Citazione:IanSolo ha scritto:
Che possano verificarsi danni a componenti elettrici avviando (o mantenendo in moto) il motore con il caricabatterie da banchina in funzione possiamo relegarlo fra le 'leggende metropolitane' almeno per la considerazione che una batteria al piombo (di qualunque tipo) si comporta sostanzialmente come uno stabilizzatore di tensione (di tipo parallelo) e non possono percio' verificarsi le pericolose sovratensioni che potrebbero danneggiare i diodi dell'alternatore. In caso di batteria in cattive condizioni puo' verificarsi, durante l'accensione, un calo della tensione e una maggiore richiesta di corrente ai sistemi di ricarica : l'alternatore e' progettato per resistere a questo caso cosi' come il caricabatterie (parlo di un 'caricabatterie' munito di serio regolatore non un trasformatore scelto a caso con uno o due diodi raffazzonati alla meglio) e avere a disposizione un po' piu' di corrente in questo caso puo' solo far bene.
La 'leggenda' forse nacque anni fa quando i regolatori per le Dinamo e per i primi Alternatori erano di tipo meccanico che, con il loro ciclico (lento) attaccare-staccare, riuscivano a produrre, nonostante le caratteristiche delle batterie, sovratensioni abbastanza forti che potevano essere esaltate dal contributo di una sorgente di corrente esterna, i prodotti recenti di aziende note per avere buona qualita' non hanno questi problemi e sono anche progettati per resistere a sollecitazioni piuttosto importanti. Bene si fa, comunque, ad evitare di usarli insieme per lungo tempo all'unico fine pero' di salvaguardare le batterie da una corrente di carica eccessiva qualora la sua tensione fosse tale da produrre l'attivazione a piena energia delle diverse sorgenti ad essa collegate.
I danni gravi possono essere prodotti all'alternatore (ma unicamente a questo) nel solo caso di scollegamento delle batterie con motore in funzione, in questa evenienza la corrente fornita da un caricabatterie da banchina puo' aumentare la probabilita' di guasto. Con i prodotti attuali si tratta comunque di eventi abbastanza rari.
I fusibili di un buon caricabatterie non possono 'bruciare' perche' il circuito interno provvede in modo automatico a limitare la corrente e i fusibili sono presenti solo in considerazione di un possibile guasto ai circuiti di regolazione. Il caricabatterie e' pure protetto da sovratensioni da opportuni diodi sulla sua uscita che bloccano qualunque 'eccesso' che si presenti ai suoi morsetti.
Per la cronaca sulle barche che ho avuto ho frequentemente acceso il motore con le batterie sotto carica (es. d'inverno quando c'era bisogno di un po' piu' di energia) e non si e' mai verificato alcun problema. Fra l'altro ho contribuito in passato al progetto di regolatori per alternatori e circuiti di alimentazione per ricarica batterie e sapendo come sono fatti mi comporto in assoluta tranquillita'.
Un'ulteriore considerazione va fatta nel caso di presenza di pannelli solari il cui sistema di ricarica (sempre inserito) si comporta esattamente come il caricabatteria da banchina : tutti coloro che hanno pannelli solari dovrebbero percio' avere guasti all'alternatore ??? Non mi risulta proprio !!
Bene, allora l'unico sfigato al mondo a cui partirà l'alternatore per aver avviato con la presa banchina inserita potrà farselo rimborsare da te!
Io continuo a staccarla, tempo=0 costo=0 rischio=0 controindicazioni=0 perchè non farlo???