
Quella del miniraduno è un'ideona, se tutto procederà al meglio spero di portarmi avanti col lavoro e dopo l'estate sogno di chiudere lo scafo.
Incrociamo le dita e B.V.
15-02-2011 22:21
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renato pacini Offline
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Renavalier....che idea!Big GrinBig GrinBig GrinBig Grin
15-02-2011 22:22
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stefano702 Offline
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Saluti da Renatone
Citazione:renato pacini ha scritto:
Ciao Stefano 702.
Quoto quel che dici, non volevo però prendermi troppo spazio.
Se Renatone deciderà di costruire il Kavalier 800, sarò sicuramente pronto, soprattutto sul forum, anche con delle foto, ma quelli come te, veri maestri, siano indulgenti però!BlushBlush
AD ogni caso dovrò far vedere quello che ho fatto , prima o poi, in fondo devo molto quelli del forum.
B.V.

E dajeee!!!...facce vede stè foto!!!Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
Nun ce fà stà in pena...movete su!!!Big GrinBig Grin
16-02-2011 03:50
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renato pacini Offline
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Saluti da Renatone
Stefano, sai bene che dopo aver visto quello che sai fare tu... uno ci pensa due volte a far vedere il proprio scempio!Big GrinBig GrinBig Grin
Scherzi a parte al momento c'è ancora poco da vedere, comunque ho già promesso anche altrove di farle vedere. Appena fa bel tempo do una sistemata, porto fuori il lavoro e faremo delle foto. Qualcuna l'ho fatta durante i lavori, ma poca roba, mi dimentico sempre la macchinetta in casa.Smile
16-02-2011 04:46
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Renatone Offline
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Saluti da Renatone
Grazie Renato e grazie a tutti coloro che contribuiscono al forum
E' per me imbarazzante destare tanta attenzione!
Condivido le vostre riflessioni,anch'io ho molti dubbi e perplessità ma vorrei veramente riuscire a costruire la 'mia ' barca, iniziando da un modello in scala 1:100 apportando alcune modifiche che ho meditato nelle notti invernali e durante i trasferimenti per lavoro
Non vedo l'ora di fare i primi trucioli
Anche a me piace molto l'dea del Renavalier 800 ,anche se riconosco che per me è molto prematuro rilancio l'idea di un raduno in mare di tutti i Renavalier che dovrà rigorosamente concludersi con una salutare mangiata!
Sono curioso di vedere le foto
Accetto con entusiasmo la proposta Renato.... ci aggiorniamo e ci sentiamo!
16-02-2011 04:55
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renato pacini Offline
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Saluti da Renatone
Renatone:
Non conosco la tua pratica nel trattare lavori di falegnameria, comunque dal sogno puoi passare alla realtà iniziando l'opera dalla preparazione. Niente macchinari complicati, solo buona attrezzatura da bricoleur, se poi hai una combinata meglio ancora.

Cominciamo da subito: lezione n.1:
Prima di iniziare bada di avere a disposizione un capannone o un terreno di proporzioni adeguate. Il Kavalier è lungo 8 metri e largo 2,50 al baglio massimo, calcola quindi almeno un metro di spazio tutt'intorno, ma è anche poco. Quindi un cantiere di dieci per quattro sarebbe l'ottimale.
Non fare lo stesso mio errore, o meglio, sappiti organizzare prima. A me avevano promesso un capannone, poi... e mi sono trovato nella cacca. Se hai il capannone tutto fila liscio, ma se invece ti lasciano un terreno il bello sarà portarci la corrente, poi realizzare una serra di proporzioni adeguate. Troverai certamente dalle tue parti qualcuno che sarà realizzartela con i tubi da serra, appunto, e nailon adeguato.
Mentre prepari il cantiere, nel frattempo potresti cominciare a realizzare le paratie ('frame' nel progetto) come da disegno.
Mi ha insegnato il mio consuocero che realizzava cieli delle tughe degli yacht: in garage o luogo analogo, disegna con riga e squadra la paratie sul pavimento, si, sul pavimento. Personalmente ho usato squadre di acciaio da cantiere, costano una stupidaggine e sono precise.La carta si deforma, si spiegazza, il pavimento resta lì, fermo e ben liscio mantenendo le misure ed il parallelismo delle linee tracciate con matita da falegname, quella rossa piatta.. Una volta disegnata la paratia, taglia poi dei molaretti di pino stagionato privo di nodi secondo le misuire che ricavi dal progetto e segui il perimetro della paratia. Unisci i pezzi di testa aiutandoti con spine di legno,se non vuoi cimentarti nel complicato mondo degli incastri. Incolla il tutto, rinforza le giunture con compensato da 8 mm tagliato come indicato nel disegno, magari guardati il servizio fotografico che è incluso nel progetto. Fai tirare la colla per almeno due giorni lasciando la paratia di turno nella posizione in cui l'hai incollata,distesa sul pavimento, magari con dei pesi agli angoli in modo che tirando l'incollaggio non si deformi.
