Franzdima
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Ancorare con cima a terra
Sono stato in grecia Jonica ed ho fatto frequentemente ricorso alla cima a terra.
Se la baia è piccola, la ruota può voler dire finire a scogli.
Altre volte l'acqua alta, ti obbliga ad avvicinarti (molto) alla costa per dar fondo al ferro. Se a ciò aggiungi l'elevato numero di barche, sei obbligato ad evitare ogni rotazione alla barca. Spesso, tipo a Fiskardo dove ho beccato una sventata, in rada ci si metteva ormeggiati uno di fianco l'altro come in porto. Col tender si fissa la prima cima a terra, poi la barca viene in retro verso costa filando calumo e si fissa la poppa con la cima portata dal tender. Quindi con più calma si mette un'altra cima. Considera che lì le coste sono ripide, quindi arrivi con la barca a 20-30 metri dalla riva.
In alcune isole è talmente normale la cima a terra che gli scogli sono appositamente 'bucati' e levigati.
Vuoi perché i vecchi pescatori facevano così, comunque scendendo a terra si trovano delle rudimentali bitte cui assicurare l'ormeggio.
Il rischio più grosso si ha nel caso di vento forte. L'ancora rischia di spedare, quindi te ne devi andare mollando le cime a terra. Chi ha tanta cima ed è furbo ricorre al doppino, chi no abbandona la cima lì dov'è rischiando di farla finire nelle eliche delle altre barche.
Tuttavia spesso lì è indispensabile ancorarsi così.
In Italia non ne ho mai avuto bisogno, se non per fare il bagno, ma mai per dormire.
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09-02-2012 21:44 |
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