Citazione:stefano702 ha scritto:
Citazione:stefano702 ha scritto:
Un sistema assai più semplice dal punto di vista esecutivo, è stato introdotto dai Gougeon una trentina di anni fa e sembra avere dato buoni risultati.
Consiste nell'applicare strisce di teak molto più sottili (circa 6 mm, o anche meno nel momento in cui vengono messe in opera, che si riducono a circa 5 mm dopo la levigatuta), incollandole con l'epossidica e fissandole durante l'incollaggio con viti o graffe provvisorie.
Il comento che rimane tra una striscia e l'altra viene quindi riempito con stucco epossidico ottenuto mischiando alla resina caricata con silice colloidale della grafite, che dà una colorazione nera il cui aspetto richiama il tradizionale filetto di gomma.
Questo sistema,presenta numerosi vantaggi, sia dal punto di vista strutturale che esecutivo.
Strutturalmente, si può considerare lo strato di teak come elemento di un composito costituito da tutto il tavolato della coperta, quasi fosse uno strato di compensato addizionale del compensato sottostante.
Aggiunge quindi resistenza e rigidezza in senso longitudinale, con un incremento di peso minimo rispetto ad un compensato di mogano.'
....da 'Costruzione moderna di barche in legno' di Paolo Lodigiani edito da Hoepli.
...allora continuo:
L'aspetto più critico del sistema Gougeon è evitare che il legno abbia movimenti, ciò che potrebbe provocare il formarsi di microfessure dacui l'acqua troverebbe una via per infiltrarsi sotto il teak.
E' questo il motivo per cui si usano strisce così sottili che mantengono il movimento del teak (legno naturalmente molto stabile) entro margini di sicurezza.
Per lo stesso motivo il legno deve essere tagliato a quartiere, ciò che presenta due vantaggi: la faccia esposta del legno presenta una fibra dritta e regolare, preferibile dal punto di vista estetico, e il legno con la fibra disposta in questo modo resiste meglio all'inevitabile usura che il ponte in teak subisce nel tempo e che ne riduce lo spessore.
Le strisce possono essere ricavate da una tavola di spessore pari alla larghezza di ogni striscia con una serie di tagli che consentono facilmente di ottenere dei listelli con la disposizione della fibra desiderata.
Il consumo del teak, legno costoso e quindi da usare con parsimonia, ne è notevolmente ridotto.
I listelli hanno in genere una lunghezza non superiore ai 3 metri, ciò rende le strisce facilmente maneggiabili e lo spessore ridotto, fa si che esse possano essere curvate facilmente per la messa in opera.
Il dubbio principale che si può nutrire su un sistema che presenta ttti questi vantaggi è sulla longevità di uno strato così sottile di teak.
Nel corso degli anni il teak, soprattutto se sottoposto con troppa frequenza all'azione vigorosa della spazzola, perde spessore e con meno di 5 mm. di spessore i margini non sono abbondanti.
I Guegeon assicurano che ponti in teak fatti in questo modo hanno resistito per 20 e più anni senza manifestare alcun problema particolare.'
...sempre tratto da 'Costruzione moderna di barche in legno' di P. Lodigiani edito da Hoepli.
Scusa, ma per continuare, a parte che Lodigiani riferisce e basta, e poi dice che il sistema Gougeon è critico per le micro fessure ( ma di cosa ci stiamo preoccupando?), sai chi sono i Gougeon?
Sono gli amici di Cecchi & C. : d' accordo, l' epossidico è una grande scoperta per le costruzioni in legno e non solo, ma a volerlo mettere dappertutto...
I fratelli Gougeon sono quelli del West System:
http://www.gougeon.com