Bada che il progetto prevede sia legno che compensato, soprattutto legno. Il compensato serve a rendere sicura l'unione degli elementi che formano la paratia.
Prima lezione finita,
Alla prossima,
16-02-2011 07:33
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renato pacini Offline
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Saluti da Renatone
Ah, per esperienza saggiata sulla pelle altrui, oltre alle colle ed alle resine, usa anche delle belle e proporzionate viti inox, Costicchiano un pò, ma almeno hai la certezza che i pezzi, magari per un errore di preparazione della colla, non si distacchino. Dette viti le fai affondare un paio di mm nel compensato poi una leccata di stucco bicomponente e scompaiono nel legno tanto che neppure le ritrovi.
16-02-2011 07:39
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catalina17 Offline
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Saluti da Renatone
se il pavimento e' umido, il giorno dopo te le trovi imbarcate. non e' un problema, perche' se sono gia' imbarcate, non c'e' bisogno di metterle in barca.
scherzo, dai che ce la fai.
dai pacini faccela vede'.
ciao a tutti e buon lavoro.
16-02-2011 15:20
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renato pacini Offline
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Saluti da Renatone
Se l'ambiente ha il pavimento bagnato NON è da prendere in considerazione.
Sto parlando di un garage-rimessa o capannone decenti. L'umidità e l'elemento più deleterio per chi deve costruire qualsiasi oggeto in legno. Giustamente mi hai fatto notare il problema ed allora diciamolo al nostro amico che l'ambiente deve essere asciutto.
Ironia della sorte avendo usato una colla che tira con l'acqua, spesso mi sono dovuto adoperare a spruzzare di acqua i pezzi da incollare, però sempre di umidità controllata si trattava, il resto dell'ambiente è praticamente secco.
Quanto a fartela vedere... bella fi.a!
16-02-2011 22:11
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catalina17 Offline
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Saluti da Renatone
io la colla la sniffo, uso solo resina epossidica.
meno male che ti tira con l'acqua, antrimenti quando ti tira a te.
ahahahhahaah
faccela vede' renato
17-02-2011 04:55
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Renatone Offline
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Saluti da Renatone
Ciao Renato
la mia attrezzatura è abbastanza completa e un po il legno lo so lavorare
Pensavo di dedicare una parte del cortile di casa per impostare il cantiere; è impensabile da queste parti trovare qualcuno che ti dia in uso (per un tempo lungo) una parte di capannone se non dietro lauto compenso,compenso che equivale a comprare una 1/2 barca.
So che non è la soluzione ottimale ma questo passa il convento; farò una 'serra' appoggiata al muro e i primi incollaggi delle paratie all'interno del garage
Concordo pienamente con te di tracciare direttamente sul compensato le paratie evitando riporti che inducono solo errori, non mi metto sul pavimento ma plancia su cavalletti.
I tuoi consigli sono preziosi; pensavo perche al posto del pino non usare larice è molto meno sensibile all'umidità?

Renatone
17-02-2011 05:20
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renato pacini Offline
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Saluti da Renatone
Il larice è sicuramente meglio, è una questione di scelte. Sinceramente ho usato del legname che avevo disponibile,pino in prevalenza, oltretutto previsto nel progetto.
Ripeto, ottima la scelta del larice, a mio avviso.
Quanto al cortile mi pare una buona soluzione , magari lo avessi io, purtroppo vivo in condominio e sai che nella resede del condominio non si può fare nulla, e mi pare giusto non costruire una barca in cortile... già è tanto che tollerano carinamente, i vicini, i lavori fatti in garage!
Quindi avresti optato per disegnare le paratie sul compensato e rinforzarle in larice, una buona soluzione. Il sottoscritto le ha realizzate in legno, di compensato ne ho usato poco, solo negli angoli e non sempre, spesso ho raddoppiato gli strati del legno, incrociando le venature dove possibile, ottenendo delle paratie veramente robuste, magari sovradimensionate di qualche millimetro in spessore.
