AndreaC
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Staccare la terra della 220...
Citazione:Ycn ha scritto:
Citazione:baltha ha scritto:
Sto seguendo con interesse questa discussione, non volevo intervenire, Ma poi...
Il bello della nautica è che tutti diventiamo tuttologi, e fin qui ci sta, tutti facciamo pericolose castronerie sulla nostra barca applicando conoscenze sommarie, e anche questo è lecito (se ci navighiamo da soli !!), ma attenzione a non divulgare ca... eresie.
(il caso del boiler è lampante...)
Premesso che sulla propria barca uno può fare ciò che vuole e se ne assume poi le responsabilità, mi permetto mettere due o tre 'paletti' per i (pochi) inesperti che ci leggono, riassumendo quanto i molti competenti hanno già detto:
--a bordo, con la 230v di banchina ci DEVE essere la terra. Prima di tutto perchè lo impongono le normative, e non solo quelle italiane. Se avviene un incidente o incendio è la prima cosa che i periti vanno a vedere.
--la terra è realmente una valida protezione contro dispersioni che altrimenti potrebbero 'illuninare' il malcapitato. L'interruttore differenziale è importantissimo ma è un'altra cosa, protegge in modo diverso e non sostituisce una valida terra.
--è vero che con la terra collegata è più facile che si creino correnti vaganti, assolutamente variabili e da valutare caso per caso. Ma in ogni caso NON vanno risolti scollegando di brutto la terra.
--per intervenire sulle correnti vaganti, se ci sono e se gli zinchi non sono sufficienti, i sistemi sono essenzialmente tre:
isolatore galvanico
trasformatore di isolamento
zinchi supplementari appesi fuori dalla falchetta
Ognuno di questi ha i suoi pro e contro.
Se per valutarli nel trasformatore e negli zinchi è relativamente facile, nel caso dell'isolatore galvanico c'è da fare alcune considerazioni:
--il suo principio di funzionamento è molto semplice, ha due diodi in antiparallelo che 'sollevano' il potenziale di terra di quel tanto che basta per scongiurare la corcolazione di correnti galvaniche. Però i diodi sono in serie, e di fatto interrompono il cavo. Chi mi dice che in caso di scarica (per un attimo le correnti in gioco diventano elevate) i due diodi non si interrompano ?
Visto la criticità della sua applicazione, è omologato ? da chi ? o ha un semplice CE buttato lì ?
Non voglio fare del terrorismo, ma consiglio vivamente, prima di 'tagliare', di pensarci bene. I modi di vivere le barche in banchina sono diversi, e anche le necessità della 230v.
BV
Baltha
Ah, ecco un bel pò di spunti!!!
Direi che possiamo asserire (anzi lo faccio io!!) che la terra non va staccata.
A questo punto però sarebbe utile sentire i vostri pareri sui rimedi... Baltha ed altri hanno iniziato, ma vorrei essere più preciso:
- isolatore galvanico (pro e contro, esistono anche quelli dedicati alla nautica)
- Trasformatore di isolamento (pro e contro, quale comprare?)
Forza gente, forzaaaa...!!
sono d'accordo, aspetto notizie più precise
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01-02-2012 01:01 |
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