IanSolo
Vecio AdV
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Staccare la terra della 220...
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come fanno a fare dei trasformatori d'isolamento da 7 kVA che pesano solo 10 kg? Ho capito che utilizzano la tecnologia 'switching' ma da qualche parte un trasformatore (anche toroidale) con due avvolgimenti isolati che sopportano 7 kVA ci deve essere, no? Possono usare tensioni spaventose e correnti trascurabili in ingresso, ma in uscita? Sempre 220V - 30A più o meno devono produrre!
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Il trucco nasce dall'osservazione che piu' e' alta la frequenza della corrente alternata piu' diventa piccolo il trasformatore necessario e meno ferro necessita fino al limite di non averne nemmeno piu' bisogno a frequenze piuttoso alte (la spiegazione sarebbe complessa) quindi 'basta' (non e' cosi' elementare ma si fa) con circuiti appositi prelevare l'energia dalla rete elettrica, trasformarla in alta frequenza e questa applicarla ad un trasformatore opportuno che non necessita quindi di grandi dimensioni, la corrente prodotta sul secondario, prelevata con un altro circuito, subisce il processo 'contrario' per riportarla alla frequenza di 50 Hz necessari per le comuni apparecchiature domestiche.
Tutto qua ! si fa per dire ! sono apparecchi sofisticati che devono essere (e sono) progettati con cura per rispondere adeguatamente alle prestazioni richieste ma risultano robusti e affidabili.
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ho acquistato una versione da 16A.
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Se l'interruttore all'ingresso della linea in barca non supera quella corrente puoi stare tranquillo perche' la corrente indicata e' la massima sopportata per dispersione continuativa e l'interruttore interviene prima facendo il suo dovere, altra storia e' per il contatto di breve durata dove un comune diodo (gli isolatori galvanici contengono diodi) e' in grado di sorbirsi fino a 5 volte la corrente nominale (la tipica specifica dice per 20mS).
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 31-01-2012 20:47 da IanSolo.)
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31-01-2012 20:46 |
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