Il legname che ho usato è stagionatissimo e debbo dire infatti che pur essendo assemblate da circa due anni, le paratie non hanno svergolato di un ette e si che abito in una zona dove l'umidità, specialmente in primavera ed autunno, e quasi al 100%
L'idea di realizzare la barca nasce dalla passione, ma anche da una scommessa tra amici che prevede un baggett veramente risicato quindi confesso che mi astengo anche per economia dall'acquistare dei costosi compensati avendo a disposizione tanto legname.
Qui però le parole non bastano più, credo che dovrò decidermi a fare delle foto e postare la storia della scommessa, molto singolare, come ho già detto altre volte, la classica zingarata toscana.
Riguardo la battuta sull'epossidica da parte di catalina17, proprio una nota fabbrica che la produce da decenni, nel presentarmi il suo prodotto (eccellente a detta di esperti, non da me) per l'incollaggio del legno massello me l'hanno sconsigliata, contro il loro interesse, siccome il legno, a differenza dei compensati, si muove e la rigidità della resina epossidica non fa sì che questa lo assecondi nello svergolamento. Qualcuno potrà dissentire, dire che esoste anche epossidica elastica, come quella che si usa adesso per il tek, ma ho preferito seguire quanto messo nero su bianco nella scheda tecnica che accompagnava la campionatura.
Badate che non parlo di una fabbrichetta o di un distributore da quattro soldi, ma di una primaria ditta che produce resine e colle da un secolo.
Magari poi con l'epossidica realizzerò la plastificazione dell'opera viva, una mano anche come fondo su quella morta, ma niente di più.
Per concludere, se hai manualità e spazio, vai alla grande col kavalier. Il progetto è molto ben presentato e talmente chiaro che anche uno studente del professionale lo leggerebbe sin da subito.
Ah, ho previsto alcune modifiche, visto che ha un cesso di bagno, però magari ne parliamo un'altra volta.
Buon Vento.
17-02-2011 08:19
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renato pacini Offline
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Saluti da Renatone
Forse mi sono spiegato male in precedenza riguardo la tracciatura delle paratie:
intendevo disegnarle proprio sul pavimento e riportare i molari di legno lungo il perimetro ottenuto, ma se hai intenzione di farle interamente in compensato allora è meglio come dici tu.
Nuovamente B.V.
17-02-2011 08:22
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Renatone Offline
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Saluti da Renatone
Ciao Renato
Ottime e molto professionali le tue considerazioni si capisce che sei del mestiere
Naturalmente i soldi sono sempre troppo pochi na è una ricorrenza ormai consolidata
Io ho tratto il progetto dal sito http://www.nazarovdesign.net e dai vari collegati comprese le fotografie dell'esecuzione
Una precisazione quando dici che hai tracciato direttamente sul pavimento ok mi è chiaro come hai fatto, quindi tu non fai le paratie (frame)come indicato sul progetto sicuramente e più complicato ma riduci pesi costi e recuperi spazio.... è corretto?

Renatone
17-02-2011 20:06
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renato pacini Offline
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Saluti da Renatone
Ni. Intendo dire proprio NI.
Magari è più facile tagliare il compensato e rinforzarlo ai bordi con il legname. Invece ho usato quasi esclusivamente doppio strato di tavolame di legno o travicelli, a costo pari a zero, o quasi, compensato solo come rinforzo negli angoli e non sempre. Il buon compensato lo lascio per il fasciame e le rifiniture interne. Appena posso posto delle foto e vedrai che col massello si fanno dei bei lavori (scusa l'immodestia, ma se non mi lodo da solo...) Si, lasciamo parlare le foto, questione di lasciar passare questo tempaccio e tornare a lavorare quindi riesumare il manufatto accatastato un pò ovunque in due garage.
A proposito, non sono del mestiere. Verso che sono nato in casa di falegnami, ho appreso molto da mio padre, ma nella vita ho fatto tutt'altro. Certo è che anche in casa mia moglie non ha mai dovuto cercare una artigiano per riparazioni, neppure per le modifiche ai mobili.
A proposito di mogli, la mia pur di non avermi tutto il giorno in casa è ben Felice che mi dedichi alla barca giù in garage. Convinci la tua dimostrandole che un marito felice ... è più tollerabile di uno col muso lungo sprofondato in un divano a fare zapping.
B.V.
18-02-2011 07:11
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