Come dice Mandinina II ed altri, qualche passettino in avanti vogliamo farlo.
Adesso che tutti abbiamo capito le teorie favorevoli e sfavorevoli delle correnti galvaniche, della terra, e del mare
ho capito abbastanza poco
, anche se interessanti; perchè non ci concentriamo su un caso, chiamiamo tipico per diffusione.
Le barche degli ultimi 10-15 anni più o meno hanno gli impianti di terra (220V) separati dal negativo (12V), per inciso qualcuno in altra discussione, mi sembra, definiva 'negativo equipotenziale' (perchè in barca non c'è la terra e non c'è la massa).
Precisando che oggi i motori, sono completamente isolati, Volvo ne fa una prescrizione specifica. Fatta eccezione dell'ombelico del boiler.
Anche per non rifare gli impianti, può essere una soluzione, se vogliamo di compromesso, installare un isolatore galvanico da 16A che regge 3,5KW? Più che sufficiente per i nostri bisogni.
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Se ho capito l’isolatore galvanico rompe il flusso di corrente continua sul filo giallo di terra, mantenendo però la funzione di messa a terra, importante come tutti hanno detto per garantire la sicurezza dell’impianto a 220 V
Montaggio: tagliare il filo giallo della 220V a monte dell’interruttore differenziale installato in barca, e collegare i due capi ai morsetti dell'isolatore.
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Io sono abbastanza sicuro, del mio impianto, penso sia fatto bene, sono invece preoccupato dei miei vicini che lasciano continuamente attaccata la 220V e con i cavi in acqua!
L'isolatore galvanico mi protegge, dai vicini ingordi di 220V?
Se non al 100% almeno al 50%?
BV