Citazione:gc-gianni ha scritto:
Citazione:alx ha scritto:
Citazione:gc-gianni ha scritto:
Citazione:alx ha scritto:
gianni, invece e' proprio il concetto di bonding che prevede che le parti metalliche siano tutte collegate cosi' da avere il medesimo potenziale in modo da avere un controllo su eventuali dispersioni che potrebbero causare una corrosione non galvanica (dovuta ai metalli diversi presenti nella pila galvanica, com micortensioni e processo di corrosione lento) ma elettolitica (causata appunto da dispersioni di corrente ed con capacita' di corrosione veloce, il caso del timone citato da Davide per intenderci).
Con il bonding si predispone un impianto preventivo che anche in caso di dispersione faccia lavorare gli zinichi e non i metatlli della barca.
Nel tutto isolato, se un metallo va a contatto con una dispersione di corrente e non ha uno zinco da sacrificare, si corrode.
Siccome poi stiamo parlando della necessita di avere una terra per la AC, sia quando siamo attaccati in banchina con trasformatore di isolamento che in navigazione con inverter e generatore, l'unico modo e' predisporre una piastra sotto lo scafo, che pero' potrebbe fare ponte con il circuito di bonding attraverso l'acqua del mare, con altri rischi di corrosione.
Quindi l'unica e' collegare anche la terra (che comunque in condizioni normali non lavora e quindi non conduce corrente) al bonding in modo che abbiano lo stesso potenziale e facciano lavorare gli zinchi.
dissento nel modo più assoluto.
ci tengo che questa mia affermazione resti archiviata in un forum
pubblico.
la terra non và staccata dalla linea della banchina e deve essere isolata dalle parti metalliche a contatto dell'acqua.
la piastra di rame non và collegata alla massa comune della barca, per evitare corrosioni dovute a correnti galvaniche.
con questo chiudo e propongo un incontro per discutere dell'argomento in maniera più consona alla complessità del problema.
bene, che dissenti l'ho capito e magari puoi anche avere ragione , pero' mi spieghi come fai a fare un impianto di terra per l'inverter/generatore o se hai un trasformatore d'isolamento senza mettere una piastra in acqua, e come fai ad evitare che tra questa piastra e la gli zinchi del tuo circuto di bonding (o l'asse, o la chiglia) si crei un collegamento galvanico attraverso l'acqua di mare... secondo me non puoi, e allora tanto vale collegare tutto e far lavorare in maniera controllata gli zinchi, che e' l'approccio canonico del bonding. Quello che dici te va bene nel tutto isolato, ma prega di non avere dispersioni altrimenti la corrosione elettrolitica ti divora i metalli con cui viene a contatto.
Ripeto anche per colibi', si parla di BONDING e di terra ISOLATA da quella di banchina!
L’impianto di bordo a 220Vca della barca, quando è collegato alla linea della banchina, è un utente come tutti gli altri, ha una diramazione interna di prese che alimentano varie utenze: alcune richiedono la terra ed altre (doppio isolamento) che non la richiedono.
Questo per motivi di sicurezza contro eventuali perdite d’isolamento interne degli apparecchi, che metterebbero in tensione le loro parti metalliche che potrebbero venire a contatto delle persone e pregiudicarne l’incolumità.
fin qui tutto ok
Citazione:Questo collegamento di terra và preso dalla banchina ed è impensabile, oltre che sbagliato, che venga creato a bordo della barca perché deve essere interconnesso con tutta la rete di terra dell’impianto alimentato dal distributore dell’energia, che a sua volta ha il centro stella del trasformatore di alimentazione a terra ma non lo rende disponibile all’utente che deve crearsi un suo impianto di terra. Ciò permette agli interruttori di protezione dei circuiti dell’utente (magnetotermici o differenziali) di intervenire anche per suoi guasti a terra.
se hai un trasformatore di isolamento, che e' la soluzione migliore e consigliata, quello che dici e' sbagliato. Non c'e' nessun collegamento con il distributore dell'energia, perche' il trasformatore e' completamente isolato e necessita di una terra separata. E comunque anche avere una terra separata non inficia il funzionamento del differenziale , che lavora sulla differenza di corrente tra fase e neutro. E' un po' come la palina della terra di casa tua...
Citazione:Questo collegamento di terra alla banchina deve essere tenuto isolato dalle parti metalliche della barca immerse nell’acqua, altrimenti queste diventerebbero anodi sacrificali (corrodendosi per perdita di materiale dovuta all’effetto galvanico) immersi nell’elettrolita acqua, ancor peggio di mare, rispetto ad altri metalli, più nobili, immersi nella stessa acqua nelle vicinanze, collegati alla stessa terra.
L’eventuale piastra di rame esterna “deve” essere tenuta isolata da questi metalli, meno nobili, immersi nell’acqua, altrimenti diventerebbe il loro catodo distruttore.
E' proprio per evitare la corrosione galvanica che colleghi tutto e METTI GLI ZINCHI, cosi' da far lavorare loro invece della piastra di rame/bronzo, della chiglia, delle prese a mare, dell'asse dell'elica... questo e' il principio del circuito di bonding, poi mi si puo' dire che si preferisce il tutto isolato, e per piccoli e semplici impianti sono anche d'accordo, ma quando l'impianto diventa complesso e' difficile e rischioso riuscire a tenere tutto isolato, e se scappa una perdita ci si gioca l'asse del timone o le prese a mare, come raccontato da Davide; mentre se hai il bonding ti accorgi del consumo anomalo delgi zinchi (a patto di controllarli regolarmente
).
Citazione:Potrebbe servire, ma non vedo bene la necessità, come dispersore di terra per i generatori interni della barca in navigazione. Ma quale necessità c’è di avere il generatore elettrico collegato a terra su una barca di vetroresina tutta isolata?
ma che discorso e'? se usi la 220V in navigazione e hai il boiler o la macchina del caffe' o qualunque altro elettrodomestico non isolato hai la stessa probabilita' di prendere una botta dalla carcassa che hai quando sei attaccato in banchina... anzi, se usi l'inverter e' rarissimo che sia stato predisposto un impianto con differenziale, e rischi davvero grosso... vero che sei in una barca di vetroresina, ma come dice giustamente giorgio sei nella solita barca isolata (che poi sempre isolata non e', magari mentre fai il caffe' con la macchinetta non isolata e scassata c'hai acqua in sentina che tocca le prese a mare e esce dal pagliolo, o t'appoggi all'albero che e' collegato con il parafulmini in chiglia e boom!!!) tanto in navigazione quanto in banchina, e se si ritiene indispensabile la terra in banchina, allora la si deve ritenere indispensabile anche in navigazione.
Comunque non lo dico io che il bonding funziona cosi', ci sono molte pubblicazioni, tipo il testo di Serafini da cui ho preso la foto, che descrivono questo tipo di impianto...